Il Comune di Santa Marina ha diffidato e chiesto rettifica per un servizio giornalistico del 15.11.2024, trasmesso da un’emittente locale, nel servizio si faceva riferimento al presunto illegittimo demansionamento di un ex dipendente: “Santa Marina, illegittimo il demansionamento di un ex dipendente. La Cassazione annulla sentenza e riapre il caso”.
La nota è stata inviata anche all’Agcom per i provvedimenti di competenza.
In merito al servizio si precisa che la Cassazione, con l’ordinanza del 14.11.2024, ha innanzitutto dichiarato l’inammissibilità concernente le doglianze dell’ex dipendente, in ordine a presunte condotte mobbizzanti nei suoi confronti. La Suprema Corte ha ritenuto che “la sentenza della Corte d’Appello è motivata in maniera completa alle pagine da 5 a 8 proprio con riguardo alla tematica del mobbing, ove sono affrontate tutte le questioni rilevanti nella specie, a pagina 8, poi, la Corte Territoriale ha concluso espressamente che non vi era “la possibilità di ritenere sussistente il denunciato mobbing lavorativo”.
In ordine al presunto demansionamento, la Cassazione ha rilevato che la Corte d’Appello ha omesso di pronunciarsi sulla relativa richiesta dell’ex dipendente ed ha rinviato il giudizio alla Corte medesima, per la definizione nel merito in relazione a tale aspetto.
Non c’è traccia nella sentenza di condotte illegittime nei confronti dell’ex dipendente, né di illegittimità della suddivisione dell’Ufficio Tecnico.
Il Comune oltre a chiedere, in ottemperanza al diritto di replica, di rettificare quanto erroneamente riportato nel servizio in oggetto, con le stesse modalità ed evidenza, ha diffidato l’emittente dal diffondere notizie fuorvianti e non verificate che ledono l’immagine e la reputazione dell’Amministrazione.
Fatta salva ogni azione a tutela dell’immagine e reputazione dell’Amministrazione comunale.
(Comune di Santa Marina)