Il Parlamento era una camera unica nominata dal popolo, modello ideale a cui fare riferimento; sistema che oggi torna di grande attualità a causa della crisi democratica, crisi che già 35 anni fa, nel 1985, il giurista cosentino prof. Stefano Rodotà (premio internazionale Carlo Pisacane nel 2014, assegnatogli dal Centro Studi e Documentazione Carlo Pisacane di Sapri) aveva previsto illustrando la sua proposta costituzionale tra cui, appunto, monocameralismo e riduzione dei parlamentari. Ai candidati a deputato di quel Parlamento era chiesto: 1) di essere possidente; 2) la residenza nella provincia da almeno 7 anni; 3) un'età non inferiore a 25 anni. Avvenute le elezioni così come descritte al precedente articolo (il Voto), il deputato eletto, presentandosi a Napoli, doveva anche avere e dare, alla segreteria del Parlamento, un domicilio. Di seguito si dà la composizione del Parlamento Nazionale, suddivisa in classi, e delle rispettive abitazioni di ciascun deputato. Il grosso degli eletti, indipendentemente dalla classe sociale, era costituito da personalità che avevano svolto attività politica, invece che da personaggi altolocati e influenti. Infatti, nei curricula di circa il 70% degli eletti si riscontra: 1) l'adesione e la partecipazione alla proclamazione della Repubblica Napoletana del 1799; 2) l'adesione all'assetto istituzionale posto in essere dai Napoleonidi durante il Decennio; 3) l'affiliazione, negli anni precedenti la rivoluzione, alla Carboneria. La presenza dei Militari fu discreta (nove), a testimonianza del fattivo impegno profuso da questa categoria di persone, presente in gran numero all'interno delle tante Vendite Carbonare distribuite nell'intero regno per una evoluzione che guardava alla Costituzione. Venti furono gli esponenti del clero, oltre il 15% degli eletti, quasi tutti collaborarono con i governi del Decennio nelle varie istituzioni culturali, anche in qualità di docenti universitari. Tra loro anche un cardinale. Delusa fu la nobiltà. Tra i sei deputati spettanti al Principato Citeriore (Salerno) due erano cilentani: Antonio Maria De Luca e Gerardo Mazziotti. Primo presidente dell'assemblea fu Matteo Galdi, anch'egli deputato del Principato Citeriore, il quale, il 2 novembre 1820 - ai sensi dell'art. 34 del regolamento interno del Parlamento che prevedeva la nuova elezione del presidente, vicepresidente e segretario - cedette l'incarico al deputato Pasquale Borrelli.
1ª Classe sociale - PRETI (19 eletti)
BUONSANTI Vito, dentro S. Domenico Soriano; COLETTI abate Michele, calata S. Tomaso d'Aquino n. 6; DE LUCA Antonio Maria, largo delle Pigne n. 140; DE LUCA Ferdinando, strada S. Liborio n. 65, 1º piano; DESIDERIO Giuseppe, di rimpetto la porteria del Monastero del Consiglio n. 3; FLAMMA Paolo, strada Chiaja n. 160; GALANTE Luigi, vico Santo Spirito n. 41, 3º piano; GERALDI Pasquale, vico Bisi collegio dei Nobili n. 34; GIOVINE Giuseppe Maria, Fontana Medina al Palazzo Caravita; JACUZIO Francesco, strada S. Liborio n. 65, 3º piano; JANNANTUONO Papiniano, strada S. Liborio n. 65, 2º piano; LEPIANE Vincenzo, strada Vicaria n. 339, 1º piano; PELLICCIA Alessio, Materdei vico Cangi n. 6; RIOLO Paolino, Salita Trinità dei Spagnoli; RONDINELLI Benedetto, vicoletto 2 della Quercia n. 6; SEMMOLA Mariano, vico dei Giganti n. 44, 2° appartamento; SONNI Domenico, strada nuova dei Pellegrini n. 4, 1º piano; STRANO Francesco, Salita Trinità dei Spagnoli; VASTA Tommaso, al largo del Vescovado n. 31, a destra.
2ª Classe sociale - PROPRIETARI (13 eletti)
BASILE Saverio, vicoletto Tedeschi a Toledo n. 4, 1º piano; CORBO Carlo, vico Baglivo n. 68, 2º piano; de FILIPPIS Carlo, strada nuova Pizzofalcone n. 45; FALLETTI Giuseppe, FANTACONE Giovanni Carlo, vico Figurella a Montecalvario n. 10; GIORDANO Tommaso, strada S. Liborio n. 65; IMBRIANI Matteo, Cisterna dell'olio n. 25, 3º piano; INCARNATI Francesco Saverio, strada Baglivo Uries n. 13, 1º piano; MACCHIAROLI Rosario, vico Chianche a Palazzo n. 3; MAZZONE Liberante, vico Tedeschi a Toledo sopra lo speciale S. Giorgio; NETTI Raffaele, strada Atri n. 3, 3º piano; PAGLIONE Giovan Domenico, Pallonetto S. Chiara n. 12, 2º piano; ROSSI Francesco, strada Incoronata n. 24, 1º piano.
