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Ci sono 8562 News in 857 pagine e voi siete nella pagina numero 267

Torre Orsaia: consegnata nuova autovettura comunale

Consegnata la nuova autovettura comunale acquistata grazie ad un finanziamento regionale finalizzato all’adeguamento tecnico strumentale, organizzativo e logistico delle polizie locali: il Comune di Torre Orsaia è tra i pochi enti beneficiari delle risorse regionali grazie alle quali sarà possibile il potenziamento del controllo della viabilità urbana ed extraurbana.
(Pietro Vicino - Sindaco di Torre Orsaia)


Inserito da Golfonetwork domenica 5 luglio 2020 alle 18:40 commenti( 0 ) -

A Bosco riaperta dopo 50 anni l´antica cappella di Santa Rosalia
SAN GIOVANNI A PIRO. Nella frazione Bosco del Comune di San Giovanni a Piro è stata riaperta al pubblico, dopo circa cinquant’anni, l’antica cappella di Santa Rosalia. A tagliare il nastro il sindaco Ferdinando Palazzo e il vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro monsignor Antonio De Luca. L’edificio sacro, costruito attorno al 1650, è stato donato al Comune nel 2009 dalla famiglia Carbone. Un vero e proprio gioiello della seconda metà del XVII secolo realizzato dal sacerdote don Ignazio Fatigati a seguito della grande epidemia di peste che causò circa duecento morti nel Comune di San Giovanni a Piro. La cappella, situata a pochi passi dal museo dedicato al pittore spagnolo José Ortega, versava da alcuni decenni in condizioni di abbandono e di degrado. “Abbiamo voluto restituire ai cittadini – racconta con un pizzico di orgoglio il sindaco Ferdinando Palazzo – un pezzo di storia del nostro Comune. Un luogo simbolo di fede e di arte, di speranza e di bellezza che abbiamo ristrutturato e reso finalmente agibile dopo decenni di abbandono”. All’interno della cappella è stato ripristinato lo stato originario dell’altare ed è stato recuperato un importante dipinto di Santa Rosalia realizzato nel 1904 dal pittore Davide D’Angelo. Meraviglioso ed ancora intatto il pavimento, interamente realizzato in maioliche artigianali, con al centro uno stemma rappresentante un leone rampante. La cappella sarà utilizzata come sala espositiva del museo “Ortega”. Intanto da ieri sera è tornata al suo posto l’antica campana della cappella, che per anni è stata custodita da un privato. La tradizione vuole che sia fatta suonare ad ogni nuova nascita in paese. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte la direttrice dei lavori Rosa Vassalli, il professore Salvatore Soprano, il parroco di Lentiscosa don Gianni Citro, il direttore del Polo Museale “Ortega” Franco Maldonato ed il vicesindaco Pasquale Sorrentino che ha moderato l’incontro.
(Comune di San Giovanni a Piro)



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Inserito da Golfonetwork domenica 5 luglio 2020 alle 18:33 commenti( 1 ) -

Caselle in Pittari festeggia un nuovo centenario
GLI AUGURI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER UN COMPLEANNO DAVVERO “SPECIALE”: LA COMUNITA' DI CASELLE IN PITTARI FESTEGGIA UN NUOVO CENTENARIO.OGGI, IL SIG. NICOLA DE GIACOMO SPEGNE LE 100 CANDELINE!
Il Sindaco dott. Giampiero Nuzzo e l’Amministrazione Comunale di Caselle in Pittari desiderano esprimere al Sig. Nicola DE GIACOMO sinceri auguri di Buon Compleanno e vivissime felicitazioni per il brillante traguardo dei 100 Anni!
Il Nostro concittadino Nicola ha attraversato un secolo di storia casellese: sebbene in un momento così difficile,rappresenta comunque un privilegio ed un piacere celebrare un compleanno così importante, un evento davvero speciale, motivo di orgoglio per tutta la comunità di Caselle in Pittari, che da oggi può contare un nuovo centenario, un altro esempio meraviglioso di longevità.
Il Sindaco dott. Giampiero Nuzzo ha portato il saluto di tutta l’Amministrazione Comunale e dell’intera Cittadinanza al neo-centenario, omaggiandolo di una pergamena istituzionale a ricordo dello straordinario evento.
Da oggi, Caselle in Pittari ha il privilegio di annoverare ben CINQUE CENTENARI!
*CASELLE IN PITTARI, TERRA DI LONGEVITA'!*
(Comune di Caselle in Pittari)



