Ferdinando II a Torraca, domenica 6 Agosto Rievocazione Storica
A Torraca la rievocazione storica “L’arrivo di Ferdinando II di Borbone" in scena con lo spettacolo teatrale della Compagnia Artisti Cilentani
La Compagnia Artisti Cilentani di Pisciotta, con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Torraca, nell’ambito del progetto POC Campania 2023 “Tracce di rivoluzioni nelle terre del Bussento – Oltre Pisacane”, porta in scena nel suggestivo borgo medievale la rievocazione storica-spettacolo teatrale “L’arrivo di Ferdinando II di Borbone a Torraca" con testi di Alina di Polito e Simona La Porta, la direzione musicale di Mauro Navarra, regia di Alina Di Polito e la collaborazione dell’Associazione Contrappasso di Salerno. L’evento si terrà domenica 6 agosto lungo le vie del paese che diventeranno il palcoscenico dell’affascinante viaggio nel passato, con la figura di Ferdinando II di Borbone al centro dell'attenzione. La giornata di eventi inizia alle 19.00 con la sfilata storica. Alle 21.00, presso il centro culturale, si terrà un convegno sul tema "Il recupero dell'identità storico risorgimentale dei Borghi". All'incontro prenderanno parte il sindaco di Torraca Francesco Bianco, l'avvocato Ennio Apuzzo, noto ricercatore storico, l'onorevole Andrea De Simone, esperto di storia risorgimentale, l'avvocato Giovanni Falci, apprezzato saggista, e il consigliere Felice Bruno. La professoressa Carmen Lucia modererà il dibattito. Ma il momento culminante avrà luogo alle 22.30, quando la Compagnia Artisti Cilentani metterà in scena lo spettacolo teatrale "Ferdinando II di Borbone arriva a Torraca", diretto con maestria da Alina Di Polito. Lo spettacolo coinvolgerà anche l'Associazione Contrappasso e la Società di Danza di Salerno, arricchendo la rappresentazione con la bellezza delle arti sceniche e coreografiche. Dopo lo spettacolo, i visitatori avranno l'opportunità di partecipare a un percorso enogastronomico con stand disseminati per le vie del Borgo. Mentre dalle 17.00 alle 19.00, sarà possibile seguire un percorso guidato per scoprire le opere dell'Artista locale Biagio Mercadante. Nell’autunno 1852, 4 anni dopo l’insurrezione popolare del 1848 che portò alla morte del patriota cilentano Costabile Carducci, sbarcò nel lembo meridionale del Golfo di Policastro all’età di 42 anni e da ben 22 anni sul trono Ferdinando II di Borbone re di Napoli e delle due Sicilie. Il sovrano arrivò a Sapri la mattina del 28 settembre dopo aver viaggiato sul piroscafo militare “Fulminante” insieme allo Stato maggiore dell’esercito il colonnello Alessandro Nunziante del 13° battaglione Cacciatori, al germano Francesco Luigi Emanuele conte di Trapani e il principe ereditario Francesco Maria Leopoldo duca di Calabria. Da qui, constatata la mancanza di strade, proseguì a piedi, lungo viottoli, tratturi e scorciatoie, alla volta di Torraca dove giunse il 15 ottobre del 1852, accolto con festose manifestazioni da parte di tutta la popolazione. ll borgo era, al tempo, sotto la baronia del Marchese di Poppano Biagio Palamolla e della sua consorte la Marchesa Marianna Caputo dei marchesi di Cerveto. Il re Ferdinando II venne alloggiato, proprio nel castello feudale del vecchio marchese. Palamolla, vent’anni prima si era ritirato dalle guardie del corpo del re col grado di brigadiere e portastendardo, a causa di una ferita alla gamba causata da una grave caduta da cavallo, ma la sua devozione verso il sovrano non aveva eguali fra i pari nel regno. Il sovrano avendo testato in prima persona le disagevoli condizioni della strada che collegava Torraca alla zona costiera e all’entroterra, dispose, al fine di sviluppare i traffici commerciali tra lo Ionio e il Tirreno, che le amministrazioni del Principato Citra e della Basilicata si facessero carico sia dei costi della strada di