Luciano Ignacchiti, fondatore e presidente dimissionario dell’Associazione storico-culturale “Sapri, 15 agosto 1943”, costituita il 13 marzo 1986 augura con stima e gratitudine un Santo Natale e Felice Anno Nuovo: - Ai parenti delle vittime sapresi e non delle due guerre mondiali ’15-’18 e ’40-’45; - Ai soci e componenti il direttivo; - Alle autorità civili, religiose e militari; - Ai soci componenti il comitato d’onore; - Agli associati dell’ANFI di Sapri (sempre presenti); - Agli organi di stampa e di informazione; - A tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione degli obiettivi programmati nell’assolto consecutivo mandato trentennale della sua presidenza. Egli si ritiene soddisfatto ed orgoglioso di quanto realizzato, anche se spesso contrastato da motivi politici e di sciacallaggio: a) L’aver portato all’attenzione e conoscenza nazionale quest’altra pagina di storia saprese, non meno importante di quella dello sbarco di Pisacane e dei Trecento che ha già trovato una degna collocazione storica; b) Creazione di una stele commemorativa in piazza San Giovanni, monumento a ricordo degli ottantatre martiri civili sapresi delle trentaquattro incursioni aeree; c) Elevazione di Sapri a rango di città con decreto presidenziale di Giorgio Napolitano datato 19 settembre 2012. Egli, ritenendosi sempre disponibile a collaborare, augura miglior successo al direttivo subentrante nel rispetto delle norme statutarie. Con l’occasione, gli stessi auguri vengono formulati da Luciano Ignacchiti, nella qualità di Segretario Nazionale dimissionario del Movimento “La Grande Lucania” costituito nel 2006, : - Ai componenti il direttivo; - Ai presidenti dei vari comprensori; - Ai soci e a tutti i collaboratori del Movimento. Un grazie e auguri particolari - Ai Sindaci che hanno già deliberato favorevolmente per la riaggregazione alla Grande Lucania e per la fiducia concessa; - Agli organi di stampa e di informazione. Ad oggi motivi d’ordine statutario, di contiguità paesistica e riassetto territoriale non hanno permesso di andare allo sperato referendum decisionale e pertanto gli stessi motivi hanno indotto lo scrivente a rassegnare le dimissioni, sperando e permettendo ad altri di operare meglio per la riuscita del fine. (Luciano Ignacchiti)  Luciano Ignacchiti
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