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Ospedale di Sapri: giovane madre partorisce il suo quinto figlio
Ospedale di Sapri: giovane madre partorisce il suo quinto figlio
Giovane mamma 38enne di Salerno partorisce all’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, il suo quinto figlio “Ismaele”. Mamma e bebè godono di ottima salute. La particolarità, sta nel fatto che tutti e cinque i figli della donna, sono nati a Sapri con il parto “cesareo”.

Sapri- Intervento di alta “eccellenza” ostetrica al piccolo ma efficiente Ospedale dell’Immacolata di Sapri, dove, medici, ostetriche, infermieri e OSS dell’équipe di Ostetricia e Ginecologia, ognuno per quanto di loro esclusiva competenza, hanno permesso ad una giovane donna di Salerno, la casalinga 38enne Ilaria Di Florio, di dare alla luce il suo quinto figlio, “Ismaele”. La novità, non è questa! Ma il fatto che la Signora ha partorito il suo quintogenito con un “quinto” parto cesareo! Con tutti i rischi e le implicazioni che un’operazione del genere, può avere! Ma la bravura e la professionalità dei camici bianchi del terzo piano del Nosocomio saprese, unita all’ottima assistenza ricevuta a Salerno dal suo ginecologo di fiducia il dott. Gaetano Cammarano, che l’ha presa in carico e seguita fin dall’inizio della gestazione, unitamente all’insigne luminare prof. Mario Polichetti, Direttore del Reparto di Gravidanza a Rischio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona”. “Tutti insieme”  hanno fatto sì, che il lieto evento si trasformasse in un qualcosa di eccezionale, sia sul piano umano che sul piano professionale! Il piccolo “Ismaele” (dall’ebraico Yishma’el, che letteralmente significa “Dio mi ha ascoltato”) unitamente a mamma Ilaria godono di ottima salute, e tra rallegramenti, omaggi floreali e una marea di auguri, domenica mattina hanno lasciato la Maternità del Presidio dell’Immacolata e accompagnati da papà Roberto Santoro hanno fatto ritorno a casa a Salerno, dove ad attendere il loro arrivo, c’erano i nonni materni e paterni e gli altri quattro rampolli. Raggiante come non mai, il Direttore Sanitario dott. Claudio Mondelli, fermo assertore della potenzialità della struttura del Golfo che ha diretto con grande fervore, passione ed entusiamo per quasi tre anni, nel corso dei quali, al pari di chi l’ha preceduto, si è speso per salvarne il “Punto Nascita”. Mondelli, al termine di una dura giornata di lavoro, indossato il camice, ha fatto visita alla puerpera e al suo bebè ed ha detto: “Mi inorgoglisce la scelta, di questa giovane mamma di Salerno, con cui mi complimento! Per il suo coraggio e ferrea determinazione a voler affrontare un quinto parto cesareo consecutivo, scegliendo “Noi” per dare alla luce il suo quinto bebè e fare il suo “quinto” cesareo, ben consapevole di tutti i rischi a cui andava incontro! Ebbene, l’intervento è andato benissimo! La Signora, come ha raccontato lei stessa - “Si è trovata benissimo!” - non sono, le nostre parole, ma quelle di una giovane donna, oggi 38enne, che dieci anni fa quando conobbe il dott. Gaetano Cammarano, poi divenuto suo ginecologo di fiducia, scelse di partorire nell’Ospedale di Sapri. Lei è rimasta così contenta, che vi è ritornata ogni volta che ha dovuto fare un altro parto e cesareo! Questo dimostra che abbiamo un’équipe che lavora benissimo, che l’Ospedale è efficiente, che risolviamo le problematiche, perché il cesareo è un parto molto importante! Questo è per noi, motivo di orgoglio visto che tante volte dell’Ospedale di Sapri, se ne parla anche in modo negativo! Vuoi, per carenza di personale, perché altre volte è stata minacciata la chiusura del “Punto Nascita”, ecc. Il parto della Signora, avvalora l’importanza del nostro Punto Nascita, che deve restare perché è vitale per il nostro Territorio, per le donne e i figli che portano in grembo nascituri! Per mantenere il quale, mi sono speso fin dal mio insediamento a Sapri dove trovai una situazione di estrema carenza tant’è che per riuscire a coprire i turni di servizio, tante volte ho dovuto chiamare personalmente a casa ora questo e ora quel “collega”. Da premettere, che usciamo da un periodo molto lungo e buio, a cui ha contribuito non poco il Covid-19.
