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Tragedia a Villammare: uomo trovato morto nella sua dimora
Tragedia a Villammare: uomo trovato morto nella sua dimora

Villammare- Trovato morto nella sua dimora un uomo di 59 anni (Angelo Citera). E' accaduto oggi alle ore 13 circa. L'uomo viveva in una baracca, in contrada Villano, nei pressi del campo sportivo di Vibonati, in una situazione di disagio economico e con diversi problemi di salute. Il cinquantanovenne viveva tra Vibonati e Villammare ed era conosciuto in paese. La causa effettiva del decesso sarà resa nota solo in seguito all'esame del cadavere da parte del medico legale. Sul luogo della tragedia (che deve fare riflettere tutti, istituzioni, enti religiosi e società civile) sono intervenuti il personale medico del 118 con l'ausilio di un'ambulanza, i Carabinieri della Stazione di Vibonati e della Compagnia di Sapri. Il funerale di Angelo Citera sarà celebrato domani 2 dicembre 2017 alle ore 15 nella Chiesa di Maria SS. di Portosalvo di Villammare.

Aggiornamento news- Secondo i primi accertamenti dei militari la morte è avvenuta per cause naturali a seguito, probabilmente, di un arresto cardiaco. L'uomo viveva per sua scelta nella baracca in una situazione di disagio. La salma è stata consegnata ai familiari per le esequie. Il corpo, privo di vita, è stato trovato da un familiare dopo aver notato la sua assenza per le strade del paese.

Inserito da Golfonetwork venerdì 1 dicembre 2017 alle 20:33


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Commento di: Utente non registrato - Ip: 167.160.11xxx - da: Sapri. Scritto domenica 3 dicembre 2017 alle 15:09
Diciamo le cose come stanno, i politici locali vogliono che il disagio sociale sia quanto più diffuso possibile, così i disperati dovranno baciare le pantofole per poter avere quel pezzo di pane. Non ne parliamo del disagio psicologico. Consiglio a tutti i giovani di farsi una valigia e partire per il nord. Qui non c'è futuro e se c'è è solo per pochi vedi i figli dei politici. La questione meridionale non sarà mai risolta perché non conviene risolverla. Giovani partite andate al nord qui non c'è posto per voi. Ci ritornerete magari d'estate a farvi i bagni se le spiagge saranno libere per tutti???

Commento di: Utente non registrato - Ip: 5.170.11.2xxx - da: Scario. Scritto domenica 3 dicembre 2017 alle 14:46
Gli immigrati negli alberghi a 4 stelle! Ecco come si mistifica la realtà per dar soddisfazione alla panza. Bastava leggere quanto scritto nell'articolo ("L'uomo viveva per sua scelta nella baracca")... però siamo in democrazia, vivaddio, e va bene anche pensarla così.
PS: breve esame di coscienza: ma davvero qualcuno può pensare, onestamente però, che il problema in Italia siano gli immigrati? Ovvero: se in Italia non ci fossero anche loro e ci fossero soltanto italiani, la situazione passerebbe dalle stalle alle stelle? Non voglio e non posso credere che qualcuno lo pensi seriamente

Commento di: Utente non registrato - Ip: 217.196.132xxx - da: Villammare. Scritto sabato 2 dicembre 2017 alle 19:51
Gli immigrati vivono negli alberghi a 4 stelle e gli italiani nemmeno nelle baracche a 4 stalle W la repubblica delle banane

Commento di: Utente non registrato - Ip: 185.186.78xxx - da: Sapri. Scritto sabato 2 dicembre 2017 alle 14:12
Carissimo prof. Qui nessuno ti aiuta da vivi e da morti, passato il giorno del funerale, nessuno si ricorda di noi. Qui c'è fame, freddo, solitudine e disperazione. Lo confermano anche gli immigrati, che, ironia della sorte, trovano sostegno e solidarietà solo ed esclusivamente nei propri connazionali. Per quanto riguarda i politici...... fanno solo promesse sotto le elezioni e poi ... vi salutano.....

Commento di: Utente non registrato - Ip: 87.18.20.xxx - da: Sapri. Scritto venerdì 1 dicembre 2017 alle 21:45
La tragedia deve far riflettere. Nonostante la presenza dell'avanzata Costituzione repubblicana, che al suo art. 3 recita testualmente: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale", Angelo muore in una baracca. L'evento non può passare inosservato. Esso deve far meditare tutti, cone giudiziosamente stigmatizzato dal network. Un osservatorio, per svolgere attività di monitoraggio sulla situazione sociale di una comunità, si potrebbe realizzare a costo zero. Basterebbe incoraggiare un volontariato capace di fornire un supporto conoscitivo al Comune e a tutti quei soggetti privati e pubblici che operano nel sociale. Per la svolta occorrono amministratori giovani e coraggiosi. Un sentito invito al primo cittadino di Sapri ad attivarsi per aprire una breccia nel territorio del Golfo: Santa Croce casa per i baraccati.
La realizzazione sarebbe anche un'occasione per rispettare il pensiero di Giuseppe Cesarino, che tanto teneva a cuore i poveri.
prof. Nicola Pisani





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