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Lauria (Pz): avvocato penalista rischia la vita, salvata da due Carabinieri

Avvocato penalista del Foro di Lagonegro accusa un malore e perde i sensi mentre è alla guida della sua autovettura che per alcuni interminabili istanti cammina zig zagando su entrambe le corsie priva di conducente. La donna si salva grazie al provvido e pronto intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Lagonegro, da lei ribattezzati in un post su un social network gli "angeli custodi" che martedì 7 marzo le hanno salvato la vita mentre con la sua auto percorreva la SS. 585 "Fondovalle del Noce".

LAGONEGRO (PZ)- Salva grazie al "pronto intervento" degli angeli custodi (ovvero dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Lagonegro diretta dal Tenente Virginio Gaeta) che presidiano giorno e notte, le arterie stradali lucane ricadenti sotto la giurisdizione del Comando Compagnia di Lagonegro, tra cui  la Strada Statale a scorrimento veloce SS.585, meglio nota come Fondovalle del Noce. Per la cronaca, sono le 16:30 di un pomeriggio come tanti (martedì 7 marzo), quando una giovane donna di Lagonegro, tale Concetta Iannibelli (noto e affermato avvocato penalista del Foro di Lagonegro), mentre percorreva con la sua auto, una Mercedes classe A di color nero, la predetta arteria stradale, giunta in prossimità dello svincolo di Lauria (PZ), accusa un improvviso malore che gli fa perdere i sensi e il controllo dell'auto su cui viaggiava. La fortuna vuole che a pochi metri dietro di lei, stesso tratto di strada e direzione, vi fosse una gazzella dei Carabinieri con a bordo il Maresciallo Ordinario Giorgio Polverino (di Napoli) ed il Brigadiere Salvatore Colicchio (di Sapri), ai quali non è sfuggita la manovra azzardata della vettura di grossa cilindrata che, causa la perdita di conoscenza della sua conducente, inizia a zig zagare su entrambe le corsie, rischiando di impattare e travolgere, quanti si trovavano sulla sua traiettoria! Veri e propri attimi di panico, per gli automobilisti che a quell'ora (16:30) percorrevano la Fondovalle del Noce diretti a sud, nell'intento di raggiungere una delle località dell'alta Calabria (Tortora, Praia, Diamante, Scalea, Capo Bonifati, Paola, Amantea, Belvedere Marittimo) essendo che da fine ottobre 2022 la SS.18 Tirrenica Inferiore è chiusa al traffico per uno smottamento della montagna a monte in località Castrocucco di Maratea (PZ). L'episodio si è consumato in una manciata di secondi, alle 16:30 di martedì 7. I due "angeli della strada" (ovvero i due militari), che nella circostanza viaggiavano a bordo di un'Alfa Romeo Giulia, visto il procedere inconsueto dell'auto che li precedeva, che invadeva ora la corsia di sinistra, ora quella di destra, decidono di intervenire! Il provetto Brigadiere Salvatore Colicchio affonda il pedale dell'accelleratore affiancando la gazzella sul lato sinistro dell'auto della donna, che scoprirà essere un noto avvocato penalista 50enne del Foro di Lagonegro, tale Concetta Iannibelli che aveva il capo reclino sul poggiatesta anteriore, priva di sensi! …per cui l'auto viaggiava, priva di conducente! Nel tentativo di destare la donna, il Colicchio, attiva i sistemi acustici (sirena) e luminosi (lampeggianti) di cui è dotata la vettura di servizio. Manovra che nello squarciare la pace che regna sovrana in quell'angolo incontaminato di Lucania che è la Fondovalle del Noce, è coronato da successo! La donna attinta dal rumore della sirena si desta dal torpore, riuscendo ad arrestare la marcia folle della sua auto, sul ciglio della strada. Ancora qualche metro più in là e l'auto con a bordo l'avvocatessa priva di sensi si sarebbe schiantata contro il guardrail salvo poi, sfondarlo e finire giù nella scarpata! I due militari hanno prontamente soccorso la donna, che liberata dalla cintura di sicurezza, è scoppiata in un pianto liberatorio avendo capito il pericolo a cui era scampata! Successivamente con l'auto militare l'hanno accompagnata al Pronto Soccorso dell'Ospedale "San Giovanni di Dio" di Lagonegro, dove è  stata visitata dai sanitari, che l'hanno sottoposta a esami strumentali e di laboratorio. Accertatisi che non aveva nulla di grave, ma che si era trattato di un malessere transitorio, è stata affidata alle amorevoli cure  dei familiari, avvertiti dai due militari che in attesa del loro arrivo, da veri "angeli della strada" non l'hanno lasciata sola un solo minuto! I due, rientrati in caserma e steso il rapporto giornaliero e averlo riposto nel cassetto del loro superiore gerarchico, hanno fatto rientro ognuno alla propria abitazione, stanchi e provati dalla giornata, ma contenti di aver salvato la vita a una donna priva di sensi! Per i due militari una giornata intensa di emozioni, ma tutto sommato come tante altre, visto che di interventi "salvavita" ne hanno tanti al loro attivo! A rivelare questa pagina finita bene, è stata la stessa donna, che ha rotto il "segreto", pubblicando di recente, su un social network, un post in cui descriveva l'accaduto e ringraziava i suoi due "angeli della strada" dalla nera e gloriosa uniforme di Carabiniere: il Brigadiere Salvatore Colicchio e il suo superiore, il Maresciallo Ordinario Giorgio Polverino, per avergli salvato la vita! Post, che in men che non si dica ha fatto il giro della cerchia di parenti, amici e colleghi, che hanno pensato bene di renderne edotta la nostra Redazione! L'ennesima storia andata a buon fine, grazie a due servitori dello Stato, che ogni giorno rischiano la loro vita per salvare quella altrui!
(Pino Di Donato)