Purtroppo, non va sottaciuto, che essendo un Ospedale di “frontiera” lontano dai grossi centri, qui gli specialisti (ginecologi) non vogliono venire e quindi questa è una carenza atavica nel tempo! Ciò nondimeno, nonostante la carenza di personale e le difficoltà incontrate negli anni, ce l’abbiamo messa tutta! Abbiamo lavorato sodo e oggi si incominciano a intravedere i primi timidi “risultati”: sono arrivati due ginecologi e altri “due”, dovrebbero arrivare a breve! Per cui ringrazio il Direttore, per l’attenzione che ha sempre verso il nostro Presidio”. Allo stato il Reparto può contare su quattro ginecologi stabilizzati e sette ostetriche. All’appello, manca solo qualche unità infermieristica! Diciamo che la carenza più grande era dei ginecologi, perché sono loro che praticamente portavano avanti il Reparto. Però, grazie anche all’aiuto che ci hanno dato molti “colleghi” (in pensione) vedi il prof. Francesco Marino già Direttore della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del Ruggi d’Aragona (Salerno), la cui figlia Sara è Responsabile per l’Asl del modulo di allattamento al seno, che oggi è presente in turno a Sapri, e che ringrazio, ci ha dato una grossa mano e permesso di andare avanti con le attività di routine del Reparto. Non è un caso, che oggi lavoriamo più in sicurezza e questo ci rende possibile fare una pianificazione e una programmazione sul Reparto in vista del futuro. Quindi, cosa posso dire? Che per me questo Presidio che ho diretto per un periodo abbastanza lungo di quasi tre anni è un Presidio importante, che va tutelato, anche per via del territorio che serve e che orograficamente è molto vasto e disomogeneo! Trovandoci all’estremo lembo sud della Provincia di Salerno significa che arrivare a Vallo della Lucania, arrivare a Polla, non è facile, soprattutto per i paesi interni! Perché è vero che c’è il mare, ma ciò non toglie che abbiamo anche paesi in montagna, molto distanti come Casaletto Spartano, che addirittura dista un’ora da qui! Lascio a Lei immaginare il disagio per una donna, che in inverno, vuol venire a fare dei controlli o partorire, per Lei è una cosa estremamente complicata! Lo so che oggi non possiamo assicurare tutto sul territorio, perché purtroppo la carenza di personale e di risorse non ce lo permette! Nonostante ciò, non dobbiamo dimenticarci dei paesi dell’interno che hanno grande difficoltà a raggiungere Sapri e dargli la stessa dignità che hanno gli altri posti, con più viabilità e più personale”.
Cosa andrebbe ancora fatto per implementare ulteriormente l’attività del Reparto di Ostetricia e Ginecologia? “La cosa più importante in assoluto, è lasciare aperto il Punto Nascita! Poi, chiaramente nell’organizzazione del servizio, sarà compito del Direttore Generale, decidere a chi dare la Responsabilità o fare il concorso!” Cosa ci dice del parto indolore in acqua? “Attualmente non si fa! Spero sia ripristinato a breve! Ne ho parlato con la caposala, che mi informava della situazione e di come organizzare il servizio per tornare a farlo, in un futuro non troppo lontano!” Perchè il parto indolore in acqua è stato sospeso? “La procedura è stata interrotta, per il Covid-19 a Sapri come negli altri Presidi, per motivi di sanità pubblica e sicurezza” “Le posso dire, che quando mi sono insediato, il servizio era stato sospeso in via precauzionale!” Dal sommo del suo sapere medico, può spiegarci, cosa comporta per la partoriente affrontare un parto cesareo? …i rischi per lei e il nascituro? “Visto che oggi è presente il dottor Marino, che è un tecnico, lascio volentieri che a risponderle sia Lui”. Marino: “Dal punto di vista tecnico il cesareo comporta pochi rischi! In verità gli indicatori italiani di qualità, preferiscono il parto “spontaneo” al cesareo perché trattandosi di un intervento addominale, potrebbe dare aderenze! Le cui conseguenze, sono a distanza, come tutti gli interventi addominali e possono avere problematiche. Ma trattandosi di un intervento che è abbastanza di routine, di pericoli reali, non ce ne sono! È raro che possano insorgere complicazioni!” Professor Marino, cosa ci dice della credenza circa il fatto che per la sua conformità anatomica, la donna può avere “in sicurezza” solo tre parti cesarei? Per cui sia il quarto che il quinto sono pericolosi? “Niente di più errato! Durante la mia attività di primario ostetrico al Ruggi, ho fatto sia un quinto che un sesto parto cesareo e tutto è andato sempre bene!” Complimenti! Come ci è riuscito? “Tutto dipende