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Ospedale di Oliveto Citra, comunicato Nursind Salerno
Salme trasportate da infermieri e operatori socio sanitari all'ospedale di Oliveto Citra, la denuncia del Nursind Salerno: "Si sta violando la legge. L'Asl prenda posizione contro la disposizione del direttore sanitario della struttura ospedaliera". Il Nursind Salerno, attraverso il segretario generale Biagio Tomasco e il coordinatore per l'Asl Salerno Giovanni Aspromonte, esprime il suo sconcerto e dissenso riguardo alla recente disposizione emessa dalla direzione del presidio ospedaliero di Oliveto Citra, relativa al trasporto delle salme dalle unità operative all'obitorio. La decisione del direttore dell’ospedale, Gerardo Liguori, che prevede il trasporto delle salme con barella da infermieri e operatori socio sanitari durante le ore diurne e da infermieri di reparti e operatori socio sanitari del Pronto soccorso durante le ore notturne, solleva serie preoccupazioni in merito alla dignità del momento del lutto e alla corretta gestione della situazione. Il Nursind Salerno ritiene che il trasporto delle salme debba essere effettuato da personale specializzato, come i tecnici necrofori, in modo da garantire un trattamento rispettoso e adeguato durante l'intero percorso, preservando la sensibilità delle famiglie coinvolte. La professione infermieristica, come sottolineato dalla legge italiana, ha il compito di fornire assistenza ai pazienti in vita, con un focus sulla prevenzione, cura, palliazione e riabilitazione. La richiesta di coinvolgere il personale infermieristico nel trasporto delle salme va contro il mandato prioritario degli infermieri, il cui ruolo è di natura tecnica, relazionale ed educativa nei confronti dei pazienti vivi. Il Nursind Salerno ribadisce con forza che declassare l'infermiere da professionista intellettuale a mero esecutore è inaccettabile e rappresenta un danno alla professionalità. La violazione di questo principio potrebbe comportare conseguenze legali. In caso di mancato ritiro della disposizione in oggetto, il Nursind Salerno, ha fatto sapere in una nota ai vertici dell’Asl Salerno, che si riserverà il diritto di ricorrere agli organi competenti per evitare contenziosi inutili e tutelare la professionalità degli infermieri. "La decisione della direzione dell’ospedale di Oliveto Citra riguardante il trasporto delle salme è inaccettabile e rappresenta un grave declassamento della professione infermieristica. Gli infermieri sono professionisti altamente specializzati nella cura dei pazienti in vita, e coinvolgerli in compiti estranei al loro mandato prioritario va contro la loro formazione e la dignità della professione. Stiamo vigilando attentamente su questa situazione e faremo tutto il possibile per tutelare i diritti e la professionalità degli infermieri della nostra provincia", ha detto il segretario generale del Nursind Salerno, Biagio Tomasco. Critico sulla questione è anche il coordinatore per l'Asl Salerno Giovanni Aspromonte: "La nostra priorità è la cura e l'assistenza ai pazienti vivi. Coinvolgere il personale infermieristico nel trasporto delle salme rappresenta una deviazione dai nostri compiti primari e potrebbe avere conseguenze negative sulla qualità dell'assistenza fornita ai pazienti durante il loro percorso di cura. Chiediamo con forza la revoca immediata di questa disposizione e continueremo a difendere la professionalità degli infermieri, garantendo che la loro formazione e competenze siano impiegate nel modo più efficace per il bene dei pazienti e delle loro famiglie", ha spiegato. (Nursind Salerno)
Successo esterno per la Jomi Salerno, al Palafarfalle battuto il Cellini Padova. Ancora una vittoria in campionato per la Jomi Salerno, le salernitane battono il Cellini Padova in trasferta e volano a quota 20 in classifica, a pari punti con Brixen che, però, ha disputato una gara in più. Sono le padrone di casa ad aprire le marcature in una gara particolarmente attesa da entrambe le formazioni. Eghianruwa sblocca il risultato dopo poco più di 60 secondi dall’inizio del match, il Padova va due volte avanti, mentre la Jomi Salerno fallisce sottoporta con Ilaria Dalla Costa. Alle salernitane, però, servono pochi minuti per prendere la giusta confidenza con il campo. Barreiro è subito protagonista: la prima rete arriva in contropiede dopo 4 minuti, sempre l’uruguaiana realizza la rete