collegamento tra Sapri e Torraca che di quella di raccordo con l’attuale strada regia. Egli finanziò inoltre, il restauro delle due chiese cittadine e concesse in elemosina 342 ducati e a ringraziamento per i servizi resi dal marchese Palamolla alla Real Corona, gli fu conferito il benemerito titolo di Duca di Torraca. A perpetuo ricordo dell’avvenimento, Marchese Palamolla fece murare sulla facciata del castello una grande lapide in latino. La visita di Ferdinando II a Torraca fu un momento di riconciliazione con il suo popolo e un modo per rinsaldare nell’anima dei Cilentani la fedeltà alla casata borbonica. Casata che di lì a poco avrebbe ceduto il posto al re piemontese e dei Borbone sarebbe rimasto solo il ricordo, di sovrani assolutisti si, ma nel cui petto batteva un cuore meridionale che nei secoli erano riusciti a gestire l’anima irrequieta del grande Regno delle Due Sicilie. L’appuntamento, è il primo di una serie che nel corso del mese di agosto e fino a dicembre coinvolgerà i Comuni di Sapri, Celle di Bulgheria, Caselle in Pittari, Morigerati, Torraca, Tortorella accomunati dall’idea di valorizzare unitariamente il territorio dell’area del Bussento. Il progetto si avvale della Direzione Artistica di Nello Pepe, apprezzato regista Rai e Mediaset ed avrà il suo appuntamento clou il 23 agosto nella cittadina nota per la rievocazione storica dello “Sbarco di Pisacane”, Sapri. (Marianna Vallone)
Tortorella, all´Estate Intra Moenia arriva Piera Lombardi
L'evento si terrà domani, 5 agosto in piazza Umberto I. Durante la serata anche stand gastronomici. Piera Lombardi approda a Tortorella con le sue melodie popolari alternate a un pop folk che, come sempre, saprà incantare il pubblico presente. Lo spettacolo rientra nell’ambito della rassegna organizzata dal Comune guidato da Nicola Tancredi “Estate Intra Moenia” che vede protagonista artisti e suoni dal mondo farsi spazio nelle mura del borgo, nelle piazzette e nei luoghi della cultura. Dopo il successo con il concerto d’apertura di Walter Ricci, che ha omaggiato l’icona del jazz americano, Nat King Cole, e lo spettacolo del Francesco Citera Quartet con il suo viaggio attraverso la “Music around the world”, tocca all’artista apprezzata in tutta Europa, calcare il palcoscenico di Tortorella con il suo canto che spazia dal cilentano all’ethno-pop internazionale. Il concerto si terrà il 5 agosto, alle 21:30, in Piazza Umberto I, dove saranno allestiti anche diversi stand gastronomici. Il progetto musicale dell’artista Piera lombardi è nato nell'autunno del 1999. E’ un viaggio nella memoria, un vero e proprio percorso emozionale che attraversa buona parte del Sud e delle sue straordinarie storie. Gli arrangiamenti dei brani, sia editi che inediti, riprendono le tradizioni musicali del Cilento, e del Sud Italia in genere, partendo dall’antico ed evolvendosi con le sonorità più attuali dell’ethno-world, del folk e del pop internazionali. Un sound originale e innovativo in cui convergono il calore, la solarità e il pathos del grande bacino mediterraneo. La "Cilentana", la sua canzone bandiera, è il brano che come nessun altro incarna l'anima della nostra idea artistica e progettuale: l'incontro esplosivo tra la radice popolare e il personale bagaglio musicale. La rassegna, con la direzione artistica di Tonino Valletta, proseguirà il 20 agosto, in Piazza Sacra Famiglia, alle 21:30, Armanda Desidery, il 2 settembre, in Piazza San Vito, alle 21:30, con la Nuova Compagnia di Canto Popolare e il 7 settembre, nella stessa Piazza Sacra Famiglia, alle 21:30, sarà l’Oscar Movies Ensemble a chiudere l’estate Intra Moenia. Per ulteriori informazioni: 0973 374366. (Marianna Vallone)
Non solo femminicidi: un amore così grande come quello di Tina e Nicola
