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L´opinione:Cilento,Valdiano,golfo di Policastro,una scommessa persa
L' opinione
Cilento, Valdiano, golfo di Policastro, una scommessa persa
di Pasquale Scaldaferri

Quando nel 2006, una schiera di sani visionari promosse l'ambizioso ed esaltante progetto della "Grande Lucania", sapientemente elaborato dal procuratore della Corte dei Conti, Raffaele de Dominicis -cilentano doc- con il supporto di giuristi e studiosi, di cui facevano parte tra le altre personalità il cassazionista, Franco Maldonato, il già dirigente amministrativo del Polo liceale di Sapri, Luciano Ignacchiti, l'imprenditore turistico, Nicola Rosa e soprattutto il coraggioso, libero e indomito popolo del Cilento, golfo di Policastro e Vallo di Diano, le maggiori resistenze furono registrate proprio nell'ultima enclave della provincia salernitana.
Partendo da Vallo della Lucania (nomen omen), fino alla propaggine estrema del territorio ai confini con Acquafredda di Maratea, i penosi comportamenti di una classe dirigente succuba del bolscevico salernitano, che godeva e continua a godere anche delle orgiastiche attenzioni di alcune paranoiche strutture di destra, bollarono tout court l'avveniristico movimento culturale e sociale del magistrato de Dominicis.
Anzi ci fu chi, come l'allora vicepresidente cooptato della Regione Campania e braccio destro di Bassolino, dal suo scranno di Palazzo Santa Lucia proferì un'espressione infelice e maldestra, paventando che saremmo passati "dal castello al vascio".
Di quale fantomatico castello parlasse non fu mai chiarito, ma le persone serie, laboriose, pervicacemente legate all'amata terra, scoprirono sulla propria pelle quanto fosse devastante la politica-politicante locale, provinciale e regionale al punto da sprofondare, stavolta sì, in un putrido e nauseabondo "vascio".
In qualità di portavoce nazionale della "Grande Lucania", seguii tutti gli appuntamenti che l'ideologo de Dominicis e il segretario generale Ignacchiti organizzarono nell'entroterra cilentano o lungo la fascia costiera.
Incontri, conferenze, forum, giornate di studio che videro la partecipazione di una moltitudine di cittadini, pronti a riappropriarsi della propria identità.
Insomma, uscire dal limbo di una provincia di Salerno sterminata e onnivora, che diffondeva nell'area della Magna Grecia solo briciole e povertà, altresì spezzare definitivamente le opprimenti catene di una regione-matrigna.
Pur gettando sempre il cuore oltre l'ostacolo, la "Grande Lucania" fu stroncata proprio a ridosso del traguardo, in cui il popolo sovrano avrebbe trionfato.
Il referendum di separazione dalla Campania e aggregazione alla Basilicata non fu mai indetto, poiché i parlamentini cittadini -ad eccezione di rarissimi esempi di sindaci indipendenti e consiglieri comunali onesti e competenti-preferirono soggiacere ai diktat del governo centrale votato al "napolicentrismo", piuttosto che rispettare la Costituzione e far scegliere liberamente l'elettorato.
Una scelta antidemocratica che l'intero territorio continuerà a pagare senza soluzione di continuità. Ma quella opzione sciagurata e scellerata di non deliberare per la consultazione popolare, non potrà mai sopprimere l' Idea che una squadra di persone, scevra di sofismi e pregiudizi, partorì all'alba del XXI secolo e che il coacervo di portaborse, salamelecchi, replicanti, parvenu, tromboni sfiatati, pifferai impenitenti, intese artatamente soffocare per perseverare nelle consuete piroette con il cappello in mano, come fece 200 anni prima il massone Giuseppe Bonaparte, fondatore del Grande Oriente partenopeo, che con un tratto di penna d'oca cancellò quelle terre dalla Lucania per annetterle al Regno di Napoli.
(Pasquale Scaldaferri)


Pasquale Scaldaferri



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Inserito da Golfonetwork venerdì 10 marzo 2023 alle 13:53 commenti( 6 ) -