del pari e dopo pochi minuti il gol del vantaggio salernitano. La Jomi è attenta in difesa ma anche abile a sfruttare gli errori delle venete. Al 18esimo Giulia Rossomando dalla linea dei 7 metri realizza la rete del massimo vantaggio (5 – 10). Sonia Enabulele è attenta tra i pali del Cellini, per due volte al 23esimo chiude la porta alla Jomi Salerno che va negli spogliatoi sul risultato di 7 – 13. Nel secondo tempo mister Francesco Ancona si affida alle rotazioni in campo. La Jomi conduce agevolmente la partita, lo fa affidandosi ad una ispiratissima Martina Barrerio (miglior marcatrice con 10 gol realizzati). Nell’ultimo quarto il Cellini cerca la reazione d’orgoglio ma non è sufficiente per battere le salernitane che chiudono la gara avanti di 5 sul risultato di 17 – 22. La Jomi Salerno sarà nuovamente in campo il prossimo giovedì 1° febbraio: le salernitane affronteranno il Teramo nei quarti di finale di Coppa Italia. “Abbiamo iniziato bene la partita, con la giusta concentrazione. Dopo i primi minuti di adattamento l’abbiamo subito indirizzata dalla nostra parte, le ragazze sono state brave, eravamo in formazione abbastanza rimaneggiata ma tutto sono riuscite a dare il proprio contributo – ha dichiarato il tecnico della Jomi Salerno Francesco Ancona -. Era importante fare una partita tranquilla con un giusto dispendio di energie distribuito tra tutte le ragazze a disposizione. Ora possiamo concentrarci sulla Coppa Italia che ci vedrà impegnate giovedì contro il Teramo nei quarti di finale. Il Teramo è una squadra ostica: abbiamo due precedenti in questa stagione dove abbiamo vinto comunque entrambe le partite di misura. Dobbiamo preparaci bene e pensare adesso solo ed esclusivamente a questa prima partita”. (Pdo Salerno)
Cellini Padova - Jomi Salerno 17 – 22 (7 – 13)
Cellini Padova: Djiogap 4, Borrini 4, Griggio, Mazzaro, bozza, Broch, Meneghini 1, Aroubi 2, Prela, Eghianruwa S. 6, Okorie, Enabulele, Flesca, Eghianruwa A., Barresi, Rettore, All. Mauricio Torres
Jomi Salerno: Dalla Costa (VK) 3, Rossomando 2, Avagliano, Squizziato 4, De Santis, Cirino, Danti, Ribeiro 1, Napoletano (K) 1, Pereira, Lauretti Matos, Barreiro 10, Gislimberti 1. All. Francesco Ancona
Palomonte: 11, 13 e 17 febbraio in scena lo storico Carnevale
Nel salernitano: 11, 13 e 17 febbraio in scena lo storico Carnevale Palomontese con carri allegorici, sfilate in maschera, musica ed enogastronomia. Premio speciale alla memoria di Giada D’Elia e Adriano Chiola, due giovani del posto scomparsi prematuramente.
PALOMONTE (Sa). È un paese intero festa per lo storico ed attesissimo evento del “Carnevale Palomontese” che si svolgerà nei giorni 11, 13 e 17 febbraio 2024, e che vedrà lungo le strade e nelle piazze del centro cittadino di Palomonte, le sfilate di carri allegorici con gli spettacoli di centinaia di figurati in maschera e costumi che si esibiranno in un flash mob, accompagnati dalle note della musica disco suonata da giovani dj locali e un’area food con le tipicità della tradizione. L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Palomonte, in collaborazione con il Comune di Palomonte, avrà il inizio con le sfilate domenica 11 febbraio a partire dalle ore 11 e fino alle ore 23.59 in località Perrazze di Palomonte con sosta in Viale San Nicola, per proseguire poi, martedì 13 febbraio a partire dalle ore 13 e fino alle ore 23.59 con la sfilata dei carri allegorici per le vie del paese e che farà sosta in località Valle di Palomonte, e l’ultimo evento di chiusura della sfilata che si svolgerà a partire dalle ore 14 e fino alle ore 23.59 in località Bivio di Palomonte con sosta e premiazione dei carri in Piazza Monsignor Palatucci. Una manifestazione importante, il Carnevale Palomontese, che da circa 40 anni riunisce turisti, visitatori e famiglie provenienti da tutto il territorio salernitano e che vede tutte le famiglie e i giovani di Palomonte che vivono nelle varie frazioni e località, insieme alle maestranze locali, lavorare per mesi e realizzare a proprie spese, carri allegorici con scenografie mozzafiato, spettacoli, abiti sartoriali, maschere, trucco e acconciature per centinaia di abitanti del posto che nei giorni del Carnevale si trasformano in figuranti. Circa un anno di lavoro per la realizzazione dei carri allegorici e degli spettacoli danzanti che faranno da attrattore ed intrattenimento per adulti e bambini e che quest’anno, vedrà la Pro