Torraca- In questo periodo in cui le cronache ci propongono quasi quotidianamente le tragiche storie di donne uccise dai loro "compagni" (si fa per dire) in preda a un "amore malato e degenere", io voglio proporre una meravigliosa storia in controtendenza: la storia d'amore di Tina e Nicola. Ho trovato, giorni fa, nella buca delle lettere della mia casa di Torraca, una busta gialla imbucata a mano e senza il passaggio dalle Poste, senza francobollo. All'interno 5 fogli scritti con una vecchia macchina da scrivere manuale, di quelle che si sente il rumore ad ogni lettera che si batte, una di quelle delle "denunce in questura". E, infatti, l'autore di quel messaggio era proprio Nicola Perazzo, cavaliere del lavoro e poliziotto in pensione ed ex sindaco di Torraca. Tutte cariche inutili, usuali e banali in confronto ai sentimenti di cui è capace quell'uomo e che ha voluto comunicarmi: l'amore per sua moglie Concettina scomparsa a febbraio di quest'anno. Ecco, Nicola è un grande e anche un uomo fortunato perché la disgrazia più grande su questa terra non è non essere amati, ma non amare, come dice Camus "non essere amato è una sfortuna; non saper amare è una tragedia", e a lui non è capitata né questa sfortuna né questa tragedia grazie alla sua storia con Tina. In quella lettera, per la verità un pò lunga (del resto egli stesso in calce al messaggio si fa autocritica dichiarandosi "grafomane") ci sono sprazzi di autentica poesia e di grande sensibilità di spirito e onestà intellettuale. L'amore è una cosa semplice, non è un atto intellettuale e neanche un atto animale; non è un prodotto della nostra carne e della nostra psiche, è un vero miracolo. Nessuno tra i poeti e i pensatori ha trovato risposta alla domanda: "che cos'è l'amore?", sarebbe come imprigionare la luce; sfuggirebbe tra le dita. E' qualcosa che va vissuto e non solo raccontato, non è una dichiarazione, è una prassi. Nicola innanzitutto mi ha voluto dire che lui ha vissuto l'amore per Tina in pienezza, il tempo si è dissolto ed egli pregusta l'eternità; egli non teme più la morte e il male. Poi mi ha detto che si è dedicato a quest'amore con tutto se stesso. Non si è fermato a metà del guado, non ha lasciato l'opera incompiuta; in una parola non è stato un mediocre che si blocca nel mezzo dell'azione, del pensiero, della decisione. La sua è stata una lezione di ottimismo che invita a dedicarsi alla propria donna con tutto se stesso; Nicola con Tina non ha esitato per eccesso di prudenza, non ha seguito egoismi per interesse personale. In quelle pagine mi è sembrato di risentire le parole di una canzone di Venditti, "il coraggio e l'amore": "l'amore insegna agli uomini/ di non lasciarsi mai,/ di unire le nostre solitudini,/ di non tradirsi mai". E allora, venendo all'analisi letteraria del messaggio di Nicola la lirica assume punti altissimi in piccole ma spontanee frasi ed espressioni: quel "vero amore" e quella "vera comprensione"; quella descrizione della "rara bellezza fisica", dei "modi aggraziati", dello "sfolgorante e incantevole sorriso", di quegli "occhi spalancati di gioia" sono momenti di alta poesia. Sono frasi che escono direttamente dal cuore senza sistemazioni cerebrali che le guasterebbero; sono quello che nel campo dell'arte pittorica è andato sotto il nome di espressionismo nel senso di portare fuori ciò che si ha dentro e rappresentarlo anche con tecnica simile a quella dei bambini. Ecco, Nicola vuole bene a Concettina come vuole bene un bambino, con purezza. Oggi non c'è più la tua "ragazza", quella "più ambita a Torraca" e non c'è più la sua mano che stringe la tua nel letto dopo che le rimboccavi le coperte. Quel gesto che ricorda Nicola nel letto non è mera convivenza, routine (non ne avrebbe avuto memoria, sarebbe stato cancellato), è invece amore che si rinnova ogni giorno e ogni notte e non diventa abitudine che poi si trasforma in schiavitù. Basta