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Sapri: Sposi napoletani onorano la Spigolatrice portafortuna
Gennaro Campochiaro e Dèsirée Licciardi, napoletani doc del centro di Napoli, dopo il matrimonio, hanno voluto onorare la statua della Spigolatrice, ormai star incontrastata a livello mondiale, con una bella foto ricordo, perché sia di buon auspicio, di buon augurio per la loro vita matrimoniale. Dunque, evviva la statua portafortuna dello scultore Cilentano Emanuele Stifano, che subito dopo la sua inaugurazione alla presenza dell'ex Premier Giuseppe Conte, ha creato un dibattito planetario per il suo magnifico lato B. Gennaro e Dèsirée, dopo le foto, hanno raggiunto la frazione Sicilì di Morigerati, a mezz'ora di macchina da Sapri, che è il paese d'origine della loro nonna. (Tonino Luppino)
Sapri: Sposi napoletani onorano la Spigolatrice portafortuna
Sapri: 17 Ottobre presentazione «di là dal fiume, il mio Afghanistan»
Domenica 17 ottobre alle ore 18.30 presso l’aula consiliare del Comune di Sapri sita in via Villa Comunale n.1, si terrà un incontro organizzato dall’Associazione Culturale Proudhon in sinergia con l’Assessorato al Turismo del Comune di Sapri, all’incontro sarà presente Lorenzo Peluso autore del libro “di là dal fiume, il mio Afghanistan” edito per i tipi della Gagliardi editore. Dopo i saluti da parte del presidente dell’Associazione Culturale Proudhon Vincenzo Folgieri, dialogherà con l’autore Gianfrancesco Caputo scrittore e opinionista.
LORENZO PELUSO Autore di alcuni saggi sui conflitti in Asia e Medio Oriente, giornalista embedded in Afghanistan, Iraq, Libano e Kosovo. “Di là dal fiume. Il mio Afghanistan” Tante foto, poche parole, quanto basta per formulare una triste sentenza in un libro che perfino l’autore si augurava meno profetico. “L’Afghanistan lasciato a se stesso sprofonderà di nuovo nell’oblìo, ma questo lo sapevano tutti i leader, anche quelli che ora piangono lacrime di coccodrillo per le vendette contro gli afghani amici, le donne minacciate dai Talebani, i bambini passati sul filo spinato”, dice il giornalista Lorenzo Peluso, che l’Afghanistan non lo ha studiato sul web ma andando al seguito delle truppe italiane. Nel suo libro fotografico “Di là dal fiume. Il mio Afghanistan” ha usato solo le parole strettamente necessarie a inquadrare lo sfondo e a mettere a fuoco la visione del disastro che poi si è puntualmente materializzato sotto l’occhio ipocritamente sorpreso del mondo intero. Il progetto letterario di Peluso e la sua inchiesta giornalistica è fatta di foto di volti, sorrisi, paure, amarezza, ma soprattutto di sguardi persi nell’incertezza del futuro, documentati nei mesi in cui si stava profilando lo strappo con chi aveva promesso di portare democrazia. L’Afghanistan allo sbando e nuovamente in ostaggio dei Talebani, nel libro di Peluso, dato alle stampe poche settimane prima l’inizio della fine, era un’ipotesi apocalittica alla portata di chiunque avesse reale dimestichezza con quell’area del mondo. Peluso aveva visto lungo quando si chiedeva cosa sarebbe accaduto dopo la “fuga” degli americani, apparentemente precipitosa ma calcolata, pure troppo, per evitare danni collaterali ai soldati Usa e riconsegnare il Paese ai Talebani. Nel volume del giornalista salernitano originario di Sanza, fotografo ma anche un po’ poeta, che intervalla scatti e didascalie in versi – “Soldato italiano ad Herat – Le mie speranze, la mia attesa. Solo, io ed i miei pensieri. Quelli, si quelli, quelli sono sempre con me”, si legge nella foto in alto – c’è il racconto di un popolo dilaniato dalle etnie e tenuto insieme dalla Sharia, povera gente e gente povera che lui ha osservato e provato a comprendere nelle sue missioni da “embedded” al fianco dei militari italiani. (Associazione Culturale Proudhon Golfo di Policastro)
Ricorrendo il centenario della traslazione del Milite Ignoto a Roma, nell'altare della Patria (4.11.1021 - 4.11.2021), è parso doveroso ricordare, attraverso Golfonetwork, anche i "Valorosi" del golfo di Policastro.
Il riconoscimento al valor militare veniva assegnato a chi compiva generosi atti di guerra, vagliati da una commissione militare appositamente costituita, ai morti in combattimento o in seguito a ferite. Tali gratificazioni erano suddivise in quattro classi: medaglia d'oro, medaglia d'argento, medaglia di bronzo e croce di guerra al valor militare. Venivano segnalate dalle Supreme Autorità Militari e approvate con Decreto Luogotenenziale, oppure concesse di propria iniziativa (Motu proprio) dal Re. Dette onorificenze potevano essere sostituite con quella immediatamente superiore; argento in oro e bronzo in argento. Delle croci di guerra ordinaria, concesse a tutti i superstiti, alcune furono sostituite in croce di guerra al valore al valor militare, mentre gli encomi solenni in medaglia di bronzo. Il R. D. n. 975 del 15.6.1922 consentì la concessione di medaglie al V.M. a persone viventi già insignite complessivamente di tre medaglie tra oro e argento. Nel primo anno di guerra un gran numero di valorosi fu individuato tra coloro che si offrirono "spontaneamente a portare tubi esplosivi nei reticolati nemici, compiendo l'operazione con molta arditezza e slancio, sotto l'intenso fuoco avversario".
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(°) La sua vita ha una storia che ha dell'incredibile. Decorato durante la Grande Guerra rientra a Sapri e, a causa della 2ª guerra mondiale, muore all'imbocco della galleria ferroviaria "Acquafredda" il 15 agosto 1943, giorno del suo 54° compleanno. Figlio di Luigi e di Camilla Cardillo, il 2.8.1913 sposò Maria Carmela Bovienzo. Il suo atto di morte reca la seguente annotazione molto utile perchè valida storicamente: Deceduto in seguito a bombardamento aereo. La presente dichiarazione viene fatta solo oggi perché rinvenuto il cadavere dalla rimozione del terreno nei pressi della suddetta galleria. (Archivio Comune Sapri, atto n. 96 P. 1ª S. A) Per completezza della notizia storica, si aggiunge che molte altre persone, le quali avevano già trovato ricovero all'interno della galleria, morirono a causa dell'onda d'urto prodotta dallo scoppio avvenuto all'imbocco di essa.
(°°) Tra loro fratelli, nati in via Nicotera, figli Rodolfo e Settimia Montanari. L'anno 1887 partirono i lavori per la costruzione del tronco Pisciotta Castrocucco della ferrovia Eboli Reggio Calabria appaltati dall'impresa Luigi Medici la quale, a Sapri, istituì un'importante sede di cantiere. Rodolfo Quarenghi era cassiere dell'impresa Medici. Ultimati i lavori e chiusi i cantieri, la famiglia rientrò in Lombardia, nel bresciano.
(°°°) Famiglia originaria di Lauria. Il capostipite, Domenico, si trasferì a Sapri quando appaltò, nel 1839, il lavoro relativo alla costruzione del muro di cinta del primo cimitero di Sapri, ubicato in località "Trovatella", poi interessato da una frana. Era figlio di Carlo e di Maria Francesca Maimone, marito di Iolanda Napolitano.
(Ferruccio Policicchio)
Pietro Scaldaferri (12.2.1893 - 2.5.1969) (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Maratea e Rio de Janeiro unite dall´abbraccio del Redentore
Il Sindaco e l'Amministrazione Comunale sono lieti di invitare la cittadinanza alla cerimonia dell'accordo di collaborazione tra la Mitra Arcivescovile di Rio de Janeiro e la Città di Maratea in occasione del 90° anniversario della statua del Cristo Redentor di Rio de Janeiro che avrà luogo il giorno 16 ottobre 2021 con il seguente programma:
Sabato 16 ottobre 2021 Statua del Cristo Redentore di Maratea - Alle ore 17.00 Inaugurazione della targa commemorativa allietata dalla musica della Banda di Maratea - Alle ore 23.00 In contemporanea con Rio de Janeiro le due statue verranno illuminate con i colori della bandiera italiana e quella brasiliana, come simbolo di unione tra i due Paesi. L’evento si svolgerà nel rispetto delle norme anticontagio. Si ringrazia il Forum delle Associazioni di Maratea per la collaborazione. (Comune di Maratea)
Fenomeno Spigolatrice: un successo straordinario non compreso da tutti
Sapri- Quanti visitatori hanno azzardato a dire “non e' la contadinella immaginata da Mercantini” ...e poi ,”l'artista incaricato avrebbe dovuto tener conto e valutare che, c’è un contesto,un decoro storico da rispettare”. Chi scrive invece e' dell'avviso che questi dovrebbero essere invitati a prendere lezioni di libertà di opinione in questa nostra società libera e liberale. Guai se cosi' fosse (ovvero che l'opportunita' politica fosse un rigido criterio all'interno del quale l'arte dovrebbe muoversi), allora l'arte scadrebbe miseramente diventando cio' che non e' ,ovvero un'arte di regime. ...Quanti bigotti scandalizzati per un bel lato "B" simbolo di sacrosanta femminilita' (neanche fossimo in Arabia Saudita). Povera Italia...ipocrita, pretesca e finta moralista! ....l'Italia dei "predicozzi" buoni.... Guarda caso questa scultura ai giovani piace molto ,mentre a talune “distinte” signore bene e false buoniste un pò di meno. Fortunato chi, come il sottoscritto, ha avuto la fortuna di “arricchirsi” con lo studio della storia dell'arte(materia, ahime', molto trascurata nelle scuole)e perfezionarlo in giro per musei ed eventi artistici. Mettiamo per un attimo i piedi per terra ..assistiamo a migliaia di commenti tutti del medesimo tenore, ma come si fa a non capire che si è voluto creare una sorta di doppione di quella 'vera' posta su uno scoglio poco distante dal lungomare per attrarre i turisti. Punto. Un progetto (indovinato) una delibera (utile). Tra un po', quando gli agenti atmosferici picchieranno duro, tutte le parti della statua comprese quelle di cui tanto si parla saranno debitamente lucidate con il Sidol, proprio come succede con altri monumenti in tante altre parti del mondo. E' un operazione di natura turistico-commerciale? E perche' no? Proviamo a rendere Sapri(con le dovute proporzioni) una piccola Firenze, una piccola Pisa, una piccola Mantova, o una piccola Praga. Che l'opera poi sia discutibile, basta uno sguardo per capire che con l'immagine letteraria della Spigolatrice il manufatto c'entra poco o nulla. Se proprio dovessimo muovere una critica sulla raffigurazione della statua osserveremmo che una giovane donna che assiste al massacro di 300 persone non dovrebbe avere quell'espressione cosi' serena. Per non parlare di qualche “problemino” di carattere tecnico-anatomico, su cui e' opportuno sorvolare, d'altronde – amici che mi seguite - non siamo certo di fronte ad un'opera di Donatello o di Canova e neanche di Michelangelo Bonarroti. Il fatto che non si sia capito il problema di rappresentazione e si continui a lucrare e sparlare a vuoto discutendo di fondo schiena la dice lunga sulla capacità di comprensione del testo della maggior parte delle persone. Diciamolo con chiarezza: Io scultore sono libero di scolpire la Valentina(di Crepax) uscita dall'acqua quando mi chiedono un monumento alla Montalcini, ma se poi la gente si indigna? Se il satirico usa l'arte per esprimere concetti in maniera provocatoria ed irriverente, lo fa per sua volonta', e non per errore, e se ci sono reazioni a catena vuol dire che ha raggiunto il suo obiettivo. Questo è un monumento. Fare paragoni fuori luogo è diventata prassi in questi giorni. Mi chiedo e vi chiedo: Non è che da questo Covid-19 ne stiamo uscendo intontiti ed un po' stupidi? (Nicola Filizola - Ex docente di Storia dell'Arte)
Pietà di Michelangelo (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Ermafrodite di Canova (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Valentina di Crepax (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Sapri: nuova statua della Spigolatrice (reportage completo cerimonia del 25/9)
Sapri, presente il pubblico delle grandi occasioni sulle note dell’Inno “Fratelli di Italia” l’ex premier Giuseppe Conte, svela la statua bronzea della Spigolatrice di Sapri, tra scrosci interminabili di applausi a scena aperta e “standing ovation”. Racconto di una bella giornata di Storia e Cultura “targata” Movimento Cinque Stelle.