3ª Classe sociale - MAGISTRATI (12 eletti)
ARCOVITO Girolamo, strada S. Matteo n. 34; CATALANO Vincenzo, largo S. Maria degli Angeli a Pizzofalcone n. 7, 3º piano; DE CESARE Innocenzo, strada Foria; COLETTI Decio, strada Stella n. 103, 1º piano nobile; MELCHIORRE Paolo, vico largo dell'Avvocato n. 35; ORAZI Giuseppe, strada vico Gerolomini n. 11, palazzo duca della Castelluccia; RICCIARDI Amodio, palazzo Monteroduni, Ponte di Chiaja; SAYA, SAPONARA Felice, strada S. Potito n. 37, 3º piano; SCRUGLI Francesco, strada Concezione a Monte Calvario n. 10; TAFURI Michele, largo p. Piccola Rosario di Palazzo n. 17; VIVACQUA Francesco, vico del Carminello n. 51, 3º piano.
4ª Classe sociale - AVVOCATI (12 eletti)
ANGELINI Giovan Felice, strada Nardones n. 95; BERNI Tito, salita S. Sebastiano n. 58; CARLINI Nazario, strada portici S. Tommaso d'Aquino n. 20; CASSINI Domenico, Pallonetto S. Chiara n. 8; COLANERI Nazario, strada portici S. Tommaso d'Aquino n 20; DE HORATIIS Biagio, strada Foria ultimo piano in casa di Nicolini; LAURIA Francesco, S. Potito palazzo Solimena; LOSAPIO Giuseppe, strada Corsea n. 65; MAZZIOTTI Gerardo, vico storto Sant'Agostino degli Scalzi n. 12; PESSOLANI Saverio Arcangelo, sopra del Sacramento, vico delle Nocelle n. 87; POERIO Giuseppe, strada Mater dei, case proprie; RUGGERO Pietrantonio, Cisterna dell'olio case di Petagna, 2º piano.
5ª Classe sociale - MILITARI (8 eletti)
BAUSAN Giovanni (ufficiale della Real Marina del Regno), era imbarcato BEGANI Alessandro, vico Trevaccari n. 4, 1º piano; DE CONCILIIS Lorenzo, nel monastero di S. Orsola a Chiaja; MORICI Domenico; PEPE Gabriele (Colonnello), alla locanda dei Fiorentini; DE PICCOLELLIS Ottavio, largo delle Pigne n. 152; PERUGINI Pietro Paolo, strada Guantari n. 99, locanda Lombardia; SPONSA Diodato, strada Baglivo n. 68, 2º piano.
6ª Classe sociale - NOBILI (6 eletti)
PINCIPE DI BISCARI, dirimpetto la villa; CARACCIOLO Gerardo (dei duchi di Martina), strada Foria; DRAGONETTI Luigi, marchese, strada S. Mattia n. 88, 2º piano; GRIMALDI Giuseppe di Terrasana, strada Nardones n. 14; NICOLAI Domenico (marchese di Canneto), strada Nardones n. 66; TRIGONA Salvadore Giuseppe (Cavaliere), strada Nardones n. 14, 3º piano.
7ª Classe sociale - MEDICI (6 eletti)
CASTAGNA Michelangelo, vico Cinquesanti n. 9, 2º piano; COMI Vincenzo, strada Guantai nuovi n. 46; MARUGGI Giovanni, strada Magnocavallo 88, ultimo piano; MERCOGLIANO Antonio, locanda Villa di Parigi nel chiostro di S. Tommaso d'Aquino; PETRUCCELLI Francesco, calata principe di S. Severo n. 20, 2º piano; ROMEO (per la provincia di Messina)
8ª Classe sociale - IMPIEGATI (4 eletti)
BORRELLI Pasquale, strada nuova Monteoliveto n. 29, 1º piano; DONATO Tommaso, strada di Chiaja n. 209; MATERA Domenico, locanda dell'Incoronata; NATALE Vincenzo, strada di Chiaja n. 66.
9ª Classe sociale - RITIRATI CON PENSIONE (2 eletti)
DELFICO Melchiorre, alle case del marchese de Turris dietro il palazzo dei Gravina; GALDI Matteo, strada Magnovacallo n. 88.
10ª Classe sociale - NEGOZIANTI (2 eletti)
GINESTOUS Cesare, largo del Castello n. 81; LOZZI Giovanni Antonio, vico Afflitto n. 28, 3º piano.
11ª Classe sociale - CARDINALI (1 eletto)
FIRRAO Giuseppe, palazzo Avellino Anticaglia n. 4, 1º piano.
^^ La loro elezione avvenne duecento anni fa come oggi, il 3 settembre 1820. (Ferruccio Policicchio)
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