Loco Palomonte, premiare i carri allegorici per varie categorie, tra cui design, meccanizzazione e bellezza. Due poi, i premi speciali, che la Pro Loco ha voluto intitolare alla memoria di due giovani di Palomonte scomparsi prematuramente, Giada D’Elia, la 21enne deceduta a seguito di un incidente stradale mortale avvenuto nel marzo dello scorso anno, e Adriano Chiola, il 24enne deceduto nel settembre di due anni fa a causa di un tumore mentre stava lottando contro il male sottoponendosi ad una sperimentale. L’evento si chiuderà poi con l’estrazione dei premi della lotteria promossa dalla Pro Loco che ha messo in palio una playstation 5, un televisore LG 43’’, una Tagliasiepi, una friggitrice ad aria ed un cesto di prodotti tipici locali palomontesi. “Il Carnevale palomontese rientra tra gli eventi della tradizione antica che gli abitanti del nostro paese portano avanti dal post terremoto del 1980- spiega la Presidente della Pro loco Palomonte, Gerarda Mastrolia. –È un evento che ogni anno vede crescere il nostro paese e viverne la preparazione della manifestazione con gioia, perché si traduce in socializzazione, amicizia, famiglia, unione, ma anche in valorizzazione di Palomonte e del comprensorio della Valle del Sele che unendosi, esprime tutte le grandi potenzialità, senza dimenticarne la storia e conservandone le tradizioni grazie all’unione di un intero paese che mette insieme tutte le sue migliori maestranze, con studenti, artigiani e professionisti, che creano e raccontano bellezza e grandi valori”. (Mariateresa Conte)
Ricigliano- Scossa di terremoto di magnitudo 3.8 questa mattina alle ore 10.23 con epicentro Ricigliano ad una profondità di 8 Km. Il sisma è stato avvertito dalle popolazioni delle province di Salerno e Potenza e, in modo particolare, dagli abitanti del Vallo di Diano e dei territori meridionali occidentali della Basilicata.
Eboli- Scoperta e sequestrata dalla Polizia Municipale, in località Epitaffio, una discarica abusiva a cielo aperto in un'area di proprietà privata estesa circa 900 metri quadrati: denunciati i proprietari.
Capaccio- Spaccio di droga: arrestato dai Carabinieri, in località Laura, un pregiudicato marocchino di 36 anni.
Campagna- Il Vicepresidente della Provincia di Salerno, Giovanni Guzzo, minacciato con una pistola, per motivi di viabilità, da un automobilista lungo la S.S. 19 delle Calabrie. L'uomo politico è stato posto in sicurezza dal pronto intervento dei Carabinieri mentre l'aggressore è stato arrestato.
E' accaduto venerdì sera.
Omignano- Incidente stradale ieri sera lungo la Pedemontana: giovane trentenne investito da un'auto mentre attraversa la strada. Il malcapitato è stato trasportato all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania per gli accertamenti del caso.
Castellabate- Incidente stradale durante il primo pomeriggio in località Cenito: scontro tra un'auto ed una moto. A causa del sinistro è rimasto ferito il centauro trasportato all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania per le necessarie cure. Ferita anche una passeggera del veicolo a quattro ruote.
Calcio- Serie D (Girone H): Martina Calcio-Gelbison 1-0
Calcio- Serie D (Girone H): Pol. Santa Maria Cilento-Matera 0-1
Policastro Bussentino- Questa mattina al Cine Teatro "Tempio del Popolo" incontro tra Gildo Claps e gli studenti dell'Istituto Superiore Leonardo Da Vinci di Sapri. Emersi numerosi spunti di riflessione in riferimento alla Giornata della Memoria, al caso di Elisa Claps ed altre tematiche di scottante attualità.
Monte San Giacomo- Incidente stradale durante il pomeriggio: fuoristrada sfonda una ringhiera precipita e si ribalta su un lato nella strada sottostante. A causa del sinistro è rimasto ferito un cacciatore di Montesano sulla Marcellana trasportato all'ospedale Luigi Curto di Polla per le necessarie cure.
Campagna- Uomo minacciato con una pistola clandestina all'apice di una lite per motivi di viabilità lungo la S.S. 19. E' accaduto durante la scorsa notte. In seguito la persona armata è stata arrestata dai Carabinieri per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, porto abusivo di armi e minaccia aggravata.
Capaccio/Paestum- Sequestrate dai Carabinieri due villette abusive allocate in un'area archeologica, denunciati i proprietari.
Roccadaspide- Deposito ubicato in contrada Acquaviva nei pressi dell'Ufficio Postale in fiamme: incendio domato dai Vigili del Fuoco.
