Per un opportuno, razionale allacciamento alla ferrovia tirrenica e per lo sviluppo del porto di Sapri e le zone contermini, su proposta del Consigliere Provinciale Avv. Vincenzo Perazzi di Torraca, il Consiglio Provinciale di Salerno, ritenendo necessario che il Governo nazionale prendesse in considerazione la costruzione della ferrovia "Sapri-Torraca-Lagonegro" comprendendola nel piano di opere pubbliche che esso Governo si accingeva ad eseguire in favore delle regioni meridionali, plaudendo alla iniziativa del Consigliere Perazzi, all'unanimità, il 13 ottobre 1924, deliberò di: "Far voti al R. Governo perché la menzionata ferrovia "Sapri-Torraca-Lagonegro", sia compresa tra le opere pubbliche di maggiore importanza e urgenza da compiere nel Mezzogiorno d'Italia, dandosi le opportune disposizioni per lo studio del progetto definitivo. Comunicare il presente ordine del giorno all'Amministrazione Provinciale di Basilicata, ed alle Amministrazioni dei Comuni interessati delle due Provincie, perché si associno con concorde azione al voto di questo Consiglio Provinciale; nonché ai rappresentanti politici di Salerno, perché esplichino il massimo interessamento a sostegno di una così utile e vantaggiosa iniziativa, a tal fine rendendosi, se del caso, promotori di una riunione coi rappresentanti politici di Basilicata, e coi capi delle Amministrazioni di tutti gli Enti Pubblici interessati." Il tratto Sapri-Torraca aveva un andamento forzato per le curve e una sensibile pendenza del 29‰, superando, in soli 14 km, il dislivello fra la stazione di Sapri, posta a quota 10 mt slm e la prevista stazione di Torraca posta a circa 420 mt di quota, per poi raggiungere la Sella di S. Costantino a 630 mt slm. Il progetto, alleggerendone la pendenza, con una variante dal nome: Per una ferrovia Sapri-Vibonati-Torraca-San Costantino-Lagonegro, fu ancora discusso il 24 novembre 1924. L'allungamento del tratto Sapri-Torraca, sarebbe stato di km 35, senza apprezzabile aumento nelle previsioni di spesa, perché risparmiava il costoso attraversamento del burrone Cortici (Cordici). "Il nuovo tracciato muove dalla Stazione di Sapri, non più verso nord, ma direttamente verso ovest, e mediante una galleria arriva all'estremo inferiore del burrone Cortici, attraversato il quale, passa sotto l'abitato di Vibonati, ed al km 5 raggiunge la quota 120 circa, dove è progettata la Stazione di Vibonati, che nell'antico tracciato era al km 9 e alla quota 280. In seguito il tracciato con un ampio giro circuisce la collina facilissima che ad ovest di Vibonati si protende verso il mare, e raggiunge al km 8 la quota 190 circa, dove abbiamo progettata la Stazione di Ispani, a cui si accederà dalla strada rotabile in costruzione, Ispani-Capitello, la quale è precisamente tagliata dalla ferrovia. Volge poi a nord e raggiunge al km 10 la quota 240 circa, dove abbiamo progettata la Stazione di Santa Marina, a cui si accederà dalla strada rotabile in costruzione, Santa Marina-Vibonati. Poco dopo di questa, il tracciato volge verso est, e con una galleria ritorna nella campagna di Vibonati, in alto al km 12 raggiunge la quota 285 circa, dove abbiamo progettata la Stazione di Morigerati, a cui si accederà dalla strada rotabile in costruzione Morigerati-Vibonati. Di là infine - poggiando sull'arco delle colline Guardia, La Vallina, S. Nicola, come già l'antico tracciato - raggiunge al km 18 la quota 420, dove è progettata la Stazione di Torraca, nell'abitato; e donde poi prosegue verso S. Costantino e Lagonegro, secondo il progetto originario, rimasto immutato per questa parte. Un semplice sguardo sulla carta dimostra la bontà di questo nuovo tracciato pel tratto Sapri-Torraca, senza bisogno di ulteriori illustrazioni; esso per ampiezza di curve e mitezza di pendenza sarebbe adatto anche ad una ferrovia di ben altra importanza di quella in esame." In corso d'opera e/o in alternativa, le comunità di Ispani/Morigerati e Santa Marina potevano essere servite con una fermata, più in alto in territorio di Vibonati, nel punto chiamato Cappella di S. Lucia, dove si incontrano le due rotabili, Morigerati-Vibonati e Santa Marina-Vibonati. I comuni di Tortorella e Casaletto Spartano, aderendo al progetto per questa ferrovia, rappresentarono il voto che si fosse fatta penetrare nella valle del Rivo Gerdanaso, dove essi avrebbero potuto avere una stazione comune. Per raggiungere l'opera importanti scopi, tra cui lo sviluppo fra la baia e l'entroterra, il progetto prevedeva che la stazione di Sapri fosse allacciata al mare. Ma il Genio Civile non aveva ancora progettato nessuna opera marittima nella baia. A distanza di un secolo, vuoi vedere che qualcosa potrebbe muoversi? (Ferruccio Policicchio)
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