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Albanella: sversamento reflui zootecnici, sequestrata area di 10.000 mq
Albanella- I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Foce Sele nell’ambito di servizi di controllo del territorio mirati alla prevenzione e repressione di condotte in danno dell’ambiente, hanno scoperto alla località “Vallecentanni” del comune di Albanella, lo sversamento di una significativa quantità di reflui zootecnici. L’ispezione e gli accertamenti condotti sui luoghi, cui ha partecipato il servizio veterinario dell’ASL, hanno consentito di verificare la provenienza dei liquami e di ricondurla ad un allevamento bufalino insistente nell’area. Ed infatti, i militari hanno constatato nei paddock di stazionamento dei capi la presenza di reflui zootecnici che in diversi punti, attraverso fori realizzati nella muratura, si riversavano in maniera diretta ed incontrollata nei terreni circostanti e che la vasca di raccolta dei reflui era colma oltre il livello di contenimento con conseguente tracimazione nei terreni circostanti. Gli accertamenti tecnici esperiti anche con l’impiego di tracciante colorato, hanno inoltre disvelato la circostanza che parte dei reflui dei paddock, attraverso un sistema di tombini e condotte, viene convogliato e scaricato nei terreni sottostanti raggiungendo anche la strada comunale sottostante fino a giungere al corso d’acqua denominato “Malnome”. Per le circostanze accertate, vietate e sanzionate dal Testo Unico Ambientale, i militari hanno posto sotto sequestro l’intera area di circa 10.000 mq, i due paddock, il sistema di tombini e condotte utilizzati per lo scarico illegale, la vasca di raccolta e denunciato alla Autorità Giudiziaria il rappresentante legale della società responsabile dei fatti.
Jomi Salerno a caccia del riscatto sul campo del Mestrino
Impegno esterno per la Jomi Pdo Salerno. Capitan Napoletano e compagne saranno di scena sabato (16 novembre) alle ore 17 alla Palestra Di Lissario per affrontare le padrone di casa del Mestrino. Il sette allenato da coach Neven Hrupec è chiamato a mettere la parte la sconfitta rimediata nello scorso turno di campionato tra le mura amiche della palestra Caporale Palumbo contro il Cassano Magnago. Le salernitane, attualmente a quota 8 punti in classifica, sono chiamate a riprendere subito la corsa nel massimo campionato di pallamano femminile. Occhio comunque al Mestrino, sicuramente tra le formazioni più in forma di questa prima parte di stagione. Il sette allenato da Giuseppe Lucarini seppur reduce da due sconfitte di fila, tra le mura amiche contro Oderzo ed in trasferta contro Brixen, ha dimostrato comunque di potersela e volersela giocare senza timori reverenziali. Smaltite le scorie del concentramento Under 20, che hanno sicuramente penalizzato la prestazione di alcune atlete sul campo di Brixen, le gialloverdi ritrovano freschezza atletica e proveranno a fare il colpaccio prima contro la corazzata Ariosto Ferrara (stasera in programma l'anticipo della nona giornata d'andata) e successivamente contro la Jomi Salerno, sfruttando anche il fattore campo, per confermarsi come sorpresa di questa prima metà della stagione. Capitan Napoletano e compagne, dal canto loro, sono chiamate a riprendere subito la marcia ed a riscattare la sconfitta rimediata sabato scorso alla palestra Caporale Palumbo contro il Cassano Magnago. (Pdo Salerno)
Capaccio:incidente mortale sul lavoro,Uila Uil:«Sicurezza non può essere elusa»
Incidente mortale sul lavoro a Capaccio, la Uila Uil: «La sicurezza non può essere elusa, confidiamo nella magistratura»
«Tanta tristezza ma anche tanta rabbia». E’ il sentimento con cui la Uila Uil, segreteria di Salerno, commenta l’incidente sul lavoro avvenuto a Capaccio, costato la vita a un operaio all’interno di un’azienda bufalina. L’ennesima tragedia consumatasi in provincia di Salerno, e su cui il sindacato si augura possa aprirsi presto un fronte di discussione, parallelamente alle indagini della magistratura. «Ancora una volta il lavoro miete vittime, e questo non può accadere – sottolinea la segreteria salernitana della Uila Uil – Non è possibile assistere ancora a questi fenomeni. Noi come sindacato predichiamo che dietro un prodotto ci debbano essere una serie di accortezze che non possono essere eluse, una è proprio la sicurezza. Perennemente poniamo l'attenzione cercando di sensibilizzare su una tematica così importante. È presto per trarre conclusioni, l’unica certezza è che un operaio non c'è più. Ci stringiamo ai suoi cari confidando come sempre nella magistratura». (Uila Uil Salerno)
