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L´angolo della Grande Guerra: i Valorosi di Sapri
L´angolo della Grande Guerra: i Valorosi di Sapri





Ricorrendo il centenario della traslazione del Milite Ignoto a Roma, nell'altare della Patria (4.11.1021 - 4.11.2021), è parso doveroso ricordare, attraverso Golfonetwork, anche i "Valorosi" del golfo di Policastro.

Il riconoscimento al valor militare veniva assegnato a chi compiva generosi atti di guerra, vagliati da una commissione militare appositamente costituita, ai morti in combattimento o in seguito a ferite. Tali gratificazioni erano suddivise in quattro classi: medaglia d'oro, medaglia d'argento, medaglia di bronzo e croce di guerra al valor militare. Venivano segnalate dalle Supreme Autorità Militari e approvate con Decreto Luogotenenziale, oppure concesse di propria iniziativa (Motu proprio) dal Re.
Dette onorificenze potevano essere sostituite con quella immediatamente superiore; argento in oro e bronzo in argento. Delle croci di guerra ordinaria, concesse a tutti i superstiti, alcune furono sostituite in croce di guerra al valore al valor militare, mentre gli encomi solenni in medaglia di bronzo.
Il R. D. n. 975 del 15.6.1922 consentì la concessione di medaglie al V.M. a persone viventi già insignite complessivamente di tre medaglie tra oro e argento.
Nel primo anno di guerra un gran numero di valorosi fu individuato tra coloro che si offrirono "spontaneamente a portare tubi esplosivi nei reticolati nemici, compiendo l'operazione con molta arditezza e slancio, sotto l'intenso fuoco avversario".



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(°) La sua vita ha una storia che ha dell'incredibile. Decorato durante la Grande Guerra rientra a Sapri e, a causa della 2ª guerra mondiale, muore all'imbocco della galleria ferroviaria "Acquafredda" il 15 agosto 1943, giorno del suo 54° compleanno.
Figlio di Luigi e di Camilla Cardillo, il 2.8.1913 sposò Maria Carmela Bovienzo. Il suo atto di morte reca la seguente annotazione molto utile perchè valida storicamente: Deceduto in seguito a bombardamento aereo. La presente dichiarazione viene fatta solo oggi perché rinvenuto il cadavere dalla rimozione del terreno nei pressi della suddetta galleria. (Archivio Comune Sapri, atto n. 96 P. 1ª S. A)
Per completezza della notizia storica, si aggiunge che molte altre persone, le quali avevano già trovato ricovero all'interno della galleria, morirono a causa dell'onda d'urto prodotta dallo scoppio avvenuto all'imbocco di essa.

(°°) Tra loro fratelli, nati in via Nicotera, figli Rodolfo e Settimia Montanari.
L'anno 1887 partirono i lavori per la costruzione del tronco Pisciotta Castrocucco della ferrovia Eboli Reggio Calabria appaltati dall'impresa Luigi Medici la quale, a Sapri, istituì un'importante sede di cantiere. Rodolfo Quarenghi era cassiere dell'impresa Medici. Ultimati i lavori e chiusi i cantieri, la famiglia rientrò in Lombardia, nel bresciano.

(°°°) Famiglia originaria di Lauria. Il capostipite, Domenico, si trasferì a Sapri quando appaltò, nel 1839, il lavoro relativo alla costruzione del muro di cinta del primo cimitero di Sapri, ubicato in località "Trovatella", poi interessato da una frana.
Era figlio di Carlo e di Maria Francesca Maimone, marito di Iolanda Napolitano.

(Ferruccio Policicchio)



Pietro Scaldaferri (12.2.1893 - 2.5.1969)
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Inserito da Golfonetwork venerdì 15 ottobre 2021 alle 19:33


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