Il Brigadiere CC Salvatore Colicchio di Sapri

Inserito da Golfonetwork sabato 18 marzo 2023 alle 18:08 commenti( 0 ) -

Sapri: 50 anni di Radio in Fm (1973-2023)
Sabato prossimo, 18 marzo, alle ore 11.00, sarà inaugurata a Sapri, nei locali della Biblioteca Comunale, la Mostra "50 anni di Radio in Fm, nel ricordo di Nino Postiglione", primo pirata-pioniere in Italia delle mitiche Radio Libere..."ma libere veramente", come cantava Eugenio Finardi nella famosa canzone "La radio"!
Allestita dallo storico speaker radiofonico e giornalista saprese Tonino Luppino, che è Consigliere Nazionale della REA (Radio Televisioni Europee Associate), la Mostra racconta, con foto, video, quadri esplicativi e dieci radio d'epoca del collezionista di Sala Consilina Nicola Spolzino (sono oltre 4.500, gli apparecchi radiofonici nel suo magazzino!), i "50 anni delle Radio Libere", nel ricordo del potentino Bonaventura Postiglione, detto Nino, che il 26 gennaio del 1973 registrò alla Camera di Commercio di Potenza la ditta "Radio Diffusione", che poi diventerà "Radio Potenza Centrale" : oggi, l'emittente radiofonica lucana più ascoltata in Basilicata e ricevibile anche in altre regioni!
La Mostra, resterà aperta fino al 31 agosto e sarà visitata anche dagli studenti di Sapri e del golfo, con una guida speciale: Tonino Luppino, uno dei pionieri delle Radio Libere in Campania.
"Sarà emozionante-osserva Tonino Luppino - ricordare quella fantastica stagione di libertà, che onoro' gli articoli 21 e 41 della nostra Costituzione Repubblicana e caratterizzò, dal punto di vista sociale, culturale e politico, i decenni a venire".
"E sarà anche bello -aggiunge- comunicare, soprattutto ai giovani, che la prima Radio in Fm è nata al Sud, cioè a Potenza, grazie al mitico Nino Postiglione, volato in Cielo nel 2013, che ha tolto la primogenitura radiofonica a Radio Milano International e Radio Parma".