Allarme sicurezza nel carcere di Salerno: interrogazione di Cirielli a Bonafede
"Ho presentato un'interrogazione parlamentare al ministro della giustizia Alfonso Bonafede per conoscere quali provvedimenti legislativi intende mettere in atto per risolvere il grave problema della sicurezza all'interno delle carceri italiane alla luce anche di quanto accaduto, pochi giorni fa, a Salerno". Lo annuncia il Questore della Camera e parlamentare salernitano di Fratelli d'Italia Edmondo Cirielli: "Nella casa circondariale di Salerno - dichiara - sono stati rinvenuti sostanze stupefacenti e ben dieci telefonini funzionanti, presumibilmente usati dai capi clan camorristici per comunicare con gli affiliati esteri ed impartire ordini. Senza dimenticare i numerosi episodi di violenza ai danni degli agenti della Polizia Penitenziaria. E' evidente, come denunciato più volte dal Sappe (Sindacato di Polizia Penitenziaria), il collasso in cui si trovano le carceri del nostro Paese e il fallimento delle leggi in materia, a partire dall'istituzione della vigilanza dinamica, il cosiddetto regime delle celle aperte, che andrebbe subito cancellata. Sarebbe opportuno, invece, introdurre un moderno ed efficace sistema di videosorveglianza ed incrementare il Corpo di Polizia Penitenziaria predisponendo nuove assunzioni trasmite lo scorrimento delle graduatorie degli idonei non vincitori e nuove procedure concorsuali. Il M5S e il Pd, per una volta, si schierino dalla parte delle forze dell'ordine e non facciano orecchie da mercante" conclude Cirielli. (On. Edmondo Cirielli)
I giovani di Baronissi stretti in un abbraccio di speranza e di solidarietà
I giovani di Baronissi stretti in un abbraccio di speranza e di solidarietà Un successo la raccolta fondi per la ricerca “DRITTO AL CUORE” Aperitivo solidale in Frac In collaborazione con l’Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma, tra musica, arte e solidarietà
Ben 760 euro realizzati con la raccolta fondi e già donati - #PerAnna
BARONISSI. Tutta la passione e l’entusiasmo dei giovani di Baronissi in un abbraccio di solidarietà e di speranza. Un successo straordinario la raccolta fondi a favore dell’Associazione Italiana per la Lotta contro il Neuroblastoma in occasione di “Dritto al Cuore – Aperitivo solidale in Frac”. Ancora una volta emerge la forza trascinante della condivisione, con ben 760 euro raccolti e già donati. Un evento accompagnato da momenti di forte pathos e di aggregazione, per ricordare che la ricerca è vita, è speranza. Una serata-evento realizzata al Museo Frac di Baronissi, tra musica, arte, solidarietà per mantenere vivo il ricordo di Anna. Un’intuizione promossa da quattro amiche, Francesca Pisano, Annarosa Pisano, Rita Caruso e Francesca Landi, in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, in sinergia con l’Associazione Archeologando in Tour e con il patrocinio morale del Comune di Baronissi. Nucleo cardine della serata anche la visita guidata alla mostra in corso “Le Ore e il Tempo” a cura del Direttore del Museo Prof. Massimo Bignardi, mentre, a fare da sottofondo, in una narrazione multiforme, la musica di Sasà Maddalena & Friends con tre giovani musicisti emergenti. “Per me è stata una serata magica. Non mi aspettavo di essere così emozionata. Anna era ovunque, negli occhi di chi la conosceva, nella voce rotta di chi l'ha ricordata, nei colori delle tele esposte. La partecipazione e la generosità delle persone che erano presenti è stata immensa. Grazie di cuore a tutti, sostenere a ricerca è un grande atto d'amore”, sottolinea Francesca Pisano. Non è la prima volta che Francesca, Annarosa, Rita e Francesca si mobilitano per la la raccolta fondi per l’Associazione NB, con banchetti dedicati alle donazioni, come è già avvenuto in occasione del concorso fotografico di Overline Jam o con la vendita delle uova di Pasqua la scorsa primavera. “Perché non esiste separazione definitiva, finché esiste il ricordo. E il ricordo di Anna, del suo sorriso e della sua luce, vive ogni giorno con noi. Amava la bellezza dell’arte e della