Salerno- Tentato furto ieri sera in un appartamento ubicato nel Rione Petrosino in via Giovanni De Falco: arrestati dalla Polizia di Stato, in flagranza di reato, tre georgiani e successivamente rinchiusi nel carcere di Fuorni a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Capaccio- Imprenditore turistico alberghiero di 57 anni arrestato con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una trentaquattrenne residente nel Cilento.
Castellabate- Salvata tartaruga Caretta Caretta, intrappolata in una rete, ritrovata sul litorale di Punta Licosa.
Pontecagnano Faiano- Ladri in azione: trafugate numerose caditoie in ghisa dei tombini.
Lagonegro (Pz)- Uomo georgiano di 35 anni, senza fissa dimora, ruba bottiglie di liquori in un supermercato: arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Lagonegro in flagranza di reato.
Attualità- Oggi, 27 Gennaio, si celebra in tutto il mondo la "Giornata della Memoria" per commemorare le vittime dell'Olocausto.
Attualità- Fleximan arriva anche in Liguria: nella notte abbattuti due autovelox, altri due impianti manomessi in Emilia-Romagna.
Il presidente della Comunità Montana Alburni è ancora confuso sulle donne
Si torna a parlare del mancato rispetto della parità di genere in seno alla Comunità Montana Alburni. Mentre la Regione Campania continua a tergiversare con il presidente dell'Ente reiterando la richiesta di chiarimenti sulla rappresentanza di genere nella giunta esecutiva, sarà la giustizia amministrativa a mettere fine a questo mancato rispetto di legge. «Spero che questa battaglia, portata avanti da tanti mesi, possa trovare il sostegno in primis di tutte le donne che rivestono un ruolo amministrativo-politico», sottolinea il sindaco di Roscigno Pino Palmieri. (Comune di Roscigno)
Io salvato dai medici dell´ospedale di Eboli, la Regione non smantelli
"Io salvato dai medici dell'ospedale di Eboli, la Regione non smantelli e potenzi le eccellenze sanitarie del Salernitano": la testimonianza in prima persona di Carmine Rubino, segretario generale dell'Ugl provinciale.
Il segretario generale della Ugl Salerno, Carmine Rubino, ha espresso la sua profonda gratitudine al personale di Cardiologia emodinamica ed elettrofisiologia dell'ospedale di Eboli, dove è stato ricoverato recentemente per un'aritmia cardiaca. L'intervento di termoablazione trascatetere, eseguito con eccellente competenza, ha segnato un passo fondamentale nella gestione della sua salute cardiaca. Rubino ha voluto evidenziare l'impegno costante e la professionalità del team medico, dal primario alla caposala e a ogni membro dell'equipe. L'ospedale di Eboli è stato riconosciuto come un centro di eccellenza, caratterizzato dalla dedizione al paziente e da un'efficienza operativa che garantisce un servizio di qualità. L'apprezzamento di Rubino si estende a un appello più ampio, invitando le istituzioni, in particolare la Regione, a preservare e potenziare centri di eccellenza come quello di Eboli. La testimonianza personale di Rubino sottolinea l'importanza di investire nelle risorse mediche e nella formazione del personale, evitando lo smantellamento di strutture vitali e promuovendo un ambiente di lavoro sostenibile. "Sono profondamente grato al team medico di Eboli per la loro straordinaria competenza nell'eseguire la termoablazione. Dal primario alla caposala, ognuno ha dimostrato un impegno senza riserve per il mio benessere. L'esperienza è stata resa ancor più confortante dalla loro professionalità", ha dichiarato Rubino. L'appello di Rubino si concentra sull'urgenza di affrontare la situazione critica del personale infermieristico, costretto a orari massacranti per garantire la fornitura ottimale del servizio. "La sanità salernitana ha dei cervelli davvero in gamba. Bisogna metterli in condizione di salvare più vite umane possibili. C'è bisogno di potenziare la forza lavoro per evitare di sottoporre a turni massacranti chi opera nelle strutture ospedaliere della provincia", ha sottolineato. (Ugl Salerno)
Utilizzo dei fondi contrattuali, ultimatum del Nursind Salerno
Utilizzo dei fondi contrattuali, ultimatum del Nursind provinciale ad Asl Salerno e Ruggi Il segretario generale del Nursind Salerno, Biagio Tomasco, ribadisce con fermezza la necessità di avviare la discussione con i manager di Asl Salerno e Ruggi sull'utilizzo dei fondi contrattuali, in particolare sul Piano della pronta disponibilità. Con due note specifiche inviate ai vertici di Asl e Ruggi, il Nursind Salerno ha sollecitato l'avvio di tale discussione, richiamando l'attenzione sulle disposizioni del contratto nazionale di lavoro per la sanità. La normativa prevede che all'inizio di ogni anno le aziende sanitarie devono predisporre un piano annuale per affrontare situazioni di emergenza in relazione all'organizzazione e ai profili professionali necessari per l'erogazione delle prestazioni. Inoltre, il Nursind Salerno evidenzia che spetta alle aziende la contrattazione integrativa aziendale, compresi i criteri di ripartizione delle risorse disponibili tra le diverse modalità di utilizzo all'interno dei fondi contrattuali. “L’inerzia delle amministrazioni locali rispetto ai rapporti sindacali non solo viola la legge, ma conduce a una mala gestione dei fondi contrattuali. Questo, potenzialmente, può generare uno sforamento degli stessi con ripercussioni sulle retribuzioni dei lavoratori”, ha detto il segretario generale Tomasco. “Denunciamo anche richieste sfrenate da parte di alcuni "dirigenti" che decidono come e dove spendere fondi contrattuali senza rispettare le regole, con silenzio generale da parte degli organi di controllo”. Il Nursind Salerno chiede all'Asl Salerno anche di mantenere l'impegno preso con le organizzazioni sindacali riguardo al blocco della remunerazione per lavoro straordinario e di chiarire come intenda gestire la quota pro capite delle 180 ore annue, evitando lo stop dei servizi. “In mancanza di una convocazione entro il 31 gennaio prossimo per discutere gli argomenti sopra riportati, attiveremo il nostro studio legale per tutelare i diritti sindacali dei lavoratori e andremo dal prefetto di Salerno”, ha concluso Tomasco. (Nursind Salerno)
Il Presidente della Regione Campania paladino smemorato
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in uno dei suoi ultimi monologhi-stampa ergendosi a paladino senza macchia e senza paura in difesa del Sud tradito e contro il disegno di legge appena approvato in Senato riguardante l’autonomia differenziata, ha chiamato alle armi amministratori, politici ed intellettuali del Mezzogiorno d’Italia. Il Presidente della Regione Campania ha dimenticato però che il 7 ottobre 2001, dieci milioni di cittadini italiani confermarono con il proprio sì la riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione. Il referendum – a cui partecipò solo il 34 per cento dei votanti – ha rappresentato il punto di arrivo di un lungo percorso, iniziato nel 1997, durante il primo governo Prodi, con una commissione bicamerale sul tema. Due anni dopo, nel 1999 – il presidente del Consiglio era Massimo D’Alema – il lavoro della commissione confluì in una proposta di legge. L’approvazione del testo infine arrivò nel marzo 2001 quando a Palazzo Chigi c’era Giuliano Amato. La riforma è nata quindi dal centrosinistra, lo stesso centrosinistra e lo stesso Partito Democrtatico, di cui è autorevole esponente il Presidente della Regione Campania, che oggi protesta e scende in piazza contro una riforma voluta dalla compagine "progressista" una protesta contro sé stessi, al limite dello psicodramma. Oggi il regionalismo rafforzato è costituzionalmente cristallizzato, la battaglia si sposta sui Livelli Essenziali delle Prestazioni che dovranno essere determinati e finanziati. Il Presidente della Regione Campania ha dimenticato inoltre, che nel dicembre del 2022 dichiarò pubblicamente che l’autonomia differenziata si poteva fare, tant’è vero che la Campania è una delle regioni che ha richiesto l’autonomia in materia di rapporti con le Soprintendenze, autonomia per i piani paesaggistici, autonomia per le Regioni sulle opere pubbliche di interesse regionale, per i porti, per gli impianti di energia rinnovabile e Zona Economica Speciale. Sempre nel dicembre 2022 il Presidente della Regione Campania ha dimenticato di aver ospitato nella sede della Regione Campania il Ministro Calderoli, invitato ad un vertice per discutere riguardo l’autonomia differenziata e per sottoporre al predetto Ministro un non meglio precisato documento relativo probabilmente alle richieste della Campania in tema di autonomia, segno evidente che la materia era di estremo interesse per il Presidente della Regione Campania. Se il Presidente De Luca vuole seriamente contestare la riforma costituzionale in tema di autonomia delle regioni, allora faccia ricorso presso la Corte Costituzionale ai sensi dell’art.127, comma 2 della nostra Costituzione, ovvero : “La Regione, quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge dello Stato o di un'altra Regione leda la sua sfera di competenza, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla pubblicazione della legge o dell'atto avente valore di legge.” Aspettiamo fiduciosi di poter leggere le motivazioni addotte ad un eventuale ricorso presso la Corte Costituzionale, tutto il resto è propaganda. (Il Segretario Regionale Italia del Meridione Campania Gianfrancesco Caputo)
Salerno,La Comunicazione Museale: ruolo dell´informazione e rapporti con i media
Corso formativo La Comunicazione Museale, i rapporti con i media, il ruolo dell’informazione.
