| Voto a Sapri: Cetrangolo, rischio ineleggibilità |
Sapri- La causa di ineleggibilità del consigliere Tommaso Cetrangolo, intentata dal gruppo d'opposizione "SiAmo Sapri" (presieduto da Pamela Marino), apre la prima crepa nella maggioranza guidata dal sindaco, Antonio Gentile. Il lavoro sagace e certosino, svolto con perizia e competenza dalla squadra di "SiAmo Sapri" che supporta i consiglieri eletti (Marino, Cartolano, Pepice, Vita) si fonda sull'art. 60 comma 1 numero 11, inerente al decreto legislativo 267/2000 che recita testualmente: "Non sono eleggibili a sindaco, presidente della Provincia, consigliere comunale, consigliere metropolitano, gli amministratori ed i dipendenti con funzioni di rappresentanza o con poteri di organizzazione o coordinamento del personale di istituto, consorzio o azienda dipendente rispettivamente dal Comune o dalla Provincia". Essendo il comune di Sapri socio per circa il 6% del "Consac - gestioni servizio idrico integrato", di cui Cetrangolo risulta direttore servizi idropotabili ed ha alle dipendenze circa 50 unità di personale, appare inequivocabilmente compromessa la sua elezione nel parlamentino cittadino. Sulla questione, il decreto legislativo non ammette dubbi, rimarcando l'insussistenza delle "cause di ineleggibilità solo se l'interessato cessa dalle funzioni per dimissioni, trasferimento, revoca dell'incarico o del comando, collocamento in aspettativa non retribuita, non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature". Tutte circostanze che l'inesperto politico, neofita del panorama governativo, non solo ha disatteso, ma non ha neppure preso in considerazione, forse perché mal consigliato, sicuramente obnubilato dal miraggio di approdare nel consesso civico saprese. Ergo, non è fondamentale avere cognizioni di diritto amministrativo per acclarare quanto il comune di Sapri -dopo Vallo della Lucania- sia il secondo socio di maggioranza relativa "e dunque concorra certamente nell'esercizio di un'influenza determinante". Le cause di ineleggibilità -si legge nelle carte del pool di giuristi del gruppo "SiAmo Sapri"- sono previste "allo scopo di garantire l'uguale e libera espressione del voto, che rappresenterebbe un vulnus nel caso in cui il soggetto ineleggibile non abbia tempestivamente rimosso la causa ostativa alla candidatura. Il diritto di accesso alle cariche elettive non è incondizionato, ma può essere esercitato solo in presenza dei requisiti stabiliti dalla legge." Una querelle che non si esaurirà nella prima seduta del rinnovato consiglio comunale. Con la pugnace opposizione "rosa" e l'impegno àlacre di Emanuele Vita, la minoranza intende sferrare un duro colpo all'amministrazione Gentile-bis. Un imbarazzante fuori programma -sotto il profilo politico e di immagine- di cui il sindaco avrebbe fatto volentieri a meno. Mentre Cetrangolo, ad onta delle sue estemporanee ed evanescenti sortite, appare sempre più in difficoltà. Oggi maggiormente preoccupato di vedere abbattersi sul suo capo la mannaia dell'ineleggibilità e dover chiedere indulgenza ai 436 elettori che gli hanno espresso fiducia nel segreto dell'urna. (Pasquale Scaldaferri)
Pasquale Scaldaferri
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| Inserito da Golfonetwork mercoledì 29 giugno 2022 alle 10:44 |
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