solo un ammiccare degli occhi o un tocco della mano o una parola sussurrata: quando si è innamorati come Tina e Nicola o, più semplicemente, ci si vuole bene come loro, basta un piccolo gesto per dire tutto. Oggi c'è, nel ricordo, il suo sguardo con gli occhi spalancati di gioia come quando "giocherellava nella curva Viggiani". E questo è veramente poesia allo stato puro. Mi sono dovuto sorbire anche parti "politiche" cui Nicola non sa rinunciare, ricordi della sua esperienza di Sindaco, parti "ecclesiastiche" e "cattoliche" che neanche condivido e di cui avrei fatto volentieri a meno, ma quei passaggi di prima mi hanno ripagato di tutto e mi hanno fatto sentire un privilegiato dalla sua amicizia. Voglio terminare, però, contrariamente alla mia natura di laico convinto, con una frase di San Giovanni Crisostomo scritta in una sua omelia sull'amore coniugale: «Il marito deve dire alla moglie: "il tuo amore è per me più dolce e più caro di tutto il resto. Se dovessi perdere tutto, se dovessi soffrire, non avrò paura se solo conservo il tuo amore"». Mi sembra che riflessione e frase più appropriata alla storia di Tina e Nicola non ci possa essere; questo mi ha detto e scritto Nicola. Ora che ha perso tutto, ora che soffre e anche prima quando gli è capitato nella sua vita di uomo pubblico di soffrire, Nicola non ha e non ha avuto paura perché conserva l'amore della sua adorata Concettina. Grazie Nicola per l'emozione che mi hai trasmesso e per la commozione che ne è seguita. (Giovanni Falci) P.S. per favore la prossima volta senza Sindaco, Chiesa e Chierichetti.
IdM: Lettera aperta al Sindaco di Vibonati di Vincenzo De Filippo
Lettera aperta al Sindaco di Vibonati del Consigliere Comunale Vincenzo De Filippo, Commissario cittadino IdM Vibonati “Caro Sindaco ieri si è svolta a Villammare una serata con il noto regista Moccia, si afferma che era una serata all’insegna della cultura e soprattutto dei giovani. Ecco proprio su questo si focalizza la mia lettera , ho visto che una bellissima realtà come il Forum dei giovani Vibonati non era presente a questa serata e vorrei conoscere le reali motivazioni che hanno spinto Lei e la sua maggioranza a prendere questa decisione. A quali giovani vi siete rivolti? Per voi i giovani sono solo un mucchio di voti da contattare in campagna elettorale in cambio di qualche promessa temporanea? O sono il futuro di questo territorio? Da preservare, con cui confrontarsi, da comprendere e da valorizzare? Per il momento i proclami non si rispecchiano nei fatti. Nell’ attesa di una celere risposta Saluto affettuosamente” Vincenzo De Filippo Consigliere Comunale e Commissario cittadino IdM Vibonati
Il testo della lettera aperta inviata dal consigliere comunale Vincenzo De Filippo, Italia del Meridione Campania, al sindaco di Vibonati riflette un serio interesse nella partecipazione attiva dei giovani alla vita culturale e sociale della comunità. La sua preoccupazione per l'assenza del Forum dei giovani Vibonati alla serata con il regista Federico Moccia a Villammare è giustificata, poiché le iniziative culturali rappresentano un'opportunità preziosa per coinvolgere e ispirare i giovani. Le domande poste dal consigliere rappresentano una sfida diretta alle intenzioni e agli obiettivi della leadership comunale. La sua richiesta di conoscere le ragioni dietro questa decisione e il suo invito a riflettere sull'approccio verso i giovani sono molto pertinenti. Chiedere a chi sono state rivolte le attività culturali e se i giovani siano considerati solo un serbatoio di voti temporanei o il futuro del territorio, evidenzia la necessità di un impegno autentico nei confronti della generazione più giovane. Il consigliere pone l'accento sull'importanza che la retorica e gli annunci trovino riscontro nei fatti concreti. Questo richiamo mette in luce la