Nel corso della presentazione del romanzo di Alessandro Cirigliano “Dallo stesso ventre”, svoltasi a Torraca, nel Castello Baronale Palamolla, alla presenza del primo cittadino Domenico Bianco e dei Sindaci di Sapri, Antonio Gentile, Casaletto Spartano, Giacomo Scannelli e Tortorella, Lillino Tancredi, e della Presidente della Corte d’ Appello Civile di Potenza Maura Stassamo, molto interessante è stato l’intervento del noto avvocato penalista salernitano Giovanni Falci (nella foto), difensore di Pierangela Gareffa (erano presenti i suoi familiari!), uccisa  nel 2014 dal marito, al quale la suprema Corte ha confermato 17 anni di carcere. Grande tifoso della Salernitana, Falci fu definito da Umberto Eco “artista dell’ottimismo”, in occasione della sua mostra “Arcipelago di monnezza”. Esponente dell’arte pop, ha allestito mostre a Roma, Salerno, Venezia e New York. Molto legato al borgo medievale di Torraca, suggestivo centro collinare a pochi chilometri da Sapri, ha tenuto una relazione molto applaudita. “Nasce la tragedia- ha osservato, tra l’ altro, l’avvocato Falci- quando c’è contrasto tra la legge e la giustizia”!Ed ha ricordato l’ “Antigone” di Sofocle, che, nel suo dramma, illustra l’eterno conflitto tra autorità e potere, che, poi, è l’eterno problema della legittimità del diritto positivo!Per la cronaca, mi piace stralciare dal suo blog una sua riflessione molto spirituale.”La rabbia di una persona incapace di provare compassione -scrive Falci- deve essere temuta, così come l’amicizia di una persona senza gioia”!L’ avvocato salernitano, poi, parlando di Torraca, che lo “ seduce ed intenerisce”, anche se “nulla stimola lo spirito”, è immenso quando afferma che in questo borgo…” ritrova le campane che significano pace, regolarità, rassicurante valore delle abitudini antiche”!
(Tonino Luppino)

Avv. Giovanni Falci