SAPRI,CONFUSIONE E SCOMPIGLIO: UN AFFARE CHIAMATO SPIGOLATRICE E' notizia recente che sono state aperte le iscrizioni al concorso “La Spigolatrice di Sapri” che sara' eletta nel corso di una manifestazione che si terra' sul lungomare di Sapri il 17 Agosto c.m. La storia della Spigolatrice rappresenta il segno indelebile della nostra “identità locale ”, la sua stesura risale al 1857, anno dell'impresa di cui si narra, ovvero la liberazione del Sud dall'oppressione borbonica, ad opera di Carlo Pisacane, fervente seguace delle idee mazziniane. La storia ufficiale narra di un drappello di uomini (300), alcuni dei quali venuti da Ponza, e sbarcati qui per restituire dignità alle genti locali, che però, come e' noto, non compresero quell'intento. In realta' seppure le condizioni c'erano tutte nessuno poteva presagire quel finale dal sapore cosi' tragico. La storia sarebbe penetrata sempre di più nella cultura nazionale persino dal grande cantautore/poeta Luigi Tenco, cui ispirò il testo di “Ciao amore ciao” che nel titolo originale recava invece “Li vidi tornare”, ed in cui è presente la frase “Eran trecento, eran giovani e forti”. Oltre alla famosa poesia di Luigi Mercantini ”La spigolatrice di Sapri”, diversi films hanno poi rievocato l'immagine della celebre "contadinella" che “andava un mattino a spigolare” e si invaghì di quel giovane dagli occhi azzurri e dai capelli d'oro, e dal cui punto di vista dipenderebbe tutto il senso della lirica. In seguito la statua della spigolatrice è divenuta (o meglio sarebbe dovuta divenire) il simbolo principale dell'attrazione turistica della città (ad essere sinceri mai elaborata e mai sfruttata a dovere dal punto di vista del marketing). Da quando, il 25 Giugno 1994, fu posta la statua che la raffigura sdraiata e rivolta verso la baia sullo scoglio dello Scialandro, scelta probabilmente infelice (non ci riferiamo alle fattezze della statua che a nostro avviso appare ben proporzionata ed armonica), ma riteniamo semmai inopportuna la localizzazione dell'opera, affidata a personaggi di quei tempi che “agirono” con estrema superficialita'.. . Ma gli eventi ci hanno riservato sorprese: qualche anno fa (quando le sorti politiche della cittadina erano in mano alla giunta Del Medico) fu presentata nell'aula consiliare, con tanto di lustrini e nastrini tricolori, la Spigolatrice DUE. Erano presenti addetti ai lavori, storici, politici, giornalisti e personaggi in cerca di notorieta’(e di denaro). Indubbiamente si percepirono certi numeri, e quando cio' accade la politica batte sempre un colpo. Nel corso della presentazione l’artista incaricato, dopo aver mostrato una documentazione fotografica delle sue opere in prevalenza scultoree scopri', tra l’emozione di qualcuno, una piccola bozza di circa 30 cm. di quella che probabilmente sarebbe dovuto essere,(salvo il fallimento dell'iniziativa stessa) la statua della fanciulla che avrebbe trovato collocazione sul lungomare a rappresentare la Spigolatrice di Sapri in una versione “riveduta e corretta” appunto la Spigolatrice 2. Un “clone” ? NO, una “replica” ?... neanche, un doppione?...ma no! ... ma allora cosa? Quel che ne scaturi'fu che tra un flash e l’altro si prospettarono vantaggi economici, improbabili sponsor, e si parlo' di copyright: si puo' bene immaginare quali e quanti potenziali interessi possano ruotare intorno a questa magica parola. L’amministrazione di allora accolse con favore l’iniziativa pur non chiarendo mai (!?) il proprio ruolo in quella che somigliava ad una vera e propria “operazione commerciale”. L’assessore di allora, presente alla “parata”, fece scena muta, e non dispenso' il pubblico presente neanche di una battuta. Tutto fini' in una bolla di sapone, la SPIGOLATRICE DUE non fece in tempo neanche a nascere che era gia “morta”. Acqua passata...! Oggi chi crede che la storia della Spigolatrice sia finita li' si sbaglia. In questi giorni sull'incantevole lungomare di Sapri si parla ancora di monumenti, ne e' la riprova che una discutibile fontana, poi divenuta, aiuola, data in pasto alle ruspe e transennata dovrebbe “accogliere”, come asseriscono i bene informati una NUOVA SPIGOLATRICE (un'altra?). Un componente dell'amministrazione garantisce che la nuova statua in bronzo giace coperta da un telo presso una localita' ai piedi al Vesuvio e quanto prima verra' collocata. Come l'avra' immaginata l'artista di turno? Ancora una volta si preferisce distribuire risorse della comunita' ad artisti fuori dal nostro giro... sarà sdraiata, seduta, o in piedi? O magari questa volta lo scultore l'ha immaginata al centro di una scena con Carlo Pisacane ed i suoi uomini ? Chi vivra' vedra'! Quel che e' certo la progettazione e la riqualificazione estetica dello spazio urbano sono attivita' molto difficili e complicate che andrebbero valutati con esperti della materia e non affidati frettolosamente all'ultimo arrivato o ad un improvvisato assessore di turno. (Nicola Filizola) 
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