Ordine dei Giornalisti della Campania e Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Province di Salerno ed Avellino a braccetto nel nome di una Comunicazione “efficiente ed efficace”. Lo scorso 23 gennaio, nella sala meeting intitolata al compianto e mai dimenticato Soprintendente prof. Mario De Cunzo (passato alla storia per aver disposto nel 1999 l’abbattimento dell’Hotel Fuenti a Vietri sul Mare) sita al 2° piano della maestosa cornice storica offerta dal Palazzo Ruggi d’Aragona che si erge nel bel mezzo del cuore storico di Salerno (al civico 46, di Via Tasso) dove ospita la Soprintendenza per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno ed Avellino, si è tenuto un interessante evento formativo (valevole 6 crediti formativi per i giornalisti) dal titolo “La Comunicazione Museale, i rapporti con i media, il ruolo dell’informazione” promosso dal brillante prof. Salvatore Campitiello Presidente dell’Assostampa Campania Valle del Sarno in perfetta simbiosi d’intenti, con la lungimirante e perspicace architetto Raffaella Bonaudo, Dirigente della predetta Soprintendenza, che iniziato alle ore 9:00 si è concluso alle ore 13:00. Nel corso della tavola rotonda sono stati esaminati e approfonditi modi e forme della Comunicazione museale, che oggi “vanno contestualizzati in uno scenario socio culturale moderno, caratterizzato da un lato da richieste ed esigenze di una Società profondamente cambiata e dall’altro, dalle modalità espressive e comunicative, attuali” ha precisato la Soprintendente Bonaudo. Ma cos’è la Comunicazione? È quel processo che consente di trasmettere informazioni! “Comunicare” in modo efficace significa sapersi esprimere in ogni situazione con qualunque interlocutore sia a livello verbale che non verbale (come ad esempio espressioni facciali, la voce e la postura), in modo chiaro e coerente, con il proprio stato d’animo. Ma non è tutto! Per completezza di ragionamento, va ricordato che la “Comunicazione fa parte della natura umana di tutti gli animali sociali. Quindi, “inizia col primo vagito e termina con l’ultimo respiro!”. Nonostante sia un qualcosa di insito nel nostro DNA, comunicare con gli altri diventa sempre più difficile, comunicare in maniera corretta e appropriata, cercando di relazionarsi con gli altri, nel modo migliore! All’uopo, va fatto un distinguo, tra quella che è la Comunicazione attiva e quella passiva. La prima, detta anche Comunicazione “empatica” è quella quando partecipi alla discussione con altri, lanci e/o ricevi “messaggi”, hai delle interazioni con gli altri (feedback). Diversamente quella passiva, ci si limita ad ascoltare passivamente e ricevere messaggi in maniera passiva, senza interagire. Esiste poi, un’ulteriore distinguo tra Comunicazione interna ed esterna. La prima, è rivolta al personale ed ha a che fare anche con l’organizzazione dell’Azienda; è uno degli strumenti fondamentali dell’organizzazione aziendale. Mentre la Comunicazione esterna, è rivolta agli utenti, ai stackeholders (letteralmente portatori d’interesse), i mass media e ad Enti e Aziende a cui è deputata a migliorarne il livello di gradimento. Ma attenzione! Trattandosi di uno “strumento”, dipende dall’uso che se ne fa: se l’uso è positivo, migliora sicuramente il gradimento. Viceversa, in caso di comunicazione non appropriata, negativa genera feedback negativi. Trattandosi di un settore così vario e complesso, esistono varie sotto branche della comunicazione, che può essere: personale, aziendale, organizzativa. L’evento, si è aperto coi saluti della Padrona di “casa”, la Soprintendente Raffaella Bonaudo, seguiti a ruota da quelli del direttore DiSPaC (Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale Università degli Studi di Salerno) arch. Luca Cerchiai, del consigliere delegato Politiche Culturali, Valorizzazione, Conservazione Patrimonio Museale Biblioteche e Beni Culturali della Provincia di Salerno Francesco Morra, del consigliere delegato alla Cultura del Comune di Salerno Ermanno Guerra; della teologa Lorella Parente direttore dell’Ufficio Cultura e Arte dell’Arcidiocesi di Salerno, Campagna, Acerno; dell’iperattivo Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli; del Presidente dell’Assostampa Campania Valle del Sarno, prof. Salvatore Campitiello e dulcis in fundo di Claudio Caserta nella duplice veste di consigliere e Segretario dell’Associazione Stampa della Provincia di Salerno e stimato critico dell’Arte. I lavori, sono stati introdotti