Tenere fuori dall'agone politico non solo le Associazioni ma anche le Istituzioni che si rappresentano. In una repubblica che non è fondata sul censo o sul ceto o sul sesso, come quella italiana, ogni lavoratore può esercitare i diritti di elettorato attivo e passivo e non solo -suffragio universale-. Ogni cittadino, inoltre, può far parte di un partito o movimento politico, come può farne pure propaganda. Coloro che esercitano particolari funzioni, per onestà e credibilità, dovrebbero mantenersi neutrali e non condizionare le libere scelte di ognuno. Viceversa, sono ricorrenti, in certi contesti degradati, le pressioni specialmente sui posti di lavoro, con atti di violenza psicologica, emarginazione e sabotaggio professionale. In ogni "cambio di guardia", allora, sarebbe doveroso per i subentranti una attenta ricognizione degli accaduti, onde eventualmente riportarne il tutto allo "status quo ante bellum". Ovviamente, ogni riferimento alla tematica in discussione o alle reltà locali, è puramente casuale. prof. Nicola Pisani
|