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Inserito da Golfonetwork domenica 5 luglio 2020 alle 18:32 commenti( 0 ) -

San Giovanni a Piro: attiva la nuova rete pubblica a banda ultralarga

Tremila abitazioni, edifici comunali e scuole coperte dalla fibra ottica

SAN GIOVANNI A PIRO. Attivata a San Giovanni a Piro e nella frazione di Scario la nuova rete pubblica di telecomunicazioni in fibra ottica. I lavori sono stati condotti da Open Fiber, società per azioni chiamata a realizzare l’infrastruttura che consente a cittadini e imprese di beneficiare di velocità di connessione al web finora inedite. Le risorse stanziate non gravano sul bilancio del Comune: l’infrastruttura è infatti finanziata con fondi regionali e statali e resterà di proprietà pubblica. Le attività sono state coordinate da Infratel, società “in house” del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’attenta supervisione della Regione Campania. Complessivamente sono state cablate circa 2900 unità immobiliari, oggi già predisposte a navigare sul web alla velocità di 1 Gigabit al secondo. Oltre a private abitazioni e insediamenti produttivi, la fibra ottica è stata posata all’interno di 18 edifici pubblici: tra questi spiccano il Faro di Scario, la Casa Costiera, la Torre del Cenobio, i diversi plessi dell’Istituto comprensivo e altri edifici scolastici, la caserma dei carabinieri in via Nazionale, il Municipio in via Roma e la Guardia medica. La nuova rete è estesa per oltre 28 chilometri, buona parte della quale (intorno al 75%) è stata realizzata riutilizzando infrastrutture esistenti. Complessivamente il territorio è ricoperto da oltre 35 chilometri di cavi in fibra ottica.
“Si tratta di una nuova occasione di sviluppo per il nostro territorio – ha spiegato il sindaco Ferdinando Palazzo - che ci consente di acquisire velocità e certezza nei collegamenti telematici fondamentali per qualsiasi attività professionale, educativa e ludica. Il Covid-19 ci ha indicato nuove vie, penso alla didattica a distanza, ai processi da remoto. La fibra permetterà di muoverci più agevolmente su questi percorsi”.
Una rete a banda ultralarga permette di abilitare servizi che vanno a beneficio dell’intera collettività: smart working, telemedicina, telelavoro, educazione a distanza, Industria 4.0, videosorveglianza, domotica e tanto altro ancora da inventare. Non a caso, le infrastrutture interamente in fibra ottica possono definirsi “a prova di futuro” poiché in grado di supportare successive evoluzioni tecnologiche.
È importante ricordare cosa deve fare chi è interessato a usufruire di questa opportunità, tenendo presente che Open Fiber realizza la rete ma non si rivolge direttamente agli utenti: bisogna prima di tutto visitare il sito internet openfiber.it e verificare la copertura del proprio indirizzo, scegliere il piano tariffario preferito tra le diverse offerte e contattare uno degli operatori disponibili per poi iniziare a navigare ad alta velocità.
(Comune di San Giovanni a Piro)

Inserito da Golfonetwork sabato 4 luglio 2020 alle 20:15 commenti( 0 ) -

Comune di Vibonati: sversamento acque,richiesta intervento di Gerardo Di Giacomo

Al Sindaco del comune di Vibonati
Al Sig. Responsabile del servizio

Il sottoscritto consigliere comunale Di Giacomo Gerardo nell'esercizio del proprio mandato,
premesso che :

nei pressi del campetto di calcetto sito in Vibonati capoluogo si è prodotto uno sversamento di acque in superficie maleodoranti;
tale situazione potrebbe creare una condizione igienico sanitaria precaria, tenuto conto anche delle condizioni meteo;
chiede:
- Una immediata verifica dello stato dei luoghi e di quanto in premessa evidenziato.
- L'immediata eliminazione dell'inconveniente.
Tanto riveste carattere di assoluta urgenza.
(Gerardo Di Giacomo)