da Nunziante De Maio Presidente dell’Associazione Stampa di Salerno e Presidente “emerito” dei Gruppi Archeologici d’Italia. Ricco ed autorevole il parterre degli illustri relatori intervenuti. Solo per citarne alcuni, oltre l’arch. Raffaella Bonaudo Soprintendente A.B.A.P. Salerno e Avellino; gli archeologi Gabriel Johannes Zuchtriegel, Direttore Generale degli scavi e del Parco Archeologico di Pompei; Tiziana d’Angelo Direttore del Parco Archeologico di Paestum & Velia; Ilaria Menale Direttore del Museo Archeologico di Eboli e Pontecagnano, che con un pizzico di orgoglio ha presentato alla titolata platea il “Percorso tattile del MAP” nell’intento, perfettamente riuscito, di rendere fruibili anche a ciechi ed ipovedenti alcuni dei gioielli del MAP, attraverso “copie tattili”. Solo per citarne alcune: il calice in bucchero su sostegni configurati, il cratere a figure rosse di Dioniso e Menade, il balsamario configurato a forma di lepre che vanno ad aggiungersi alle “precedenti” copie tattili: la kotyle del pittore del lupo cattivo, l’elmo d’impasto con apice configurato, la coppa con anse a cavallini; ingegnere Gioita Caiazzo Direttore del Settore Musei, Biblioteche e Pinacoteca della Provincia di Salerno; Fortunata Manzi, Direttore dell’Archivio di Stato di Salerno; l’arch. Carmen Russomando, Direttore del Museo dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno; la giornalista Stefania Zuliani docente presso il DiSPaC (Dipartimento Scienze del Patrimonio Culturale) dell’Università degli Studi di Salerno. I lavori sono stati moderati dall’addetto stampa dell’Ente, il giornalista Michele Faiella (formatosi alla Scuola di giornalismo e di pensiero del quotidiano “il Salernitano” all’epoca, diretto da Gigi Casciello, oggi deputato). Tutti gli interventi sono stati molto belli, sfarzosi e ricchi di notizie, tant’è che hanno incrementato il bagaglio culturale dei presenti. Per cui, per non rischiare di essere ripetitivi, abbiamo deciso di pubblicarne solo uno: quello, che più ci ha colpito, per completezza degli argomenti trattati, della padronanza di linguaggio, forma e dono di “sintesi”; ovvero, quello della Soprintendente Dirigente Raffaella Bonaudo, che da quando s’è insediata a Salerno ha dato il via a un processo virtuoso e portato una ventata di brio e innovazione, curando in ogni suo aspetto, sia la Comunicazione interna che quella istituzionale esterna, interagendo coi media (carta stampata, radio, emittenti locali, Servizio Pubblico, giornali on-line) da un lato e i cittadini dall’altro, tesa a centrare due obiettivi: rendere trasparente la “Casa della Cultura” di Salerno e Avellino (la Soprintendenza) e promuovere una conoscenza più approfondita dell’immenso patrimonio culturale e di opere d’arte disseminate sul nostro incantevole territorio, così da rendere il tutto, più fruibile e appetibile al grande Pubblico, che in estate ma “non solo”, fa registrare numeri da “capogiro” ai botteghini: 4 milioni di visitatori a Pompei e 500.000 mila a Velia/Paestum. Complimenti dottoressa Bonaudo! Continui così! La Sua meritoria e oculata Governance sta producendo copiosi frutti e inaugurato una nuova stagione con i media (veicolatori dell’informazione) di cui l’evento formativo odierno, non è che un primo step e il fruitore ultimo del Servizio: “il cittadino”. Per cui, mi sento in dovere di proporre, attraverso queste “righe”, all’illustrissimo Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, di insignire l’encomiabile lavoro svolto dalla Soprintendente di Salerno e Avellino, l’architetto Raffaella Bonaudo del titolo “honoris causa” di “giornalista esperta in Comunicazione Museale”. L’encomiabile lavoro svolto dalla Soprintendente Bonaudo, segue la scia di emerita dedizione al patrimonio culturale, artistico e archeologico che da sempre contraddistingue la Soprintendenza di Salerno, che ha già visto in precedenza, altri nomi “illustri”, come la dottoressa Maria Grazia Pastura, già Dirigente del Servizio II della Direzione Generale Archivi del MIC. Ecco cosa ha detto la “padrona di casa”, ossia dicasi la Soprintendente, arch. Raffaella Bonaudo: “Benvenuti a tutti! Mi è piaciuto molto il concetto usato di “padrona di casa” perché il tentativo che stiamo facendo è appunto quello, peraltro con grande difficoltà, di rendere anche la Soprintendenza un luogo aperto a tutti! E persino ai giornalisti! Sembra una cosa detta così, ma in realtà, il rapporto è difficile spesso per una serie credo di