vita. Un’occasione per sentirla vicina e promuovere la ricerca”, affermano le quattro amiche. Un attivismo che è diventato una missione, per mantenere viva Anna, giovanissima di Baronissi che amava la vita e che contro al neuroblastoma ha lottato con grande fierezza, stringendo legami di amicizia profondi. “Dritto al cuore - aperitivo solidale in FRaC è stato un evento per sentire ancora viva Anna e fare in modo che la ricerca scientifica sul Neuroblastoma possa salvare tante vite.... – spiega Francesca Landi - Per me è un modo per trasformare " il veleno in medicina" perché anche un grande dolore può trasformarsi in qualcosa di grande valore e di crescita per la propria vita e per quella degli altri. Anna continuerà a vivere attraverso questi eventi di solidarietà... Grazie a tutte le persone presenti e a tutto coloro che hanno donato con amore”. “Dritto al cuore sostiene una nobile causa che è la ricerca – evidenzia Annarosa Pisano – È stato un momento molto importante e denso di significato, non solo di raccolta e condivisione, ma anche per ricordare una persona che ha fatto parte integrante dell’associazione Archeologando in Tour e che amava tantissimo questa struttura, questo museo, questo luogo. Momenti vissuti intensamente, aiutando nell’allestimento di mostre o organizzando eventi, che hanno fortificato la nostra amicizia. Anna sempre in prima fila, affinché tutto fosse perfetto. E noi, sue amiche, con questa serata vorremmo rivivere le emozioni di quel periodo”. “È stato emozionante vedere come tanti cuori si siano riuniti in ricordo di Anna e per aiutare concretamente tutti coloro che combattono il neuroblastoma. Grazie a chi è intervenuto ed ha donato con forte e profondo affetto. Un affetto travolgente che ci spinge a fare ancora di più”, insiste Rita Caruso.
LA RICERCA E’ L’UNICA REALE SPERANZA DI VITA COS’È IL NEUROBLASTOMA? Il Neuroblastoma è un tumore dell’infanzia molto aggressivo che si presenta nella maggior parte dei casi con metastasi allo scheletro e al midollo. Neuroblastoma e tumori cerebrali sono ritenuti le prime cause per malattia in età prescolare.
L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, riconosciuta dal Ministero della Salute, è nata presso l’istituto “Gaslini” di Genova nel 1993 per volontà di un gruppo di genitori direttamente coinvolti e di oncologi che ne curano i figli ammalati. Ad oggi conta oltre 120mila sostenitori su tutto il territorio italiano. Sin da allora la mission è sconfiggere il Neuroblastoma e i Tumori Solidi Pediatrici attraverso progetti di ricerca innovativi volti ad individuare nuove ed efficaci terapie e cure personalizzate. A tale scopo l’Associazione si occupa di: raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica sul Neuroblastoma e i Tumori Cerebrali Pediatrici; creare e mantenere una rete territoriale di interlocutori che promuovano la mission e favoriscano l’adesione alle attività e il loro sostegno; sostenere programmi cooperativi di attività clinica e scientifica; promuovere e coordinare l’attività di enti che abbiano scopi affini. In tutti questi anni sono stati raccolti circa 18 milioni di euro che hanno consentito il sostegno di progetti di ricerca fondamentali e propedeutici ai risultati ottenuti nel corso degli anni, soprattutto cure sperimentali per i piccoli malati. Grazie anche alle ricerche sostenute dall’Associazione, negli ultimi 20 anni si è passati dal 10% di sopravvivenza al 65% per i casi meno gravi. Purtroppo però per i casi più aggressivi, quelli con metastasi a scheletro e midollo, che sono i più frequenti, c’è ancora molta strada da fare: solo 1 bambino su 4 oggi sopravvive. In 12 anni dall’avvio del “Progetto Pensiero”, rivolto ai tumori cerebrali infantili, si è riusciti a ridurre a zero l’errore alla diagnosi, inizialmente del 36%. Questo significa poter assicurare cure più tempestive, mirate ed efficaci. Aiutaci anche tu a far crescere la speranza, perché la ricerca è vita. #PerAnna #LaRicercaèVita INFO: www.neuroblastoma.org (Barbara Landi)
Polichetti: ospedale di Scafati,mancata apertura del reparto di Lungodegenza