Ilaria Parlanti a Roccagloriosa per i 10 anni dell´associazione Effetto Donna
Ilaria Parlanti a Roccagloriosa per i 10 anni dell’associazione Effetto Donna: «Non abbiate timore, fate di tutto per i vostri sogni»
Ilaria Parlanti, scrittrice e attivista toscana per i diritti della disabilità, è stata ospite, ieri, a Roccagloriosa, per festeggiare i dieci anni di attività dell’associazione culturale onlus "Effetto Donna" e per celebrare la Giornata internazionale della Donna. La giovane autrice ha presentato il suo libro “La verità delle cose negate”, Arsenio Editore, nella suggestiva cornice del Convento di San Mercurio, alla presenza di un pubblico curioso ed attento. Ad accompagnare l’evento le note e le voci del duo musicale Emanuele Montesano e Joseph Bruno, e un flash mob realizzato dalle studentesse della scuola media di Roccagloriosa sulle note di Freedom di Beyoncé.
Era l’8 marzo 2013 quando l’associazione culturale Effetto Donna muoveva timidamente i primi passi. «In questa stessa data dieci anni fa è cominciata la nostra avventura con un evento organizzato in una delle sale di un ristorante di Acquavena - spiega l’associazione - Da dieci anni siamo attivi sul territorio di Roccagloriosa e Acquavena con le innumerevoli iniziative che toccano le tematiche femminili per la valorizzazione del ruolo della donna nella nostra società. La famiglia, i bambini, gli adolescenti, la violenza di genere, la valorizzazione del territorio, l'inquinamento, la cultura sono gli argomenti che ci stanno a cuore e costituiscono il fulcro delle nostre manifestazioni. Abbiamo cominciato come una sfida, per gioco, tutti pensavano che sarebbe durata poco ed invece abbiamo dimostrato di essere più forti di tutti nella volontà di voler portare a termine i nostri obiettivi, unite, coerenti ed entusiaste».
Ilaria Parlanti, oggi affermata autrice, è stata una delle prime concorrenti del Premio Letterario Roccagloriosa 2014-2015. Aveva 17 anni ed era già autrice di raccolte di poesia e vincitrice di concorsi. Ed è stata premiata anche a Roccagloriosa. A dialogare con la scrittrice, la giornalista e socia, Marianna Vallone, che ha ripercorso in un'intervista le tappe più significative della vita di Ilaria Parlanti, il suo rapporto con la scrittura, la disabilità, l’accettazione di se stessi, il lavoro per il cinema e il futuro che l’attende tra successi e impegno.
«Ho la sindrome di Jarcho Levin, una patologia genetica rara di cui ho avuto diagnosi certa solo poco tempo fa. Nel mio primo romanzo racconto la storia di Isabella, un giovane chirurgo affetto dalla mia stessa patologia. - spiega la scrittrice - Ad un certo punto della mia vita ho deciso che era importante far conoscere la mia storia. Ho capito che la mia storia poteva diventare un mezzo di riflessione per gli altri. Sono andata a prendermi tutti i miei sogni, è questo il messaggio che voglio dare: amatevi senza giudizi, siate le persone che volete essere».
Nel romanzo racconta di Isabella, un giovane medico vertebrale tormentato dal passato. Quando scopre che l’ospedale Saint Victor di Parigi è stato chiuso e non esiste più, avverte l’esigenza di comprare un quaderno e, in un modo frenetico e convulso, inizia a scrivere e ricordare ogni dettaglio del luogo che ha da sempre segnato la sua vita. «Ilaria è una donna super tosta e consapevole di aver messo in campo tutte le sue energie, superando ostacoli anche fisici, per trasformare la passione per la scrittura in un'opera concreta, siamo orgogliose e onorate di averla avuta nostra ospite», ha concluso l’associazione.
(Marianna Vallone)



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Inserito da Golfonetwork giovedì 9 marzo 2023 alle 18:25 commenti( 0 ) -