principalmente dalla reattività tissutale della donna! Se la partoriente, ha una buona reattività tissutale, specie nei soggetti giovani, ad esempio: una donna ha il suo primo cesareo a 18 anni, il secondo a 20, il terzo a 22, uno non la va a sterilizzare, perché la paziente, a distanza di 15 anni, potrebbe volere un’altro figlio per le circostanze più varie! Quindi, quando l’addome si presenta libero da aderenze, si può tranquillamente non sterilizzare e reiterare il taglio cesareo”. Mi perdoni, dov’è che è primario? “Lo sono stato al Ruggi! Oggi, sono in pensione e mi limito a coprire qualche turno, più che altro quando come nel caso di Sapri c’è carenza di personale, per venire incontro alle richieste di qualche “collega”. Direttore, mi pare di aver capito che i ginecologi di Sapri, nell’aiutare la signora a far nascere Ismaele con il parto cesareo, le abbiano anche praticato un restyling delle vecchie aderenze (imperfezioni) dell’addome. “Così, mi pare d’aver letto! Come già detto prima dal dott. Marino, quando si pratica il cesareo, si lasciano delle aderenze, imperfezioni, per cui quando si va a praticare un nuovo cesareo (ri-operare) col bisturi si cerca di eliminare, le piccole aderenze, gli inestetismi chirurgici lasciati dall’intervento precedente, che in gergo tecnico si chiama “curettage chirurgico!” Tengo a precisare così da non dare false indicazioni, che il cesareo, va riservato a quei parti che non possono essere fatti per le vie naturali! Ne consegue, che il parto principe, è quello per via naturale! Quindi il cesareo va fatto solo quando non è possibile praticare quello naturale!” Gli fa eco il primario Marino, che afferma: “Fare un cesareo senza indicazione, costituisce reato!” Per rilanciare il Materno Infantile all’Ospedale di Sapri, è necessario nominare quanto prima due Responsabili: il primo a capo della Pediatria, l’altro a capo dell’Ostetricia-Ginecologia. I Responsabili sono le figure che curano i bisogni di un Reparto, li segnalano e li seguono. Ne consegue, che senza Responsabili, un Presidio non può camminare da solo! È necessario designare subito un facente funzioni di primario a Pediatria e Nido e in attesa del Concorso di un Responsabile della U.O.C. Materno Infantile puntando sulla buona volontà di tutti gli operatori!”.
Alle parole del Direttore Sanitario Mondelli e del primario ginecologo Marino fanno riscontro, le cordiali e riconoscenti parole della giovane mamma, che a Sapri si è sentita coccolata, bene assistita, curata e soprattutto sostenuta dal punto di vista psicologico; ciò ha permesso di superare con nonchalance l’importante intervento chirurgico che andava a subire! Ed è da parte sua, che è arrivato il grande ringraziamento all’Ospedale di Sapri! Come si chiama? “Mi chiamo Ilaria Di Florio, ho 38 anni, abito e vivo a Salerno, dove faccio la casalinga e la mamma a tempo pieno! Ismaele è l’ultimo di cinque figli, tutti nati all’Ospedale di Sapri con parto cesareo”. Come mai da Salerno, ha deciso di partorire all’Immacolata di Sapri? “Sono capitata a Sapri, la prima volta nella mia vita, 10 anni fa. Dopo la prima gravidanza, conobbi presso un noto studio medico di Salerno, che per questioni di privacy non dico il nome, il ginecologo Gaetano Cammarano. Mi ispirò fiducia e quindi, durante le ultime visite, decisi di venire a fare l’ultima visita a Sapri e di partorire con lui! All’epoca, della mia prima gravidanza, ero giovanissima (28 anni) e ovviamente abbastanza spaventata dal parto. Lui mi ha trattato come una figlia, un papà devo dire. Venni a Sapri, dove non conoscevo nessuno! Ed ho trovato una realtà bellissima! Io e mio marito, non ci siamo mai sentiti soli. Col primo parto cesareo diedi alla luce una femminuccia, il nostro primogenito. Fummo da subito coccolati, e a voler essere sinceri, ci siamo sentiti protetti, assistiti. Vicinanza, sicurezza, professionalità, affetto, in pratica tutto e di più di quello che c’è bisogno in situazioni come questa. Siamo stati assistiti 24 ore su 24; non ci siamo mai sentiti soli!” Dopo Rita, sono nati in questo Ospedale, per “scelta” anche gli altri quattro gioielli di casa!” Possiamo ricordarne i nomi? “Certo! Rita, è nata a dicembre 2013, Eleonora a gennaio 2018, Andrea in quasi pandemia a febbraio 2020, poi c’è stato Emmanuel in piena pandemia ad aprile 2022, per finire con Ismaele, il 12 marzo di quest’anno”. Cosa si prova ad aver dato alla luce col parto cesareo cinque splendidi pargoli, di cui il più piccino Ismaele, è una favola? “E’ una gioia del cuore! Le premetto, che non è stato facile, affrontare questo quinto cesareo! Io però, ringrazio anche chi mi ha seguito, in questi nove mesi, perché la mia era una “gravidanza a rischio!”