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Inserito da Golfonetwork giovedì 16 marzo 2023 alle 20:02 commenti( 0 ) -

Inaugurato stamani a Sapri il Polo didattico di Unitelma Sapienza
La Biblioteca Comunale di Sapri, diventa sede del nuovo Polo Didattico dell’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza.
Al taglio del nastro hanno partecipato il Sindaco di Sapri Antonio Gentile, Antonello Folco Biagini, Magnifico Rettore di UnitelmaSapienza, Donato Squara, Direttore Generale di Unitelma Sapienza, Marco Cilento, Sapienza Università di Roma, Amalia Morabito, Assessore alla Cultura del Comune di Sapri, Bruno Zappia, Consigliere Delegato alle Politiche Giovanili del Comune di Sapri. Ha moderato Roberto Sciarrone, responsabile Ufficio Stampa Unitelma Sapienza.
In platea anche il Comandante della Compagnia Carabinieri di Sapri Capitano Francesco Fedocci, il Comandante della Tenenza di Finanza di Sapri, Sottotenente Nunzio Tricoli, ed i rappresentanti della Pro Loco Sapri, della società cooperativa Accademia del Cilento, di Confesercenti Territoriale Sapri-Golfo di Policastro, di Associazione Culturale Proudhon Golfo Di Policastro e del movimento Italia del Meridione sezione di Sapri, oltre che della dirigente scolastica dell’IIS Pisacane Sapri, Franca Principe.
L’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza è una delle 11 università telematiche autorizzate dal Ministero dell’Università e della Ricerca a rilasciare titoli di studio aventi valore legale. Istituita con il D.M. 7 maggio 2004 con la denominazione originaria Università telematica TEL.M.A., il 31 marzo 2010 a seguito di accordi tra Formez e Sapienza Università di Roma, assume la nuova denominazione “Unitelma Sapienza”.Il primo corso di laurea è stato attivato nel novembre 2005.
(Vito Sansone)



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Inserito da Golfonetwork giovedì 16 marzo 2023 alle 19:10 commenti( 0 ) -

