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Ci sono 9150 News in 915 pagine e voi siete nella pagina numero 141

Maratea verso la candidatura a capitale italiana della cultura 2026
MARATEA VERSO LA CANDIDATURA A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026 - APPUNTAMENTI 25 E 26 MARZO
Maratea accende il percorso di candidatura a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2026.
Una sfida appassionante che può dare nuovo slancio verso il futuro alla nostra comunità.
La forte spinta alla mobilitazione e il diffuso coinvolgimento che un processo di candidatura è in grado di innescare è un patrimonio inestimabile.
Possiamo costruire insieme nuovo valore sociale e rafforzare la partecipazione culturale per provare a disegnare la Città di domani.
Il lancio di questo percorso è il 25 e 26 marzo.
Tutti i cittadini di ogni età, le associazioni, le categorie professionali e i portatori di interesse sono chiamati a raccolta per prendere parte al primo incontro che sarà anche il primo passo verso la co-ideazione di Maratea2026 la Città degli orizzonti nuovi.
Assessore al turismo Valentina Trotta

Sabato 25 marzo
Ore 15.30
Giardino delle Arti, Largo Cappuccini

Domenica 26 marzo
Ore 11.00
Sala Unesco, Giardino delle Arti, Largo Cappuccini
Ore 16.00
Giardino delle Arti, Largo Cappuccini
(Comune di Maratea)



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 22 marzo 2023 alle 19:10 commenti( 0 ) -

Maratea, Trecchina, Rivello, Lauria: 23 Marzo «Intrecci di Comunità»



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Inserito da Golfonetwork martedì 21 marzo 2023 alle 20:06 commenti( 0 ) -

IdM: Punti nascita, la schizofrenia della politica

La recente decisione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di formulare  al competente ministero una richiesta di deroga relativamente ai punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti/anno di Polla, Sapri, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca, deve ascriversi ad esclusivo merito del Comitato di Lotta per la difesa dell’Ospedale di Sapri, il quale è stato l’unico catalizzatore delle poche forze istituzionali e territoriali scese in campo la sera dell’11 di marzo su accorato appello dello stesso Comitato di lotta.
Dunque nessun altro può intestarsi un risultato temporaneamente positivo, se non appunto il Comitato di lotta, anzi è opportuno sottolineare come questa vicenda abbia fatto emergere profili di pura schizofrenia della politica, a tutti i livelli, incomprensibili da un’opinione pubblica sempre più impotente e attonita innanzi ad uno scontro politico che ha trascurato le esigenze ed i diritti delle partorienti, per dare luogo allo spettacolo delle contraddizioni e delle smentite.
Abbiamo  infatti ascoltato un Presidente De Luca che ha affermato di aver inviato plurime richieste di deroga avendone in risposta solo pareri negativi e quindi impossibilitato a tenere aperti i punti nascita, salvo poi scoprire, tramite la recentissima nota del Ministero della Salute in riscontro ad una richiesta ultimativa della Regione Campania a voler conoscere le definitive determinazioni del Ministero, che testuale: “non è Questo Ministero a doversi esprimere sull’eventuale chiusura dei Punti Nascita citati nella nota in oggetto, bensì la Regione a dover manifestare la volontà di mantenere in esercizio i medesimi, attraverso la produzione di apposita richiesta di deroga”. Dunque il Ministero ha smentito un Presidente di regione che ha affermato esattamente il contrario smentendo il Ministero ovvero che è competenza di quest’ultimo a tenere aperti i punti nascita in deroga. Inoltre abbiamo  anche ascoltato il Sindaco di Vibonati che ha affermato in perfetta buona fede, durante l’assemblea indetta dal Comitato di Lotta, la sussistenza di una volontà della Regione Campania a formulare una ulteriore richiesta di mantenimento dei punti nascita in deroga, a sua volta però smentito dal Presidente della commissione al bilancio regionale durante una trasmissione televisiva, il quale Presidente della commissione al bilancio regionale è stato poi ulteriormente smentito dalla recente decisione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di avanzare al competente Ministero una richiesta di deroga che, precedentemente, il citato Presidente della commissione al bilancio regionale  dava per non più formulabile. Infine abbiamo assistito all’insipienza del Ministero della Salute che ha finto di ignorare la reale situazione dei territori afferenti i punti nascita  di Polla, Sapri, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca, formulando iniqui pareri negativi nonostante le ripetute richieste d’aiuto della Regione Campania, facendo mancare il necessario supporto alle popolazioni dei territori interessati, abdicando di fatto ad una funzione di coesione sociale e territoriale prerogativa di uno Stato che necessariamente deve garantire il diritto alla salute così come previsto dall’art.32 della Costituzione.
Il nostro movimento politico crede al rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti, alle giuste rivendicazioni delle popolazioni delle aree più lontane dai centri di potere, ad una politica non schizofrenica che faccia gli interessi dei cittadini che hanno necessità di cure e che contribuiscono con le loro personali risorse economiche al mantenimento del Servizio Sanitario Nazionale, nessuno è padrone della salute delle persone.
IL SEGRETARIO REGIONALE IdM CAMPANIA
Gianfrancesco Caputo


Inserito da Golfonetwork lunedì 20 marzo 2023 alle 19:59 commenti( 0 ) -

La ricorrenza storica: Joe Petrosino, le prime indagini



Nei giorni immediatamente seguenti il delitto di Joe Petrosino, un ispettore generale del Ministero degli Interni, il Comm.re Di Domenico, fu inviato a Palermo per affiancare il Questore e collaborare nelle indagini.
Pur non trascurando ogni ipotesi e tutte le indicazioni che sul proposito pervenivano alle autorità, febbrili furono i movimenti per la ricerca di elementi che potessero condurre alla conferma del sospetto che l'uccisione fosse la conseguenza di un complotto tra "La Mano Nera" e la delinquenza di Palermo. Si operarono subito degli arresti su larga scala.
Nelle prime ore del 17 marzo furono fermati 29 individui sospetti di avere relazioni con gli affiliati de "La Mano Nera"; tre restarono da catturare, i quali, accortisi della presenza dei militari, riuscirono a fuggire.
Essendo le autorità contrarie all'istituzione di uno dei soliti processi sommari in seguito a retate, gli arrestati cominciarono ad essere liberati solo dopo che gli stessi diedero sufficienti e concrete prove della loro estraneità all'omicidio.
Anche se sui fermati vi fu un assoluto riserbo, si seppe che tra i trattenuti vi fu Paolo Palazzotto, un pregiudicato che, tre anni prima, a New York, era stato ferito con due coltellate che lo resero moribondo. Fattosi curare prima in ospedale e poi presso i parenti, non volle mai declinare le generalità e la fisionomia dei suoi offensori. Le autorità americane, dopo aver saputo che, in Italia, aveva riportato condanne penali in Sicilia, lo arrestarono a New York e, trattenuto in carcere per tre mesi, fu poi inviato a Napoli da dove, con mandato di traduzione, fu restituito a Palermo il 7 marzo 1909. Relativamente al delitto Petrosino dichiarò che la sera dell'omicidio, fino alle ore 22, si trovava in una bettola. Fu rilasciato per insufficienza di prove e solo dopo 105 anni, un membro del casato Palazzotto, arrestato insieme ad altri 95 "amici", nel corso di una intercettazione telefonica avvenuta il 23 giugno 2014, forse anche per acquisire maggior gloria nell'ambiente, vantando una appartenenza centenaria alla mafia svelò il nome del sicario ed il mandante del delitto. Disse: "Lo zio di mio padre si chiamava Paolo Palazzotto, ha fatto l'omicidio del primo poliziotto ucciso a Palermo. Lo ha ammazzato lui Joe Petrosino, per conto di Vito Cascio Ferro". La vita del killer dell'efferato omicidio, lasciando poche tracce di sé, si ridusse in una avvilente condizione di bassezza passando da rissa in rissa e da bettola in bettola, fino alla fine dei suoi giorni conclusisi nel 1958.
In poco tempo si decise di procedere a numerose nuove perquisizioni e si disposero molti pattugliamenti misti, di guardie e carabinieri.
Il 24 marzo 1909, appena aperta la XXIII legislatura, l'on. Giuseppe De Felice Giuffrida politico d'ispirazione socialista, di Catania, al presidente della Camera inviò la seguente interrogazione: "Interpello il sig. Presidente del Consiglio e il Ministro dell'Interno sull'assassinio del detective Petrosino e sulla funzione della pubblica sicurezza in Italia".
(Ferruccio Policicchio)


Paolo Palazzotto



Vito Cascio Ferro (1862 - 1943)


Inserito da Golfonetwork lunedì 20 marzo 2023 alle 19:23 commenti( 0 ) -

Volley,A2:Kemas Lamipel Santa Croce-Cave del Sole Lagonegro 3-0

Nulla da fare per la Cave del Sole che torna da santa Croce con un nulla di fatto, lasciando ai padroni di casa l'intera posta in palio. Tre set dove i lagonegresi hanno lasciato ai lupi fare il proprio gioco, ad eccezione della fase centrale del secondo set.
Primo set: Santa Croce conduce il set poi Lagonegro riesce a trovare il pareggio in più occasioni. Nel finale si passa dal 21-18 al 22-21 ma alcuni errori condannano i lagonegresi che lasciano a Santa Croce il set. Il secondo set inizia ancora con il vantaggio locale, poi Lagonegro trova la possibilità di portarsi in avanti sul 11-13 ma la Kemas ripristina la parità e poco dopo infila un break importante. Mantiene così il vantaggio la formazione di Mastrangelo che si aggiudica anche il secondo set.  Terzo con marchio sempre Santa Croce: i Lupi mettono avanti una buona distanza (17-10) e portano il vantaggio fino alla fine del set. Tre punti vanno così ai padroni di casa, mentre per Lagonegro nulla da fare ancora in chiave punti.

CRONACA DELLA GARA
Primo set Santa Croce in vantaggio, poi Lagonegro trova il pareggio sul 11-11. Poi i padroni di casa si portano ancora in vantaggio sul 14-12 e mister Lorizio chiama il tempo. Al rientro nuovamente i padroni di casa si impongono sul 16-13, poi una serie di errori al servizio concedono il 19-14 ai Lupi. Urbanovicz prova a guadagnare terreno con una diagonale che tocca il muro (19-17), ma Trucchio poi ripristina il +3. Colli trova l’ace del 21-18 e mister Lorizio richiama ancora i suoi, Wagner gli risponde dalla sua metà campo e mette a segno l’ace del 22-20. Lagonegro si avvicina sul 22-21 ma due attacchi out dei lagonegresi permettono a Santa Croce di procurarsi il primo set point. Poi il muro di Izzo accorcia ancora sul 24-23 ma il servizio successivo del polacco va in rete e santa Croce guadagna il primo set.
Nel secondo set Motzo mette giù l’ace del 4-2 poi la Cave del Sole riesce a trovare il pareggio sul 6-6, poi Santa Croce è ancora in avanti sul 9-7 ma Lagonegro ancora una volta ripristina la parità. Panciocco trova l’ace del primo vantaggio della Cave del Sole (10-11). Lagonegro si porta Sul +2 poi una invasione rivista a video check ripristina la parità sul 13-13. Motzo riporta i suoi in vantaggio, poi Maiocchi in diagonale mette giù il 16-12 e mister Lorizio chiama il tempo. Al rientro Urbanovicz accorcia con una parallela (16-13). La Kemas però piazza un break e allunga sul 19-14. Compagnoni trova l’ace del 23-17. Troppa la distanza da recuperare per la Cave del Sole che cede anche il secondo set ai padroni di casa.
Inizia subito bene la formazione di casa che si porta sul 6-3 costringendo Lorizio a chiamare il tempo. Un muro su Wagner permette ai Lupi di imporsi sul 8-2. Lagonegro si vede poco , Santa Croce passeggia sul velluto 12-4 poi 17-10. Lagonegro prova a accorciare sul 19-14 ma la distanza è ancora molto larga. Truocchio trova l’ace del 21-14 poi i padroni di casa chiudono con facilità sul 25-10.
(Paola Vaiano)

Kemas Lamipel Santa Croce : Gabbriellini (L); Coscione 3, Favaro, Motzo 13, Colli 12, Maiocchi 10, Vigil 7, Compagnoni 1, Sanchez, Hanzic, Loreti, Morgese (L), Giovannetti, Truocchio. All. Mastrangelo.

Cave del Sole Lagonegro : Boscardini , Biasotto Man 2, Izzo 2 , El Moudden (L), Panciocco 10, Biasotto Morgan 2, Mastrangelo, Bonola 5, Wagner 6, Di Carlo (L), Armenante 5, Urbanowicz 1. All. Lorizio

25-23, 25-19, 25-15
29’, 31’, 25’.   Tot 1h 25’

Santa Croce : 10 muri, 7 Ace, 10 Errori in battuta, 55%Attacco, 60% (11%)Ricezione
Lagonegro : 5 muri, 2 Ace, 11 Errori in battuta, 49% Attacco, 51% (14%)Ricezione
Arbitri: Verrascina, Usai



Inserito da Golfonetwork lunedì 20 marzo 2023 alle 19:13 commenti( 0 ) -

Volley, A2: presentazione Kemas Lamipel Santa Croce - Cave del Sole Lagonegro

Ultime tre gare per la Cave del Sole che domenica va in trasferta in Toscana. Avversari di turno sono i lupi della Kemas Lamipel Santacroce, in terra pisana che vorranno difendere la propria posizione che li vede quinti con 39 punti. Dal loro canto i lagonegresi devono cercare di far punti.
“Andiamo a giocare in un campo difficile -spiega lo Schiacciatore Stefano Armenante- all’andata qui da noi abbiamo vinto. Per noi queste tre gare le dobbiamo vivere come una finale perché ci servono punti, quindi dobbiamo dare il meglio di noi e credere nell’obiettivo finale che è la salvezza. Durante la settimana ci siamo allenati bene, loro sono una buona squadra ma noi andremo lì a lottare fino all’ultima palla”, sottolinea Armenante che insieme ai suoi è partito alla volta di Santa Croce in provincia di Pisa, questa mattina.
I toscani arrivano da una sconfitta per 3-1 contro Motta di Livenza, che seppur sia l’ultima sta dando filo da torcere a molte squadre in questo finale di stagione. Stesso punteggio nella scorsa gara casalinga dei lagonegresi che contro Bergamo la settimana scorsa sono caduti in un 1-3: gli uomini di mister Lorizio nonostante abbiano combattuto non sono riusciti a strappare punti ai lombardi. Ora sono decisive queste ultime gare per cui bisognerà portare a casa punti.
(Paola Vaiano)

Foto di Nicola Zottarelli


Inserito da Golfonetwork sabato 18 marzo 2023 alle 18:28 commenti( 0 ) -

Lauria (Pz): avvocato penalista rischia la vita, salvata da due Carabinieri

Avvocato penalista del Foro di Lagonegro accusa un malore e perde i sensi mentre è alla guida della sua autovettura che per alcuni interminabili istanti cammina zig zagando su entrambe le corsie priva di conducente. La donna si salva grazie al provvido e pronto intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Lagonegro, da lei ribattezzati in un post su un social network gli "angeli custodi" che martedì 7 marzo le hanno salvato la vita mentre con la sua auto percorreva la SS. 585 "Fondovalle del Noce".

LAGONEGRO (PZ)- Salva grazie al "pronto intervento" degli angeli custodi (ovvero dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Lagonegro diretta dal Tenente Virginio Gaeta) che presidiano giorno e notte, le arterie stradali lucane ricadenti sotto la giurisdizione del Comando Compagnia di Lagonegro, tra cui  la Strada Statale a scorrimento veloce SS.585, meglio nota come Fondovalle del Noce. Per la cronaca, sono le 16:30 di un pomeriggio come tanti (martedì 7 marzo), quando una giovane donna di Lagonegro, tale Concetta Iannibelli (noto e affermato avvocato penalista del Foro di Lagonegro), mentre percorreva con la sua auto, una Mercedes classe A di color nero, la predetta arteria stradale, giunta in prossimità dello svincolo di Lauria (PZ), accusa un improvviso malore che gli fa perdere i sensi e il controllo dell'auto su cui viaggiava. La fortuna vuole che a pochi metri dietro di lei, stesso tratto di strada e direzione, vi fosse una gazzella dei Carabinieri con a bordo il Maresciallo Ordinario Giorgio Polverino (di Napoli) ed il Brigadiere Salvatore Colicchio (di Sapri), ai quali non è sfuggita la manovra azzardata della vettura di grossa cilindrata che, causa la perdita di conoscenza della sua conducente, inizia a zig zagare su entrambe le corsie, rischiando di impattare e travolgere, quanti si trovavano sulla sua traiettoria! Veri e propri attimi di panico, per gli automobilisti che a quell'ora (16:30) percorrevano la Fondovalle del Noce diretti a sud, nell'intento di raggiungere una delle località dell'alta Calabria (Tortora, Praia, Diamante, Scalea, Capo Bonifati, Paola, Amantea, Belvedere Marittimo) essendo che da fine ottobre 2022 la SS.18 Tirrenica Inferiore è chiusa al traffico per uno smottamento della montagna a monte in località Castrocucco di Maratea (PZ). L'episodio si è consumato in una manciata di secondi, alle 16:30 di martedì 7. I due "angeli della strada" (ovvero i due militari), che nella circostanza viaggiavano a bordo di un'Alfa Romeo Giulia, visto il procedere inconsueto dell'auto che li precedeva, che invadeva ora la corsia di sinistra, ora quella di destra, decidono di intervenire! Il provetto Brigadiere Salvatore Colicchio affonda il pedale dell'accelleratore affiancando la gazzella sul lato sinistro dell'auto della donna, che scoprirà essere un noto avvocato penalista 50enne del Foro di Lagonegro, tale Concetta Iannibelli che aveva il capo reclino sul poggiatesta anteriore, priva di sensi! …per cui l'auto viaggiava, priva di conducente! Nel tentativo di destare la donna, il Colicchio, attiva i sistemi acustici (sirena) e luminosi (lampeggianti) di cui è dotata la vettura di servizio. Manovra che nello squarciare la pace che regna sovrana in quell'angolo incontaminato di Lucania che è la Fondovalle del Noce, è coronato da successo! La donna attinta dal rumore della sirena si desta dal torpore, riuscendo ad arrestare la marcia folle della sua auto, sul ciglio della strada. Ancora qualche metro più in là e l'auto con a bordo l'avvocatessa priva di sensi si sarebbe schiantata contro il guardrail salvo poi, sfondarlo e finire giù nella scarpata! I due militari hanno prontamente soccorso la donna, che liberata dalla cintura di sicurezza, è scoppiata in un pianto liberatorio avendo capito il pericolo a cui era scampata! Successivamente con l'auto militare l'hanno accompagnata al Pronto Soccorso dell'Ospedale "San Giovanni di Dio" di Lagonegro, dove è  stata visitata dai sanitari, che l'hanno sottoposta a esami strumentali e di laboratorio. Accertatisi che non aveva nulla di grave, ma che si era trattato di un malessere transitorio, è stata affidata alle amorevoli cure  dei familiari, avvertiti dai due militari che in attesa del loro arrivo, da veri "angeli della strada" non l'hanno lasciata sola un solo minuto! I due, rientrati in caserma e steso il rapporto giornaliero e averlo riposto nel cassetto del loro superiore gerarchico, hanno fatto rientro ognuno alla propria abitazione, stanchi e provati dalla giornata, ma contenti di aver salvato la vita a una donna priva di sensi! Per i due militari una giornata intensa di emozioni, ma tutto sommato come tante altre, visto che di interventi "salvavita" ne hanno tanti al loro attivo! A rivelare questa pagina finita bene, è stata la stessa donna, che ha rotto il "segreto", pubblicando di recente, su un social network, un post in cui descriveva l'accaduto e ringraziava i suoi due "angeli della strada" dalla nera e gloriosa uniforme di Carabiniere: il Brigadiere Salvatore Colicchio e il suo superiore, il Maresciallo Ordinario Giorgio Polverino, per avergli salvato la vita! Post, che in men che non si dica ha fatto il giro della cerchia di parenti, amici e colleghi, che hanno pensato bene di renderne edotta la nostra Redazione! L'ennesima storia andata a buon fine, grazie a due servitori dello Stato, che ogni giorno rischiano la loro vita per salvare quella altrui!
(Pino Di Donato)


Il Brigadiere CC Salvatore Colicchio di Sapri

Inserito da Golfonetwork sabato 18 marzo 2023 alle 18:08 commenti( 0 ) -

Sapri: 50 anni di Radio in Fm (1973-2023)
Sabato prossimo, 18 marzo, alle ore 11.00, sarà inaugurata a Sapri, nei locali della Biblioteca Comunale, la Mostra "50 anni di Radio in Fm, nel ricordo di Nino Postiglione", primo pirata-pioniere in Italia delle mitiche Radio Libere..."ma libere veramente", come cantava Eugenio Finardi nella famosa canzone "La radio"!
Allestita dallo storico speaker radiofonico e giornalista saprese Tonino Luppino, che è Consigliere Nazionale della REA (Radio Televisioni Europee Associate), la Mostra racconta, con foto, video, quadri esplicativi e dieci radio d'epoca del collezionista di Sala Consilina Nicola Spolzino (sono oltre 4.500, gli apparecchi radiofonici nel suo magazzino!), i "50 anni delle Radio Libere", nel ricordo del potentino Bonaventura Postiglione, detto Nino, che il 26 gennaio del 1973 registrò alla Camera di Commercio di Potenza la ditta "Radio Diffusione", che poi diventerà "Radio Potenza Centrale" : oggi, l'emittente radiofonica lucana più ascoltata in Basilicata e ricevibile anche in altre regioni!
La Mostra, resterà aperta fino al 31 agosto e sarà visitata anche dagli studenti di Sapri e del golfo, con una guida speciale: Tonino Luppino, uno dei pionieri delle Radio Libere in Campania.
"Sarà emozionante-osserva Tonino Luppino - ricordare quella fantastica stagione di libertà, che onoro' gli articoli 21 e 41 della nostra Costituzione Repubblicana e caratterizzò, dal punto di vista sociale, culturale e politico, i decenni a venire".
"E sarà anche bello -aggiunge- comunicare, soprattutto ai giovani, che la prima Radio in Fm è nata al Sud, cioè a Potenza, grazie al mitico Nino Postiglione, volato in Cielo nel 2013, che ha tolto la primogenitura radiofonica a Radio Milano International e Radio Parma".



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Inserito da Golfonetwork giovedì 16 marzo 2023 alle 20:02 commenti( 0 ) -

Inaugurato stamani a Sapri il Polo didattico di Unitelma Sapienza
La Biblioteca Comunale di Sapri, diventa sede del nuovo Polo Didattico dell’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza.
Al taglio del nastro hanno partecipato il Sindaco di Sapri Antonio Gentile, Antonello Folco Biagini, Magnifico Rettore di UnitelmaSapienza, Donato Squara, Direttore Generale di Unitelma Sapienza, Marco Cilento, Sapienza Università di Roma, Amalia Morabito, Assessore alla Cultura del Comune di Sapri, Bruno Zappia, Consigliere Delegato alle Politiche Giovanili del Comune di Sapri. Ha moderato Roberto Sciarrone, responsabile Ufficio Stampa Unitelma Sapienza.
In platea anche il Comandante della Compagnia Carabinieri di Sapri Capitano Francesco Fedocci, il Comandante della Tenenza di Finanza di Sapri, Sottotenente Nunzio Tricoli, ed i rappresentanti della Pro Loco Sapri, della società cooperativa Accademia del Cilento, di Confesercenti Territoriale Sapri-Golfo di Policastro, di Associazione Culturale Proudhon Golfo Di Policastro e del movimento Italia del Meridione sezione di Sapri, oltre che della dirigente scolastica dell’IIS Pisacane Sapri, Franca Principe.
L’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza è una delle 11 università telematiche autorizzate dal Ministero dell’Università e della Ricerca a rilasciare titoli di studio aventi valore legale. Istituita con il D.M. 7 maggio 2004 con la denominazione originaria Università telematica TEL.M.A., il 31 marzo 2010 a seguito di accordi tra Formez e Sapienza Università di Roma, assume la nuova denominazione “Unitelma Sapienza”.Il primo corso di laurea è stato attivato nel novembre 2005.
(Vito Sansone)



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Inserito da Golfonetwork giovedì 16 marzo 2023 alle 19:10 commenti( 0 ) -

La ricorrenza storica: Joe Petrosino, i Funerali



Il grande poliziotto assassinato a Palermo il 12 marzo 1909, è stato l'unico italiano che ebbe due funerali di Stato.
Il generale Billingham, capo della polizia di New York e dal quale il Petrosino dipendeva, aveva sùbito autorizzato la spesa per il rientro in America e perciò, per desiderio delle autorità americane, dopo l'autopsia avvenuta il 14 marzo intorno alle 12:30, il corpo venne ricucito e ricomposto perfettamente; vestito e posto in una cassa di noce foderata di zinco, costruita solidamente per resistere al lungo viaggio.
Un primo funerale si celebrò il 19 marzo nel capoluogo siculo. Riuscì solenne, non solo per il concorso delle autorità locali, dei consoli, delle numerose e varie rappresentanze, ma per la spontanea manifestazione di simpatia verso l'ucciso fatta dalla cittadinanza, profondamente colpita dall'audacia, dalla baldanza e dalla presunzione d'impunità con la quale fu preparato e consumato il delitto.
La salma, dal cimitero di Rotoli, di buon mattino fu portata all'Albergo dei poveri e posta in una improvvisata camera ardente dove facevano la guardia d'onore due agenti di città in grande uniforme. Verso le ore 13 giunsero altre 180 guardie di città sempre in grande uniforme.
A sinistra dell'ingresso principale vi erano due plotoni di carabinieri, pure loro in alta uniforme. Nel vestibolo si notavano corone di fiori inviate dalle diverse autorità.
Alle 14, come disposto dal regio commissario Bladier, ordinatamente, cominciò a sfilare il corteo da piazza Indipendenza per sciogliersi in piazza Castelnuovo. La banda cittadina precedeva in tenuta di gala, seguivano i plotoni armati, le guardie di città, i cantonieri municipali, i pompieri, le guardie daziarie e la guardia di finanza; quindi seguiva il carro tirato da quattro cavalli neri.
Il carro era fiancheggiato dai carabinieri reali e lo seguiva un'immensa folla di autorità e notabili cittadini tra cui gli Onorevoli Tasca e Di Travia, direttori e redattori di giornali ecc..
Il corteo attraversò Via Vittorio Emanuele e via Maqueda tra due fitte ali di popolo che si scoprivano il capo al passaggio della salma. Avanti la chiesa dei Monti tutti i corpi armati si schierarono presentando le armi al passaggio del feretro. Appena giunti in piazza Castelnuovo, prima che il corteo si fosse sciolto, il carro, dileguandosi d'un tratto, prese inaspettatamente la corsa dirigendosi al molo dando luogo a svariati commenti.
Si ricorse a questo stratagemma per evitare i discorsi che parecchi oratori avevano preparato e per impedire una minacciata dimostrazione contro le autorità politiche, alle quali si fece l'accusa di non avere affatto protetto il poliziotto italo-americano.
Il 23 marzo la salma fu imbarcata sul transatlantico Slavonia; la cassa, coperta di drappi neri e fiori, fu sistemata in una cabina trasformata, per l'occasione, in camera ardente. All'imbarco assistettero il console americano, le autorità locali e la colonia americana.
Un secondo funerale fu celebrato a New York. Il Daily Telegraph così descrisse l'evento: "Si crede che almeno centomila persone abbiano reso tributo alla memoria del luogotenente della polizia Petrosino, il terrore della Mano Nera, la cui salma fu tumulata nel pomeriggio di oggi (12.4.1909 giusto un mese dopo il delitto). Il corteo funebre era lungo due chilometri e mezzo.
La bara era portata a spalle ed era coperta dalla bandiera degli Stati Uniti e da una quantità di fiori. Nel quartiere straniero uomini e donne si inginocchiavano, alcuni pregando in silenzio e altri scoprendosi riverentemente il capo.
Le bande musicali delle varie divisioni di polizia seguivano il corteo suonando marce funebri. Il corteo entrò nella cattedrale dove Mons. Kearney celebrò la Messa e Mons. Lavalle diede la benedizione alla salma. La funzione era accompagnata dal canto di cento scolaretti. Duemila agenti di polizia seguivano il corteo oltre alle deputazioni di sessanta associazioni italiane in uniforme. La signora Petrosino, la giovane vedova del poliziotto assassinato, ha fatto pubblicare dai giornali ringraziamenti alla città di New York per l'omaggio reso alla memoria del defunto marito."
(Ferruccio Policicchio)



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Inserito da Golfonetwork giovedì 16 marzo 2023 alle 19:01 commenti( 0 ) -

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