resistenze da tutte e due le parti, che credo sarebbe il caso di analizzare brevemente! Intanto, sono contenta, che oggi ci sia anche Ferro, perché mi fa piacere, che si stia spendendo seriamente in considerazione del problema della Comunicazione nel Ministero. Perché effettivamente è una carenza! Perché si occupa del nostro Ufficio Stampa Michele che ha fatto il giornalista? Perché tra i nostri funzionari alla Comunicazione, c’è una persona che viene da un percorso di formazione da archeologa, che è Maria Grazia Barone, che è una persona con cui si riesce ad interagire, che ha una sua esperienza di lavoro che le ha permesso di sperimentare sulla Legge di Comunicazione. Mi permetterei di dire, insomma approfitto anche della presenza del prof. Cerchiai, che c’è una cosa da valutare seriamente in questo quadro interessantissimo che facevi di differenziazione che mi trova assolutamente d’accordo che è quello del percorso di formazione, nel senso che l’Università deve cominciare a pensare a un profilo di “Comunicatore” dei Beni Ambientali. Perché una delle problematiche che si hanno, è quella proprio di un punto d’incontro con la stampa. E non è soltanto l’esperto d’arte, il problema è la mancanza di un professionista, un giornalista, che capisca le dinamiche all’interno delle quali si muove il Ministero. Che è una cosa un pò più complicata. Ci sono dei riferimenti a cuneo, ci sono una serie di difetti di comunicazione a cui non siamo tenuti e che sono un pò inadeguati probabilmente ai ritmi della comunicazione temporanea. Che raramente arrivano alla lettura del pezzo e si fermano alla notizia. E questo è un pò difficile, perché la notizia nel nostro caso è o l’esperienza e quindi uno entra in una dinamica un pò complessa da gestire, della scoperta a tutti i costi, a discapito del lavoro che c’è dietro, nel senso che forse al di là della scoperta, uno dovrebbe chiedersi perché è successo questo fatto straordinario perché dietro, c’è il lavoro, fatto di studi, ricerche, di conoscenza, di sperimentazioni metodologiche che è anche un pò disarmante ridurre all’articolo di giornale che è necessariamente sensazionalistico Se c’è dall’altra parte, qualcuno che capisce il lavoro che c’è dietro, a quel comunicato, viene molto più facile trovare il livello di comunicazione e forse si capisce anche meglio, quale sia il lavoro e l’impatto che può venire dal Ministero sul benessere comunicativo, che non finisce due giorni dopo aver dato la notizia ma che si struttura in un percorso complesso di maturazione comune potrei dire. E questo è il primo livello. L’altro livello, che io forse subisco più di loro ma che subiscono anche loro, è quello del sindacato ispettivo su quello che fa il Ministero e questo è un argomento su cui secondo me, anche noi ci dobbiamo mettere alla prova. Pensate, noi dobbiamo comunicare meglio quello che facciamo e dobbiamo sicuramente dar conto di quello che facciamo. Credo di poter parlare per tutti! Non siamo però un muro, con il quale non ci si può confrontare! Non penso che la Stampa da un lato o il Ministero dall’altro, debbano difendere posizioni! Ma credo che entrambi si debbano mettere onestamente a disposizione della Comunità. E quindi, la notizia per essere diffusa, può serenamente nascere dal confronto, anche con il Ministero. In questo, ben venga la presenza di un Ufficio Stampa, perché a noi è capitato spesso che Michele facesse da censore istituzionale. Perché magari il primo impatto è quello di cominciare a scrivere querele, denunce. Adesso calmare i toni, è sicuramente il modo migliore e provare a spiegare, le nostre ragioni è la linea da seguire. Io preferirei, che non ci fosse neanche questa necessità di spiegare le ragioni, ma di capirsi prima, in modo da dare un’informazione sostanzialmente “corretta”. Uno sforzo da parte del Ministero, va sicuramente fatto in questo senso; uno sforzo va fatto da parte della Stampa. E secondo me, in un caso e nell’altro è tutto molto più semplice se si pensa a figure, che siano professionalmente “capaci” di comunicare e capire, quello che c’è dentro un comunicato stampa. Grazie!” L’intervento risultato molto gradito alla platea, è stato premiato con un applauso a scena aperta durato un minuto e poco più. (Pino Di Donato)
Gabriel Johannes Zuchtriegel (direttore Parco di Pompei), La Soprintendente A.B.A.P. di Salerno e Avellino arch. Raffaella Bonaudo e Tiziana D'Angelo (direttore Parco Velia e Paestum) (Fare clic sull'immagine per ingrandire)