Sapri: ritrovata bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale
Il 5 gennaio scorso il primo sopralluogo congiunto con i militari del 21 Reggimento Genio Guastatori di Caserta, i Carabinieri di Sapri e la Polizia Municipale nei pressi dell’ordigno bellico rinvenuto su suolo privato nel nostro Comune. I militari del Genio hanno constatato che si tratta di una bomba d’aereo di fabbricazione statunitense da 500 lbs inesplosa. L’ordigno è stato messo in sicurezza e posto sotto sorveglianza dalle FFOO. Per la definizione dell’intervento, come da protocollo, seguiranno le operazioni coordinate dalla Prefettura di Salerno che, inoltre, ringrazio per l’immediato, continuo e costante supporto. (Antonio Gentile - Sindaco di Sapri)
San Giovanni a Piro, comunicato gruppo consiliare «Liberi di Scegliere»
Mozioni Consiglio Comunale 30/12/2021 - Provvedimenti Emergenza Covid ed un Bilancio Partecipativo per San Giovanni a Piro, Bosco e Scario Il 30 dicembre si è tenuto l'ultimo Consiglio Comunale del Comune di San Giovanni a Piro dell'anno 2021. Diversi gli argomenti all'ordine del giorno tra cui il Bilancio di previsione, le aliquote della Nuova Imu, le tariffe della Tari e l'addizionale Irpef per il 2022. Il Gruppo d'opposizione ha votato contro la conferma delle aliquote 2021 anche per l'anno 2022 "ci saremmo aspettati uno sforzo in più da parte dell'Ente - dichiara il Consigliere d'opposizione Alberico Sorrentino - vista la solidità delle casse comunali ed il lavoro di lotta all'evasione portato avanti dall'Ufficio Tributi, ciò nell'ottica di alleggerire il carico fiscale sulle famiglie già provate dagli effetti economici dell'emergenza Covid". La seduta consiliare è stata anche l'occasione per presentare due mozioni all'attenzione dell'Assise. La diffusione del contagio da Covid-19 che ha investito in pieno anche il Comune di San Giovanni a Piro (con circa 50 casi ad oggi) ha portato i consiglieri d'opposizione ad avanzare diverse proposte: "Abbiamo chiesto al Sindaco - dichiara la consigliera Elisa d'Andrea - di comunicare con cadenza periodica i dati relativi all'emergenza, onde evitare il diffondersi di notizie non veritiere e maggiori controlli. Inoltre - continua la consigliera scariota - abbiamo posto l'attenzione sulla possibilità di istituire una convenzione per una "tampontax" con le farmacie locali per agevolare le famiglie con un ISEE inferiore ai 10mila euro, oltre che per garantire un rientro a scuola in sicurezza agli alunni del nostro Istituto Gaza, assicurando agli stessi ed al personale scolastico un tampone gratuito". La seconda mozione ha avuto ad oggetto la proposta del "Bilancio Partecipativo" consistente nell'assegnare una quota di bilancio dell'Ente locale alla gestione diretta dei cittadini e delle forme di aggregazione civica, chiamati a decidere direttamente come spendere le risorse del bilancio comunale; Sarà il regolamento adottato dall'Ente a definire le aree tematiche e l'importo da destinare ai progetti che saranno proposti dai cittadini e VOTATI dagli stessi. "D'intesa con il Presidente del Consiglio Comunale dott. Giuseppe Scarano, afferma con entusiasmo l'ex candidato a Sindaco Sorrentino, sarà istituita nella prossima seduta utile una Commissione per l'adozione del Regolamento (una bozza del quale è stata già presentata all'Assessore Lucia d'Angelo sulla scorta dell'esempio del Comune di Verbania) che disciplinerà l'utilizzo di questo importante strumento di democrazia diretta". San Giovanni a Piro, 03 gennaio 2022 Alberico Sorrentino Antonio Di Mauro Elisa D'Andrea Sandro Paladino (Liberi di Scegliere)