La ricorrenza storica: Joe Petrosino, i Funerali



Il grande poliziotto assassinato a Palermo il 12 marzo 1909, è stato l'unico italiano che ebbe due funerali di Stato.
Il generale Billingham, capo della polizia di New York e dal quale il Petrosino dipendeva, aveva sùbito autorizzato la spesa per il rientro in America e perciò, per desiderio delle autorità americane, dopo l'autopsia avvenuta il 14 marzo intorno alle 12:30, il corpo venne ricucito e ricomposto perfettamente; vestito e posto in una cassa di noce foderata di zinco, costruita solidamente per resistere al lungo viaggio.
Un primo funerale si celebrò il 19 marzo nel capoluogo siculo. Riuscì solenne, non solo per il concorso delle autorità locali, dei consoli, delle numerose e varie rappresentanze, ma per la spontanea manifestazione di simpatia verso l'ucciso fatta dalla cittadinanza, profondamente colpita dall'audacia, dalla baldanza e dalla presunzione d'impunità con la quale fu preparato e consumato il delitto.
La salma, dal cimitero di Rotoli, di buon mattino fu portata all'Albergo dei poveri e posta in una improvvisata camera ardente dove facevano la guardia d'onore due agenti di città in grande uniforme. Verso le ore 13 giunsero altre 180 guardie di città sempre in grande uniforme.
A sinistra dell'ingresso principale vi erano due plotoni di carabinieri, pure loro in alta uniforme. Nel vestibolo si notavano corone di fiori inviate dalle diverse autorità.
Alle 14, come disposto dal regio commissario Bladier, ordinatamente, cominciò a sfilare il corteo da piazza Indipendenza per sciogliersi in piazza Castelnuovo. La banda cittadina precedeva in tenuta di gala, seguivano i plotoni armati, le guardie di città, i cantonieri municipali, i pompieri, le guardie daziarie e la guardia di finanza; quindi seguiva il carro tirato da quattro cavalli neri.
Il carro era fiancheggiato dai carabinieri reali e lo seguiva un'immensa folla di autorità e notabili cittadini tra cui gli Onorevoli Tasca e Di Travia, direttori e redattori di giornali ecc..
Il corteo attraversò Via Vittorio Emanuele e via Maqueda tra due fitte ali di popolo che si scoprivano il capo al passaggio della salma. Avanti la chiesa dei Monti tutti i corpi armati si schierarono presentando le armi al passaggio del feretro. Appena giunti in piazza Castelnuovo, prima che il corteo si fosse sciolto, il carro, dileguandosi d'un tratto, prese inaspettatamente la corsa dirigendosi al molo dando luogo a svariati commenti.
Si ricorse a questo stratagemma per evitare i discorsi che parecchi oratori avevano preparato e per impedire una minacciata dimostrazione contro le autorità politiche, alle quali si fece l'accusa di non avere affatto protetto il poliziotto italo-americano.
Il 23 marzo la salma fu imbarcata sul transatlantico Slavonia; la cassa, coperta di drappi neri e fiori, fu sistemata in una cabina trasformata, per l'occasione, in camera ardente. All'imbarco assistettero il console americano, le autorità locali e la colonia americana.
Un secondo funerale fu celebrato a New York. Il Daily Telegraph così descrisse l'evento: "Si crede che almeno centomila persone abbiano reso tributo alla memoria del luogotenente della polizia Petrosino, il terrore della Mano Nera, la cui salma fu tumulata nel pomeriggio di oggi (12.4.1909 giusto un mese dopo il delitto). Il corteo funebre era lungo due chilometri e mezzo.
La bara era portata a spalle ed era coperta dalla bandiera degli Stati Uniti e da una quantità di fiori. Nel quartiere straniero uomini e donne si inginocchiavano, alcuni pregando in silenzio e altri scoprendosi riverentemente il capo.
Le bande musicali delle varie divisioni di polizia seguivano il corteo suonando marce funebri. Il corteo entrò nella cattedrale dove Mons. Kearney celebrò la Messa e Mons. Lavalle diede la benedizione alla salma. La funzione era accompagnata dal canto di cento scolaretti. Duemila agenti di polizia seguivano il corteo oltre alle deputazioni di sessanta associazioni italiane in uniforme. La signora Petrosino, la giovane vedova del poliziotto assassinato, ha fatto pubblicare dai giornali ringraziamenti alla città di New York per l'omaggio reso alla memoria del defunto marito."
(Ferruccio Policicchio)



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Inserito da Golfonetwork giovedì 16 marzo 2023 alle 19:01 commenti( 0 ) -

Ex Edificio Scolastico Villammare, comunicato Comune di Vibonati
Il comune di Vibonati ha indetto la procedura di gara per la demolizione e la ricostruzione dell’Ex Edificio Scolastico di via della Repubblica.
Un intervento atteso da tempo e per cui l’amministrazione aveva ottenuto un finanziamento P.N.R.R. di ben 1,387 milioni di euro.
Con la pubblicazione del bando di gara ci saranno 30 giorni di tempo per rispondere e subito dopo si inizieranno i lavori che riqualificheranno uno spazio vitale per la frazione rivierasca che avrà un Centro Polifunzionale con un Auditorium per iniziative e manifestazioni.
Per la presentazione dalla propria offerta da parte delle ditte interesssate il termine ultimo è l’11 Aprile 2023.
(Comune di Vibonati)



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Inserito da Golfonetwork martedì 14 marzo 2023 alle 18:13 commenti( 0 ) -