. Come lo è stato una “gravidanza a rischio” quella per il quarto parto “cesareo” per mio figlio Emmanuel. All’uopo, è doveroso da parte mia ringraziare il prof. Mario Polichetti che mi ha seguito durante la gravidanza, perché non potevo viaggiare per venire dal dott. Torsiello a visita. E quindi un grazie di cuore! Per chi non lo conosce, il prof. Polichetti è responsabile e primario del Reparto di gravidanza a rischio del Ruggi di Salerno ed ha accettato, senza alcuna remora, il fatto che finito il tempo, io abbia deciso di partorire Ismaele, a Sapri. È stato un parto abbastanza complicato! Trattandosi di un quinto cesareo si prospettava una situazione abbastanza delicata, per via delle complicanze che potevano verificarsi durante il parto: le aderenze. Chiudere le tube poteva essere molto complicato e invece è andato tutto benissimo! In sala operatoria con me, c’era il dott. Bruno Torsiello il quale, mi ha salvato la vita! Completavano l’équipe, la dottoressa Costanza Scevola e il primario del Servizio di Anestesia e Rianimazione, dott. Ciro Saturno, che si è occupato dell’Anestesia. Anche lui, mi ha trattato non da paziente ma da figlia! È stato seduto quasi tutto il tempo, accanto a me, e durante l’operazione che è durata un pò più del previsto, l’ostetrica Marcella Esposito mi ha tenuto la mano, distratta da quello che stava succedendo, coccolata! È stata veramente il mio braccio destro. Le dico che mi sono trovata benissimo! Sono entrata terrorizzata che piangevo! ...attenzione! sapevo bene a cosa andavo incontro. Sono uscita sorridente, perché è andato tutto meglio del previsto! Mi sono affidata al Signore ed ho detto: Signore mio, mettici la mano Tu! E visto come è andata, c’è l’ha messa veramente!” “Ringrazio Tutti! ...e per ultimo, la mia dolce e cara mamma! Perché se sono venuta a Sapri a partorire il mio quinto figlio, c’è da dire che oltre alla super mamma, che fa cinque figli, c’è anche la super nonna e i super nonni, (i suoceri), che a casa si stanno occupando degli altri quattro, per permettere a me di stare qui in tranquillità e godermi la nascita di mio figlio, Ismaele!” Cosa fa il consorte? “Mio marito, si chiama Roberto Santoro, ha 44 anni e fa il termo-idraulico a Salerno. Non siamo una famiglia ricchissima! Però, lo siamo di affetto, di amore e ci mettiamo tanta passione! I primi due figli, sono stati voluti! Dal terzo in poi, sono stati accettati! E ci mettiamo tanto amore e tanti sacrifici per crescerli!”.
Visto la richiesta della Signora Ilaria, terminiamo l’articolo, citando uno ad uno, tutta l’équipe che forma quella grande famiglia che è la U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia. Dirigenti Medici: Bruno Torsiello, Costanza Scevola, Dalila Mantelli, Cristina Messina, Vincenza Perazzo (già primario della predetta UOC, andata in quiescenza il 2 agosto scorso, di fronte alla carenza di personale medico (ginecologi) è rientrata in servizio e vi resterà fino a fine mese, così da dare una mano a coprire i turni di Reparto in “attesa” dell’arrivo di due nuovi ginecologi); e per finire l’insigne prof. Francesco Marino (primario in quiescenza della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del Ruggi di Aragona, alla cui “Scuola” si sono formati decine e decine di bravi ginecologi e ostetriche). Ostetriche: Maria Tramontano (coordinatrice), Cristina Isoldi, Angiola Tancredi, Federica Manco, Fabiana Battista, Anna Vanacore, Marcella Esposito, Arianna Porcaro, Stefania Gorga, Rita Angela Ambrosino e dulcis in fundo, ma non per importanza, ma perché ha partorito da poco, la neo mamma Federica Cardone. CPS Infermiere: Anna Saturno (coordinatrice), Anna Falci, Marina Di Cianni, Elena Grasso, Iolanda Nicolaio, Stefania Condino, Doina Ciursa, Maria Iudici. O.S.S. (Operatore Socio Sanitario): Ida Rocco e Maria Salemme. Alla Signora Ilaria Di Florio, al consorte Roberto Santoro, ai cinque pargoli: Rita, Eleonora, Andrea, Emmanuel e Ismael, gli Auguri di un roseo futuro, ricco di tanta salute, serenità, gioia e felicità, da parte di tutti gli operatori di ogni ordine e grado dell’Ospedale di Sapri, con in testa il Direttore Sanitario, dott. Claudio Mondelli.
(Pino Di Donato)



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 20 marzo 2024 alle 12:30


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