Gerardo Di Giacomo

Inserito da Golfonetwork giovedì 2 luglio 2020 alle 21:09 commenti( 13 ) -

Economia: la cura al covid è l´edilizia,a Sapri investimenti per 6 milioni di €
Il mattone potrebbe essere la cura alla crisi economica causata dal Covid 19. Dopo oltre un decennio di quiescenza, il mercato edile si proietta verso una ripresa repentina utile a produrre effetti già nel breve-medio periodo. A seguito dei numerosi tagli e stop dei cantieri causati dalla pandemia, il mercato del mattone potrebbe aver subito la sua ultima flessione economica prima di una nuova fase di ripresa. Dai dati riportati dalla Cassa Edile di Salerno, nell'ultimo semestre il settore delle costruzioni ha perduto oltre 450 posti operai, con un calo che sfiora l'8% della forza lavoro. Pare però che grazie alle misure straordinarie del governo potranno aprire nuovi cantieri - sia pubblici che privati - in grado di impiegare un significativo numero di risorse umane su tutto il territorio nazionale. In particolare l'accelerazione dei pagamenti prevista con l'immediata disponibilità di 12 miliardi di Euro a favore degli enti locali, abbinata all'oramai celebre "Ecobonus 110%" consentiranno la prosecuzione e l'avvio di nuove infrastrutture e lavori di efficientamento energetico in grado di dare un nuovo futuro ai territori e al Paese.
"Con il Covid l'edilizia ha toccato il fondo - afferma Giuseppe Marchesano, segretario provinciale Filca CISL Salerno - ora non ci resta che risalire. L'opportunità va colta e sfruttata fino in fondo per rilanciare il mercato e per porre le basi per il futuro". Con buona probabilità l'occasione genererà nuovi posti di lavoro,
utili a portare nelle famiglie risorse economiche sempre più precarie e scarse. "Staremo vicino ai lavoratori e collaboreremo anche con le imprese - continua Marchesano - faremo il possibile per velocizzare i processi di avvio di nuove opere e la riapertura dei cantieri".
Intanto, il bisogno e il desiderio di rinascita è gia tangibile in molte realtà del territorio Salernitano. La sola cittadina di Sapri ha avviato o sta per avviare investimenti in edilizia e infrastrutture per oltre 6 milioni di Euro. I lavori cantierati a Sapri, daranno un nuovo e più moderno aspetto alla Città della Spigolatrice. L'Amministrazione Gentile, ad oggi, ha provveduto a ottenere finanziamenti per il rifacimento della Piazza Plebiscito e del porto di Sapri, oltre a importanti fondi per la costruzione della nuova scuola elementare e del nuovo nido.
Pare che a giorni partirà anche un altro progetto donato dall'Amministrazione comunale alla Provincia di Salerno per il rifacimento dell'edificio del Liceo Classico.
"Da un punto di vista pubblico avere una riqualificazione del patrimonio immobiliare e infrastrutturale - afferma Antonio Gentile, sindaco di Sapri - rende sicuramente più bello, accogliente e vivibile il paese. L'amministrazione ha colto le opportunità che si sono manifestate, speriamo che i privati facciano lo stesso".
(Filca Cisl Salerno)



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Inserito da Golfonetwork giovedì 2 luglio 2020 alle 20:44 commenti( 2 ) -

Bosco: Sabato 4 Luglio «Una nuova luce in Piazza Santa Rosalia»



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Inserito da Golfonetwork giovedì 2 luglio 2020 alle 12:00 commenti( 0 ) -