Alla presenza del pubblico delle grandi occasioni, accorso per l’evento e per salutare l’ex presidente del Consiglio, prof. Giuseppe Conte, oggi leader maximo del Movimento 5 Stelle, sul lungomare di Sapri, accompagnato dalle note musicali della banda musicale “maestro Antonio Talamini” e l’Inno patriottico “Fratelli d’Italia”, interpretato magistralmente dal soprano saprese Samantha Sapienza e presente il maestro esecutore dell’opera, l’artista cilentano originario di Pellare (ridente frazione del Comune di Moio della Civitella) Emanuele Stifano, si è tenuta la svelatura della statua bronzea della “Spigolatrice di Sapri” realizzata su commissione della Fondazione Grande Lucania presieduta dal Senatore pentastellato Franco Castiello allocata in quello che un tempo era la sede di una fontana, ormai in disuso. Per dovere di cronaca, va detto che l’opera sarebbe dovuta essere svelata il 28 giugno 2021 in occasione del 163° anniversario della Spedizione di Carlo Pisacane, alla presenza del Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella! In detta circostanza era prevista la sosta e il “saluto”, della Nave Scuola vanto della Marina Militare Italiana, l’Amerigo Vespucci. Ma causa l’emergenza sanitaria Covid-19 e la difficoltà per l’artista di reperire i materiali, i bozzetti e il prezioso bronzo (150 kg) con cui realizzare l’opera, l’appuntamento slittò ad altra data poi fissata in sabato 25 settembre 2021. Di conseguenza, la Nave Scuola Amerigo Vespucci con due mesi di ritardo è soltanto transitata per la baia di Sapri effettuando scalo tecnico nella vicina Maratea (Pz). Per realizzare l’opera, vessillo e vanto della sua Storia Risorgimentale, il Comune di Sapri alla ricerca di sponsor pubblicò nel suo albo pretorio, un avviso, nel quale venivano stabilite le “caratteristiche” della proposta di sponsorizzazione di tipo finanziario/tecnico, relativa alla fornitura di beni e servizi che, partendo da un minimo del 50% del progetto, poteva arrivare a coprire anche il 100% del costo dell’opera. Successivamente, poiché i fondi raccolti non servivano solo a coprire la quota di realizzo dell’opera ma anche a sistemare l’area, in cui la statua bronzea, verrà alloggiata, l’avviso, fu rivolto a soggetti, sia pubblici che privati, intenzionati a promuovere la propria immagine, attraverso la collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Sapri. Tra i soggetti aderenti all’iniziativa la Fondazione Grande Lucania presieduta dall’avv. e senatore della Repubblica Italiana, il “pentastellato” Franco Castiello, l’Ente Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni presieduto dal dott. Tommaso Pellegrino (Italia Viva) con cui il Comune di Sapri retto dal dott. commercialista Antonio Gentile (Italia Viva), stipulò un “protocollo d’intesa” in base al quale la prima avrebbe finanziato l’opera con 11.000 Euro, l’Ente Parco con 10.000 Euro ed il Comune di Sapri con 5.000 Euro. L’acquisto di una seconda statua della Spigolatrice (la prima, realizzata dal maestro di Battipaglia Donato Ricco “naturalizzato saprese” per aver contratto nozze (1994) con Livia Granozio di Sapri, all’epoca era sindaco l’architetto Giuseppe Del Medico, venne posizionata sullo scoglio dello Scialandro da dove a tutt’oggi "guarda" il piroscafo “Cagliari” con a bordo il bel capitano Carlo Pisacane e i suoi trecento far ingresso nella baia di Sapri: oggi si presenta nell’aspetto di color verdastro per via dell’azione corrosiva della salsedine del mare. La nuova statua è stata posizionata a mò di biglietto da visita, per la cittadina cara al ricordo del Pisacane, all’interno del salotto bene del lungomare, ovvero sulla seconda passeggiata dove prima sorgeva l’installazione (fontana) realizzata dell’architetto di Sapri Marina Cerbasi, e ormai non più in uso. La nuova statua, realizzata con la tecnica della fusione a caldo (di bronzo), è stata posizionata su un blocco granitico di pietra estratta dalla cava Borrione (Sapri) così da renderla più realistica e integrata col personaggio storico che intende rappresentare. L’opera, è stata realizzata dal maestro di Pellare Emanuele Stifano tra i più apprezzati scultori del Cilento, e impreziosita, da un gioco di luci ed ombre, pensate ad hoc e realizzate da un pool di ingegneri e architetti tra i più apprezzati d’Italia (l’ing. Marco Frascarolo e l’arch. Iolanda Fortunato per valorizzare un angolo di lungomare che da tempo versava in uno stato di incuria). L’opera, che ha il corpo rivolto verso Sapri e il volto, rivolto all’arenile sul quale sbarcò il Pisacane e i suoi trecento, al tramonto, “ammalia” i suoi visitatori, grazie a un gioco di luci e ombre, ideato dall’ing. Marco Frascarolo (autore di impianti di grande interesse come: la luce della Cappella Sistina, la Basilica di Assisi, Casa Italia (Olimpiadi), la Camera dei Deputati e tanto altro). E' stata ideata con il concorso di idee dell’arch. Iolanda Fortunato che ha detto “L’intenzione di base, ovvero il concept, era di creare una stanza di luce sulla seconda passeggiata, in cui posizionare l’installazione, immersa in un gioco di luci e ombre, con una cornice di verde orizzontale, offerta da un tappetino di erba sintetica. Il nostro primo intervento -continua l’arch. Fortunato-, è stato di illuminare dal basso verso l’alto, la folta chioma dei Pini secolari, creando così un tetto di luce che gradualmente guida lo sguardo verso la statua”. Gli fa eco l’ing. Frascarolo, che dice: “Ci siamo mantenuti nel sobrio, siamo stati morbidi; essendo vicini al fronte mare, abbiamo creato qualcosa che si svela man mano che ci si avvicina! Un ambiente molto soft, confortevole, che ti fa scoprire la statua progressivamente! Non è un urlo nella città, ma un sussurro!” L’installazione è posizionata su di un rettangolo verde in erba sintetica, che ha preso il posto della preesistente fontana, progettata all’epoca dall’arch. Marina Cerbase (Sapri), dà le spalle al mare con lo sguardo rivolto all’arenile, ove la Storia Patria racconta, che il 27 giugno 1857 ivi sbarcò Carlo Pisacane e i suoi 300 compagni di sventura! Non è un segreto per nessuno che con la nuova installazione, l’Amministrazione Comunale targata Gentile ha voluto rifare il “maquillage” ad un’area pubblica da qualche tempo trascurata. “E’ talmente bella e fatta bene - afferma Antonio Sardegna - che mi è piaciuta da subito! L’autore, al pari del Cristo velato presente nella Cappella/Museo Sansevero (Napoli) è riuscito a cogliere perfino la brezza marina che accarezza tutto il corpo della scultura, compreso il tanto osteggiato lato “B”, che così tanto “scandalo” ha destato! La notizia, ripresa dai media locali (giornali ed emittenti private), ben presto è rimbalzata e ha fatto parlare di sé sia a livello nazionale che internazionale, approdando finanche sul canale americano CNN ed in Cina! La notizia, è stata battuta sia dalle reti RAI che dai canali Mediaset (talk show, cronaca rosa e programmi di approfondimento, ecc.), suscitando l’indignazione di attiviste e deputate, attuali ed ex dell’arco costituzionale, per via del suo accentuato, prorompente, quanto realistico lato “B”! Il tutto a causa di incivili - conclude Sardegna - che hanno preferito farsi immortalare in selfie col lato “B” dell’opera!”. Sulla vicenda, è intervenuto anche il Luogotenente dei Carabinieri oggi in congedo, Giuseppe Iannibelli, il quale ha precisato: “La buona prassi vuole che i selfie ed altro genere di foto “ricordo”, si scattino dinanzi e non “dietro” l’opera! A questo punto, mi vien da pensare che coloro i quali volendo immortalarsi accanto alla prorompente installazione, preferiscono il lato “B” a quello “A” o sono dei buontemponi, oppure hanno qualche problema della sfera affettiva”. “Finalmente, è arrivato il giorno tanto atteso in città della svelatura! - afferma l’assessore all’Ambiente Franco Di Donato che continua dicendo - la cerimonia si sarebbe dovuta tenere già lo scorso anno, ma a causa del Covid-19 fummo costretti, nostro malgrado, a rinviarla a data da stabilirsi! Ovvero, quando il quadro epidemiologico fosse tale da consentirci la svelatura, in condizioni di massima sicurezza. Quel giorno, è oggi! Non le nascondo, la gioia che provo oggi, mista a tanta emozione, per questo momento tanto atteso! L’opera, è stata fortemente voluta dalla nostra Amministrazione e dalla Fondazione Grande Lucania presieduta dal sen. Franco Castiello che l’ha co-finanziata unitamente al Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Nella mia duplice veste di assessore comunale e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Grande Lucania, il nostro Sindaco, impossibilitato a presenziare causa malattia alla cerimonia, ha voluto che fossi io a svelare l’opera!” Lei cosa prova? “Come le ho detto prima, una grande gioia, mista a tanta emozione, perché consapevole del momento storico che oggi si celebra nella nostra cittadina, cara al ricordo dell’eroe risorgimentale Pisacane e dei suoi 300 compagni di sventura!” Perché esistendo già un’altra statua della Spigolatrice l’Amministrazione ne ha commissionato una seconda? “E’ vero, esiste già una statua della Spigolatrice, però è posizionata su di uno scoglio (detto dello “Scialandro”), per cui è visibile solo a coloro che vanno per mare, non a tutti i cittadini e i tanti turisti che, soprattutto in estate, ci onorano della loro presenza; sta di fatto, che non la vedono. Per cui, l’Amministrazione in carica, di cui mi onoro far parte e l’intera Città di Sapri per la quale rappresenta un momento di rinascita, di rilancio della nostra immagine turistica per noi, per la popolazione, per l’intero territorio, rappresenta un punto fermo da cui “ripartire” e andare avanti dopo questo brutto periodo, caratterizzato da tanta paura di ammalarsi e funestato dalla morte di due nostri concittadini, cui va in questo momento il mio pensiero! A tal riguardo, permettetemi di ringraziare fortemente il Presidente Pasquale Silvano Lucibello, Presidente della Banca del Cilento, con cui ho condiviso 15 anni di Amministrazione nel Consiglio di Amministrazione della Banca! A Lui, va il mio ringraziamento personale e come Città di Sapri. "Ma la neo statua della Spigolatrice - aggiungiamo noi - va vista anche in un’altra chiave di lettura: Ricordare ai turisti e alle nuove leve (giovani) la “patriottica” lirica del Mercantini, “la Spigolatrice di Sapri” tanto cara a quei cittadini sapresi oggi dai “capelli color argento” che ahimè! …ed è questa la cosa grave, non si studia più tra i banchi di Scuola, perché “bandita” da circa due lustri dai libri di testo! Un’importante pezzo della nostra storia risorgimentale sparito per sempre! Perché? Non è dato di conoscere dai testi di storia, senza che nessuno, insegnanti, politici locali e perfino Editori, abbia speso una sola parola per mettere riparo all’oltraggio, che priva noi Cilentani e la nostra progenie di un’importante pezzo di Storia cittadina che ci appartiene! E’ questa, la vera vergogna, la pietra dello scandalo che andrebbe gridata a viva voce sui social, perché si è privato le nuove leve in età scolare, di una delle pagine più belle di Storia Patria intrisa di tanto amor patrio e del sangue di quei trecento valorosi, che al grido di Viva l’Italia Unita diedero alla “causa”, il loro bene più prezioso e caro: “la propria vita, perché un “sogno” potesse realizzarsi, la tanto bramata Unità d’Italia, che più tardi porterà a compimento Giuseppe Garibaldi. Altra “vergogna”, non meno importante, è che sebbene transitò dai nostri territori e alloggiò per poco a Sapri, al Fortino (Casaletto Spartano) e in altre comunità, al pari del Pisacane, le sue “soste” non sono recensite da alcun libro di testo, così da poter essere consegnati in modo completo alla memoria dei posteri e attraverso ciò creare un nuovo “attrattore turistico” per la nostra bella Città di Sapri, “valido” …tutto l’anno! “Un lavoro sinergico e continuo - ha dichiarato il primo cittadino, dott. Antonio Gentile ristretto a casa perché malato - per mantenere la nostra identità, i nostri valori e potenziare l’offerta turistica!”
Alle sterili critiche, si contrappongono i giudizi, onesti, intelligenti, ed equi, espressi da migliaia di persone, non necessariamente “sapresi”, provenienti anche da altri territori, vicini, lontani, finanche stranieri che nonostante le “critiche”, non hanno rinunciato ad immortalarsi accanto alla statua delle polemiche però dal verso “giusto” (il lato “A”) ed espresso parole di elogio sia all’opera che all’artista. Tra questi, Raffaele Tolomeo (73 anni) da Cicerale, alias il “Garibaldi” del Cilento, che incurante della fitta pioggia, nel tardo pomeriggio di mercoledì 29 settembre, ha fatto visita alla “Spigolatrice” delle polemiche, elogiandone le fattezze fisiche ed omaggiando la stessa di un mazzo di fiori che ha deposto ai suoi piedi, prima di andar via, esclamando ironicamente in dialetto “Guarda me! Per me, va bene! Anzi, voglio dire una cosa, io sono di Cicerale. Dovete stabilire, voi sapresi, voi di Sapri, se va bene oppure no! E’ inutile che se ne parla, se la volete venire a trovare, a Sapri dovete venire! La donna è bella! …vestita! Per me parlo, è chiù bella spogliata! U’ scultore che ha fatto sta statua, secondo me ha sbagliato! L’avea mette tutta nuda! Ciao Sapri! Ciao Italia!” Nel ribattere alle polemiche, più o meno giuste alla sua Spigolatrice, il primo cittadino di Sapri dott. Antonio Gentile cavalcando l’onda del successo mediatico riscosso dall’opera sia a livello nazionale che internazionale, ha invitato l’on. Laura Boldrini già Presidente della Camera dei Deputati (2013-2018) a venire a Sapri, per vedere da vicino l’opera anche da Lei criticata e tenere proprio nella città della Spigolatrice, il prossimo novembre, i lavori del Congresso Nazionale sulla “violenza di genere sulle donne”. Nel complimentarci con Lui, per l’invito fatto all’on. Laura Boldrini, avremmo “gradito” che questo venisse contestualmente esteso anche al collega Sindaco di Sutri, nonché grande e autorevole critico d’arte Vittorio Sgarbi, Autorità incontrastata nel campo dell’arte e grande cultore del bello! Chissà che la sua profonda conoscenza dell’arte, non riesca a mitigare e far cambiare idea all’on. Boldrini e perché no, magari tutti e due insieme, farsi amichevolmente, un “selfie” proprio accanto la “pietra”, pardon la statua dello scandalo?!? Caro Sindaco ci faccia un pensiero! Tra l’altro il titolato e stimato critico d’arte, conosce molto bene il nostro territorio per esserci venuto in passato ben volentieri, più volte, a Sapri, Torraca, Villammare ed altre “location” del golfo di Policastro. Stifano, specializzato nella realizzazione di sculture marmoree riproducenti soggetti sacri, oltre la Spigolatrice di Sapri, ha realizzato anche altre sculture bronzee, come il “nocchiero di Ulisse, Palinuro” che campeggia sulla sinistra all’ingresso dell’omonima e rinomata località turistica (frazione del capoluogo Centola) e di quì a breve, quella della Ninfa “Kamaraton” che verrà esposta a Marina di Camerota. Orbene, se la perfezione del “lato B” della Spigolatrice, ha destato così tanto clamore da interessare finanche la CNN, il New York magazine e ad Oriente, il Cina news (giornale elettronico) mi chiedo come mai tutte queste testate, emittenti private, canali e talk show di Mediaset e mamma RAI non si siano interessati “anche” al maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana Annamaria Tribuna in forza alla 46° Brigata Aerea Trasporti (Pisa) il cui aereo, un Hercules C-130J, appena decollato da Kabul venne bersagliato da terra da raffiche di armi da fuoco “pesanti”. Nonostante il suo aereo fosse stato colpito, la Tribuna è riuscita con lucidità e sangue freddo, a far decollare il suo aereo con a bordo un carico prezioso di donne, bambini e uomini in fuga dall’inferno afgano. Ebbene, i media non si sono occupati di Lei! Forse, in considerazione del fatto, che ha fatto il suo “dovere” di militare?! Sarebbe bello (e pedagogico) che i media oltre a occuparsi di gossip e cronaca rosa dedicassero spazio anche ai silenti “eroi del quotidiano” come il Maggiore Annamaria Tribuna a cui va tutta la mia gratitudine e mi ha reso orgoglioso di essere italiano! L’opera bronzea, si accompagna ad una stele di marmo su cui sono incise, le strofe della patriottica lirica di Luigi Mercantini, “La Spigolatrice di Sapri”. Nota a margine, tra i pezzi eseguiti dal Gruppo Bandistico “maestro Antonio Talamini” (a cui è intitolata la banda), un’area scritta e dedicata alla Città di Sapri dall’indimenticabile maestro, che è stata molto gradita e apprezzata, che l’ha premiata con un interminabile scroscio di applausi a scena aperta. Alla cerimonia della svelatura era presente, come ricorda il consigliere comunale Rosanna Pecorelli, anche Rossella Bisogno (25 anni), una classica bellezza mediterranea, dalla folta e ondulata chioma, color rosso Tiziano, occhi castano chiaro e un viso seducente che nell’estate 2019, vinse il concorso indetto dal Comune di Sapri, per dare un volto al mito della “Spigolatrice di Sapri”, a quel simbolo del Risorgimento Italiano, precursore di un moto che di là a breve, con Giuseppe Garibaldi, portò a quella tanta anelata “Unità d’Italia”, celebrata il 2 giugno di ogni anno, in tutta Italia come a Sapri, dove grazie a un cittadino di Serre naturalizzato saprese, tale Sig. Matteo Petti un’intera strada (via Nicodemo Giudice, già Via Roma), viene addobbata a festa, con bandiere, coccarde, nastri, festoni e tanto altro, tutto rigorosamente tricolore. E’ da quella data, che Rossella Bisogno è il volto ufficiale della “Spigolatrice di Sapri”. In occasione della svelatura, Rossella indossava il tradizionale abito popolare tipico dell’epoca, delle addette alla mietitura nei campi di grano, per la gioia di papà Raffaele, mamma Maria Fazzolari e di nonno Peppe, visto le tante richieste che ha ricevuto di farsi immortalare al suo fianco, da “big” e tanta gente comune. Ricco e autorevole il parterre delle Autorità intervenute alla cerimonia di svelamento. Solo per citarne alcuni: il senatore pentastellato Franco Castiello, nella “duplice veste” di Presidente della Fondazione “Grande Lucania” e di organizzatore della cerimonia della svelatura; il già Presidente del Consiglio dei Ministri prof. Giuseppe Conte, il Presidente del Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dott. Tommaso Pellegrino unitamente al suo vice, dott. Cono D’Elia, l’assessore comunale con delega all’Ambiente Franco Di Donato, l’assessore Amalia Morabito, con addosso la fascia tricolore del Comune di Sapri, faceva le veci del Sindaco Antonio Gentile, il prof. Cesare Pifano direttore del Centro Studi su Carlo Pisacane (Sapri). Altrettanto ricco ed autorevole, il parterre di “big” intervenuti alla cerimonia della svelatura (comodamente seduti nel palco delle Autorità), tra questi: l’on. Alessandra Pesce sottosegretario di Stato al Ministero alle Politiche agricole alimentari e forestali e l’on. Carlo Sibilia, sottosegretario di Stato agli Interni (entrambi primo Governo Conte), il Direttore Generale della Banca 2021 dr. Ciro Solimeno; il Presidente della BCC Banca di Credito Cooperativo del Cilento (oggi Banca 2021) Pasquale Lucibello; il Generale in congedo dell’Arma dei Carabinieri Sergio Pascali, già a capo del NOE (Nucleo Operativo Ecologico); insigni magistrati e importanti toghe; da Vallo della Lucania lo stimato chirurgo ortopedico Antonio Di Leo accompagnato dalla consorte Iolanda Molinaro che nelle recenti comunali a Vallo della Lucania ha totalizzato 438 preferenze; l’affermato cardiologo Luigi Petraglia (aiuto presso la U.O. UTIC-Cardiologia dell’Ospedale dell’Immacolata di Sapri e titolare di diversi studi specialistici); da Lauria Superiore il consigliere politico Giuseppe Carlomagno e tantissimi altri “big”, giunti da fuori Regione. Non di meno conto e importanza, i personaggi assiepati fuori dalle transenne. Solo per citarne alcuni, c’erano:lo stimato, quanto affermato chirurgo ecografista e amante degli sport all’aria aperta, Luigi Bellizzi unitamente alla compagna, l’informatore scientifico dottoressa Giusy Limongi; da Lauria Inferiore, il dott. Antonello Chiacchio affermato psicologo-psicoterapeuta; ancora, il Segretario dello SPI-CGIL Gerardo Triani unitamente al sindacalista CGIL Sanità (RSU Asl Salerno) nonchè Segretario della Camera del Lavoro “Gianfranco Federico” di Sapri, Domenico Vrenna che ha portato all’attenzione dell’ex premier Conte, la endemica carenza di personale (medici e infermieri) in cui versa il Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri (tra l’altro, individuato, nel Piano Sanitario Regionale DEA di I° livello), il sindacalista CGIL Vito Caiafa, tra i promotori e fautori del Comitato cittadino pro statua “Spigolatrice” sul lungomare di Sapri ed inoltre, il Comitato Civico 1987 pro “Alta Velocità a Sapri” con in testa il suo insigne Presidente Vittorio Napolitano ex quadro dirigente RFI, che ha chiesto all’insigne ospite, il prof. Giuseppe Conte, di farsi carico e perorare a livello centrale coi vertici RFI, la “causa” che sta a loro tanto a cuore: “far rientrare la stazione di Sapri, nel circuito dell’alta velocità!”