Da tempo immemorabile mi chiedo cosa spinge il genere umano a sfidare gli eventi, provocare turbamenti, ottenebrare intelligenze, anestetizzare competenze, mortificare anime, calpestare verità, obnubilare sfere cerebrali, praticare immoralità, schiacciare verità. Offendere il decoro, rincorrere l'effimero, promuovere l'ignominia, ottundere i sensi, alzare le asticelle. Senza diritti e profitti globali, ma perseverando lungo il crinale di una globalizzazione delle povertà -sociali, spirituali, economiche- rimpolpando l'autocrazia dei miseri d'animo, potenti marionette, facoltose unicamente d'onnipotenza delirante. Neppure filosofi, psicologi, scienziati riusciranno mai ad indagare fino in fondo i misteri dell'homo sapiens. Eppure la malinconia, il tormento, il dolore che pervadono di angoscia l'umanità dovrebbero indurre a riflettere su quanto sia cadùca questa vita. Nel suo percorso, quasi sempre periglioso, il genere umano ha attraversato deserti sterminati, paesaggi mozzafiato, sentieri bucolici; scalato vette maestose, solcato mari tempestosi. Ma la superbia dell'homo sapiens lo ha condotto nel precipizio della sicumera. Ha pensato con mirabolante spocchia di accanirsi per conseguire il meglio per sé, piuttosto che il giusto per l'umanità. Saccente e ridondante, ignora che l'unica ridondanza positiva è in biologia molecolare che contempla la presenza di più copie di uno stesso gene all'interno del genoma. L'homo sapiens ha confuso progresso con crescita, sviluppo con indecente perpetuazione degli affari, contrabbandato obliqui interessi personali per nobili fini sociali. Invece di accelerare lo studio e la ricerca per garantirsi una migliore qualità della vita, si è lasciato sedurre da scorciatoie accattivanti, perpetrando misfatti e colossali turpitudini. Come quelle che nella storia dell'umanità si sta sviluppando proprio nella stessa stagione della pandemia che ha sconvolto l'universo. Un'atroce concomitanza di cui non sarà immune da responsabilità chi in modo acquiescente subirà l'ennesimo, imperituro sfregio alla salute e all'ambiente attraverso un letale inquinamento elettromagnetico elevato in modo esponenziale dal sistema di comunicazione 5G. Una ragnatela di piattaforme telefoniche pregiudizievoli, ancor di più, per la vita. Compromettendone irreversibilmente la qualità. I mefistofelici manager che oggi vendono fandonie a pagamento rappresentano l'iconografia dei fuoriclasse dell'inganno paragonabili solo ai disastrosi imbonitori che a partire dagli anni '30 del Novecento promossero un prodotto, l'eternit -già nel nome criptico e aleatorio- che all'eternità ha spedito solo le persone che ne facevano uso. Oggi in ballo non c'è solo la normale quotidianità, ma l'esistenza stessa dei coevi e delle future generazioni. Le politiche siano concentrate sulla capacità di incentivare la ricerca sanitaria -mai come in questo anno impellente- respingano affarismo, carrierismo, velleitarismo di pochi a discapito di una moltitudine di ospiti del pianeta terra. Ogni persona di buona volontà, libera di pensare senza condizionamenti e pregiudizi non si giri dall'altra parte. Non permetta di lasciarsi irretire da funambolici acrobati e per un momento rifletta dinanzi al monito di Santa Caterina da Siena, patrona d'Italia: "Avete taciuto abbastanza. È ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito". (Pasquale Scaldaferri) Pasquale Scaldaferri
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