Fortunato:Golfo di Policastro e Aeroporto Napoli Capodichino da oggi più vicini
Fortunato: “Golfo di Policastro e Aeroporto Internazionale Napoli Capodichino da oggi più vicini grazie al servizio TPL” Con decreto numero 604 del 30/12/2021, la Regione Campania autorizza il servizio TPL, linea Policastro Bussentino-Napoli Aeroporto. Le corse saranno così distribuite: Policastro Bussentino-Napoli Aeroporto, A1 Ore 7.00, A2 ore 9.00, A3 ore 16.00 Napoli Aeroporto-Policastro Bussentino, R1 ore 16.00, R2 ore 19.00, R3 ore 22.00
“Un altro grande risultato –Commenta il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato- finalmente chi deve raggiungere l'Aeroporto di Napoli dal golfo di Policastro, potrà farlo in tutta comodità, sono infatti previste per il Comune di Santa Marina due corse mattutine e una pomeridiana per l’andata e altre tre corse per il ritorno, che fermeranno nella frazione Policastro Bussentino. Un servizio essenziale che collegherà direttamente il nostro Comune con l’Aeroporto di Napoli. Il mio plauso personale alla regione Campania e alle Autolinee Curcio, per aver reso possibile questo servizio”. (Comune di Santa Marina)
L´angolo della ricorrenza storica: il terremoto del 1857
Relativamente all'anno 1857 queste contrade, dalla storia Nazional-Risorgimentale, vengono ricordate per la Spedizione di Carlo Pisacane. Ma le scosse di terremoto avvertite pochi giorni fa, una intorno a mezzogiorno della vigilia di Natale e un'altra alle sei del mattino del giorno precedente, hanno portato alla memoria la jattura di cui furono colpite alla fine del 1857. Il 16 dicembre, alle 21:15, un terremoto dell'11° della scala Mercalli interessò la Val d'Agri, il Vallo di Diano e la Basilicata. La terra tremò in modo ondulatorio da est verso ovest per circa 60 secondi. Dopo un intervallo di pochi minuti una seconda scossa, molto più forte, durò, fortunatamente, la metà del tempo rispetto alla prima. Tanto l'una che l'altra scossa furono accompagnate da un forte boato. Nelle 24 ore successive il terremoto continuò a farsi sentire ripetutamente con scosse più leggere. Scosse furono ancora avvertite alle 6:30 della notte di capodanno e intorno alle 18:30 del 1° gennaio senza recare danno. L'assestamento perdurò sin l'anno dopo. Interi paesi, nel raggio di 3.200 km furono rasi al suolo. Molte frane, generalmente innescate da fenomeni meteorologici, furono causate dal sisma. Persero la vita intorno alle 11.000 persone di cui oltre 9.800 nella sola provincia di Potenza. In quei luoghi dove per buona parte le abitazioni minacciarono alla rovina, immediatamente si frapposero ripari alla giornata, tutti a spese dei proprietari. Gli animi di tutti furono invasi di grande spavento e ognuno, specialmente di notte, lasciava la casa per abitare sotto le tende o nelle capanne allestite nelle pubbliche piazze e nelle campagne vicino agli abitati.
