Gli ingredienti ci sono libertà e democrazia, l’occasione pure il 25 aprile; si rivolge ai giovani; cosa potremmo desiderare di più? Sicuramente non mancheranno gli elogi, a prescindere, dei tanti sapresi che, si sa, sono sensibili agli argomenti citati. Personalmente ho qualche perplessità. Il 25 aprile ricorre tutti gli anni ma libertà e democrazia sono concetti che dovrebbero essere “masticati” ogni giorno. Per carità non dico che bisogna parlarne ogni giorno ma, una volta ogni tanto, si. E, soprattutto, bisognerebbe far si che i comportamenti, gli esempi fossero coerenti a quei principi che se tirati fuori solo per eventi o discorsi roboanti risultano fasulli. A Sapri, è noto, non esiste un associazionismo civico ossia associazioni che abbiano come obiettivo primario la promozione della cittadinanza attiva e quindi anche un confronto con le istituzioni locali. I pochi effimeri e modesti sussulti di partecipazione sono stati attivati e soppressi dai pochi notabili locali. Le critiche argomentate, che non si riferiscano a buche stradali o fioriere mal poste, sono deliberatamente ignorate. Così pure i pochi contributi di idee che cercano invano di alimentare un dibattito pubblico. Impera una mentalità conformista e conservatrice, un passato che non passa avvolto in una superficiale modernità. L’importante è il gruppo di appartenenza, la fedeltà al proprio notabile di riferimento. E allora “taci che il nemico ti ascolta” dove i nemici sono i concittadini avversari dell’altra lista civica; “i panni sporchi si lavano in famiglia” dove famiglia sta per il gruppo di appartenenza e i “panni sporchi” sono i beni comuni materiali o immateriali. Potrei continuare e ometto gli esempi concreti perché sono numerosi e noti a tutti. Il problema non è costituito (solo) dai notabili ma, soprattutto, dai tanti silenzi e dai tanti accomodamenti. E allora quali messaggi a questi ragazzi che già sono vittime ed eredi dell’ambiente che ho appena sintetizzato? Solo alcune domande: Si porrà in relazione, e come, la qualità della politica con la qualità della cittadinanza? Come sarà affrontato il tema “il coraggio di …”, con quali argomenti, con quali esempi? Ascolteranno qualche voce non allineata alla mentalità generale? Saranno discusse “Le nuove Resistenze di oggi” nella realtà saprese? E la situazione della libertà e della democrazia nel territorio? Domande che non avranno risposta. Insomma occorrerebbe una umiltà concreta, uno spirito critico e autocritico puntuale. Nel senso che indichi, con nome e cognome, problemi ed errori; non bastano frasi generiche “la nostra generazione… ha rubato il futuro …”, ecc.. I problemi, se nascosti sotto il tappeto, prima o poi riemergono. Alla fine mi rendo conto che ho esagerato; ho dato per scontato che altri diano l’importanza che io attribuisco ad argomenti come: libertà, democrazia, Resistenza, … . Ma forse gli organizzatori puntano solo alla realizzazione di un bel disegno sul muro. Tutti contenti: organizzatori, autorità, famiglie e ragazzi. Una bella giornata, un bell’evento! Chissà, forse ne riparleremo fra un anno, il 25 aprile 2016; anche se non ci saranno elezioni in vista. Massimo Calise
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