. Infine, era presente tanta, tantissima gente comune, il pubblico dei grandi eventi accorso da ogni dove per vedere, acclamare, stringere la mano all’ex premier, rimasto “in carica” nel “cuore” degli italiani! Tra questi ultimi, anche il sottoscritto nelle umili vesti di giornalista di strada, tengo a precisare “non invitato” ma curioso di vedere da vicino così tanti “big” della politica italiana. Per tale circostanza, la macchina organizzativa, si è avvalsa della “ultra ventennale esperienza” nel campo della comunicazione dell’imprenditore locale Matteo Martino, supportato validamente sul campo dall’esperto giornalista pubblicista Francesco Lombardi. A moderare i lavori e far rispettare i canonici “15 minuti” assegnati ad ogni intervento, il giornalista decano Antonio Manzo, già direttore delle testate giornalistiche La Città e Il Mattino di Salerno, il quale, subito dopo la svelatura, ha esordito dicendo: “Signor Presidente, Lei qui oggi, ha il positivo riscontro di una fetta di popolo italiano! Questo, non è il Sud trasfigurato! E'un Sud vero. Un Sud capace di offrire un luogo della memoria, come questa statua, che condensa “arte” e “storia” quale “simbolo” di un’Italia unita per ricordare l’ultimo fallito tentativo rivoluzionario di marca mazziniana. Presso l’Archivio di Stato di Salerno, è ancora in atto un processo che vede imputati 257 cilentani, accusati di insurrezione armata. Gli stessi, che ammazzarono Carlo Pisacane a Sanza. Rivedere quel fascicolo processuale, è rivedere non solo la storia del Sud, la storia dell’Italia ma è rivedere le carte del tempo, arrivate a noi, grazie ad un mitico direttore della Biblioteca Nazionale, il prof. Leopoldo Cassese, padre del ben più noto dr Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale. Sono atti indicativi di un tempo, di una storia, di una stagione di mancata rivoluzione! In attesa di procedere con la svelatura dell’opera, pregherei, il prof. Giuseppe Conte, il sen. Franco Castiello, l’assessore Amalia Morabito facente funzioni del Sindaco Antonio Gentile, il Presidente dell’Ente Parco il dott. Tommaso Pellegrino, lo scultore Emanuele Stifano e l’assessore comunale Franco Di Donato che ha curato con dovizia di particolari ogni dettaglio della cerimonia, di avvicinarsi così da procedere con il rito della svelatura. L’assessore Di Donato ha svelato l’opera accompagnato dalle note musicali della banda musicale maestro Antonio Talamini, unitamente al soprano saprese Samantha Sapienza che ha interpretato magistralmente l’Inno patriottico “Fratelli d’Italia” a cui ha fatto da cornice naturale un pubblico festoso che non ha lesinato slogan patriottici e applausi a scena aperta. Dopo la svelatura, i discorsi degli attori principali, intervenuti alla cerimonia, moderati dal giornalista Antonio Manzo. L’assessore Amalia Morabito, con addosso la fascia tricolore del Comune di Sapri, ha così esordito: “Buona sera a tutti! Faccio le veci del Sindaco di Sapri, il quale purtroppo questa sera, non è potuto accorrere a questo importantissima cerimonia di inaugurazione! Pertanto ne leggerò il discorso, che avrebbe tenuto se fosse stato presente qui, questa sera. “Cittadini sapresi, eccellenze, onorevole Sig. Presidente Conte, distinte Autorità, signore e signori, un temporaneo problema di salute, mi è stata diagnosticata la varicella purtroppo, non mi permette di essere qui oggi, insieme a voi, a inaugurare la nuova statua della Spigolatrice. Pertanto, mi onoro di inviare questo breve messaggio inaugurale, per questa importantissima opera d’arte, che costituirà un grande “attrattore turistico”, per la nostra città. Consentitemi, un ringraziamento “meritato” all’assessore Francesco Di Donato, che ha seguito personalmente, ogni fase dell’installazione, oltre ad averla promossa all’Ufficio Tecnico Comunale (e da questi supportato, nelle persone del Responsabile del Settore Tecnico, Manutentivo, Urbanistica e Lavori Pubblici, ingegner Alberto Ciorciaro, del Responsabile dell'Ufficio lavori Pubblici e Settore Paesaggio, architetto Antonio Pugliese e i geometri Francesco Caminiti e Tony Autuori), alle ditte, alla manovalanza, agli operatori privati che hanno partecipato. Un’opera di grande pregio artistico, realizzata dall’artista cilentano Emanuele Stifano, co-finanziata dalla Fondazione “Grande Lucania”, dall’Ente Parco Nazionale, di Cilento, Vallo di Diano e Alburni e dal Comune di Sapri ed illuminata, dall’architetto Iolanda Fortunato e dall’ingegner Marco Frascarolo. Un’opera di grande valenza turistica, che arricchisce la nominata passeggiata “Luigi Mercantini”. Un lavoro sinergico e continuo, per mantenere la nostra identità, i nostri valori e potenziare l’offerta turistica! E’ doveroso da parte mia, chiedere alle Autorità qui presenti, di supportare nelle sedi istituzionali preposte le legittime, quanto vitali richieste unanimi di questo territorio in tema di “Alta Velocità” e di “Sanità” Sapresi; questa nuova statua del volto più conosciuto della lirica patriottica risorgimentale è di tutti! E da oggi, simboleggia anche la volontà e l’impegno di tutti, per ripartire e crescere. Prendiamocene cura! Viva Sapri! Viva l’Italia!” A seguire, l’intervento del Presidente dell’Ente Parco, Tommaso Pellegrino che ha detto: “Ringrazio tutti gli amici della Fondazione Grande Lucania, in particolare il sen. Franco Castiello, che quando ci propose la “partecipazione” a questo bel momento “identitario” per il Territorio, abbiamo subito aderito! Io, unitamente al mio vice Presidente Cono D’Elia che saluto e a tutto il Direttivo, abbiamo ritenuto importante, oltre che doveroso, essere oggi presenti qui per dare il nostro contributo! Faccio un calorosissimo benvenuto all’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Conte che ritorna nel nostro territorio per la seconda volta. Siamo sempre molto lieti di vederla nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni. Me lo lasci dire, uno dei territori più belli al mondo! L’unico territorio al mondo ad avere ben quattro riconoscimenti UNESCO! E non voglio fare l’elenco delle tante altre cose belle! Alle spalle, abbiamo il nostro mare, che è tra i più premiati e i più conosciuti in Italia! Abbiamo veramente tante cose belle e importanti! La sua presenza naturalmente oggi qui, dimostra anche una “grande attenzione”. “Attenzione” già data col primo incontro tenuto con tutti gli amministratori e i sindaci in modo anche concreto. Devo dire che la sua presenza oggi qui ripeto, è la dimostrazione dell’essere “presente sui territori” e vivere quelle che sono le realtà e soprattutto partecipare a momenti importanti, qual’è quello di oggi! Le fa veramente, molto, molto onore e di questo, La ringrazio! Colgo l’occasione per ringraziare anche l’on. Carlo Sibilia che anche lui ritorna e devo dire, che più volte è venuto qui, nei nostri territori. Infine, saluto tutti gli amministratori, i sindaci e soprattutto l’intera Comunità di Sapri, che oggi s’è raccolta intorno ad un momento molto importante! Oggi, Lei è qui con noi per festeggiare “tutti insieme”, un bel momento per il territorio. Soprattutto non dobbiamo perdere l’occasione, ne parlammo la volta scorsa con Lei Presidente Conte, di portare avanti in modo unitario, proposte, per realizzare servizi e infrastrutture che serviranno ai nostri figli! Ecco perché non possiamo permetterci divisioni, né scelte “scellerate”. Ringrazio ancora il sen. Franco Castiello e la Fondazione Grande Lucania! Saluto anch’io il Sindaco di Sapri Antonio Gentile, al quale rivolgo un abbraccio affettuoso e l’augurio di una pronta guarigione!” Ha fatto seguito, l’intervento del senatore pentastellato Franco Castiello, nella sua “duplice veste”, di rappresentante delle Istituzioni dello Stato e Presidente della Fondazione Grande Lucania. “Dire che a 79 anni sono emozionato è grave! Ho fatto tante battaglie legali, politiche, ecc. ma non mi sono “mai” emozionato, come questa sera! Oggi, devo vincere questa emozione iniziale che mi “provoca” la tua venuta, qui a Sapri. In due anni, è la seconda volta! La prima, fu il 29 novembre 2019. Una giornata “indimenticabile!”. Con 100 sindaci del Vallo di Diano e del Cilento, al di là dei colori politici, tutti accomunati nel dimostrarti l’ospitalità, l’affetto, la solidarietà, l’amore che questo territorio porta alla tua figura e al tuo ruolo. Hai onorato tutte le nostre aspettative! Quel 29 novembre, ti consegnammo un documento di politica economica meridionalista, il “primo” manifesto del Mezzogiorno elaborato dalla Fondazione Grande Lucania e dalla BCC del Cilento, in cui avanzavamo dieci proposte dirette a contrastare lo spopolamento e la desertificazione dei nostri paesi. Grazie alla tua comprensione e alta sensibilità, abbiamo avuto la soddisfazione di vedere 6 o 7 di quelle proposte accolte! A novembre, sostenemmo a spada tratta, un ragionamento che partiva da lontano; già da due anni, la Fondazione Grande Lucania, si interrogava sulla quota 34. A novembre si tenne il Convegno con la tua presenza e il mese successivo, in sede di votazione della Legge Finanziaria la “quota 34” è diventata legge ... sottratta, alla duttilità, flessibilità e all’incertezza delle scelte amministrative; consolidata grazie alla precettività e cogenza del vincolo normativo! Cosa vuol dire, per i meno addetti ai lavori? Semplice! Noi, con otto regioni meridionali rappresentiamo il 34% della popolazione! Pertanto rivendichiamo a buon diritto, in base all’articolo 3, della Costituzione, il “diritto” ad avere in proporzione la riserva del 34% degli investimenti in conto capitale della Pubblica Amministrazione. Non dimentichiamo che questa quota era scesa al 27% nella realtà dei fatti! Ecco, abbiamo ottenuto, grazie a te, Presidente Conte, la risalita e fissità con norma precettiva e cocente della quota 34%. Equivale a dire, ogni 100 Euro spesi, 34 Euro vanno riservati al Mezzogiorno d’Italia. Naturalmente, per illustrare tutte e 10 le nostre proposte anziché tre quarti d’ora avremmo bisogno di tre ore! Per cui, sarò telegrafico! faccio un ultimo passaggio sul manifesto del Mezzogiorno: circa la “decontribuzione!”