L´angolo della Grande Guerra: Gli Eroi di San Giovanni a Piro
L´angolo della Grande Guerra: Gli Eroi di San Giovanni a Piro
Per essere stato prorogato il tempo della "rimembranza" sulla Grande Guerra fino al 4 novembre 2021, giorno in cui giunse a Roma il Milite Ignoto, e ricordando che Ulisse, mentre narrava ai Feaci i molti e difficili ostacoli che dovette affrontare nel corso del suo lungo viaggio verso Itaca, raccontava che la prova più pericolosa a cui era stato sottoposto fu quella dell'oblio; mi sono spinto a offrir ragguagli, credo ignoti ai più. Uno di questi è il modo come i nostri eroi caddero su quel fronte. Quindi, a te che leggi, porgo la parte centrale, il cuore, dei certificati di morte che giunsero in comune, e che vennero trascritti sul relativo registro in un dato periodo (1915-1932) e in un dato comune. Va ricordato che, considerando tempi, condizioni e cause, non di ogni caduto il certificato giunse nel rispettivo comune. In ogni paese, i certificati sono stati sempre di numero inferiore rispetto all'elenco posto sulla lapide o sul monumento appositamente ivi eretto. Per molti si dovette ricorrere, a mezzo del tribunale competente, alla morte presunta del soldato avvenuta lì dove il congiunto poteva dimostrare l'ultima notizia avuta dal fronte. Ogni atto veniva accompagnato da una nota in cui s'invitava il sindaco a verificare l'esattezza dei dati in esso contenuti e, rilevandosi errori, notificarli al Ministro della Guerra. Gli atti qui esposti, anche per dare idea del caos in cui si viveva, sono in ordine di arrivo e di registrazione piuttosto che, per esempio, in ordine alfabetico: essi sono quelli giunti nel comune di S. GIOVANNI A PIRO. Anche a S. Giovanni a Piro, come in ogni altro paese, non giunsero tutti i certificati di morte, ma quei caduti, giustamente reclamati dalle rispettive famiglie, furono riportati sulle lapidi di ciascun monumento. Qui, oltre a ciò, ignorandone il motivo, spiace segnalarlo, capitò una cosa insolita. Due soldati, i cui certificati di morte giunsero regolarmente in municipio, non furono segnati sulla pietra: Eugenio Stellato e Antonio Marsicano. Nel 1993, per interessamento della locale Associazione bersaglieri, fu eretto il monumento in Scario, marina di S. Giovanni a Piro. (Ferruccio Policicchio)
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Lapide sulla Chiesa Parrocchiale di San Giovanni a Piro (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Monumento di Scario (marina di S. Giovanni a Piro) (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Esterno dell'ex ospedale da campo 022 in San Giovanni Natisone (UD) (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Posto letto nell'ospedale da campo 022. (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Inserito da Golfonetwork domenica 2 giugno 2019 alle 12:17
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Commento di: Utente non registrato
- Ip: 95.239.181.xxx - da: Italia. Scritto giovedì 6 giugno 2019 alle 13:20
Triste e senza futuro quella patria che dimentica il suo passato.
Commento di: Utente non registrato
- Ip: 79.37.151.xxx - da: San Giovanni a Piro. Scritto mercoledì 5 giugno 2019 alle 11:52
Notizie molto interessanti utili alle famiglie dei caduti magari per conoscere il luogo di sepoltura. Gli articoli con i bollettini che pubblicate sottolineano tante giovani vite spezzate/eliminate dalla stupidità delle guerre e dei governanti del tempo. Andateli a trovare oggi i giovani che si fanno ammazzare per volontà dei politici: troverete il vuoto!
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