Fuori dall'Alta Velocità per soli 10 km in più! Chi vuole tenere ancora isolati il Basso Cilento e il Golfo di Policastro? Milioni di vacanzieri non valgono una piccola galleria? La scelta fatta da RFI: Vallo di Diano-Praia
La soluzione equa, senza nuocere alla percorrenza: Vallo di Diano-Sapri-Praia. Tre stazioni, con fermate alternate dei treni veloci, per collegare ogni territorio.
Lo studio commissionato dalla Consac dà pienamente ragione alla tesi che l'Alta Velocità debba passare per Sapri. La perizia tecnica di parte, avente come oggetto la "Comparazione dei due tracciati della linea alta velocità Sa - RC individuati da RFI scarta il tracciato prescelto Battipaglia -Vallo di Diano - Praia e promuove a pieni voti l'Alternativa 2 Battipaglia - Vallo di Diano - Sapri - Praia, che lo studio di fattibilità aveva sepolto con una pietra tombale nei pressi del 'Timpone' ritenendola "soluzione poco percorribile". La perizia di parte commissionata dalla Consac di Vallo della Lucania, firmata dal prof. ing. Pasquale Colonna dell'Università di Bari, condivide la scelta del 'tracciato autostradale' (in funzione dei possibili collegamenti con la direttrice verso Potenza e Taranto più a nord e verso la costa jonica calabrese più a sud) al posto del 'corridoio tirrenico' (la linea storica). La relazione stilata dalla Società d'Ingegneria Setac Srl colloca al primo posto la soluzione Battipaglia - Vallo di Diano - Praia (via Sapri) perchè, più o meno a parità di complessità di realizzazione, di costi e di percorrenze, garantirebbe una distribuzione equa dei benefici tra i territori, senza nuocere ad alcuno, e anche perché l'altra scelta farebbe "confluire il flusso turistico intenzionalmente diretto sulla costa tirrenica meridionale, esclusivamente verso le coste lucane e calabresi, per cui potrebbe presentare, come effetto secondario non voluto, un impoverimento percentuale della economia turistica dell'area del Cilento". I punti di forza che evidenziano l'importanza del passaggio dell'Alta Velocità da Sapri, concordano pienamente con le osservazioni contenute nel documento elaborato dal "Comitato 1987" - consegnato nei giorni scorsi al Sindaco Antonio Gentile e al Senatore Franco Castiello - e in sintonia con la proposta, presentata lo scorso 20 aprile dall'architetto Giuseppe Del Medico, sostenuta anche dal consigliere regionale Attilio Pierro e approvata all'unanimità dalla Commissione Speciale Aree Interne della Regione Campania: - Possibilità dì fare alternare le fermate dei convogli nelle due stazioni "marittime" di Sapri (costa del Cilento) e Praia (costa lucana e calabrese). Noi inseriamo in alternanza anche l'eventuale fermata del Vallo di Diano, per non nuocere alla percorrenza. - Estensione della accessibilità ad un più rilevante bacino interno di popolazione e ad un'area che costituisce un forte richiamo turistico nazionale ed internazionale, con le ovvie conseguenze economiche per le piccole/medio aziende presenti (Golfo di Policastro, Costa di Palinuro e Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni). - Riduzione degli effetti indiretti di squilibrio della domanda turistica del Tirreno meridionale. Desta perplessità il fatto che uno studio cosi importante - perfettamente in linea con le nostre attese - non sia stato adeguatamene diffuso, pur avendolo avuto due mesi fa (il 21 giugno 2021 è la data in cui è stato firmato dal Prof. Colonna). Da quanto ci viene riferito, non sarebbe stato inviato neanche alle principali tv e alle radio del territorio, come si fa solitamente quando si vuole propagandare qualcosa, anche di meno rilevante. Comportamento che non esalta certamente il principio cardine della democrazia, che auspicherebbe il coinvolgimcnto del popolo nelle decisioni fondamentali per la vita di una comunità. La realizzazione dell'opera infrastrutturale più importante dei nostri territori, oltre a ricevere maggiore attenzione, sarebbe dovuta entrare nelle case di tutti. Non si cerchi la scusa del Covid, perché proprio questa bruttissima pandemia sta dimostrando quanto sia utile l'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione. Abbiamo ricevuto il documento solo pochi giorni fa, e, dopo averlo opportunamente esaminato, lo rendiamo pubblico. La dettagliata relazione tecnica prodotta dalla Società di Ingegneria (Trasporti Ambiente Costruzioni) di Bari, nella prima parte descrive brevemente e in linea generale, il significato Politico-Strategico-Tecnico e Territoriale dell'Alta Velocità Ferroviaria, lasciando alla seconda la questione della Salerno - Reggio Calabria: in particolare le scelte strategiche relative al Cilento, al Vallo di Diano, al Potentino Meridionale e all'Alta Calabria. "L'Alta Velocità Ferroviaria ha una funzione sociale e territoriale, con i suoi obiettivi nazionali ed internazionali - si legge nella relazione. "Infatti, la possibilità di utilizzare l'Alta Velocità Ferroviaria nell'ambito di un territorio rappresenta una Opportunità che ha stretta correlazione con lo Sviluppo di quel Territorio e con la Qualità della Vita degli abitanti di quel Territorio" continua. "Le trasformazioni di sensibilità culturale avvenute negli ultimi decenni hanno messo in evidenza prima ed in risalto poi i benefici del trasporto ferroviario (in particolare se accompagnato da una buona gestione dell'esercizio)". Considerazioni che puntualizzano quanto sia "evidente che l'implementazione di un sistema di Alta Velocità Ferroviaria, che sia capillare per l'intero Paese, costituisce una grande opportunità". Utilità sociali ed economiche che non possono essere barattati con calcoli di qualsiasi natura. "Per queste ragioni - si legge ancora - è altrettanto evidente che la scelta di implementare l'Alta Velocità Ferroviaria nel Sud Italia non può essere effettuata da una classica Analisi Benefici Costi basata sui traffici attuali, perché con grande probabilità darebbe sempre esito negativo nel presente e i risultati che dipenderebbero dalle previsioni future sono in realtà estremamente difficili da centrare". Pochi chilometri in più di gallerie (presumibilmente meno di 10!) sarebbero il costo per garantire opportunità incalcolabili, soprattutto alle future generazioni dei nostri territori, che hanno un legame ultrasecolare con la Ferrovia: da sempre elemento vitale per la promozione dello sviluppo e per rimanere agganciati ai processi di trasformazione in atto. Ce la possiamo ancora fare: Uniti e con il pieno e leale sostegno della Politica. SOSTENIAMO IL COMITATO 1987!! LA CONDIVISIONE E' LA NOSTRA FORZA! (Mario Fortunato)
Mario Fortunato
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