necessità che le azioni dell'amministrazione comunale riflettano i principi di coinvolgimento, comprensione e valorizzazione dei giovani, oltre a dimostrare un genuino interesse per la loro partecipazione attiva nella comunità. La richiesta di una risposta celere testimonia l'urgenza di affrontare questa questione e dimostra l'attenzione del consigliere alla tempestività delle azioni e delle spiegazioni da parte del sindaco. In questo modo, la lettera si propone non solo come una critica costruttiva, ma anche come un'opportunità di dialogo e di miglioramento nell'approccio verso i giovani e la loro partecipazione. La lettera aperta del consigliere Vincenzo De Filippo è un richiamo sentito e riflessivo all'attenzione del sindaco e della sua amministrazione sulla necessità di coinvolgere attivamente i giovani nella vita culturale e sociale del territorio. La sua voce rappresenta una testimonianza dell'importanza di promuovere un dialogo aperto e una partecipazione genuina tra le diverse generazioni al fine di costruire un futuro solido per la comunità di Vibonati. (Italia del Meridione Campania)
I dati parlano chiaro: la sicurezza sulle strade, specialmente in estate, dipende da noi. Riparte anche quest'anno, per il 24esimo anno consecutivo, Vacanze coi Fiocchi per ricordare a tutti l'importanza della prudenza alla guida e dell'attenzione agli altri, anche quando andiamo in vacanza: al centro di questa edizione i dispositivi digitali, tra le prime cause di distrazione al volante. I dati sull'incidentalità stradale, anche in quest'ultimo anno, continuano a non essere incoraggianti. Le stime sul primo semestre del 2022 confermano una netta ripresa della mobilità e come conseguenza anche dell'incidentalità stradale, dopo gli anni in cui la pandemia ha visto la sua fase più acuta e, in questo contesto, i mesi estivi rimangono quelli in cui si registra il maggior numero di incidenti. È in questo periodo quindi che si rende necessario ancora una volta riportare l'attenzione di tutti coloro che si mettono in auto verso le località delle ferie alla prudenza quando si è alla guida e all'attenzione agli altri. Torna per il ventiquattresimo anno consecutivo "Vacanze Coi Fiocchi", la campagna nazionale per la sicurezza sulle strade delle vacanze promossa dal Centro Antartide con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Conferenza delle Regioni e delle Province Italiane e dell'ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani. L'edizione di quest'anno pone l'attenzione su quel dispositivo che è, ormai, al centro della quotidianità di tanti di noi, il cellulare. Un oggetto di cui non riusciamo a fare a meno nemmeno quando ci mettiamo alla guida ed è proprio la distrazione, prevalentemente dovuta all'uso dei dispositivi digitali, che rappresenta la principale causa degli incidenti stradali. I pochi secondi necessari a consultare un messaggio, fare o rispondere ad una chiamata, farsi un selfie per condividere il proprio stato d'animo in quell'attimo diventano particolarmente pericolosi quando si è alla guida poiché il nostro mezzo di trasporto continua a viaggiare incurante della nostra distrazione. Consultare anche solo "al volo" una notifica procedendo ai 120 km orari si traduce nel percorrere una distanza pari a 3 campi da calcio praticamente alla cieca. L'invito allora è quello a non guidare ad occhi chiusi e a restare "connessi alla strada": specialmente andando in vacanza, che è il momento che dovrebbe essere dedicato al relax e al riposo, godiamo della compagnia degli altri passeggeri e, se proprio vogliamo telefonare o inviare messaggi per condividere la gioia delle vacanze, facciamolo in sicurezza approfittando di una sosta in più. Diamo a tutti un "passaggio alla sicurezza", come per oltre vent'anni ha ricordato a tutti gli italiani lo storico