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Roma: Alta Velocità, incontro presso il Ministero delle Infrastrutture
Si è tenuto ieri sera a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili un importante incontro voluto dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale on. Mara Carfagna, che ringrazio per la disponibilità, sulla vicenda alta velocità. All’incontro erano presenti il consigliere politico on. Luigi Casciello e il consigliere economico dott. Piercamillo Falasca del Ministro Carfagna, il capo struttura del Ministro Giovannini e la struttura tecnica di progettazione di RFI. Durante l’incontro, dove abbiamo evidenziato la necessità di avere anche nel nostro territorio la continuità del servizio di alta velocità supportando la cosiddetta “alternativa 2”, è emerso che la progettazione del nuovo tracciato è ancora al vaglio di RFI che sottoporrà al Governo le due alternative entro fine anno e successivamente saranno oggetto di incontri pubblici con gli enti locali e le cittadinanze per la decisione definitiva. Un iter quindi complesso e cadenzato ma non ancora definitivo che è ancora aperto alle diverse valutazioni di fattibilità tecnica oltre che politiche. (Antonio Gentile - Sindaco di Sapri)
Casalbuono: salvata cagnolina meticcia abbandonata da ignoti
I veterinari del Distretto Sanitario di Sala Consilina salvano una cagnolina meticcia abbandonata da ignoti a Casalbuono, lungo la sponda destra del torrente Tanagro, salvandola da morte certa! I sanitari sono stati allertati dal centralino del Comando Compagnia Carabinieri di Sala Consilina su “segnalazione” di un cinquantenne di Sapri, la cui attenzione è stata richiamata dai guaiti dell’animale.
CASALBUONO- Su segnalazione di un cinquantenne di Sapri al 112, la Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, mercoledì 27 ottobre, ha allertato i sanitari “reperibili” del Servizio Veterinario del Distretto Sanitario 72 (Sala Consilina/Polla), che a bordo della loro auto di servizio hanno raggiunto il luogo della segnalazione (in agro del Comune di Casalbuono), dove hanno tratto in salvo un cane, meticcio di sesso femminile di poco più di un anno e mezzo, verosimilmente buttato giù da “ignoti”, da un’auto in transito sulla pista pedonale che costeggia l’argine destro del fiume Tanagro. Successivamente, i veterinari dopo aver visitato l’animale lo hanno affidato alle amorevoli cure di Sebastian Annunziata che gestisce il rifugio per cani randagi “Oasi Felix” di Polla, dove trovasi tuttora ricoverata in attesa che qualche anima buona la “adotti”. Alla cagnolina che gode di ottima salute è stato dato il nome di “Hope” (in inglese, Speranza). Per la cronaca, sono le 15:30 di un tranquillo pomeriggio (mercoledì 27 ottobre), come tanti altri quando l’attenzione di un uomo cinquantenne di Sapri, tale Giuseppe Di Donato che stava percorrendo il tracciato pedonale naturalistico di Casalbuono che costeggia il lato destro del torrente Tanagro, immerso nella salubrità di una natura ancora genuina e incontaminata, quando la sua attenzione è stata richiamata dai latrati di un cane. L’uomo si ferma e guarda al di sotto della staccionata che delimita il perimetro del torrente Tanagro e scorge giù nella scarpata un cagnolino meticcio, dal mantello bianco e marroncino di piccola taglia, accovacciato con la coda tra le zampe posteriori, che sembrava non riuscisse a camminare. La coda tra le zampe, indica che l’animale è impaurito o molto teso, in quanto reduce da un forte trauma emotivo che gli ha prodotto un forte disagio! Ciò spiega anche perché tremasse ed emetteva a intermittenza dei “latrati”. E sono proprio i guaiti del cane a richiamare l’attenzione dell’uomo di Sapri che stava passeggiando. Questi, prima prova a contattare col cellulare i forestali, ma non riuscendovi, fortemente determinato ad aiutare l’animale in difficoltà chiama il 112. Dall’altro lato della cornetta, gli risponde l’operatore addetto al centralino della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, l’Appuntato Scelto Di Candia Marino, che come da prassi chiede le generalità al chiamante e dopo essersi informato circa la natura della richiesta di soccorso, in modo professionale rassicura l’uomo e allerta il “reperibile” del Servizio Veterinario del Distretto Sanitario n. 72 (Sala Consilina/Polla), il dottor Adriano Pacini, mettendo in contatto telefonico i due. Il Pacini, unitamente al collega Mariano Fezza, dopo aver registrato la richiesta di soccorso sul loro registro, a bordo dell’auto di servizio, partono alla volta del luogo della segnalazione (località Bagnoli del Comune di Casalbuono, all’inizio del sentiero che è parallelo alla statale SS.19 delle Calabrie) dove ad attenderli c’è il Di Donato, che telefonicamente ha fornito loro le coordinate esatte ed inviato via whatsapp, finanche uno schizzo del luogo esatto, in cui è l’animale. Giungono sul posto, alle ore 16:20. Individuato l’animale, con prudenza, scavalcano