L´angolo del Nonimestre Costituzionale (1820-1821): Il moto di Nola



Nelle Due Sicilie, dopo la Restaurazione, trame insolite e senza accordi preventivi tra le province, sùbito cominciarono a nascere fra gli scontenti.
I primi seri lavori di una preparazione organizzata per una rivoluzione si ebbero nel maggio del 1817, fra le rovine di Pompei dove s'incontrarono vari settari e decisero di istituire un comitato centrale carbonaro in Napoli. E mentre la propaganda cominciò ad intensificarsi, il generale Guglielmo Pepe, simpatizzante per la Carboneria, permise che tra le milizie di Avellino e Foggia si arruolassero dei carbonari.
Ai primi di gennaio 1820 una rivoluzione scoppiò e trionfò in Spagna. Si concluse con la concessione della Costituzione.
I liberali napoletani organizzati nell'associazione segreta della Carboneria, saputo dell'esito positivo ottenuto in Spagna, decisero d'insorgere contro il dispotico governo di Ferdinando I e, seguendo l'esempio dei rivoluzionari spagnoli, lo costrinsero a concedere la costituzione.
Al generale Guglielmo Pepe, in marzo del 1820, gli fu proposto di capitanare la rivolta. Rifiutò pur ritenendo la Carboneria forte a Salerno ed Avellino, ma non abbastanza efficiente nel resto del regno.
Gli organizzatori stabilirono che la rivolta sarebbe dovuta scoppiare la notte dal 29 al 30 maggio, ma un cospiratore denunziò tutto, verosimilmente per qualche miserabile compenso. Seguirono degli arresti e tutto svanì mandando in fumo uno degli elementi fondamentali per il successo: la sorpresa. Bisognava decidere in fretta perché, fino a quel momento, troppo si era parlato di rivoluzione e poca se ne era fatta.
Diversi settari, fuggiti da Napoli a Salerno, decisero di iniziare la rivoluzione da quest'ultima provincia. Ma il 20 giugno si ebbero ancora altri arresti a Salerno e fu decisa una immediata adunanza delle gerarchie carbonare ad Avellino che, avutasi il giorno 22 giugno, stabilì la rivolta per il 4 di luglio.
In realtà a Nola, la notte dal 1° al 2 luglio 1820, ebbe inizio il moto costituito da uno squadrone di cavalleria comandato dai tenenti carbonari Michele Morelli (calabrese) e Giuseppe Silvati (napoletano) insieme all'abate Luigi Minichini. Quest'ultimo, anch'esso Carbonaro, aveva arruolato una ventina, o poco più, di settari.
La colonna uscì dalla città, sperando di fare proseliti, preceduta dall'ecclesiastico a cavallo, in abito talare e con schioppo a tracollo; lo seguivano i carbonari, parte armati e parte no, poi i soldati puntando su Avellino creduta in mano ai carbonari.
Per strada si unirono poche altre persone ed i militari si scoraggiarono, ma l'abate Minichini che innanzi, di tanto in tanto, gridava "Viva paesani! Allegri! Viva la libertà e la costituzione", si mostrò risoluto riuscendo a mantenere unita la colonna.
Giunti a Monteforte, a pochi chilometri da Avellino, gli insorti ebbero i primi aiuti e incoraggiamenti; trovarono persone entusiaste, decise, e gli animi si risollevarono.
All'alba del 3 luglio quattro compagnie della milizia borbonica da Napoli mossero verso Monteforte al fine di sbarrare loro la strada per la capitale. Ma esse passarono con i rivoluzionari formando sette compagnie, oltre a molti civili.
Nella giornata del 4 luglio, Guglielmo Pepe, già sospettato dal governo, avuta notizia del suo arresto, con la sua brigata di cavalleria desiderosa di essere da lui capeggiata, lasciò Napoli per andare ad unirsi ai rivoluzionari. All'imbrunire fecero la stessa cosa due reggimenti di cavalleria e una compagnia di fanteria.
Nella stessa giornata del 4, da Salerno si mossero 650 uomini contro gli insorti comandati da generale Campana e, nei pressi di Solofra si verificarono poche fucilate. Il comandante Campana, temendo di essere aggirato e dubitando della fedeltà dei suoi, si ritirò. I ribelli, senza morti né feriti entrarono in Solofra. Intanto giungeva da Napoli, con 1200 uomini, il generale Nunziante ed i due, agendo senza coordinamento d'azione, invano, ritentarono l'impresa: il Campana sulla destra di Solofra e il Nunziante sulla sinistra. Il mattino del 6 luglio i ribelli passano alla controffensiva e costrinsero il ripiegamento del Campana a Salerno e del Nunziante a Nocera.
Lo stesso 6 luglio il re, promettendo la Costituzione in un tempo limitato (otto giorni) emise il seguente editto:

