Carmen Consoli

"Non pensare che sia distante......da qui vedo la tua casa."

Rosa per Carmen


"Non sei per nulla obbligato a comprendermi, quasi non sento il bisogno di insistere ..."

Tutto si può scrivere in un testo di una canzone, a ogni frase si può dare un significato, dipende da cosa si cerca e su quale scia ti portano la melodia, la voce, l’immagine dell’artista che tieni nascosta dentro di te. Capire il significato di qualcosa non vuol dire riuscire ad esprimere in parole ciò che si è scoperto; vuol dire, a volte, provare sensazioni intense che, per quanto brutte o belle che siano, cercano di aprire le porte alla conoscenza di noi stessi. Poco dura il sogno e subito torni a "ragionare" .

 

" ... Ma come posso dare l’anima e riuscire a credere che tutto sia più o meno facile quando è impossibile ..."

La musica ti porta a viaggiare serenamente su strade che fino a poco fa sembravano impercorribili, nemiche. Molte cose ci sembrano irraggiungibili perché non abbiamo la volontà di crederle possibili. Ci limitiamo, così, ad ottenere ciò che abbiamo a portata di mano senza mai raggiungere ciò che è " poesia", ciò che da sogno diventa realtà. Forse siamo sulla strada sbagliata, forse sognare è già realtà nel momento in cui non siamo consapevoli di illuderci ed è per questo che l’illusione, a differenza di tutto il resto, persiste fino a quando non la smascheriamo.

 

" ... il segreto è ascoltare in silenzio e dentro il cuore di un fiore in città non fiorire mai ..."

La prima cosa è percepire che la canzone non è stata scritta solo per riempire quattro minuti di vuoto. Terra, acqua e sole fanno sbocciare un fiore; musica e "voce" sembrano voler comunicare la stessa cosa, e non basta soltanto la musica e non serve da sola la voce, devono insieme ricondurti al motivo della loro nascita. L’emozione forte, il rapimento mistico li puoi trovare nella rabbia, nella malinconia, nel rimpianto di una strofa o di un intero testo e non per questo hai vissuto la stessa esperienza del loro autore. Il motivo, il perché dell’opera non sta nell’evento che l’ha generata, bensì, nello stato d’animo che l’ha fatta venir fuori. La sensazione è già spontaneamente intensa e quando ci ostiniamo a capirne qualcosa di più il brano incomincia a correre più velocemente allontanandoci, così, dalla percezione del suo vero "motivo" .

 

" Io non spegnerei la luce di un brivido perché non vedrei più le stelle che danzano ..."

Non è tutto oro quello che luccica come può essere oro ciò che non luccica. Le stelle le vediamo in cielo e già non ci sono più; l’importante è credere che siano lì per noi, per dare un senso al nostro guardare. Possono danzare, possono guardarci e farci compagnia quando siamo da soli, in due o in trecentomila. Se ne stanno lontano le stelle, come un punto luminoso non sanno di noi che da quaggiù le immaginiamo nostre.

 

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