Chiusura Punto Nascite P.O. Sapri, si prepara la mobilitazione
A Sapri e nel Golfo di Policastro si prepara la mobilitazione per scongiurare nuovamente la chiusura del Punto Nascite dell’ospedale. Nel mirino c’è la Regione Campania ed il presidente Vincenzo De Luca, con un obiettivo ben preciso: riformulare la richiesta di deroga che sia conforme alle direttive del Decreto Balduzzi (500 parti l’anno, ndr) ma che tenga conto anche dell’orografia del territorio e di altre caratteristiche.
Le parti sono pronte a preparare un documento circostanziato da sottoporre al Governatore, affinché quest'ultimo invii al Ministro Schillaci una nuova richiesta di deroga per il PN saprese.
È quanto emerso dal primo incontro organizzato dal Comitato di Lotta in difesa dell’ospedale di Sapri, a cui hanno partecipato i sindaci di Sapri (capofila del distretto 71 che comprende i comuni del Basso Cilento), Torraca, Vibonati, Ispani e Caselle in Pittari, l’assessore comunale di Sapri alle Politiche della Salute Gerardina Madonna, l’assessore comunale di Sapri al Governo del Territorio, Rapporti con altri Enti, Porto, Personale, Aree periferiche Tommaso Cetrangolo, la Cgil con il Responsabile Area Sud ASL Salerno della Fp Domenico Vrenna ed il responsabile dello SPI-CGIL di Sapri-Camerota Gerardo Triani, il gruppo di minoranza "SiAmo Sapri", oltre ad un centinaio di cittadini ed ai rappresentanti di diverse associazioni, movimenti politici, al dirigente scolastico dell’IIS Da Vinci di Sapri Corrado Limongi ed al dottor Giuseppe Di Vita – già primario del reparto di rianimazione del presidio ospedaliero dell’Immacolata.
Il presidente del Comitato di Lotta Luciano De Geronimo, ha lanciato un appello ad aggregare le forze per concertare un'iniziativa comune preparando una documentazione circostanziata da proporre alla Regione. Il sindaco di Sapri ha detto che è pronto a preparare insieme agli altri primi cittadini una nuova bozza di deroga. Ma il colpo a sorpresa arriva dall’intervento del primo cittadino di Vibonati, Manuel Borrelli, il quale ha detto e confermato che sarà proprio la Regione Campania che presenterà una nuova richiesta di deroga per i punti nascite di Sapri e Polla.
«C’è bisogno, nella formulazione della nuova richiesta di deroga per il Punto Nascite di puntare sulla sicurezza delle partorienti a Sapri – rimarca il dottor Giuseppe Di Vita – Quindi occorre una nuova check-list, va indicato che sarà attivato il concorso a responsabile del reparto e che verrà completato il concorso per nuovi ostetrici ginecologi. Questo concorso pare che si completerà entro giorno 17 marzo. Va attivata inoltre la partoanalgesia, cioè il parto senza dolore, facendo dei corsi di formazione per ostetriche e ginecologi».
Nei mesi scorsi si è parlato anche di accorpamento tra Sapri e Vallo, in realtà, in attesa delle assunzioni complete, è più corretto parlare di interscambio e di rotazione di personale, essendo i due presidi ospedalieri nel raggio di 50 km.
«Oggi è emerso che siamo ancora in partita, anche alla luce di quanto ci ha riportato il sindaco di Vibonati – tuona De Geronimo – Ci siamo candidati a dare una mano per preparare questa deroga ed anche la check-list che arriverà dopo questa deroga. È chiaro che tutto questo prevede la modalità di stato di agitazione. Rimarremo all’erta. Dobbiamo prendere atto che finalmente c’è da parte dell’opinione pubblica un’unione ed una compattezza su questo tema fondamentale»
«Era doveroso informare anche sul procedimento che in questi mesi è stato portato avanti a tutela della nostra struttura e del punto nascita – aggiunge il sindaco di Sapri, Antonio Gentile – C’è bisogno di una deroga che sia richiesta nei modi e con i canoni previsti dal Decreto Balduzzi. Ci attiveremo anche noi per scriverla e sottoporla alla Regione e per sottoporla al Governo. La sottoporremo a tutte le parti politiche ed a tutte le istituzioni per dimostrare che i numeri della nostra struttura sono in sicurezza e possono rispettare i canoni del decreto Balduzzi. Mancano degli investimenti da parte della Regione Campania che non comportano particolari difficoltà e che, siamo certi, potranno e dovranno prendere. I sindaci sono a fianco del Comitato di Lotta>>.
Staremo a vedere. Ora la palla passa al governatore della Campania, De Luca, il quale lo ricordiamo mercoledì scorso aveva definito, durante un incontro a Roccagloriosa, i sindaci del territorio dei pellegrini, addossando tutta la responsabilità in capo al Ministero della Salute ed a quello dello Sviluppo Economico invitandoli a protestare a Roma.
(Vito Sansone)