la staccionata e si calano giù nel dislivello sottostante dove raggiungono l’animale impaurito. Dopo averlo tranquillizzato, con un apposito strumento (localizzatore di microchip per cani) si accertano che l’animale non abbia microchip né sul collo né in altre parti del corpo. Quindi, il dott. Adriano Pacini lo prende amorevolmente in braccio e lo passa al collega Fezza che nel frattempo era risalito sul sentiero il quale lo poggia delicatamente sul sedile posteriore della loro auto di servizio, in attesa dell’arrivo sul posto di Sebastian Annunziata, titolare del rifugio per cani randagi “Oasi Felix” di Polla, che lo ha preso in carico e ricoverato presso la sua struttura di prima accoglienza, in attesa che qualche anima buona si faccia avanti e “adotti” quel musetto accattivante, si è appreso essere, una femminuccia, dall’apparente età di poco più di 18 mesi. Attualmente, la cagnolina, a cui il Di Donato ha dato il nome di “Hope” (in inglese, Speranza), gode di ottima salute! Visitata è stata prima sottoposta a trattamento per sopprimere, possibili parassiti, “pericolosi” per il suo organismo, successivamente, gli è stato impiantato un microchip (ovvero un transponder) formato da una capsula di vetro biocompatibile iniettato sotto cute nella zona del collo, con un’apposita siringa sterile monouso. “La microchippatura - spiega il dott. Pacini - non è dannosa per il cane, né gli procura dolore in fase di inserimento, in quanto sfrutta la tecnologia R.F. Ma - avverte - “...se la cagnolina, non verrà reclamata o adottata, verrà sterilizzata e poi rimessa in libertà, nello stesso territorio, dove è stata rinvenuta e tratta in salvo! Negli ultimi tempi, sono davvero tanti gli interventi per abbandono di animali! Ignari di cosa significhi e rappresenti “l’abbandono” di un animale! Un reato molto grave, che crea un trauma all’animale, che talvolta finisce col morire di stenti (fame e sete); altre volte, allo stremo delle forze e completamente disidratati per mancanza di liquidi, vengono investiti dalle auto, creando danno a cose e persone. Altre volte ancora, finiscono aggrediti da cinghiali se non, in alcuni casi, da altri cani, di stazza più grande, affamati e per questo molto aggressivi, sia singoli che in branco! Un gesto vile e meschino, che non fa onore ai proprietari dei nostri amici a quattro zampe, che oltre ad una ciotola di cibo, non chiedono altro che un pò di calore umano che ricambiano con tante coccole! Di contro, non è la prima volta che il Di Donato, salva la vita a animali o persone! Nel 2016, di ritorno dall’Ospedale di Vallo della Lucania mentre percorreva la superstrada Cilentana, in prossimità del centro abitato di Poderia, notò uno Yorkshire (cagnolino di piccola taglia) vistosamente disorientato, invadere ora una corsia, ora l’altra correndo il rischio di essere investito da un’auto o peggio ancora cagionare un pericoloso sinistro stradale. Fermata l’auto il Di Donato allertò la Stazione Carabinieri di Torre Orsaia che inviò sul posto una volante con due militari coi quali trasse in salvo l’animale. Nel novembre 2020, allertò il comandante della Stazione Carabinieri di Sapri, che fece irruzione nell’abitazione di un collega di lavoro, che dal mattino non rispondeva al telefono, né era stato visto uscire di casa, in quanto l’uomo versava esanime nel bagno di casa! Andando a ritroso nel tempo, a fine anni ottanta, di ritorno con la madre Olga da Poderia, dove si erano recati per riempire un certo numero di bottiglie di acqua a una fonte sorgiva, in prossimità dell’incrocio che da Torre Orsaia porta a Roccagloriosa, vide un motocarro ribaltato ai margini della carreggiata. Al conducente, tale Flora Biagio (da Rivello) mentre si recava a fare manutenzione al motocarro venne un improvviso colpo di sonno. Miracolosamente uscito indenne dall’abitacolo, l’uomo vagava a bordo strada, con una vistosa ferita alla fronte da cui uscivano fiotti di sangue! Tanti, gli automobilisti, che lo videro ma nessuno si fermò a prestargli soccorso! Ma non il Di Donato che fermò subito l’auto (una Fiat 127 Top, color bronzo), fece accomodare la madre sul sedile posteriore e stendere l’uomo sul sedile passeggero accanto al suo, mentre la madre tamponava la ferita, con una pezza imbevuta di acqua fresca! In questa modalità raggiunse il Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, dove all’uomo fu diagnosticata una perniciosa anemia causata dal sangue fuoriuscito dalla ferita! Altri trenta minuti e l’uomo sarebbe morto! Non importa, se al termine di questo nobile gesto, i sedili in alcantara della sua autovettura erano imbrattati di sangue; era fiero di aver compiuto una buona azione e salvato una vita umana! (Pino Di Donato)
Alta Velocità Sapri-Golfo di Policastro: una partita senza recupero
Il Comitato 1987 si prepara alla lotta in campo: "la protervia della politica che non ascolta" e "la rabbia di un popolo stanco di subire soprusi". Allertato il Prefetto di Salerno.