. Noi insistemmo sul Governo Conte affinché passasse! Cosa vuol dire decontribuzione?!? Vuol dire che il datore di Lavoro viene sollevato, in buona sostanza, degli oneri contributivi, che rappresentano una sorte di “aliquota” tutt’altro che marginale del salario complessivo. Ed è dissuasiva! Quando il datore di Lavoro sa che è sollevato da questo pesante onere è incentivato all’assunzione, in forma di contratto “a tempo indeterminato”. Contratto a tempo indeterminato vuol dire stabilità del rapporto lavorativo, vuol dire più matrimoni, vuol dire più famiglie, vuol dire più figli, vuol dire lotta allo spopolamento. Quindi, abbiamo avuto anche questo “grande risultato!”. Presidente, io non sto qui a celebrare come dire, i tuoi trionfi, le nostre vittorie. Sto qui, dopo un rapido resoconto, un rapido bilancio consuntivo su quello che abbiamo ottenuto grazie a te, passo alla parte propositiva, quella più interessante. Nella seconda edizione del manifesto del Mezzogiorno, leggerai tutta una serie di proposte. Lasciando da parte quelle di carattere generale, perché non abbiamo il tempo per illustrarle, voglio però soffermarmi su due proposte che riguardano Sapri e i territori e le Comunità del golfo di Policastro. Abbiamo due gravi problemi: uno, è la Sanità; l’altro, i trasporti ferroviari. Abbiamo un Ospedale, Presidente, che è ridotto a un Pronto Soccorso, con vuoti di organico sia di personale medico che infermieristico (oltre il 40%) e siamo nella condizione di non poter offrire quelle prestazioni di cui ci fa carico l’articolo 32 della Costituzione “la Repubblica tutela il diritto alla salute, come diritto fondamentale della persona”. Si dirà, ma la Sanità sappiamo che in base l’articolo 117, secondo comma lettera H della Costituzione appartiene prevalentemente alla Regione? No! Perché l’articolo 32, onera la Repubblica. Quando la Costituzione usa il termine Repubblica, intende lo Stato Ordinamento. Nello Stato Ordinamento, c’è anche lo Stato Apparato, oltre che la Regione, la Provincia, il Comune, la ASL. Quindi, lo Stato non può nascondersi dietro il dito della “regionalizzazione” delle competenze, ma deve intervenire quando la Regione “non funziona”, “non agisce” con l’efficacia e l’incisività della condotta che ci si aspetta perché questo non è un Ospedale che serve soltanto la popolazione indigena; è un Ospedale che sotto forte, stressante pressione di migliaia di turisti, in estate, se non ottengono la consapevolezza di una adeguata assistenza sanitaria, possono anche dirottarsi altrove con grosse deviazioni dei flussi turistici. Quindi, oltre l’aspetto strettamente sanitario, c’è anche un aspetto economico e occupazionale! Vengo all’altro vero grosso problema: i trasporti ferroviari! Presidente, le Ferrovie relativamente al percorso Alta velocità hanno un’“alternativa”. L’alternativa è quella Vallo di Diano - Praia a Mare escludendo Sapri; l’altra, invece come è noto, include Sapri. Presidente, noi siamo, non possiamo non essere per la seconda alternativa (applausi a scena aperta). Ci aspettiamo da parte tua, il massimo sostegno! Ce lo aspettiamo Presidente, perché lo meritiamo. Lo meritiamo, perché le condizioni oggettive, ce lo fanno meritare. Ci sono ragioni, presupposti, di carattere idrogeologico, di carattere politico-sociale, che ci spingono a privilegiare questa alternativa! Escludere Sapri equivale a mantenere il Cilento in una condizione di segregazione; di segregazione topografica già censurata da Giustino Fortunato, nell’ultimo trentennio del secolo XIX. E’ la causa maggiore di sottosviluppo del Mezzogiorno. Noi pretendiamo a buon diritto l’inclusione nel circuito dell’Alta velocità (applausi a scena aperta). Quindi l’alta velocità deve fermare a Sapri! Deve passare per Sapri! Presidente, credo di aver mantenuto il rispetto del tempo concessomi, mi sia consentito soltanto un breve saluto alla dottoressa Alessandra Pesce, una delle più valide donne del Governo Conte, vicinissima al nostro Cilento. Vi anticipo una grande novità! Grazie ad Alessandra, il Cilento è stato scelto come area da promuovere e presentare per la promozione alla grande Expo di Dubai (Emirati Arabi), il primo novembre prossimo. E quindi gli esprimiamo gratitudine. Così come esprimiamo gratitudine al sottosegretario agli Interni, on. Carlo Sibilia. Davanti a tutto questo folto pubblico, ammetto che gli sto facendo “persecuzione” perché non c’è settimana che lo chiami e gli chieda “A che punto siamo, con il gruppo territoriale a Vallo della Lucania?” Perché Carlo Sibilia, ci sta aiutando col Ministero degli Interni, per risolvere il problema dell’accasermamento così da avere una più vasta struttura sul territorio necessaria perché soprattutto con la pandemia, l’aggressività delle organizzazioni malavitose è cresciuta di tono. Siamo stritolati dalla N’drangheta risalente dal nord della provincia di Cosenza e dalla Camorra, discendente dall’agro Nocerino-Sarnese. Hanno preso ad attenzionare, in “modo particolare”, nel periodo post pandemico, il Cilento con usura, lo spaccio di stupefacenti e quant’altro! Quindi Carlo, grazie! …e perdonami per la persecuzione. Un saluto a tutti quanti i Sindaci, a tutti gli amici presenti, ci sono anche magistrati, miei colleghi, gli porgo un saluto affettuoso e Presidente Conte, mi commiato dicendoTi, che l’anno venturo, abbiamo in mente di tenere, qui a Sapri, un grande “Convegno Nazionale sul Mezzogiorno”, con la presenza, inutile dirlo, del Presidente Conte e naturalmente dei più grandi nomi della Scienza Economica Meridionalista. E concludo per davvero, ringraziando il Presidente Conte! Preciso, non è un ringraziamento di pragmatica, di stile. No! E’ un ringraziamento convinto, sentito, consapevole perché attenzione, vi posso dire come senatore della Repubblica, che “solo” con l’avvento del primo Governo Conte e naturalmente del secondo, la Questione Meridionale, non più questione territoriale ma come questione nazionale, è stata posta al centro dell’Agenda politica! Grazie Signor Presidente, per aver ri-centralizzato la Questione Meridionale. Che è “questione” di tutto il Paese e non soltanto di otto Regioni Meridionali! Ancora grazie!” (applausi a scena aperta). In seconda battuta Castiello, rifacendosi al pensiero di un grande e indimenticato meridionalista (Manlio Rossi Doria), ha detto: “Nel Mezzogiorno, c’è la polpa e nel Mezzogiorno, c’è l’osso. La polpa, sono le Regioni sviluppate del Mezzogiorno, l’osso quelle arretrate che non riescono ad evolversi! Ecco, noi rifiutiamo di essere osso, vogliamo essere polpa! Invitiamo il Presidente Conte e tutti gli amici, indipendentemente dall’appartenenza a questo o a quel Partito, perché qui, è un problema di “politica territoriale”, di essere per il territorio, sul territorio e nel territorio!” Successivamente, il Centro Studi e Documentazione Carlo Pisacane di Sapri, nella persona del suo Direttore, il prof. Cesare Pifano ha omaggiato l’ex premier Giuseppe Conte, di una copia del manoscritto della lirica di Luigi Mercantini “Eran trecento, erano giovani e forti e sono morti!” donata dal Comune di Ripatransone (Ascoli Piceno), città originaria del poeta risorgimentale, come ricorda il moderatore Antonio Manzo, alla città di Sapri. Noi ci troviamo dinanzi a una grande Città, che è Sapri, che alla fine degli anni ’70, ebbe il coraggio di rivoltarsi per far aprire l’Ospedale, che sta alle nostre spalle! Sapri, fu ed è un grande popolo!” Quindi, Manzo cede la scena a Pifano, che con voce sommessa e a tratti emozionata dice “Signor Presidente, sono sinceramente emozionato! Le porgo un cordialissimo e affettuoso benvenuto nel Cilento! Per me, è una cosa veramente gradita! A nome del Centro Studi Carlo Pisacane, che mi onoro di rappresentare, Le consegno, una “copia anastatica”, della poesia del grande Luigi Mercantini. “Copia anastatica, che la Banca di Ripatransone ed il Credito Cooperativo, l’ha ottenuta attraverso l’aggiudicazione di un bando delle Aste Internazionali. Successivamente, ne ha fatto “copie anastatiche”, da consegnare ai giovani, agli studiosi, alle Autorità, soprattutto, a “uomini” come Lei, che hanno dimostrato di avere il sacro senso di “Amor Patrio!” (applausi a scena aperta). La tenga, come si conviene a una reliquia, è davvero preziosa, e molto bella! Nel giorno in cui, attraverso una manifestazione corale, Sapri ha voluto porre al centro della sua attività la “Storia”. Ed è dalla storia, e dalla memoria, che noi ci dobbiamo proiettare nel futuro! Auguri Signor Presidente! E grazie della sua venuta a Sapri!” (altri applausi a scena aperta). Oltre alla “copia anastatica”, il Comune di Sapri ha inteso omaggiare l’ex premier Giuseppe Conte, di una riproduzione del “testamento politico” di Carlo Pisacane, eroe cittadino e precursore della tanto bramata Unità d’Italia. All’uopo, l’assessore Amalia Morabito con addosso la fascia tricolore, ha ulteriormente omaggiato l’ex premier Giuseppe Conte, di un quadro contenente al suo interno il predetto testamento politico (1857). Il dibattito, si è concluso con l’intervento più atteso, quello dell’ex Presidente del Consiglio, prof. Giuseppe