Mancata apertura del reparto di Lungodegenza all'ospedale di Scafati: Mario Polichetti porta il caso all'attenzione del Governo grazie ai parlamentari dell'Udc. “Il ministro della Sanità, Roberto Speranza, non si dimentichi del Sud”. "Chiederò ai parlamentari di riferimento dell'Udc di farsi portavoce sulla mancata apertura del reparto di Lungodegenza all'ospedale di Scafati. Una struttura già martoriata da decisioni politiche discutibili non può essere ancora mortificata". Così Mario Polichetti, responsabile nazionale dell'Unione di Centro per il comparto sanità, interviene sul rimpallo di competenze legato all'ospedale "Mauro Scarlato". "Apprendo da fonti sindacali che mancherebbe il personale da portare in struttura e questo mi fa davvero capire che il momento buio della sanità campana è tutt'altro che passato. Serve aprire una discussione in Parlamento, perché la faccia del Sud che arranca può riassumersi con quanto sta accadendo per l'ospedale di Scafati". Polichetti nelle prossime ore chiederà ai parlamentari vicini all'Unione di Centro di formalizzare il caso attraverso un'interrogazione al ministro della Sanità, Roberto Speranza. "Il Governatore Vincenzo De Luca lo ha descritto come una persona responsabile. Mi auguro, dunque, che sul sanità salernitana, in particolare Scafati, si possa evitare di chiudere reparti invece di potenziare le strutture che ci rimangono dopo una politica passata che ha fatto più danni che cose positive". (Ufficio stampa Mario Polichetti)
Salerno: salvati due escursionisti dalla Polizia di Stato
Salerno- Nel tardo pomeriggio di domenica 10 novembre 2019, verso le ore 17.00 giungeva una telefonata al numero unico d’emergenza “112”, da parte di due persone che, durante un escursione in montagna in località Croce, nei pressi del Castello Arechi, avevano perso l’orientamento e non erano più in grado di raggiungere l’auto. Prontamente veniva inviato sul posto un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale – Sezione Volanti della Questura, che in base alle indicazioni della Sala Operativa si poneva alla ricerca dei dispersi, coadiuvati anche da una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri. Le ricerche venivano effettuate in tutte le stradine adiacenti alla zona della scomparsa e nel frattempo personale della Sala Operativa riusciva a ricontattare i due soggetti e a geolocalizzarli. Gli operatori pertanto si inoltravano ancor di più nella fitta vegetazione e nonostante l’oscurità e la pioggia incessante continuavano senza sosta nelle ricerche. Solo dopo alcuni minuti, gli agenti udivano delle richieste di aiuto e con l’ausilio di torce, riuscivano a raggiungere i due che venivano ritrovati infreddoliti e con i vestiti fradici. Gli agenti provvedevano alle prime cure del caso facendo riscaldare e rifocillare i due dispersi che non riportavano fortunatamente conseguenze lesive. Anche nel pomeriggio di ieri, 11 novembre, un episodio analogo vedeva impegnato due equipaggi della Sezione Volanti della Questura e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni nella ricerca di un uomo che si era perso nella zona di Croce lato Cava de’ Tirreni. Immediatamente scattavano le ricerche, anche con i volontari della Protezione Civile, e dopo pochi minuti si riusciva a stabilire prima un contatto telefonico e poi visivo con l’uomo che veniva individuato e tratto in salvo dalla zona impervia da cui non riusciva a fare rientro causa oscurità e maltempo. Anche in questo caso fortunatamente l’uomo non riportava conseguenze lesive. (Polizia di Stato)
Capaccio/Paestum- Tragedia ieri sera in un'azienda agricola in località Spinazzo: operaio di nazionalità indiana muore travolto da alcune bufale. Sul luogo per i rilevamenti del caso presenti i Carabinieri della Compagnia di Agropoli e personale medico del 118. Inutili i soccorsi.
La salma dell'operaio si trova nell'obitorio dell'ospedale di Battipaglia a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Palinuro- Imprenditore di 51 anni, probabilmente in preda ad una crisi di nervi,
danneggia casa e aggredisce genitori e Carabinieri: arrestato e condotto a Sapri nella caserma di via Kennedy e rinchiuso in una camera di sicurezza.
Si è in attesa della decisione che prenderà il Tribunale di Vallo della Lucania con rito direttissimo.
Salerno- Medico di 69 anni muore a causa di un improvviso malore mentre si trova nella biblioteca della Cittadella Giudiziaria.
Vietri sul Mare- Evasione fiscale: Guardia di Finanza sequestra beni per un valore di 360.000 euro a società operante nel campo farmaceutico.