Accademia del Cilento e Confesercenti-G.di Policastro insieme per il territorio
Stipulata a Sapri una convenzione tra le due associazioni con al centrola cultura e le PMI.
Un patto a difesa della cultura e delle piccole e medie imprese del Cilento, aperto agli enti ed alle comunità locali. È il senso della convenzione stipulata a Sapri tra Confesercenti territoriale Sapri-Golfo di Policastro e la società cooperativa Accademia del Cilento.
Due gli obiettivi fondamentali dell'accordo sottoscritto dai presidenti delle associazioni, Gina Molinaro e Cesare Siboni: promuovere e sostenere la cultura, la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale del comprensorio cilentano attraverso la creazione di eventi ed iniziative che pongano al centro il patrimonio culturale territoriale; favorire ed incoraggiare le iniziative delle piccole-medio imprese nei settori del commercio locale attingendo alle risorse che vengono messe in campo dalla Comunità Europea, dal Governo centrale e dalle Fondazioni per fronteggiare la crisi occupazionale e non solo.
«Questa convenzione suggella un rapporto di proficua collaborazione avviato già da tempo con AdC - sottolinea Gina Molinaro - Con la firma odierna andiamo a mettere a punto una programmazione che riguarda l'intero comprensorio a favore delle attività storico-culturali ed artistiche e per fare in modo che i commercianti e gli imprenditori del territorio possano beneficiarne. Sappiamo quanto sia importante creare progettualità a sostegno di tutte quelle imprese che risentono, soprattutto in questo periodo, di una carenza di presenze turistiche. Dobbiamo creare occasioni per portare movimento in questo territorio e dare un valore aggiunto alle nostre PMI».
«Non penso che tutti i cilentani capiscano il significato del termine "collaborazione" - aggiunge Cesare Siboni - Vuol dire partire dal basso: lavorare con le istituzioni, le associazioni, i commercianti, i privati perché hanno tutti l'interesse a che si sviluppi un turismo culturale. Mancano la preparazione, l'interesse e la visione, ampia, di poter trarre un profitto non solo economico da quello che è Arte. La cultura è il vero petrolio italiano. Questa collaborazione con Confesercenti può far capire a chi vive giorno per giorno il territorio che esiste un'altra via per arrivare a questo risultato».
(Vito Sansone)



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Inserito da Golfonetwork giovedì 9 marzo 2023 alle 18:07 commenti( 0 ) -

IdM Campania: Punti Nascita Ospedali Sapri, Vallo della Lucania, Polla

All’Ill.mo Sig. Ministro della Salute Prof. Orazio Schillaci
E p.c. All’Ill.mo Sig. Sottosegretario di Stato On. Marcello Gemmato

Prot. 05/23 Oggetto: Punti Nascita Ospedali Sapri, Vallo della Lucania, Polla

Ill.mo Sig. Ministro, Com’è noto, il cosiddetto “Decreto Balduzzi” prevede la chiusura dei punti nascita dei reparti ospedalieri che non raggiungano i 500 parti annuali; tuttavia, tenuto conto che i Presidi ospedalieri di Sapri, Vallo della Lucania e Polla, in provincia di Salerno, servono un territorio molto vasto e complesso dal punto di vista orografico, l’Italia del Meridione Campania chiede all’Ill.mo Sig. Ministro di intervenire con una ulteriore deroga in base a quanto previsto dal Protocollo Metodologico elaborato dal CPNN per la valutazione delle richieste del mantenimento in attività dei punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti/annui e in condizioni orografiche difficili (art.1 D.M. 11/11/2015) avuto riguardo per le aree interne del Golfo di Policastro e del Vallo di Diano, in uno con la certificata difficoltà di collegamento con i centri più vicini. Come ben risaputo, la sorveglianza della mortalità perinatale a cura del servizio tecnico scientifico di statistica dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che la Campania e il Mezzogiorno d’Italia hanno il triste primato delle morti da parto; infatti, i dati regionali permettono di osservare forti differenze interregionali, con rapporti da 2 a 7 volte il dato nazionale. I valori più bassi sono stati registrati al Nord e in Toscana (dato minimo di 6 morti per 100.000 nati vivi) e quelli più elevati al Sud: in Campania (circa 13 morti per 100mila nati vivi) nel Lazio (12,68 morti per 100.000 nati vivi), e in Sicilia (11,77 morti per 100.000 nati vivi). Tra il 2006 e 2012, la Campania ha mostrato il tasso più alto di morti materne in Italia, con 49 morti e con tasso di 13 casi ogni 100 mila. In Italia, tra il 2008 e il 2012 sono stati individuati 277 morti materne, ossia 9,18 casi per 100mila nati vivi, il 60% in più rispetto ai soli certificati di morte dai quali si evince un 3,5 decessi per 100mila nati vivi. Si dice morte materna quando il tragico evento si consuma durante la gravidanza o entro 42 gg dal suo termine, per ogni causa collegata o peggiorata dalla gravidanza, ma non per fatti accidentali e casuali. Altri 106 decessi si sono verificati dal 2013 al 2017, di cui 58 in rapporto a cause ostetriche della gravidanza, parto e puerperio, da interventi, omissioni, trattamenti non appropriati, oppure da un intreccio di eventi collegati o meno alle cause precedenti sopravvenute in corso d'opera (cosiddette morti materne dirette), e 39 legate a condizioni già esistenti accentuate dalla gravidanza (cosiddette morti indirette). Da quanto si apprende dai dati del servizio tecnico scientifico di statistica dell’Istituto Superiore di Sanità, probabilmente 41 di queste 106 mamme morte potevano essere salvate se l'organizzazione assistenziale fosse stata più confacente. Pertanto, se dovessero venire a mancare i punti nascita di Vallo della Lucania, Sapri e Polla, oppure anche uno solo tra essi, potrebbero verificarsi le condizioni per una organizzazione assistenziale non confacente tale da poter determinare eventi tragici per le madri e per i nascituri, preso atto delle condizioni orografiche difficili e delle distanze delle aree interne del Golfo di Policastro e del Vallo di Diano dai rispettivi ospedali di Vallo della Lucania, Sapri e Polla. L’Italia del Meridione Campania chiede inoltre all’Ill.mo Sig. Ministro di promuovere presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri una rivisitazione del Decreto Balduzzi, al fine di mettere in discussione il criterio del numero dei parti, che oggi non ha fondamento, considerato il progressivo basso indice di natalità in Italia che infatti sulla base dello scenario di previsione “mediano” ed una attesa decrescita della popolazione residente, nel prossimo decennio passerà da 59,2 milioni al 1° gennaio 2021 (punto base delle previsioni) a 57,9 milioni nel 2030, con un tasso di variazione medio annuo pari al -2,5‰. Nel medio termine la diminuzione della popolazione risulterà più accentuata: da 57,9 milioni a 54,2 milioni tra il 2030 e il 2050 tasso di variazione medio annuo pari al -3,3‰ (fonte ISTAT). L’Italia del Meridione Campania propone per i punti nascita relativi agli Ospedali di Sapri, Vallo della Lucania e Polla, di attribuire in capo al Dipartimento di Ostetricia/Ginecologia dell’Asl di Salerno, un’unica struttura con turnazione del personale in servizio e strumentazione tecnica già a diposizione dei presidi ospedalieri succitati, così come risulterebbe funzionale in altre aziende sanitarie locali. L’Italia del Meridione Campania, invocando l’art.32 e l’art.5 della Costituzione, nel restare in attesa di riscontro, auspica che si possano evitare ingiuste disparità tra territori appartenenti alla stessa Regione Campania, che pur avendo le medesime condizioni di difficoltà, riguardo al numero dei parti annuali, sono destinatari di provvedimenti differenti e magari più favorevoli. In attesa di riscontro alla presente, si inviano distinti e riverenti saluti.
IL SEGRETARIO REGIONALE IdM CAMPANIA
Gianfrancesco Caputo

Inserito da Golfonetwork giovedì 9 marzo 2023 alle 17:48 commenti( 0 ) -

La ricorrenza storica: Joe Petrosino, il saluto alla famiglia



Giuseppe Petrosino s'imbarcò, sul piroscafo "Duca di Genova", il 9 febbraio 1909 a New York e giunse a Genova il 20 seguente. Da Genova proseguì in treno per Roma da dove spedì, al fratello Vincenzo, una missiva in questi termini concepita: "Roma-Italia 21 febbraio 1909. Carissimo fratello, credo ti sorprendi quando sentite che io mi trovo in Roma per affare secreto, non fate sapere niente a nessuno che in poco tempo ti vengo a trovare. Quando io vengo ti avviso con telegramma. Da nuovo ti ripeto di non far sapere niente a nessuno, nemmeno a tua moglie. Ti saluto caramente uniti ai tuoi figli e tua moglie. Saluto il fratello Michele con famiglia tuo aff.mo fratello Giuseppe. Sono arrivato oggi a Roma".
A Roma sostò qualche giorno e venne casualmente riconosciuto da un giornalista che conobbe a New York il quale gli fece visitare diversi monumenti, fra cui la Basilica di S. Pietro.
Il fratello Vincenzo mantenne scrupolosamente il segreto, ma già da qualche giorno si seppe ugualmente in Padula dell'arrivo del poliziotto in Italia per notizia data dal giornale "Il Pungolo".
La mattina del 26 febbraio, sempre al fratello Vincenzo, fu recapitato un telegramma col quale Joe annunziava il suo arrivo a Padula col treno delle 13.55 dello stesso giorno.
Si recarono a riceverlo alla stazione oltre ai due fratelli Vincenzo e Michele, barbiere il primo, sarto il secondo; il cugino Gaetano Arato, muratore che, non riconoscendolo (Joe era partito all'età di 13 anni nel 1873) si mostrò verso di lui diffidente fino a quando non gli fu presentato dai fratelli.
Si era fermato a Napoli ed aveva alloggiato all'hotel "Lourdes" e pare che da Napoli a Padula abbia viaggiato con un tal Volantino, un ex Capitano dei Regi Carabinieri di Montesano.
Insieme a lui a Padula, dal treno, scesero altri due che non lo riconobbero anche se diversi viaggiatori, durante la sosta in stazione, si sporsero dai finestrini guardandolo con curiosa insistenza.
A Padula si mostrò irritato quando seppe che "Il Pungolo" aveva già dato notizia del suo arrivo. Si trattenne in famiglia fino alle ore sette del giorno seguente promettendo che sarebbe tornato dopo qualche mese. Comprò un biglietto per Sicignano e ai parenti che gli domandarono dove fosse diretto rispose: "Forse vado a Messina". Durante la sua permanenza a Padula non volle assolutamente dire a nessuno lo scopo della sua venuta in Italia, e nemmeno volle parlare del suo viaggio. Varcò lo stretto e venne ucciso, barbaramente a Palermo, il 12 marzo.
(Ferruccio Policicchio)


Joe Petrosino

Inserito da Golfonetwork giovedì 9 marzo 2023 alle 12:23 commenti( 0 ) -

Domenica 19 Marzo Vittorio Sgarbi a Vibonati



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 8 marzo 2023 alle 20:05 commenti( 0 ) -

Applausi a scena aperta a Sapri per «Grisaglia Blu»
Riconoscimenti per gli studenti che, con Terre del Bussento, hanno partecipato a Casa Sanremo e Bit 2023.
Ha appassionato la platea il monologo per la regia di Nello Pepe magistralmente interpretato da Maria Pia Iannuzzi.
Il dramma di Antonietta Gavone, vedova Cairano, novella Medea costretta ad uccidere col veleno i propri figli per fame e disperazione, in quaranta minuti di intenso monologo. "Grisaglia Blu", scritto da Sergio Velitti per la regia di Nello Pepe e le musiche di Marcello Cirillo ed Ivo Parlati ed interpretato con tanta passione da Maria Pia Iannuzzi, ha tenuto incollati sulle poltrone le centinaia di studenti che hanno riempito l'auditorium comunale "Giuseppe Cesarino" di Sapri per l'evento organizzato dall'assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune di Sapri in collaborazione con l'associazione "Terre del Bussento".
Ma è stata una giornata dedicata anche agli alunni dell'istituto turistico di Montesano sulla Marcellana, dell'Ancel Keys di Castelnuovo Cilento-Vallo Scalo, dell'istituto di istruzione superiore "Leonardo da Vinci" e dell'indirizzo musicale dell'IIS "Carlo Pisacane", entrambi di Sapri.
Quest'ultimi, ed i loro docenti accompagnatori, hanno ricevuto dalle mani di Amalia Morabito, assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune di Sapri, da Matteo Martino, presidente dell'associazione Terre del Bussento, e da Enzo Russolillo, ideatore e patron di "Casa Sanremo", i riconoscimenti per aver partecipato attivamente sia all'area Hospitality del Festival della Canzone Italiana - luogo dove il mondo dello spettacolo, della musica e del cinema si incontrano - che alla Borsa internazionale del Turismo a Milano Fiera.
Nel corso dell'evento, presentato da Francesco Lombardi, sono stati premiati anche i comuni partners dell'iniziativa: Sapri, Morigerati, Tortorella e Caselle in Pittari.
L'appuntamento, per cementare ancor di più il legame tra Casa Sanremo, Bit e Terre del Bussento, è al 2024, con l'auspicio che - come ha sottolineato dal palco Enzo Russolillo - la presenza degli studenti a Sanremo, ad esempio, arrivi fino a due settimane.
(Vito Sansone)

Interviste di Maria Emilia Cobucci e Vito Sansone
a Maria Pia Iannuzzi, Nello Pepe e Vincenzo Russolillo

www.telearcobaleno1.it




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Inserito da Golfonetwork mercoledì 8 marzo 2023 alle 18:28 commenti( 0 ) -

Roccagloriosa: 8 marzo incontro con la scrittrice Ilaria Parlanti
Giornata internazionale della Donna, a Roccagloriosa l'incontro con la scrittrice Ilaria Parlanti

Un racconto al femminile tra letteratura, scrittura e vita quotidiana per la festa della donna. Mercoledì 8 marzo, alle ore 16:30, nel Convento di San Mercurio a Roccagloriosa, l'Associazione culturale Onlus "Effetto Donna" organizza un incontro con la giovane autrice toscana Ilaria Parlanti che presenterà il suo primo romanzo "La verità delle cose negate" (Arsenio Editori). Racconta lo storia di Isabella, un giovane medico vertebrale tormentato dal passato. Quando scopre che l'ospedale Saint Victor di Parigi è stato chiuso e non esiste più, avverte l'esigenza di comprare un quaderno e, in un modo frenetico e convulso, inizia a scrivere e ricordare ogni dettaglio del luogo che ha da sempre segnato la sua vita. Dialogherà con la scrittrice la giornalista Marianna Vallone. All'evento parteciperanno le studentesse della Scuola Secondaria di Primo Grado "N.M. Saia" di Roccagloriosa. Gli intermezzi musicali sono a cura dei musicisti Emanuele Montesano & Joseph Bruno.
L'incontro con l'autrice si inserisce tra le iniziative del decennale dell'associazione Effetto Donna che compie quest'anno i primi dieci anni di attività. Non solo un traguardo, per quanto significativo, ma un giro di boa in una navigazione che prosegue con più entusiasmo e partecipazione.
L'autrice. Nata nel 1997 a Pescia, Ilaria Parlanti trascorre l’infanzia e la prima adolescenza divisa tra il suo paese natale e Parigi, a causa di una malformazione scoliotica congenita curabile soltanto nella capitale francese. Ed è soprattutto nei corridoi degli ospedali che si appassiona in tenera età alla letteratura. Dai dodici anni partecipa regolarmente a concorsi letterari nazioni ed internazionali, venendo menzionata in oltre 300 segnalazioni. Nel 2016 si diploma con lode al liceo classico. Nel 2017 viene selezionata tra i 150 autori che parteciperanno nell’Enciclopedia della Poesia contemporanea ad opera della Fondazione Mario Luzi nell’ambito dell’omonimo concorso. Nel 2019 partecipa come coautrice ed attrice al cortometraggio Come un uragano senza identità della regista toscana Roberta Mucci. Scrive soggetto e sceneggiatura anche di un altro cortometraggio, dal titolo Circling paths, una produzione di FilmInTuscany, premiato in festival internazionali, da Los Angeles all’Ucraina. Nel maggio 2020 scrive il monologo Invisibili(recitato da Ivo Romagnoli) contro la violenza sulle donne durante la quarantena.
(Marianna Vallone)



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Inserito da Golfonetwork martedì 7 marzo 2023 alle 17:19 commenti( 0 ) -

La ricorrenza storica:Joe Petrosino,la missione,un affare politico-diplomatico



Joe Petrosino per primo intuì che il malaffare negli Stati Uniti, l'associazione detta "La Mano Nera", aveva origini italiane e, anticipando di gran lunga i tempi dell'odierna "globalizzazione", evocò la collaborazione internazionale tra i Governi per combatterla efficacemente.
Per venire in Italia ebbe l'assenso del generale Billinghan, capo della polizia di New York e le indennità del viaggio, curioso a dirsi, non furono pagate dal Municipio di New York ma da una sottoscrizione privata. Dopo la sua prima partenza dall'Italia venne con lo scopo di raccogliere dati sui pregiudicati siciliani e di concordare, con la polizia italiana, il modo come controllare il flusso migratorio verso gli Stati Uniti. L'idea era quella di concludere accordi con le autorità italiane e che queste segnalassero tutte le persone sospette che partivano per gli Stati Uniti d'America in modo da poterle sorvegliare al loro arrivo. Quindi la sua missione rivestì anche carattere politico-diplomatico. Non è ciò che oggi il nostro Governo sta tentando di organizzare con Governi di altri Stati il cui flusso migratorio ci giunge incontrollato?
Per ironia della sorte, nel primo trimestre dell'anno in cui Petrosino fu assassinato, partirono dal Regno d'Italia, per gli Stati Uniti, oltre 100.000 emigranti, un numero di gran lunga superiore a quello di qualsiasi anno precedente. Ai Prefetti, Sottoprefetti, Sindaci e agli istituti di patronato fu consigliato di non incoraggiare le partenze con avvisi esposti in pubblici luoghi.
Vi fu chi ipotizzò che Petrosino, tra gli altri incarichi, avesse anche il compito di trattare, col nostro Ministro degli Esteri e con la Direzione Generale della polizia italiana, la consegna del famoso brigante Mulone che viveva tranquillo e indisturbato sotto falso nome negli States.
In America Joe godeva di grande stima, più volte fu interpellato dai Presidenti sul servizio segreto della polizia. Il presidente Theodore Roosevelt (1858-1919), che conosceva personalmente da quando era stato Governatore a New York, di lui, dopo la sua morte, disse: "Il Petrosino era un'ottima persona. Ignorava cosa fosse la paura ed io lo rimpiango sinceramente".
Il quotidiano Il Mattino di Napoli avanzò quest'altra ipotesi: "Possiamo dare con sicurezza informazioni che il principale scopo della venuta segreta del detective internazionale Petrosino da New York a Napoli e a Palermo ha relazione con una prossima visita dell'ex presidente degli Stati Uniti Teodoro Roosevelt nella nostra città e in Sicilia. È noto che l'ex Presidente si era mostrato giustamente severo in tutte le occasioni pel canagliume, e perciò da esso odiato e forse anche condannato a morte. Il Petrosino che conosceva bene la Mano Nera americana ed in special modo gli italiani che ne facevano parte e non ignorava i rapporti esistenti tra la delinquenza di New York e la mafia siciliana, era venuto in Sicilia dagli stati Uniti per sorvegliare la venuta di Roosevelt e non si circondò che dei suoi confidenti, rifiutando la scorta."
Roosevelt giunse a Napoli il 4 aprile 1909, il Sindaco, autorizzato dal Consiglio, gli portò i vivi sentimenti di ringraziamento, a nome di tutti gli italiani, per quanto l'America fece nei giorni del terremoto che distrusse Reggio e Messina. Dopo un breve soggiorno, passò a visitare le città terremotate.
(Ferruccio Policicchio)



Il luogotenente di polizia Petrosino
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Inserito da Golfonetwork martedì 7 marzo 2023 alle 17:05 commenti( 0 ) -

Sport: Cave del Sole Lagonegro - Motta di Livenza 2-3
Una lunga battaglia di più di due ore tra Lagonegro e Motta di Livenza e alla fine sono bravi i biancorossi di mister Lorizio che vincono dopo un tie break tiratissimo.
Inizia sottotono la gara della Cave del Sole che nel primo set non entra subito in gara, Motta così vince la prima frazione ma arriva subito la reazione nel secondo set dove i lagonegresi si mettono subito in corsa. Vincono il secondo e il terzo set gli uomini di mister Lorizio. Conduce Lagonegro nel quarto, poi arriva la parità e Motta ribalta sul 15-17 e poi riesce a chiudere il set rimandando il verdetto al tie break. Tanti match point annullati nel tie break che diviene una vera battaglia di nervi ma i lagonegresi riescono a chiudere e non lasciarsi sopraffare.

CRONACA DEL MATCH
Inizio in equilibrio, Motta per due volte trova il doppio vantaggio sul 2-4 e sul 5-7. Sul 7-10 mister Lorizio chiama il tempo. Al rientro alcuni errori dei padroni di casa permettono ancora a Motta di allungare sul 7-12 poi il muro della Cave del Sole inizia a dare i suoi frutti. Motta risale ancora la china e piazza un break che porta i veneti sul 10-15 costringendo Lorizio a chiamare il tempo. Dalla parte centrale del set Motta fa il suo gioco e mette 4-5 punti di distanza (15-20). Un attacco di Armenante riporta Lagonegro a -3 (18-21) e poi sul minimo scarto di 20-22 Mister Zanardo chiama i suoi. Al rientro Motta trova due punti decisivi e si procura il primo set point che viene poi trasformato in sigillo del primo set su ace di Kordas.
Il secondo set inizia con Lagonegro che cancella subito la prestazione sottotono del set precedente portandosi sul 4-1 con un ace di Armenante. Procede il vantaggio dei biancorossi che allungano sul 6-2 e il tecnico veneto chiama il tempo. Al rientro Lagonegro conduce ancora sul 11-7 con Motta che prova a fermare Wagner con un muro sul 13-11, ma poi è il brasiliano a fermare l’attacco di Pol (15-11) proprio con il muro. Wagner in diagonale trova il 17-14, dall’altra parte gli risponde Cavasin che concede a Motta il minimo scarto (18-16). Boscardini dal centro non si lascia sfuggire la possibilità di piazzare il 21-17 e mister Zanardo chiama i suoi. Al rientro Motta trova il -1 (21-20) ma Urbanowicz piazza due diagonali e concede ai suoi il 23-21. Poi Izzo e compagni piazzano un break che permette alla Cave del Sole di riaprire la gara.
Il terzo set inizia ancora a marchio biancorosso (5-2) con il distacco che prosegue sul 8-4. Motta accorcia fino al 10-8 ma la Cave del Sole si rimette subito in corsa e trova il 15-11 con mister Zanardo che chiama i suoi. Al rientro sale in cattedra Armenante che sia al servizio che in attacco porta i biancorossi sul 22-15 poi ci pensa il polacco Urbanowicz ad allungare il distacco sul 23-15. E’ proprio il polacco a chiudere il set con una diagonale.
Il quarto set è punto a punto con Wagner che mette a segno prima un muro solitario (6-5) poi un pallonetto sempre del brasiliano è il +2 per Lagonegro. Urbanowicz mette a segno dai nove metri (9-6) e il tecnico ospite richiama i suoi. Bonola dal centro si fa sentire (10-7), ancora il martello polacco in diagonale fa male alla ricezione ospite (15-11). Motta recupera terreno con un pallonetto che il muro biancorosso non riesce a gestire e le due formazioni si avvicinano ancora (15-14). Lorizio richiama i suoi, al rientro un muro su Wagner è la parità sul 15mo punto poi i veneti ribaltano lo score (15-17) e questa volta Lorizio richiama i suoi. Al rientro Lagonegro ripristina la parità poi Motta si rimette avanti (19-21) sfruttando anche gli errori dei padroni di casa che hanno un black out e lasciano ad Acquarone e compagni la parte finale del set. Arriva così la parità nel computo dei set e tutto è rimandato al tie break.
Il tie break inizia con la Cave del Sole in avanti sul 3-1 poi ancora il rientro di Motta riporta in parità il set (4-4) e si procede punto a punto. Al cambio campo Motta è avanti di una lunghezza, poi trova il +2 (8-10) poi Urbanowicz trova il pallonetto della parità sul decimo punto. Il polacco poi sbaglia due attacchi ed è ancora +2 Motta (10-12), Lorizio deve chiamare il tempo. Al rientro Lagonegro riesce a ribaltare (13-12) ma è ancora parità e punto a punto. Le due squadre si alternano a procurarsi il match point poi Lagonegro finalmente fa esplodere il palasport vincendo per 19-17. Due importantissimi punti per la salvezza per la Cave del Sole che ritorna alla vittoria.
(Paola Vaiano)

Cave del Sole Lagonegro : Boscardini 10, Biasotto Man, Izzo , El Moudden, Panciocco, Biasotto Morgan, Mastrangelo, Bonola 10, Wagner 24, Di Carlo (L), Armenante 19, Urbanowicz 19. All. Barbiero

HRK Motta di Livenza : Acquarone 4, Pol 14, Santi (L), Trillini 14, Cavasin 8, Schiro, Pilotto 10, Bellanova, Secco, Acuti, Kordas 20, Battista (L), All Zanardo

20-25, 25-22, 25-19, 20-25, 2-3

27’, 30’, 26’, 25’, Tot 2h 13’

Lagonegro : 13 muri, 3 Ace, 17 Errori in battuta, 45% Attacco, 71% (40%)Ricezione
Motta di Livenza : 13 muri, 2 Ace, 9 Errori in battuta, 42%Attacco, 53% (25%)Ricezione

Arbitri: Grassia-Talento



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Inserito da Golfonetwork domenica 5 marzo 2023 alle 19:26 commenti( 0 ) -

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