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Inserito da Golfonetwork lunedì 13 marzo 2023 alle 17:46 commenti( 1 ) -

Scario: Teatro Sotto le Stelle...in riva al mare VI Edizione



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Inserito da Golfonetwork lunedì 13 marzo 2023 alle 17:16 commenti( 0 ) -

Josè Ortega «incontra» gli studenti del golfo di Policastro
Decaologo per la democrazia: Josè Ortega 'incontra' gli studenti del golfo di Policastro
Ortega incontra gli studenti del Golfo di Policastro. Dopo esser rimasto in mostra per due mesi a Palazzo Sant’Agostino (sede della Provincia di Salerno) ed incontrato il favore del pubblico, soprattutto giovanile, degli istituti superiori salernitani, delle associazioni culturali, il Decalogo per la Democrazia arriva a Sapri.
Mercoledì 15 marzo alle ore 16.00, presso l’Auditorium 'G. Cesarino' di Sapri, si terra` l’apertura dell'esposizione. All'inaugurazione parteciperanno i sindaci di Sapri e San Giovanni a Piro, Antonio Gentile e Ferdinando Palazzo, il consigliere provinciale delegato al Turismo e promozione Pasquale Sorrentino e il consigliere regionale Andrea Volpe. Sono previsti i saluti dei dirigenti scolastici Maria De Biase, Franca Principe e Corrado Limongi. Concludera` i lavori l’assessore regionale al turismo Felice Casucci.
La mostra, a cura di Franco Maldonato, direttore del Polo Museale di San Giovanni a Piro, raccoglie i dieci ‘cartelli’ che Jose´ Ortega consegno` ai suoi conterranei quale auspicio e, al contempo, ammonimento per l’avvento della monarchia costituzionale dopo la triste parentesi franchista e testimonia il fascino e il valore universale della poetica civile del Pinto`r.
L’esposizione rimarra` aperta al pubblico fino al 29 marzo 2023, con ingresso gratuito.
(Luigi Martino)



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Inserito da Golfonetwork lunedì 13 marzo 2023 alle 17:12 commenti( 0 ) -

Volley A2: Cave del Sole Lagonegro - Agnelli Tipiesse Bergamo 1-3
MARSICOVETERE. Alla fine conta l'esperienza nei momenti cruciali, ed è quella che mette sotto rete Bergamo, corsara al palasport di Villa d'Agri contro una Cave del Sole Lagonegro grintosa e coriacea nel tener testa al sestetto di coach Morato. Una sconfitta indolore per i biancorossi lucani; infatti, grazie al KO subìto da Reggio Emilia (penultima in classifica), i lucani restano al terz'ultimo posto a quota 24 con un punto di vantaggio sugli emiliani. Ora per il sestetto di coach Lorizio inizieranno tre finali. L'obiettivo è di staccare Reggio Emilia e lasciarla ad almeno 3 punti per evitare, in questo modo, le forche caudine del play-out retrocessione.
Nel primo set Bergamo sempre avanti con l'allungo al 16-21. A questo punto Lagonegro sul turno di battuta di Wagner piazza un parziale di 6-0 conducendo i suoi sul 23-21. La prima palla set viene annullata da Padura Diaz; quindi una lunga serie di tira e molla con la Cave del Sole che ha altre sette occasioni per aggiudicarsi il parziale. Alla fine, però, sono i bergamaschi a chiudere, dopo 43 minuti sul 33-35.
Secondo set combattuto solo nelle prime battute poi Bergamo prende il largo sul 15-19 e Lagonegro non riesce più a rimettersi in corsa. Nel terzo arriva la reazione dei padroni di casa che conducono sempre e riescono a vincere il set. La situazione si ribalta nel quarto con Bergamo che conduce dal 9-12 e incrementa il vantaggio fino alla fine vincendo 19-25.
Secondo set in equilibrio fino al 7 pari, quando Padura sale in cattedra con due aces di fila: 7-10. Ma i biancorossi non mollano ed agguantano il pari sul 14-14 grazie al servizio vincente di Izzo. Padura va nuovamente al servizio e mette in difficoltà la ricezione dei padroni di casa, già abbastanza deficitaria nel primo parziale. Bergamo va a +4 (15-19) ed incrementa con Held che attacca sul 16-21 e mette la parola fine sul secondo set. Alla Cave del Sole stavolta non riesce la rimonta e Bergamo va sul 2-0.
Coach Lorizio striglia i suoi ragazzi e l'effetto positivo si vede. Lagonegro va sul 7-3 e riesce a tener testa alle velleità di rimonta di Held e compagni. Una pipe di Urbanowicz porta la Cave del Sole sul 13-9. Il polacco è protagonista anche nelle fasi successive con un mani e fuori e la diagonale del 18-12. Quindi l'ace di Izzo. Bergamo, però, recupera un break e si porta sul 23-17. Cominetti manda out e si arriva al set-point per i biancorossi, che chiudono vittoriosamente sul 25-19.
Galvanizzata dall'aver rimesso il match in carreggiata, Lagonegro prova a far sentire il fiato sul collo all'Agnelli Tipiesse. Gli ospiti trovano, però, il vantaggio sul 7-9, complice anche l'asta toccata da Urbanowicz. Il polacco si fa perdonare con un mani out (10-12), Bergamo con Copelli allunga sul 12-15 e poi 12-16. Un distacco che sostanzialmente viene mantenuto fino alla fine, con Cargioli e compagni che si impongono 20-25 portandosi a casa i 3 punti.
(Vito Sansone)