Alla nazione del regno delle due Sicilie - Essendosi manifestato il voto generale della Nazione delle Due Sicilie di volere un Governo costituzionale, di piena nostra volontà consentiamo e promettiamo nel corso di otto giorni di pubblicarne le basi. Fino alla pubblicazione della Costituzione le Leggi veglianti saranno in vigore. Soddisfatto in questo modo il voto pubblico, ordiniamo che le truppe ritornino ai loro corpi ed ogni altro alle sue ordinarie occupazioni.

In quattro giorni, a Napoli, si ebbe il trionfo della rivoluzione. In Spagna ci vollero due mesi.
Il 9 luglio circa 14.000 soldati, tra regolari e provinciali, più migliaia di borghesi armati alla meglio, a Napoli, si riunirono e sfilarono, con in testa i cavalieri di Nola ed i suoi ufficiali, da Capodichino per via Toledo fino al palazzo reale, fra gli applausi, la curiosità e lo stupore della gente.
Quel giorno fu vista la nuova bandiera tricolore: rosso, nero ed azzurro, significando il rosso la fiamma, il nero il carbone e l'azzurro il fumo.
(Ferruccio Policicchio)



Michele Morelli (1792 - 1823)
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Giuseppe Silvati (1791 - 1822)
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Inserito da Golfonetwork giovedì 2 luglio 2020 alle 11:51 commenti( 3 ) -

Villammare: ritrovati ordigni bellici



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 1 luglio 2020 alle 13:55 commenti( 0 ) -

Raccoglie rifiuti sulle spiagge, encomio solenne del Comune di S.Giovanni a Piro
Raccoglie rifiuti sulle spiagge, encomio solenne del Comune di San Giovanni a Piro ad un cittadino virtuoso
SAN GIOVANNI A PIRO. Un esempio per tutta la comunità. Tanto da meritarsi l’encomio solenne del Comune per l’alto senso civico e per la cura del proprio paese. Luigi Mangia, pensionato da alcuni anni, non se lo aspettava proprio di ricevere un riconoscimento così importante. A Luigi è sempre sembrato naturale e doveroso fermarsi a raccogliere la sporcizia trovata lungo la strada o sulla spiaggia. Un rito quasi quotidiano che non è passato però inosservato agli occhi del sindaco Ferdinando Palazzo che durante l’ultimo consiglio Comunale, con l’approvazione unanime di tutti i consiglieri, ha voluto tributare a Luigi l’encomio solenne del Comune. “Per l'attività meritoria che svolge silenziosamente a tutela e a salvaguardia del paesaggio costiero e marino – ha spiegato il primo cittadino – per aver raccolto ogni genere di rifiuto abbandonato nella solitudine della bellezza del nostro territorio". Insomma un doveroso riconoscimento per quanto fatto per la comunità. “Luigi – ha continuato il sindaco - ha dato una lezione di senso civico a tutti e meritava di essere premiato, anche per sensibilizzare la popolazione a rispettare l’ambiente e a tutelarlo”. “L’esempio di Luigi nella sua semplicità è straordinario – ha aggiunto il vicesindaco con delega all’Ambiente Pasquale Sorrentino - ed esprime tre valori fondamentali: l’amore per la propria terra, il senso del dovere e la capacità di essere un modello soprattutto per le nuove generazioni”.
(Comune di San Giovanni a Piro)



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 1 luglio 2020 alle 13:21 commenti( 0 ) -

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