Conte, che ha così esordito: “Saluto, tutte le Autorità presenti! Le Autorità civili, religiose e militari. Do un grande abbraccio al senatore Castiello che ama questo Cilento, con tutto se stesso e quindi, mi coinvolge sempre in queste iniziative a cui aderisco ben volentieri! Saluto anche il nostro deputato Sibilia, ma permettetemi di mandare un grande abbraccio, a tutti Voi, cittadini presenti! Di Sapri e immagino anche Cilentani e delle zone limitrofe. Solo due minuti, per ringraziare e dirVi, che ho subito aderito a questo invito, perché anch’io ho colto l’importanza “simbolica” e non solo, di questa cerimonia, di questo disvelamento, di questa poesia! Tra l’altro, nell’ammirare la “copia anastatica” effettivamente il nostro poeta aveva una scrittura bellissima! Il manoscritto, è una scrittura di altri tempi, bellissima! E questa, è una lirica che appartiene alla nostra Storia! Al nostro Risorgimento, ad una delle fasi più importanti della nostra Storia Risorgimentale, paragonabile all’Inno di Garibaldi, dello stesso autore! E quindi è un fatto, che riscopre la nostra tradizione e la forza della nostra Storia e delle nostre radici culturali, storiche e, anche istituzionali. Mi fa piacere, che ci sia questo momento poi, per ricordare il gran Lavoro, che abbiam fatto e che continueremo a fare per il Sud! Su questo vi garantisco, come è stato detto, la nostra non è stata un’attenzione estemporanea! Io venni qui, da Presidente del Consiglio (novembre del 2019). Vi ritorno oggi, e come ho detto il mio non è un “itinerario elettorale”, qui non si vota! Lo chiarisco subito, però sono qui lo stesso. Continuerò a girare il territorio italiano, perché credo che la politica abbia un continuo bisogno di “ossigenarsi!” Di stare in mezzo a voi, di dialogare con voi, di respirare le “tradizioni”, “i momenti importanti” della nostra storia, perché per esprimere una visione, bisogna avere una forza culturale! Se non si ha una “forza culturale”, non si recuperano questi momenti, non si va avanti per proclami, per slogan, per occasioni contingenti, si va avanti per... “sondaggi”. Ma se la politica va avanti per sondaggi, non riesce ad avere quella progettualità, quella strategia, che ci porta a studiare i problemi, ad affrontare quelle che sono le reali necessità. Ringrazio, la Fondazione Grande Lucania perché c’è dietro, uno studio, un contributo, tanta passione civile, oltre ovviamente, a tanta competenza, e forza culturale. Quindi, quel vostro manifesto che mi avete consegnato, è un ulteriore “tassello”, a un progetto, ad una strategia, che io avevo già in mente, con l’intero..., permettetelo di dirlo senza scontentare le altre forze politiche, con l’intero Movimento Cinque Stelle, lo abbiamo coltivato e lo abbiamo in mente! Ed è di qui, che nascono, poi quando c’è una visione, uno studio, una strategia, una consapevolezza, delle difficoltà di ogni ordine, economico, sociale, culturale e poi, nascono anche le soluzioni. Soluzioni, che uno dice, “Perchè, non è stato fatto prima! Era a portata di mano. Perché non è stato introdotto prima il vincolo del 34% per quanto riguarda gli investimenti in conto capitale, che significa come è stato detto, che per Legge, d’ora in poi, nessuno può togliere al Mezzogiorno, il 34% che è corrispondente alla popolazione. Prima era molto meno. E nascono anche altre soluzioni, nasce anche, la soluzione della “decontribuzione Sud”. Mi fa piacere, caro Amico mio, che hai ricordato anche questa misura. Faccio un’aggiunta. Questa misura, ha portato risultati concreti. Dall’inizio dell’anno siamo ancora in piena pandemia; non abbiamo ancora messo in sicurezza il Paese. Ci manca ancora un ultimo miglio, dico io, però, già adesso in questi primi mesi di quest’anno, abbiamo all’incirca 580.000, quasi 600.000 nuovi occupati al Sud. Grazie alla misura decontribuzione Sud, che significa, come è stato detto, riconoscere una realtà di fatto! Un investitore, un imprenditore, che crei Impresa, quì al Sud, incontra più difficoltà, rispetto a chi investe, o fa impresa in altri territori più sviluppati. Qui, ci sono deficit, carenze infrastrutturali di ogni tipo. Ci sono difficoltà d’ogni tipo; quindi bisogna premiare e incentivare questi investimenti e questa misura che sta creando concretamente occupati, in modo portentoso, io dico dobbiamo renderla “strutturale”. C’è un dialogo con l’Europa, con la Commissione Europea. Noi lo abbiamo iniziato e premerò personalmente perchè diventi strutturale in modo che misure del genere, possano dare una prospettiva di sviluppo a medio e a lungo termine! E’ quello di cui il Sud ha bisogno! E poi, Sanità, la rete ferroviaria, sono tutte infrastrutture che devono consentire la “digitalizzazione”. Abbiamo sperimentato quante difficoltà ci sono state durante il periodo più acuto della pandemia, abbiamo avuto anche i nostri figli, i nostri nipoti a casa. Spesso alcune famiglie, “impossibilitate” addirittura a collegarsi. Vedete come si tocca con mano la diseguaglianza sociale. In alcune famiglie, hanno avuto difficoltà con i ragazzi, nostri figli/e, addirittura a fruire dell’offerta didattica. Non chiediamo di fare opere faraoniche al Sud, non vogliamo per il Sud imprese mirabolanti. Vogliamo che al Sud, sia dato quello che spetta al Sud (scroscio di applausi a scena aperta). Voi sapete, tu sai Franco, che io di promesse non ne faccio! …però io garantisco impegno, quindi rispetto, a questa infrastruttura, dell’Alta Velocità, meglio ancora, “alta capacità” che rischia effettivamente, me ne rendo conto, di tagliar fuori Sapri, il basso Cilento. Un’area, la cui ricchezza è soprattutto turistica! Sembra anche a me, non ho ancora studiato il dossier, quindi promesse non ne faccio,vi parlo molto francamente! Però, da quello che già mi anticipate, me ne occuperò, premerò anch’io, e cercherò di incontrare i vertici di RFI, perché anche a me, suona molto strano, che la parte a più forte vocazione turistica, addirittura, con questo mare stupendo, venga by-passata, da quel progetto di infrastruttura, così come mi viene presentato! Finisco dicendovi, durante la pandemia, a tutti i livelli istituzionali, c’è stato il massimo coinvolgimento! La forza di una Nazione, soprattutto nei momenti di massima avversità, dal secondo dopoguerra ad oggi, ci siamo trovati ad affrontare questa pandemia, una sfida così lacerante, dal punto di vista economico, sociale, psicologico, che non può esser vinta come han fatto alcuni Paesi, più o meno consapevolmente, lasciando correre il virus che ha distrutto una fascia sociale, la più vulnerabile, le persone più anziane con patologie pregresse! Era chiaro che l’indice di letalità, avrebbe colpito quella fascia! Noi, abbiamo fatto una scelta che oggi io rivendico e adesso è data per scontata forse, non se ne parla neppure più, ma in quel momento altri, non l’hanno fatta ed hanno dovuto pentirsene! Per noi, un principio costituzionale e di civiltà è che ogni cittadino, tu hai richiamato l’art. 32 Franco, ogni cittadino ha diritto alla Salute, quale “bene fondamentale di tutti”, senza distinzione di età, patologie pregresse, senza distinzione, chi è più ricco se lo può permettere, chi è più povero non si può permettere prestazioni sanitarie! E per questo, che abbiamo ricevuto una grande reazione come Paese, e nonostante siamo i primi ad essere colpiti nell’emisfero occidentale, anche molto duramente, siamo riusciti a tenere insieme questo Paese! Questa scelta, di andare avanti tutti insieme, di non lasciare indietro nessuno, non solo è stata una “scelta eticamente forte e valida”, ma è stata una scelta di “civiltà” che ci ha reso anche più forti agli occhi dell’Europa. Ci ha dato tanta dignità! Lo spirito di comunità che abbiamo espresso, ci ha consentito tutti insieme, io dico, di ottenere un grande risultato, anche in Europa. Un grande risultato che adesso apre anche al Cilento una prospettiva migliore. Perché il Cilento, ha “tutto” per partecipare a pieno titolo, alla distribuzione di queste risorse, di questo “tesoretto” costituito dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR). Un abbraccio a Sapri! Un abbraccio a questa Comunità, e un caro saluto a tutti! Grazie! …per avermi invitato, se vorrete, come avete già anticipato, ci sarò anche l’anno prossimo!” Nel fuori onda, abbiamo intervistato anche il vice Presidente del Parco, dott. Cono D’Elia e sentite cosa ha detto: “Penso sia una bellissima esperienza! Fortemente voluta dal sen. Franco Castiello che rappresenta per Sapri e tutto il Territorio, una bella opportunità per dare maggiore visibilità non solo alla Storia di Sapri, ma di tutto il golfo di Policastro. La stessa presenza dell’ex premier prof. Conte oggi a Sapri, costituisce un momento molto importante, che ci da lustro e maggiore visibilità. Come vice Presidente del Parco Nazionale sono felice che abbiamo elargito un contributo per realizzare la bella opera del maestro Stifano che di qui a breve, andremo a svelare! Premesso che non è la prima volta che il Presidente Giuseppe Conte ci onora della sua visita (come non ricordare, il bel momento condiviso) quando da Presidente del Consiglio in carica si recò a Vallo della Lucania, dove incontrò e fu acclamato da un centinaio di sindaci del Territorio con la fascia tricolore e gli venne presentato un manifesto di politica economica meridionalista, che sono sicuro, gli verrà consegnato anche oggi unitamente alla prece a seguire le sorti del nostro territorio e di attenzionare un pò di più, quelle che sono le aspettative di un Territorio, come il nostro! Ci sono una serie di questioni aperte: Sanità, Alta Velocità, ecc., ecc.. Voglio sperare che vi sia una giusta sensibilità a capire le aspettative e anche le attese del nostro territorio. Credo che la cerimonia della svelatura, costituisca l’occasione giusta per confrontarci e anche per capire, quali sono le “indicazioni tecniche e finanziarie”, per una scelta che oggi ci esclude! Io dico, che se ci confrontiamo, riusciamo a questo punto a capire meglio le scelte; forse, probabilmente non dico “rassegnarci”, però a farcene una ragione! Però RFI deve