Cave del Sole Lagonegro vs Agnelli Tipiesse Bergamo 1-3
(33-35, 19-25, 25-19, 20-25)

43', 30', 27', 28' tot 2h 08'

Cave del Sole Lagonegro: Boscardini 5, Biasotto Man, Izzo 7, El Moudden (L), Panciocco 12, Biasotto Morgan, Mastrangelo, Bonola 5, Wagner 18, Di Carlo (L), Armenante 5, Urbanowicz 12. All. Lorizio

Agnelli Tipiessse Bergamo: Copelli 12, Held 23, Catone, Lavorato, Cargioli 11, Cominetti 8, Toscani (L), Pahor, Baldi 2, Mazzon, Cioffi, Padura 19, De Luca, Jovanovic 4. All. Morato

Lagonegro: 9 muri, 4 Ace, 13 Errori in battuta, 47% Attacco, 52% (28%)Ricezione

Bergamo: 9 muri, 6 Ace, 18 Errori in battuta, 53%Attacco, 46% (25%) Ricezione

Arbitri: Gasparro e Vecchione

Interviste di Vito Sansone a Pino Lorizio (coach Cave del Sole Lagonegro)
e Nicola Carlomagno (presidente Cave del Sole Lagonegro)

www.telearcobaleno1.it




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Inserito da Golfonetwork lunedì 13 marzo 2023 alle 16:56 commenti( 0 ) -

