Vibonati: manifestazione «Abbasso il Re, viva il Re»
Vibonati: manifestazione «Abbasso il Re, viva il Re»
Sabato 5 Gennaio, nel museo Vicente Gerbasi di Vibonati, nell'ambito del progetto "Abbasso il Re, viva il Re", percorso storico-culturale realizzato dal Comune di Vibonati in collaborazione con la Scabec SPA (Regione Campania), si è svolto il convegno "I moti del 1848 nel Cilento, Carducci e rivoltosi a Vibonati". Durante l'incontro, moderato dal preside Cesare Pifano, il professor Vincenzo Abramo ed il dottor Gianfredo Santoro hanno posto l'accento sulla situazione storico-culturale nel Regno di Napoli e in particolare nel Cilento, in quegli anni, evidenziando il progetto e la figura del patriota Costabile Carducci, giunto a Vibonati il 4 febbraio 1848. E proprio per commemorare questo evento, mercoledì 16 Gennaio dalle ore 11,00 alle ore 13,00, a Vibonati, si svolgerà la rievocazione storica dell'arrivo, nel borgo, di Carducci, che capeggiò la rivolta contro il re Ferdinando II di Borbone nel nostro Cilento. Al suon della tofa, rivoltosi e popolani, in costume d'epoca, alle ore 11,00, partiranno da largo Monastero per giungere in piazzetta S.S. Annunziata, dove, insieme con un'altra colonna di sovversivi, bruceranno atti comunali e della polizia, alla lettura del proclama di Carducci. Dalle ore 17,00 alle 20,00 si potrà visionare la mostra storico-iconografica sul Risorgimento a cura del maestro Emanuele Lione, allestita nel Museo Gerbasi (dal 5 al 20 gennaio, dalle ore 17,00 alle 20,00) e a partire dalle 21,00 sarà possibile degustare prodotti tipici della tradizione vibonatese nei 4 bivacchi che saranno allestiti nel centro storico del borgo. (Comune di Vibonati)
Fare clic sull'immagine per ingrandire
Fare clic sull'immagine per ingrandire
Fare clic sull'immagine per ingrandire
Fare clic sull'immagine per ingrandire
Fare clic sull'immagine per ingrandire
Inserito da Golfonetwork martedì 8 gennaio 2019 alle 18:39
Eventuali commenti non visibili sono in fase di approvazione.
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 95.235.206.xxx - da: Villammare. Scritto lunedì 14 gennaio 2019 alle 22:44
Bravo, hanno contribuito, pagati dalle massonerie, vedi Pisacane pagato da Adriano Lemmi per venire nel Cilento (Lemmi padre delle logge massoniche della p1 a cui si ispirera' Gelli con la p2, Carducci idem, Garibaldi che credeva di sedersi al tavolo dei vincitori, ma dopo l'abbuffata in Sicilia e a Bezzecca (dove Partecipera' anche Erasmo Piaggio (guarda caso dopo aprira' una banca Genova, i Lloyd sempre a Genova e rilevera' la societa' navigazione Florio e diventera' Senatore) e Porta pia fu gentilmente scaricato,la loro ingordigia non gli aveva fatto capire che loro stessi erano sfruttati dalle ideologie giacobine....
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 5.170.0.2xxx - da: Estero. Scritto lunedì 14 gennaio 2019 alle 20:34
Il solito piagnisteo del sud... comme ci vulimm ripiglà cu sti c**ti?
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 93.40.226xxx - da: Italia. Scritto lunedì 14 gennaio 2019 alle 10:03
Capire poi......tutti questi grandi filosofi che ancora oggi vorrebbero spiegarci "questi grandi eroi".... Invito le menti più energiche e libere a far capire chi erano veramente questa gente: Carducci, Pisacane e Garibaldi. Ci hanno derubato.
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 158.148.211xxx - da: Sapri. Scritto sabato 12 gennaio 2019 alle 20:51
Bravissimo dei filantropi, non dimentichiamo che Ferdinando IV di Napoli, III del Regno di Sicilia e poi I delle 2 Sicilie mise appunto insieme a Gaetano Filangieri la motivazione delle sentenze, il giudice era obbligato a spiegare al condannato dove aveva sbagliato per aiutarlo nella riabilitazione, a Londra o Parigi ti sbattevano in una grotta a morire e non dimentichiamo che in America si faceva giustizia sotto un albero, se non e' questa filantropia, nel Regno di Napoli si esaltava l'uomo perche' eravamo cristiani, altrove i massoni pensavano solo al profitto e basta.
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 87.19.148xxx - da: Italia. Scritto sabato 12 gennaio 2019 alle 20:04
La storia non cambia: i Savoia hanno vinto la guerra, i Borbone hanno perso. E' un dato di fatto e non si scappa.
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 5.170.0xxx - da: Estero. Scritto sabato 12 gennaio 2019 alle 10:20
I Borbone: insomma, dei filantropi...
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 158.148.209xxx - da: Sapri. Scritto giovedì 10 gennaio 2019 alle 21:38
Si vede che l'amico che "abbasso i Borbone" era felice nel vedere la gente emigrare, era felice nel vedere i contadini indebitarsi e perdere le terre, era felice di vedere specie nel Cilento quelle famiglie baronali frenate dai borbone dettare legge sul territorio dopo la mala unita' e approfittare fino ad oggi della povera gente, era felice nel vedere le scuole sfasciarsi in zona dopo il 60, mi complimento con questo uomo che vuole così tanto bene alla umanita'.
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 5.170.0.2xxx - da: Estero. Scritto mercoledì 9 gennaio 2019 alle 21:28
W l'Italia, abbasso i Borbone
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 87.6.151.xxx - da: Italia. Scritto mercoledì 9 gennaio 2019 alle 20:46
Le cose stanno per cambiare...
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 5.170.0.2xxx - da: Villammare. Scritto mercoledì 9 gennaio 2019 alle 18:35
Parterre nutrito
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 79.18.11.xxx - da: Italia. Scritto mercoledì 9 gennaio 2019 alle 06:21
Pochi sanno che ad Aversa durante i moti del 48 Costabile Carducci ebbe una sonora sconfitta dal Generale Enrico Statella onore a lui che mise in condizione questo toscano che sputava nel piatto dove aveva trovato cibo e accoglienza ovvero nel Regno di Napoi di scappare su una nave francese ormeggiata a Napoli e lasciare il suo esercito di settari e abbandonarlo vigliaccamente.
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 79.18.11.xxx - da: Italia. Scritto mercoledì 9 gennaio 2019 alle 05:58
Costabile Carducci rappresenta quella parte marcia e corrotta della umanita' che ha contribuito a svendere il nostro territorio allo straniero, Carducci appartiene a quella ideologia corrotta giacobina che voleva attraverso le massonerie vedi Leipnecher che lo mette in contatto con esse dove arrivano soldi e ingaggi per togliersi dalle scatole i borbone e sottomettere l' umanita' con emigrazione,perdita della nostra identita', guerre, incertezze solo cosi' potevano fare i loro grandi guadagni e Carducci e' stata la pedina di queste ideologie il cui unico scopo era solo di creare i nuovi schiavi inconsapevoli
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 78.13.212.xxx - da: Sapri. Scritto martedì 8 gennaio 2019 alle 19:54
che tristezza, commemorare sempre con un finto e poco filologico vestito d'epoca
Vuoi riservare il tuo nick? Registrati su Golfonetwork: