Lettera aperta al Sindaco di Sapri. Non guardare il pelo nell’occhio altrui e pensa alla trave che trafigge il tuo. Il disservizio postale, venuto alla ribalta grazie alla cittadinanza attiva, è superato. I recapiti, infatti, sono tornati alla normalità, con la pace dei sapresi. Quelli comunali, invece, persistono, nonostante le tante lamentele. Tra questi, mi limito ad indicare quelli delle negate strisce pedonali, dei mancati rattoppi delle buche stradali e del degrado delle vie. Le risorse finanziarie della Tasi servirebbero per tali necessità. Mi domando e chiedo al Sindaco Arch. Giuseppe del Medico perché andare a Roma e non nelle contrade cittadine? La via A. Manzoni -contrada San Francesco- non beneficia, come dovuto, della nettezza, nonostante sia abitata da 32 famiglie di ceto medio. Ne è prova la fotografia allegata e non solo. Se manca la volontà politica di rimediare, perché non ipotizzare una congrua riduzione del tributo? Una risposta sarebbe d’obbligo, ma............”campa cavallo che l’erba cresce”. In simile ottica, suggerisco di fare un passo indietro e restituire la sovranità agli elettori. Un pizzico di umiltà, salverebbe la Città della Spigolatrice dall’evidente e imperdonabile sfascio. (prof. Nicola Pisani) 
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