La ricorrenza storica: Joe Petrosino, l´assassinio



Un uomo alto e robusto, rubicondo e sbarbato, con le mani piene, le dita grosse e corte, i capelli cortissimi quasi da farlo apparire calvo a prima vista, fu barbaramente assassinato a Palermo la sera del 12 marzo 1909, intorno alle ore 21, con tre colpi di rivoltella calibro nove.
Calzava scarpe nere, indossava un vestito nero, cravatta marrone e soprabito grigio scuro. Nel taschino del gilé, legato al secondo occhiello, aveva un orologio con catena d'oro. Vicino al cadavere c'era l'ombrello e il duro cappello. Le poche persone presenti, prese dal panico, si dileguarono, ma, poco dopo, alcuni più coraggiosi e curiosi si avvicinarono all'uomo disteso per terra, già cadavere, all'estremità della piazza Marina; centro del movimento commerciale, finanziario e giudiziario cittadino; popolato al mattino, ma di sera con poche persone. Tra loro vi erano un marinaio della regia nave "Calabria" e un tenente medico il quale, nel dubbio che il colpito fosse ancora vivo, per esaminarlo attentamente lo girò dalla posizione in cui si trovava. Ma avendone constatata la morte lo affidò alla custodia del marinaio che nel frattempo aveva recuperato una rivoltella poco lontana.
Non tardarono ad arrivare polizia e Giudice istruttore, cav. Cosentino, il quale agli astanti domandò se qualcuno lo conoscesse. Ovviamente le risposte furono negative e dopo le sommarie constatazioni sul corpo, ordinò la perquisizione. Non si impiegò molto tempo a capire che si trattava di Giuseppe Petrosino, il noto e famoso poliziotto italo-americano che si trovava a Palermo dal 28 febbraio.
Sul cadavere vennero riscontrate tre ferite: una alle spalle penetrante in cavità senza foro di uscita; una seconda al collo nella regione posteriore con il foro d'entrata nella regione anteriore e la terza strisciante la tempia destra. Le prime due ne causarono la morte, principalmente la prima, quella alle spalle.
Quel giorno era uscito dall'hotel alle 9 per espletare delle pratiche e nel pomeriggio si era recato a due appuntamenti: uno verso le 15 e l'altro alle 16,30. Alle 20, come al solito, cenò al "caffè Loreto" e, dopo il pasto, si allontanò dal locale verso l'estremità della piazza, nell'oscurità, dove terminava il binario del tram. Lì si consumò il delitto, colpito alle spalle mentre era inerme. La rivoltella ritrovata a terra, con un colpo esploso, apparteneva a uno degli assassini; la sua fu rinvenuta nella valigia.
Addosso gli trovarono una carta di riconoscimento rilasciata dal Console Generale degli Stati Uniti; un foglio di riconoscimento rilasciato dal nostro Ministero degli Interni, a firma del Comm. Leonardi, in cui si pregavano Prefetti e Questori del Regno a fornire al Petrosino le informazioni che occorressero per adempiere al mandato affidatogli dalla polizia americana; una lettera di presentazione, che non ebbe tempo a presentare, scritta da L. Bonanno il 2 febbraio 1909, per il sindaco di Palermo e senatore del Regno, Comm. Di Martino; una lettera per il Cav. Enrico Ghilardi commissario del porto di Palermo e altre lettere per altrettante autorità locali.
Sir Bishop - Console statunitense a Palermo e suo interlocutore privilegiato col quale si incontrava quasi giornalmente - dichiarò: "Abbiamo avuto frequenti discussioni. Io lo esortavo a farsi scortare dai carabinieri, eguale esortazione ebbe da un suo agente".
Infatti addosso gli fu anche rinvenuto un biglietto su cui era scritto: "Abbiatevi riguardi, siate cauto, non andate solo perché costì non siete in mezzo ad amici e non ci siamo noi per difendervi", e rimase vittima dei malavitosi per aver avuto troppo coraggio.
Gli Statunitensi sentirono la morte del "loro" eroe come una forte offesa proprio mentre i loro falegnami stavano costruendo baracche per calabresi e siciliani colpiti da un tremendo terremoto alla fine del 1908 (28 dicembre), e mentre i terremotati, tra le rovine, ancora mangiavano le razioni militari americane.
Le indagini conclusero che l'assassinio fu compiuto da "La Mano Nera" per ordine di persone che dal Petrosino erano state espulse da New York e tradito da persone che aveva come confidenti. Da alcuni, invece, si disse che "La Mano Nera" non esisteva, che era una invenzione del Petrosino per giustificare insuccessi. Purtroppo è doloroso, ma dobbiamo avere il coraggio di ammettere che alcuni dei nostri connazionali, sul suolo americano, produssero quella vasta e mostruosa congiura del delitto e il disgraziato dovette provare la verità delle sue asserzioni morendo, come oggi, 114 anni fa!
(Ferruccio Policicchio)



Trafiletto della morte apparsa sul Corriere della Sera
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Inserito da Golfonetwork domenica 12 marzo 2023 alle 15:27 commenti( 0 ) -

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