Tra passato presente e futuro SAPRI PREGUSTA LA SUA ESTATE DA RECORD SPAZI ALL'APERTO: ARRIVA LA SALVEZZA PER BAR, RISTORANTI, PIZZERIE E PUB Con l'approvazione del recente DPCM che rende possibile mangiare al ristorante sia a pranzo che a cena, nelle Regioni gialle (tra le quali la Campania), la cittadina della Spigolatrice si appresta a vivere, per una serie di motivi, una stagione da numeri record. Le categorie dei ristoratori e degli esercenti tra le più colpite dalle conseguenze della pandemia, tirano finalmente un sospiro di sollievo. La parola d'ordine e' sempre quella: Ripartire! Il decreto Covid, in vigore fino al prossimo 31 luglio stabilisce infatti che possono ripartire i locali con spazi all'aperto seppure continuando a mantenere comportamenti di buon senso. Ma il problema resta per quei locali che non dispongono di giardini o aree all'aperto: in loro aiuto ecco venire le Istituzioni (i comuni) che anche quest'estate, come quella scorsa, metteranno a disposizione gratuitamente aree demaniali, marciapiedi e spazi comuni per dare un aiuto concreto ai meno fortunati e all'intero comparto. Parliamoci chiaro: la crisi ha picchiato duro e a lungo, i ristoratori non vedono l'ora di ripartire nella speranza di poter respirare “ossigeno vitale” e tentare di riparare almeno in parte i danni procurati dalle continue chiusure causate dalla pandemia. In tutto cio' gioca un ruolo determinante l'amministrazione comunale in carica guidata dal sindaco Antonio Gentile di professione dottore commercialista e Daniele Congiusti, imprenditore. Fin dagli anni '80, non me ne vogliano i miei amici medici ed avvocati che hanno governato questo comune, chi scrive ha sempre auspicato per codesta cittadina una discesa in campo (considerato che essi rappresentano la maggioranza) di validi imprenditori e commercianti motivati nel difficile tentativo di riportare Sapri ai tempi del “miracolo economico” ovvero quello avvenuto nei lontani anni '60 e '70. Sara' bene ricordare ai piu' giovani che in quegli anni (cosiddetti del miracolo economico Italiano) anche Sapri, nel suo piccolo viveva il “suo” miracolo. Erano tempi di big della musica leggera come Peppino Di Capri (ospite al dancing “Capricciosa” del vulcanico Don Peppe) e Don Backy a cui fu affidato il compito del "taglio del nastro" al famoso “Chalet Crivella” sul centralissimo lungomare. In quel periodo c'era un locale denominato Elayon che spopolava al punto tale da far invidia al Piper di Roma. Chi ha i capelli grigi (o chi non li ha piu') ricordera' quelle storiche serate con i Nomadi di Augusto Daolio, Caterina Caselli, Rocky Roberts, Patty Pravo e tanti altri che solevano coabitare nelle hit parade dell'epoca. La cittadina pullulava di visitatori e turisti di ogni genere che alloggiavano in prevalenza nei numerosi hotel ed alberghi oltre alle numerose locande, tutte tassativamente al completo durante la stagione estiva che aveva una durata media di tre mesi. Il traffico si era intensificato a tal punto che fu necessario (?) istituire una serie di semafori nelle strade piu' trafficate della cittadina. Ricordiamo inoltre che a quei tempi operavano tre cinema, ed altrettanti stabilimenti balneari, che all'occorrenza si trasformavano in vere e proprie sale da ballo, non si contavano negozi ed uffici di ogni genere oltre alle balere ed i locali alla moda. Nel settore della ristorazione e' doveroso ricordare il mitico ristorante Oriente dell'indimenticato Don Alfonso,che mettendo in atto le sue personali doti di creativo, riusciva a realizzare dal nulla le numerose e coloratissime insegne del suo locale. Anche la locanda Sciasciariello ubicata nella bella Piazza San Giovanni aveva acquisito fama di far bene da mangiare, specializzato com'era in piatti di pesce fresco pescato dagli stessi titolari. Ed infine ma non ultimo in ordine di fama il ristorante gestito dal mitico Cipollino, che si distingueva con i suoi prezzi nazional-popolari. Il locale, situato nei caratteristici ed angusti vicoli sapresi, vantava un rustico ed accogliente pergolato annesso alla sala, che abbinato ad un trattamento “familiare” ne decretarono il successo. (Nicola Filizola)
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