Camerota, testimonianze e commozione per la sesta edizione del Premio Nassiriya per la Pace Tra i premiati anche il ministro Boccia, il magistrato Maresca ed il giornalista Sandro Ruotolo
CAMEROTA. Parole di speranza, occhi lucidi, commozione e ricordi: così il Cilento ha commemorato, 16 anni dopo, i caduti di Nassiriya nel santuario dell’Annunziata di Licusati. In prima fila il ministro Francesco Boccia, il sindaco di Camerota Mario Scarpitta ed il presidente del Premio “Nassiriya per la Pace” Vincenzo Rubano. La manifestazione, organizzata dall'associazione culturale Elaia e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dalla Difesa, dalla Regione Campania, dalla Città Metropolitana di Roma, dalla Provincia di Salerno, dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e dai Comuni di Camerota, Centola, Celle di Bulgheria, Santa Marina e Caselle in Pittari, ha preso il via con l’inaugurazione di un monumento realizzato nel giardino del Santuario dell’Annunziata in ricordo dei Caduti di Nassiriya. Alla cerimonia hanno partecipato i genitori del caporal maggiore Pietro Petrucci, la più giovane vittima della strage di Nassiriya. Al loro fianco il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il presidente del Premio Vincenzo Rubano, il sindaco di Camerota Scarpitta, il presidente del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino, i generali di Corpo d’Armata dell’Esercito Francesco Paolo Figliuolo e Rosario Castellano, il generale di Divisione dei Carabinieri Maurizio Stefanizzi, il Contrammiraglio Fabio Agostini e il procuratore capo di Vallo della Lucania Antonio Ricci. Al termine della cerimonia è stato conferito il Premio Nassiriya per la Pace al ministro Boccia e a seguire, nell’anfiteatro dell’Annunziata, sono stati conferiti altri riconoscimenti “a persone – ha spiegato il presidente del Premio Rubano - che hanno dato dimostrazione di impegno, di coraggio e di amore per la propria nazione”. Ecco la lista dei premiati: il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, i magistrati Catello Maresca e Katia Cardillo, i giornalisti sottoscorta Sandro Ruotolo e Michele Albanese, il sacerdote don Giacomo Panizza, l’imprenditore sottoscorta Antonino De Masi, il Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo (Ei), il Gen. C.A. Rosario Castellano (Ei), il Contrammiraglio Fabio Agostini (MM), il Col. Daniele Cesaro, il ten. col. Daniele Campa (Cc), il cap. Davide Acquaviva (Cc), il cap. (Am) Salvatore Matrecano, il ten. Vincenzo Caputo (Cc), il ten. Ivana Fava (Cc), i luogotenenti (Cc) Domenico Nucera e Giuseppe Losciuto, i Caporal Magg. Capo S. Marco Valentino (Ei) e Paolo Esposito (Ei), l’assistente capo della Polizia Stradale Pasquale Vassallo e l’assistente Nicola Finamore, l’agente Riccardo Muci, il soldato Vincenzo Fiorillo (Ei), il giornalista Riccardo Pareggiani, il medico Michele Ferraiuoli, gli avvocati Silvana Paratore e Loreto D’Aiuto, gli imprenditori Antonio Ferrieri e Valerio Iovinella, il conduttore televisivo Gabriele Blair, la Fanfara dei Carabinieri della Legione Campania, il ten. col. Nicola Mirante, il magg. Andrea Cinus, il maggiore Marilena Scudieri, il luogotenente Giulio Napoli, il Mar. Ca. Alessandro Rossi, il Mar. Clemente Iodice, l’app. Attilio Bassi e l’equipaggio della motovedetta Sar 851 di Cetraro formata dal 1° Maresciallo Marcello Petrillo e dai Sottocapi di 1^ classe Vincenzo Cosentino e Cristian Lianza. Ai genitori del caporal maggiore Petrucci è stato invece consegnato un Premio alla memoria. La cerimonia è stata condotta da Gabriele Blair, con il coordinamento del tenente colonnello Antonio Grilletto. Nell’area della manifestazione sono stati allestiti stand, infopoint e mostre statiche dell’Esercito, dei Carabinieri e dell’Aeronautica Militare che sono stati visitati da oltre trecento studenti provenienti da diversi istituti scolastici della zona. L’intera mattinata è stata allietata dalle note della Fanfara dell’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta e dalla Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania. La scorsa settimana, presso Palazzo Valentini a Roma, erano stati consegnati i premi “speciali” 2019 alla giornalista sottoscorta Federica Angeli, al cantante Simone Cristicchi, a monsignor Giovanni D’Ercole, ai ministri Lorenzo Guerini e Teresa Bellanova, al comando generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e un premio alla memoria al giornalista Giancarlo Siani. Il premio Nassiriya proseguirà giovedì prossimo con il tour della legalità di Capitano Ultimo nei comuni di Centola, Celle di Bulgheria, Santa Marina e Caselle in Pittari. Serata conclusiva invece, venerdì alle ore 18.00, a Camerota capoluogo con il concerto della banda della Nato. Prevista la partecipazione del Sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo. (Comune di Celle di Bulgheria)