È una "causa" senza possibilità d'appello quella dichiarata dal Comitato 1987 che da mesi rivendica a gran voce il passaggio dell'Alta Velocità da Sapri. Un'opera fondamentale per un vasto territorio che annovera il Basso Cilento, il Golfo di Policastro e la Costa da Palinuro a Maratea. Si gioca una partita che non prevede recupero nè tempi supplementari nè calci di rigore o sorteggio con la monetina. Si perde o si vince nei tempi regolamentari. In palio il futuro dei nostri eredi: figli, nipoti e le altre generazioni... Non ci sarà appello, perché, quando partiranno i motori delle ruspe, con i minatori che accenderanno la prima miccia per farsi strada tra gli Alburni, il destino del nostro territorio sarà deciso. Non c'è più tempo neanche di fare melina. In attesa della giocata sensazionale e miracolosa che possa cambiare il risultato dell'incontro. Chi non ha inteso rispondere alla chiamata della propria terra potrà solo continuare a disquisire su questioni empiriche. Ma non ci sarà la possibilità di riparare agli errori commessi. Al di là dei contestabili convincimenti personali, restano inspiegabili i motivi di assenze importanti a livello istituzionale. Ai convinti assertori del "fate voi che siete fessi" giova ricordare che allorquando l'arbitro fischierà tre volte la partita sarà terminata per tutti. E chi vorrà salire sui treni di qualità dovrà farsi una bella camminata lungo i tornanti della Basilicata, prima di arrivare allo snodo ferroviario di Praia a Mare, o percorrere la Vallata del Bussento per varcare i portali della nuova stazione Alta Velocità del Vallo di Diano. Diversamente potrà optare per il vecchio regionale, che impiegherà le solite due orette per Salerno, e proseguire il viaggio con la sospirata coincidenza. È il momento di spendere ogni energia in campo, affrontare l'avversario a viso aperto, senza alcun timore, con la convinzione di potercela fare, perché le nostre richieste sono legittime. Da una parte, la protervia della politica che, investita del potere democratico conferitole dalla gente, fa il bello e il cattivo tempo. Sul fronte opposto, la rabbia di un popolo stanco di essere umiliato. Dopo mesi di doverosa "educazione istituzionale", il Comitato ha deciso di cambiare passo. Nel messaggio che ha dichiarato ufficialmente la lotta si legge: "Non vogliamo confonderci con coloro che hanno già tradito da tempo le nostre aspettative e condannato i giovani e le future generazioni all'isolamento e all'emarginazione per la mancata possibilità di accesso alla struttura che costringerà le popolazioni del Golfo a viaggiare con i soli treni regionali. Noi del Comitato non ci stiamo, noi non ci arrendiamo e abbiamo deciso di alzare l'asticella della lotta. É per questo che abbiamo voluto capire chi fosse disponibile a condividere, concretamente, con noi la lotta per una causa così importante, vitale; a metterci la faccia, a lavorare quotidianamente al nostro fianco nel tentativo di scardinare le tante porte chiuse avanti a noi. Siamo lieti di aver trovato molti amici disposti a seguirci nella buona e cattiva sorte perché siamo convinti di combattere una battaglia per scongiurare un errore storico... Ci siamo resi conto di essere orfani, fatta qualche eccezione, per cui andremo avanti da soli, ma guai a chi vorrà salire sul carro dei vincitori se la fortuna ci arriderà". Nel corso delle successive dichiarazioni rilasciate agli organi d'informazione è stato anche chiarito che le porte del Comitato sono sempre aperte a TUTTI: senza alcuna distinzione, perché è una battaglia della GENTE, senza colori politici. Saranno amici del Comitato 1987 coloro che combatteranno mettendoci la faccia. La lotta democratica per il passaggio dell'ALTA VELOCITÀ DA SAPRI/GOLFO DI POLICASTRO annuncia un calendario ricco di iniziative e potrebbe riservare non poche sorprese. Il primo appuntamento è fissato per sabato 13 novembre 2021 alle ore 16.30 presso l'Aula Consiliare di Sapri per proclamare il manifesto di lotta. Il Signor Prefetto di Salerno, responsabile del Governo a livello periferico, è stato opportunamente informato, anche per rimarcare il silenzio delle Istituzioni che investite del problema continuano a fare orecchie da mercante. La nostra Carta Costituzionale stabilisce dei DIRITTI/DOVERI che dovrebbero avere efficacia erga omnes. I doveri, non di rado, vengono ignorati dalla politica e da chi ci governa. Mi riferisco, in particolare, all'"obbligo dell'ascolto" che oltre a rientrare tra le virtù di buona educazione rappresenta un precipuo dovere civico. L'art. 118 - in seguito alla riforma del Titolo V della Costituzione - obbliga le Istituzioni (Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni) a "favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà". Nel caso riguardante il passaggio dell'AV da Sapri/Golfo di Policastro il Comitato 1987 da tempo ha informato con posta certificata i vari Organi Istituzionali ed ha inoltrato ufficiali richieste alla Regione e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere un incontro. Non ci sono state risposte. (Mario Fortunato)