Finora abbiamo ricevuto 9084 messaggi
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 15:54 |
Nome: M
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Città:
M
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Nazione:
Italia
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Scusate se mi intrometto....ma gli "sfasciavetrine" non si possono assolutamente accumunare a Bertinotti e co.! gnurant! |
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 15:50 |
Nome: Aurelio
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Maratea (Pz)
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Italia
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Ragazzi anchio ho visto le interviste agli industriali alle Iene di italia1 laltra sera. Quello che dovreste capire è: Limprenditore viene ultratassato in Italia dallo stato, i sindacati organizzano scioperi e la fabbrica non produce? Bene, allora io imprenditore CHIUDO TUTTO IN ITALIA e me vado allestero a produrre in santa pace con lavoratori che non fanno storie e producono. Intanto voi, adesso in Italia, visto che tutte le fabbriche HANNO CHIUSO e si sono trasferite allestero, fatevi pagare dai politici e dai sindacati. Voglio proprio vedere chi caccia almeno una lira (?)... pardon uneuro! SE GLI IMPRENDITORI SE NE VANNO... LITALIA SARA ALLA FINE... ...COME ALCUNE NAZIONI DEL SUDAMERICA ! E poi voglio vedere se per ogni famiglia ci sono 4 telefonini, 4 macchine e tanto superfluo... Anche per questo gli stipendi non bastano... molti italiani "sono abituati troppo male" e PRETENDONO ormai il superfluo! Secondo me, questa nazione non reggerà molto... sarà il caos!!! |
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 15:44 |
Nome: Bischero
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T.V.B Flavio |
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 15:40 |
Nome: Flavio
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Milano
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italia
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voglio proprio vedere se il popolo italiano è così imbecille da votare chi sfascia le vetrine e distrugge auto a Milano centro... Bertinotti & C. qui a Milano sono tutti con la Lega e la destra! E ve ne accorgerete il 12 aprile ! |
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 15:35 |
Nome: Bishero
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Siete i primi a usufruire dei vantaggi del consumismo a comprare cellulari sistemi informatici vibratori ecc.. ecc...Bene allora quelli che consumano e fanno i comunisti si vergognino lavorate di piu e sparlate di meno. X quanto riguarda te biochip ti farebbe comodo il mio saluto da questo forum mi dispiace ma i sinistroidi ipocriti come te vanno stanati e distrutti le cose che consumi sai dove te le devi ficcare la cosa piu drammatica e che ti credi colto poverino la sapienza degli uomini e stoltezza x Dio ricordati
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 15:17 |
Nome: biochip
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Bischero non ci tengo proprio ad essere considerato intelligente da te. Anzi, considerando ciò che scrivi, mi farei dei problemi se tu lo facessi. Bye bye.
<prima di parlare, accertarsi che il cervello sia collegato>
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 15:06 |
Nome: Bischero
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Biochip le nozioni sono una cosa lintelligenza unaltra sai scopiazzare solo papielli |
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 14:10 |
Nome: biochip
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Ciao M, concordo con quanto hai appena scritto anche se penso che la faccenda sia molto più complessa di come ci viene quotidianamente presentata. Il problema vero e proprio non è tanto la flessibilità ma ciò che la produce e cioè la globalizzazione del modo di produzione capitalistico. Laltra sera vedendo Le Iene ho ascoltato le dichiarazioni degli industriali a Vicenza e, per quanto ritenessi odiose certe affermazioni, ho dovuto ammettere che laffermazione di una manager "il capitalismo is that!" era sostanzialmente corretta. Il capitalismo è appunto questo, cioè plusvalore e abbattimento dei costi di produzione. Il tutto è regolato da meccanismi economici e non politico-sociali come qualcuno (il centro-sinistra) invece afferma. Per fartela breve, il capitalismo non è secondo me governabile poichè il mercato si autoregola specie in condizioni di assenza di barriere doganali e dazi. Cè da fare una scelta, tra un modello di sviluppo fondato sulla concorrenza e sul mercato ed un altro fondato sullo stato e sulla regolazione dei meccanismi di produzione. Il modello oggi in auge è il primo, tutti parlano di concorrenza che dovrebbe diminuire i costi e moltiplicare le opportunità, di liberalizzazione delle tariffe e degli scambi e di flessibilità del mercato del lavoro. Purtroppo i risultati sono sotto gli occhi di tutti: i prezzi aumentano, la precarietà pure e le produzioni vengono sempre di più spostate in luoghi dove il costo del lavoro è minore e non ci sono tutele per i lavoratori. Il capitalismo è appunto questo. Tuttavia cè chi pensa che il capitalismo possa avere un lato umano e possa essere governato. Secondo me non è così, il capitalismo non funziona in base a principi umani bensì in base a regole puramente economiche che di umano non hanno nulla. Prima o poi si dovrà fare una scelta tra gli agi e la precarietà della globalizzazione e un minor sviluppo però con più garanzie dela pianificazione statale delleconomia. Speriamo non sia troppo tardi anche se, sarò sincero, non sono in tal senso molto ottimista. Capito Bischero?