testimonial della campagna Piero Angela, a cui la campagna, in questa prima edizione senza di lui, dedica un particolare ricordo. Il 29 luglio, una delle prime giornate da bollino rosso, la campagna è stata lanciata ai caselli autostradali di alcune località italiane e sul territorio nazionale da autostrade, amministrazioni locali, associazioni, aziende, media e radio che promuovono la campagna diffondendo spot video e radio, manifesti con l'immagine ormai tradizionale di Snoopy e il pieghevole, distribuito nei comuni della penisola e sulla rete autostradale italiana, tra caselli, aree di servizio, punti Blu, aree di cortesia e che presenta, accanto agli approfondimenti e consigli sul tema del digitale alla guida contributi e riflessioni su questi temi a cura dei tre testimonial Patrizio Roversi, Tessa Gelisio e Luca Mercalli. Materiali come d'abitudine dal tono leggero ricordano quanto sia importante che ciascuno faccia la sua parte: il 90% degli incidenti dipende infatti da comportamenti scorretti di chi è alla guida. Divisa tra la promozione su strada e quella in rete, la campagna ha una pagina Facebook e un profilo Instagram che accompagneranno quotidianamente i vacanzieri con informazioni e suggerimenti per viaggi più piacevoli e sicuri, accanto ai messaggi dei testimonial con gli hashtag #VacanzeCoiFiocchi e #VCF23. (Centro Antartide - Vacanze Coi Fiocchi 2023)
Lo spot video del testimonial Luca Mercalli per la 24^ edizione di Vacanze Coi Fiocchi
Castel Ruggero: 3 e 4 agosto 2023 «Wild West Beer Fest»
Il vecchio west arriva nel Cilento con il “Wild West Beer Fest” a Castel Ruggero il 3 e 4 agosto. Il 3 e 4 agosto il vecchio west occuperà piazza Carmine Tripodi, a Castel Ruggero, con il “Wild West Beer Fest”. Organizzato dai ragazzi volontari della Pro Loco Torre Orsaia, il “Wild West Beer Fest” giunge alla sua seconda edizione: una festa in costume, fra cowboy e cowgirl per animare la piazza della frazione di Torre Orsaia. Fiore all'occhiello della manifestazione è la gara di toro meccanico, durante la quale i partecipanti si sfideranno a chi riesce a resistere più a lungo. A chiudere il cerchio, la musica dal vivo. Il 3 aprirà le danze il raggae contaminato dal cilentano della Barracca Republic, fresca della pubblicazione del loro album d'esordio, "Terra seura". Il 4, invece, toccherà al rock 'n' roll dall'anima punk della The Bordello Rock 'n' Roll Band far scatenare la piazza di Castel Ruggero. (Giuseppe Galato)
A Sapri presentazione per la stampa del film «Tra Uomo e Mare»
Lunedì 7 agosto una "prima" speciale dell'atteso lungometraggio del regista saprese Fabio Re lunedì 7 agosto. L'attesa cresce per l'uscita nelle sale di "Tra Uomo e Mare", la seconda opera cinematografica del regista saprese Fabio Re ambientata interamente nella città della Spigolatrice con attori presi dalla strada e la partecipazione straordinaria, come "co-protagonista", di Costantino Comito, interprete già noto al grande pubblico. Una storia che ha come centro lo splendido mare della baia saprese ed arriva dritta al cuore. Una "prima" speciale di "Tra Uomo e Mare" verrà proiettata solo per la stampa lunedì 7 agosto 2023 alle h. 21 all'Hotel Del Sole al Plebiscito di Sapri, alla presenza delle autorità civili e militari del posto. La pellicola vede al centro della trama Cesko un giovane youtuber il quale a pochi giorni della partenza del tour che consolida definitivamente la sua carriera, decide di fare un ultimo video-diretta per i suoi fan. Il video è girato proprio a Sapri il suo paese e parla delle vicende di un povero pescatore di nome Pippo, costretto a lavorare giorno e notte su una barchetta malridotta per mantenere la famiglia. Il povero pescatore in paese è benvoluto da tutti anche se deve convivere con il dispiacere di non poter dare di più alla sua famiglia. (Vito Sansone)