spiegarci le ragioni alla base delle decisioni che sono state prese che penalizzano gravemente il nostro Territorio! Quindi, voglio sperare che anche questa possa essere un’opportunità! Io penso, che ancora vi siano i tempi per confrontarsi! Il nostro, non è un territorio che ha bisogno di avere solo risposte su alcuni “problemi”. Io mi iscrivo sempre tra quelli che credono in questo Territorio, però voglio solo capire, da amministratore di un territorio, i “motivi” di una siffatta scelta! Perché son state fatte determinate scelte, le motivazioni tecniche e/o finanziarie, che la possano giustificare! Poi, alla fine, uno può più o meno accettarle, però dobbiamo avere almeno la possibilità di “confrontarci” su di alcuni problemi che purtroppo oggi sembrano penalizzare il nostro Territorio! Oggi, c’è la questione aperta sull’Alta Velocità! Sono dell’idea che grazie al lavoro splendido del Comitato Civico, noi abbiamo ancora la possibilità di poterci confrontare in maniera “seria”, sia con la parte politica, che con quella tecnica. Dobbiamo capire, cioè, il perché di alcune scelte! Poi, alla fine, possiamo anche “accettare” le scelte fatte, però quantomeno, capire perché il nostro territorio è stato escluso da una direttrice che invece “privilegia” altri territori. Capire le scelte che hanno influenzato certe decisioni! Probabilmente ci sono delle motivazioni, per cui cerchiamo di capire quali sono! Allora io dico, questo territorio, ha la necessità di capire le “motivazioni” alla base di certe scelte che ci penalizzano, compresa anche la “competizione” tra territori diversi! Io ho una mia “idea”. Da amministratore di un territorio del Sud, io sono dell’idea che questa competizione non andrebbe neanche fatta! Io credo che la nostra “area” abbia bisogno di migliorare la qualità del suo Territorio. Ossia dicasi: i servizi, la viabilità, la difesa del suolo, del territorio, ecc. Perché penso che fare 400 km. di Alta Velocità, in un territorio “compromesso” come il nostro, beh! credo che qualche problema nel tempo, lo darà! Chissà quando la si riuscirà a realizzare. Qualcuno si renderà conto, che forse la scelta di avere un’Alta Velocità fino a Reggio Calabria (400 km.), in un territorio come il nostro, personalmente da amministratore, avrei fatto altre scelte! Quali? Sicuramente, avrei dato maggiore “attenzione” alla manutenzione della rete ferroviaria esistente! Abbiamo un’autostrada, che esiste, che è già stata “riammodernata”. Abbiamo una Rete Ferroviaria che ha bisogno solo di essere “messa in sicurezza” in alcuni tratti e soprattutto, “riammodernata”. Ebbene, io dico questa è risorsa! Credo che delle scelte siano state fatte, rispetto le scelte di altri. Da “piccolo amministratore” di un territorio, penso che forse delle scelte “diverse” potevano essere fatte! Personalmente io direi niente Alta Velocità! Confrontiamoci e miglioriamo la qualità dei nostri territori, dei servizi, soprattutto della mobilità e di tutto ciò che serve a far crescere il nostro territorio, dal piccolo Comune, alle realtà ben più importanti! In prima fila, accanto ai “big” della politica, sedeva lui, Emanuele Stifano (45 anni), originario di Pellare (ridente frazione, del Comune capoluogo Moio della Civitella), lo scultore che ha dato vita alla tanto “bella” e “ben fatta”, quanto contestata Spigolatrice di Sapri, che ha fatto parlare di sé, il mondo intero! Ecco cosa gli abbiamo chiesto poco dopo il termine della cerimonia, e molto prima che venisse travolto da sterili, quanto inutili polemiche sessiste di “personaggi in cerca di autore!” Come nasce artisticamente lo scultore Emanuele Stifano? “Fin da piccolo, frequentando la Chiesa, del mio Paese (Pellare) rimasi affascinato, folgorato, dalle installazioni marmoree (statue) presenti al suo interno, riproducenti, opere sacre. “Passione”, che è cresciuta in me, col passare degli anni e che ho coltivato. Non è un caso, che le prime opere che ho realizzato da scultore, sono in marmo e riproducono soggetti sacri”. Ci dice qualche particolare della sua opera? Di che materiale è fatta, la tecnica che ha utilizzato? “Certamente! Trattasi di scultura bronzea, realizzata con la tecnica della “fusione a caldo”. La scultura è stata realizzata, su richiesta dei committenti a “grandezza naturale!” Quanto bronzo ha utilizzato? “L’opera, pesa poco più di un quintale!” Può descriverci le varie fasi della lavorazione? “Certo! Ho realizzato prima un modello in argilla; poi ho fatto un calco in gesso; quindi un modello in cera e dulcis in fundo, ho trasportato il modello in fonderia per la fusione in bronzo. La tecnica della fusione con bronzo è una tecnica, molto costosa e al tempo stesso raffinata, che ci permette di avere un prodotto di ottima qualità!” Quante opere in bronzo ha realizzato finora? “La Spigolatrice di Sapri, è la mia seconda opera, che realizzo in bronzo per la Fondazione Grande Lucania che al pari della precedente, ha trovato casa nel nostro splendido territorio, che è il Cilento ed è anche la mia Musa ispiratrice!” Cosa raffigura, l’altra opera? “Riproduce Palinuro, il nocchiero di Ulisse, che come è facile intuire, è stato posizionato sempre, all’ingresso della rinomata località turistica, nell’atto di “salutare” i turisti che vi si recano, augurandogli buone vacanze! Ho realizzato anche altre opere scultoree per il Cilento, però in marmo. Lo prediligo! Ho realizzato opere tratte da dei miei bozzetti personali; più che altro, sono ricerche di opere sacre, che albergano a Pellare, mio Paese natio, dove risiedo ed ho il mio laboratorio artigianale” Quanto tempo ha impiegato per creare il bozzetto e poi, realizzare l’opera che le è stata commissionata? “Diversi mesi! Non le so dire con esattezza, quante ore, ma sono state davvero tante! A ciò s’aggiunga la difficoltà causa l’emergenza Covid-19, di poter reperire i materiali che mi occorrevano” Per quanto concerne i lineamenti di viso e corpo, si è ispirato a qualche stampa o bozzetto, che Le è stato fornito dai committenti? “Diciamo, che mi son lasciato condizionare, da una persona a me cara, che mi è molto, molto vicina, di cui ho riprodotto il volto!” Dopo la Spigolatrice, sta lavorando a cosa? “Al momento, sto lavorando a dei miei progetti personali, che riguardano opere di grandi dimensioni che è mia intenzione realizzare in marmo bianco”. Le auguriamo buon lavoro! e un in bocca al lupo! “Crepi!”. La scultura bronzea raffigurante la “Spigolatrice di Sapri”, si accompagna a una stele di marmo sul cui frontespizio sono state incise a futura memoria le “strofe” della lirica patriottica di Luigi Mercantini, per “ricordare” e “tramandare” ai posteri, l’eroica quanto sfortunata “Spedizione di Sapri” dell’ex capitano borbonico Carlo Pisacane e dei suoi trecento, compagni di sventura. Durante la cerimonia il microfono e altri oggetti, venivano “sanificati” con uno spray ad alto potere battericida. L'evento si è svolto nel pieno rispetto della normativa di sicurezza anti-Covid-19! Al luogo, in cui s’è svolta la cerimonia, delimitato da un cordone di sicurezza, era possibile accedervi, previo invito, solo dai possessori del titolo di green pass e misurazione con termo-scanner della temperatura corporea. Inoltre, i posti a sedere, le sedie, il microfono ed altri oggetti venivano costantemente “sanificati” dopo ogni intervento da personale a ciò individuato, con bombolette spray ad alto potere battericida. Nota a margine, il servizio d’ordine è stato garantito dai militari diretti sul campo dal Luogotenente Pietro Marino, Comandante della Stazione Carabinieri di Sapri, sotto l’attenta supervisione del Tenente Giuseppe Forte Comandante dell’aliquota radiomobile, unitamente ai caschi bianchi del Comandante della Locale Polizia Urbana, dal Capitano Antonio Pompeo Abbadessa, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto e altre forze di Polizia. Gli uni e gli altri, supportati dai volontari della locale Protezione Civile diretti sul campo da un esperto Franco Leo (già Tenente del Corpo di Polizia Municipale) unitamente alla Signora, Annamaria Di Donato addetta alle operazioni di filtro e controllo delle credenziali dei Vip. Il presente autore dell’articolo che sta, spero, catturando in questo momento la vostra attenzione, non essendo un critico d’arte e non essendo in possesso di “conoscenze” tali da consentirgli di esprimere un giudizio di merito sulla statua della Spigolatrice, giusto o avventato che sia, non può far a meno di calarsi nell’agone della discussione, affermando quanto segue: “Non sulla spinta emozionale, di cittadino saprese che è orgoglioso e fiero della sua appartenenza a uno dei territori più belli d’Italia, il Cilento e a Sapri in particolare, dopo aver esaminato da vicino, da lontano, di giorno, di notte, al crepuscolo al tramonto l’opera realizzata dal maestro Stifano, non è riuscito neanche a farlo apposta, a trovargli una benché minima imperfezione, nell’esecuzione dell’opera. Per lo scrivente, che ripeto non è un critico d’arte, né possiede tali conoscenze di fondo, ma che ama “l’arte, in tutte le sue forme ed espressioni!” tanto da ritornare sempre con piacere (avendolo già fatto, più e più volte) recarsi nel capoluogo partenopeo, per ammirare e rimanere ogni volta estasiato e rapito, dalla bellezza di quel “Cristo velato” custodito nella Cappella Museo dei Sansevero (ai residenti e studenti universitari, nota come Chiesa di Santa Maria della Pietà o Pietatella), che è sita nel cuore del centro antico di Napoli, fa parte del patrimonio artistico UNESCO. Lungi da me, l’idea di “accostare” seppure per un istante il “Cristo velato” opera unica nel suo genere alla Spigolatrice di Sapri, ciò non di meno non si può negare, è sotto gli occhi di tutti, che la scultura bronzea, così tanto “disprezzata e oggetto di polemiche infinite”, è perfetta! Riprova ne è il fatto che il bravo artista cilentano, a cui mi pare di aver capito, è stata data libertà di esecuzione nel commissionare l’opera, è stato così bravo nel rappresentarLa, da riuscire a creare un effetto, per cui le candide vesti del suo lato ”B” sembrano venire “accarezzate” da