<meglio una pasta e fagioli che è, piuttosto che delle lasagne che potrebbero essere (ma che non saranno)> |
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 13:49 |
Nome: M
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M
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Più leggo e vedo quello che sta succedendo a Parigi più capisco che ai tempi della legge Biagi dovevamo occupare anche noi. Occupare, manifestare, urlare!
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»Messaggio pubblicato venerdì 24 marzo 2006 alle 13:18 |
Nome: biochip
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Da Wikipedia, lenciclopedia libera.
Lanarchia è una forma di società dove tendenzialmente si annullerebbe qualsiasi forma di autorità imposta; gli anarchici credono nella capacità naturale delluomo di autoregolarsi in società. Lesistenza di regole e convenzioni sociali nellanarchia non è esclusa a priori a patto che le regole e le convenzioni vengano liberamente determinate e accettate dalla comunità interessata e non rappresentino unimposizione derivante dal maggiore potere di alcuni rispetto agli altri.
Sebbene nella storia delluomo siano esistite numerose realizzazioni di società e organizzazioni basate su principi anarchici, la Comune di Parigi del 1871 è stato forse il primo tentativo di società anarchica a guadagnarsi risonanza globale; si ricorda il commento di Michail Bakunin, uno dei grandi pensatori storici dellanarchia. Altre realizzazioni concrete e vaste dei principi anarchici nella società si ritrovano durante la guerra civile in Spagna, durante la quale i lavoratori, spesso attraverso le organizzazioni anarcosindacaliste come la CNT in Catalogna e Aragona, hanno dato prova di autogestione dei trasporti pubblici e delle aziende produttive sia industriali che agricole: attraverso le assemblee di base furono realizzate collettivizzazioni delle terre confiscate ai latifondisti e, in alcuni casi, fu addirittura abolita la proprietà privata; questo capitolo si chiuse a causa di una sconfitta militare, infatti oltre a combattere i nazionalisti di Francisco Franco (appoggiato dallItalia Fascista e dalla Germania Nazista), gli anarchici dovettero guardarsi anche dai comunisti, che erano appoggiati da Stalin con lespresso divieto di armare anche gli anarchici. Fu però molto importante anche lesperienza della Makhnovicina, cioè lUcraina insorta sotto la guida del generale contadino Nestor Ivanovich Makhno e la resistenza della città russa di Kronstadt. Entrambe queste esperienze vennero cancellate dalla normalizzazione sovietica attraverso lutilizzo dellArmata Rossa comandata dal Generale Lev Trockij.
Il termine anarchia viene anche impropriamente utilizzato per sottolineare caos e confusione, mentre il pensiero anarchico gode di numerosi estimatori, come Noam Chomsky, noto esponente del MIT.
Il principio fondamentale che sta alla base del pensiero anarchico si fonda su un ideale di libertà estrema che precluda qualsiasi forma di governo ("Tutti i partiti senza eccezione, nella misura in cui si propongono la conquista del potere, sono varietà dellassolutismo", "Il governo sulluomo da parte delluomo è la schiavitù", "Chiunque mi metta le mani addosso per governarmi è un usurpatore e un tiranno: io lo proclamo mio nemico" - Pierre-Joseph Proudhon)
<unimpegno concreto: fatti e non pugnette!>
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