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Il governo centrale si limitò a fare appello alla carità pubblica, interna ed estera. Con Rescritto del 26.12.1857 il sovrano autorizzò una colletta da attuarsi a mezzo di commissioni dovendosi inviare il ricavato direttamente al Ministro dell'Interno attraverso i Sottintendenti. Nella sua somma religiosità il re prescrisse anche "che a preferenza siano riattate, a spese della colletta, le Chiese parrocchiali". Oltre 20.000 ducati, infatti, furono poi spesi per il restauro di Chiese, Cappelle e monasteri femminili. Ma le attenzioni inerenti alla ricostruzione andarono da lì a poco affievolendosi e sparirono del tutto alcuni anni dopo. Il potere centrale distolse il suo sguardo dalle rovine e dai problemi causati dal terremoto per concentrarsi sul controllo militare del territorio. Dal governo furono inviati appena 450 soldati, un numero irrisorio rispetto all'entità dei bisogni. I soccorsi, mal collegata era la zona per la deficienza di viabilità, oltre che scarsi, arrivarono tardi. L'unica via carrabile fino a Lagonegro era la "Consolare" o "Strada regia", già S.S.19. Solo Potenza e la provincia di Salerno erano accessibili con carri. Inoltre tanti soccorritori si ammalarono per equipaggiamento inadeguato e per non essere abituati ai rigori del clima montano. La colletta fruttò, secondo le stime ufficiali, circa 177.000 ducati, una cifra irrisoria e limitata dovuta principalmente alla poca simpatia e alla poca fiducia di probità che godeva in Europa il governo del re Ferdinando II: chiuso e intollerante. Il Borbone denunciò che gli aiuti privati inglesi portavano con sé anche propositi di rivoluzione e di socialismo. Cosa assai importante fu l'ordine pubblico. I Regi Giudici ed i Capi Urbani furono incaricati a non far mancare le pattuglie, di giorno e di notte, per evitarsi furti ed altri inconvenienti. Ad aggravare ulteriormente la situazione si frappose il brigantaggio post unitario - un problema che di per sé causò migliaia di morti negli anni dal 1861 al 1865 - che trovò terreno favorevole catalizzando lo scontro dei contadini per la mancata divisione delle terre demaniali a cui si aggiunsero le ingiustizie accumulate in anni di mal governo nelle altrettanto gravi emergenze dei terremoti del 1851 e 1853. Nessuno, tra i nostri geologi e vulcanologi, se ne occupò direttamente e molto poco avremmo saputo noi, oggi, se del sisma non si fosse interessato l'ingegnere irlandese Robert Mallet, studioso e autore di opere sulle teorie dei terremoti, il quale, dalla Royal Society di Londra ebbe finanziata, per fini scientifici, una missione in loco. Lo storico lucano Giacomo Racioppi fu tra i primi a narrare, a puntate, tra il 24 marzo e il 28 aprile 1858, sul settimanale Iride, un quadro descrittivo sugli effetti catastrofici causati dal sisma. Il 24 maggio 1860 Mallet consegnò il suo rapporto, ossia la massa di appunti e dati, sistemati ed elaborati. Furono anche realizzate 156 foto i cui originali sono a disposizione presso la Biblioteca della Royal Society insieme agli schizzi, le mappe e il manoscritto. Solo successivamente, a fatica, Mallet poté pubblicare il manoscritto che attirò poco interesse in Italia dove sono note solo 4 copie (tre a Napoli e una a Roma), ma che divenne un testo da cui apprendere come studiare i terremoti, oggi fortunatamente riproposto a cura di Graziano Ferrari. Siccome l'evento accadde in un momento politicamente delicato - si stava preparando il processo ai superstiti della "Spedizione Pisacane" - il terremoto fu recepito, anche da persone autorevoli, come un castigo divino per non aver saputo accogliere l'uomo della libertà. Ricordando quell'evento dopo 164 anni, auguriamo, con la certa approvazione del lettore, che nessuno mai più possa raccontare una storia simile, triste e dolorosa, segnata da grandi lutti e moltissime sofferenze umane. (Ferruccio Policicchio)
Villammare: ufficio postale chiuso nei prossimi giorni
Domani mattina eseguiremo dei lavori di sistemazione all’edificio di via della Repubblica dove è ubicato l’ufficio postale. Nei giorni scorsi ci sono state delle infiltrazioni di acqua che avevano messo in ginocchio l’impianto elettrico e che pensavamo di aver risolto attraverso la sistemazione della guaina danneggiata. Nel pomeriggio, dopo una interlocuzione con i dirigenti di Poste Italiane, abbiamo convenuto di effettuare un intervento più completo fermo restando che il comune di Vibonati ha già ottenuto un finanziamento di 1.3 milioni di euro per la demolizione e la ricostruzione di un nuovo edificio. L’ufficio postale riaprirà al termine dei lavori che inizieranno immediatamente. (Comune di Vibonati)