una leggera brezza marina, che all’alba di quel fatidico 27 giugno 1857, dovette realmente “accarezzare” le vesti della popolana, alzatasi di buon mattino, per andare, nei campi a spigolare! Che a qualcuno, non piacciano le fattezze della nostra bella statua, ci può anche stare! …perché convinti che il “gusto” per il bello e l’arte, non è retaggio che appartiene, a tutti! Soprattutto, a chi da “lontano” senza neanche averla vista, lancia astrali e grida allo scandalo! Tutti bravi a salire in cattedra e fare l’insegnante con in mano la bacchetta! E lo scolaro chi lo fa? Mi chiedo a che titolo poi? Non siete venuti una sola volta a Sapri! Avete forse fatto la gavetta in questa nobile Arte, dopo esservi ricoperti il capo di cenere? Ebbene, posso invece dar “ragione” ed essere d’accordo, con chi per fedeltà storica, avrebbe voluto che la Spigolatrice venisse rappresentata china su di un fianco nell’atto di raccogliere e depositare le spighe di grano, nel cesto a lei adiacente. Ma è altrettanto risaputo, “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace” (in questo caso ai committenti), che hanno sborsato di tasca propria il “denaro” occorrente a realizzare l’opera, senza sbattere ciglio o i “mal pancia” che sembrano invece avere, i provetti critici! Sindaco Gentile, taglia la testa al toro e invita il tuo “collega” e il più grande critico d’arte del nostro tempo, l’on Vittorio Sgarbi, a Sapri, unitamente alle emittenti locali e nazionali, le testate giornalistiche che si sono prestate a dare ampio risalto sulle pagine dei loro tabloid ad una notizia da “cronaca rosa!”. Ecco cosa c’è da fare per calmierare gli animi e stemperare le cattiverie spese a titolo “gratuito” all’indirizzo dell’installazione che accoglie e da il benvenuto al loro arrivo a turisti e curiosi, che scelgono “Sapri” per concedersi un meritato periodo di vacanza, sole, mare e relax e a chi, ad ogni ora del giorno e della notte, la corteggiano con selfie e flash, sia che siano a favore, contro di essa, manco dovesse rappresentare loro o il loro stereotipo di donna! Ripeto, non essendo un critico d’arte, non mi permetto di esprimere giudizio alcuno sull’opera, che sta richiamando, come una calamita attrae il ferro, una marea di curiosi da ogni parte dello Stivale! In verità, qualche piccolo rilievo va mosso all’organizzazione: il primo, non è sfuggita ai presenti l’assenza di peso di S.E. il vescovo monsignor Antonio De Luca, Capo della Diocesi di Teggiano-Policastro o alcuno rappresentante del clero locale o suo delegato, che al termine della svelatura, al pari di quanto avveniva un tempo a noi prossimo, avrebbe potuto benedire l’installazione. Semplice dimenticanza o il clero ha snobbato di proposito l’invito allo “storico” appuntamento? Indagheremo e vi faremo sapere! Secondo, né è sfuggita l’assenza di due altre personalità di “spicco” di questa vicenda storica: il Sindaco del Comune di Ripatransone, dott. Alessandro Lucciarini De Vincenzi e il dott. Michelino Michetti, Direttore della BCC Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone, che sensibile alla salvaguardia e al potenziamento del nostro patrimonio “storico-artistico”, nel giugno del 2008, non si lasciò sfuggire la ghiotta opportunità di partecipare a Roma all’asta della nota Casa d’Aste Internazionale “Bloomsbury Auctions Italia” aggiudicandosi l’originale del manoscritto de “La Spigolatrice di Sapri”, celebre lirica del poeta Luigi Mercantini (Ripatransone, 1821 - Palermo 1872) attualmente conservato presso i locali della Sede. Con la custodia materiale in città di questo cimelio di pregevole rilevanza storica, la Città di Ripatransone si sente ancor più legata al figlio più illustre del periodo risorgimentale, e cittadino “benemerito”, a cui, al pari di Sapri, gli antenati hanno già intitolato una Via, lo storico Teatro, e il Liceo Statale. E affinché, di questo bene culturale potesse “godere” il maggior numero possibile di persone, i vertici della Banca di Ripatransone, dall’animo nobile e generoso, sono stati ben lieti di condividerlo, in riproduzione anastatica, da regalare ai giovani, agli studiosi, ai soci e quanti credono ancora “nell’amor di Patria”, per la cui “unificazione” il ripano Luigi Mercantini, tanto si adoperò! Dunque, cosa aspetta il Sindaco di Sapri a invitare a Sapri il “collega” di Ripatransone e gemellare i due Comuni? Infine terzo, la cerimonia della “svelatura”, costituendo una bella pagina di Storia Patria, non solo per gli abitanti di Sapri, ma anche per i Comuni limitrofi (…non me ne vogliano gli “Amici” del Movimento Cinque Stelle), si sarebbe dovuta allargare, invitando alla svelatura anche i Sindaci dei Comuni limitrofi e gli illustri esponenti di altre Forze Politiche dell’arco costituzionale, essendo che l’eroe Pisacane e il suo vissuto di rivoluzionario e di eroe risorgimentale, è “patrimonio comune a tutti …e non, di un solo schieramento politico!”. Ripeto non vuol essere un “rimprovero” ma porre rimedio in futuro a una disattenzione non voluta per, future altre manifestazioni di questo genere, così da non ripetere ingenuamente i medesimi stessi “errori” non di cattiveria, ma in buona fede! Premesso ciò, ai lettori tirare le somme! Non è nostra intenzione né attraverso questo scritto, né in altra sede o momento cimentarci in sterili, quanto inopportune e inutili polemiche, di lana caprina che lasciamo ben volentieri a chi vive di questo e soltanto di questo! Ciò non di meno, al di la del taglio politico dato alla cerimonia, non si può disconoscere, che la stessa abbia rappresentato una gran bella pagina di Storia, di Cultura e perché no, di gossip per la Città di Sapri, destinata a far parlare di sé, chissà ancora per quanto tempo! E’ sottinteso, che in tempi di magra, quali sono quelli attuali, chi tira fuori dal proprio portafogli i “denari” per “regalare” opere d’arte di pregevole fattura ad una Comunità locale, ha tutto il diritto e facoltà di organizzare l’evento come lo ritiene più opportuno e gli aggrada! Coi soldi degli altri, si sa, sono tutti bravi a “parlare e sparlare!” Da ultimo, mi piace concludere, con una riflessione di due grandi del passato: il Re di Francia, Luigi XIV e lo scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese Oscar Wilde, che solevano dire e ribadire: “Bene o male, l’importante, è che se ne parli!” Riflessione, più che mai giusta e azzeccata visto il flusso continuo di turisti e curiosi che a qualsiasi ora del giorno e della notte, non perdono occasione per farsi immortalare accanto all’installazione, sia lato “A” che lato “B” privilegiando quest’ultimo! Tanto che, qualcuno ha lanciato l’allarme, che più che temere l’aggressiva azione salina del mare, la scultura a forza di toccarne i glutei, questi si potrebbero deteriorarsi, anzitempo! Più che soddisfatti e felici, i commercianti sapresi, su tutti Antonio Sardegna, che ringrazia cordialmente tutti coloro che nutrono perplessità sull’opera, ma che non rinunciano ad un selfie in “sua compagnia”. Ad essi dice: “L’opera è bella e piace! Venite a Sapri per ammirarla da vicino; chissà che non vi convinciate del “contrario”. E già, il rovescio della medaglia è proprio questo! Tutto il polverone sollevato e incentrato sulla offesa sessista e oltranzista del lato “B” che tanto “indigna” alcune esponenti, del gentil sesso, ha avuto un effetto “boomerang!”; ovvero, si è trasformato in una boccata di ossigeno, per le casse ormai asfittiche del commercio a Sapri, ormai in ginocchio per i continui lockdown della categoria e i mancati ristori. I commercianti sapresi, all’unisono ringraziano tutti coloro, che a vario titolo e appartenenza sociale, hanno sollevato osservazioni, “giuste” o “infondate” che siano, sul lato “B” dell’opera, perché ha generato e finito col dar vita intorno ad essa, a un florido via vai di turisti e curiosi, che in tanti anni non s’era mai visto a Sapri, dove ora giunge da ogni parte dello Stivale, gente bramosa di ammirare seppur per un fuggente attimo l’opera così duramente contestata e vilipesa, facendosi immortalare accanto ad essa, attraverso lo scatto di un momento, da rivedere da soli o in compagnia, in altro momento della propria esistenza e dire “C’ero anch’io!” Orbene, per niente affatto “offesi” dal fiume di parole versato, ci congediamo dicendo: “Continuate così! Un grazie di cuore, a tutti Voi, da tutti noi, per aver fatto rimbalzare agli onori della cronaca nazionale e internazionale, la nostra bella statua della Spigolatrice e con essa, il nome della nostra Sapri, di cui siamo orgogliosi e fieri! Ben consci, che questo non voleva affatto essere, il vostro “vero” intento! …Vi aspettiamo a Sapri, per fare un “selfie”, con il lato “B” della nostra bella Spigolatrice! …sempre che, nel frattempo, questo non sia stato “consumato” dalle mani e dai flash dei tanti curiosi e turisti! Nel lasciare a facinorosi, facili profeti dell’ovvio e personaggi in cerca di autore che vivono di polemiche e soltanto di ciò, mi congedo, rimarcando che al mondo non c’è paese più bello della nostra Sapri, ricco di Storia, tradizioni, costumi, buona cucina, mare pulito e cielo terso, tradizioni, gente dal cuore caldo e generoso, con anelito patriottico, grido, Viva Sapri, viva l’Italia! (Pino Di Donato)
Copia anastatica della "Spigolatrice di Sapri" di Luigi Mercantini (Fare clic sull'immagine per leggere -formato .pdf-)
Sulla Bussentina la consegna dei lavori di messa in sicurezza
La Provincia di Salerno consegna i lavori di miglioramento della sicurezza stradale in tratti saltuari della SR ex SS 517detta Bussentina, dell’importo finale di 122.939,86 euro. “I lavori - dichiara il Presidente Michele Strianese – sono già iniziati e la tratta interessata è la SR. 517 fra Buonabitacolo, Sanza e Caselle in Pittari. Apriamo nuovi cantieri - conclude il Presidente Strianese - per la manutenzione e messa in sicurezza di tutta la nostra rete viaria, ma anche per promuovere sviluppo e occupazione nei nostri territori. La Provincia non si ferma e continuiamo a lavorare in assoluta vicinanza alle esigenze concrete delle nostre comunità.” (Maria Rosaria Greco)