La provocazione: Traffico limitato, idea per il lungomare di Sapri?
La SVIMEZ nel suo Rapporto 2015 sulla situazione del Meridione delinea un quadro a dir poco preoccupante: l’Italia risulta essere un Paese sempre più diviso e diseguale, dove la distanza del Sud dal Centro-Nord-Est ha ripreso ad allargarsi. Se tra il 2001 e il 2014 sono emigrati dal Sud verso il Centro-Nord oltre 1 milione 667 mila meridionali a fronte di un rientro di 923 mila: il Mezzogiorno ha quindi perso 744 mila unità, il 70% giovani, dei quali poco meno del 40% laureati. Non si tratta solo di numeri e problemi relativi a una fase difficile: il rischio è che il depauperamento di risorse umane, imprenditoriali e finanziarie potrebbe impedire al Mezzogiorno di agganciare la possibile nuova crescita e trasformare la crisi ciclica in un sottosviluppo permanente. Tuttavia una équipe di studiosi che nel 2011 pubblicava i saggi del volume “In ricchezza e povertà” sosteneva, documentandolo, gli straordinari progressi nel Paese, e in particolare la crescita del Mezzogiorno. Intendiamoci, non e' nelle intenzioni di chi scrive tentare di mettere in atto complicate e difficili analisi riguardanti le cause del divario tra nord e sud. I sindaci, in particolare quelli del Sud Italia, saliti alle cronache nazionali nei mesi scorsi a causa della pandemia, devono capire che molte cose sono cambiate, dal lavoro che e' mutato, agli uffici che si trasformano. Anche le vacanze estive saranno diverse, sindaci e politici non possono continuare come se nulla fosse successo. I nostri amati amministratori sono pronti ad affrontare senza timori ed ipocrisie le trasformazioni permanenti con cui le nostre cittadine faranno inevitabilmente i conti dopo la pandemia? Sara' ancora immobilismo politico accompagnato da atteggiamenti spesso passivi se non addirittura ostili nei confronti di soluzioni innovatrici e coraggiose? Oggi hanno la possibilita' di cambiare le abitudini (spesso pessime) di molti residenti. Poniamo ad esempio la cittadina di Sapri l'ultima perla del cilento. Consapevole delle distonie che la affliggono, una domanda noi tutti dobbiamo pur farcela: pensare Sapri come meta turistica di eccellenza? Utopistico! Non foss'altro per mancanza di strutture adeguate. Ma immaginarla (durante il periodo estivo) un po' di meno a misura di residenti e piu' “favorevole” alle esigenze dei turisti e visitatori (coloro che danno da vivere a piu' della meta' della nostra popolazione). Oggi la parte buona di imprenditori, commercianti e cittadini esigono di vivere in una comunita' piu' giusta, piu' efficiente ed ordinata e si aspettano dalla politica locale UN DOVEROSO CAMBIO DI PASSO, una sorta di “colpo di mano” alla cosa pubblica, uno schiaffo alle vecchie croniche e pessime abitudini. Dovranno, se vorranno conquistare le prime pagine dei media, finalmente mettere da parte timori e paure dovute a perdite di CONSENSI attuando coraggiosi ed utili provvedimenti. In passato nella nostra bella, ma spesso inefficiente Sapri molto si e' dibattuto di soppressione (o istituzione) di isole pedonali specie sul lungomare dando atto a vere e proprie diatribe tra favorevoli e contrari. In tutto questo e' venuta fuori la drammatica totale latitanza di una valida associazione commercianti che sapesse proporre e dialogare con le amministrazioni. Non vi sono dubbi che le isole pedonali (adottate dappertutto) sono ritenute una conquista di civilta'. Ma oggi,in piena crisi economica e post pandemica potrebbe essere limitata a certi eventi particolari se non addirittura eliminata. LA SOLUZIONE: Per mettere d'accordo tutti si potrebbe, ai due ingressi della cittadina, largo dei Trecento ed all'altezza di via Nino Bixio, in determinati orari (ad esempio dalle ore 10 alle 2 del giorno dopo) apporre il cartello ZTL(zona a traffico limitato). Nelle ZTL e' possibile accedere con auto o moto solo a determinate condizioni. Stiamo parlando di varco attivo: cerchiamo di capire di cosa si tratta! Significa innanzitutto dare un messaggio preciso al visitatore che entra nella nostra cittadina: ovvero che in quelle determinate ore sono disponibili dei PARCHEGGI A PAGAMENTO. Normalmente in città o localita' turistiche o in citta' d'arte ti imbatti nel cartello indicante questo tipo di cartello, zona “a traffico limitato”, sorgono all'automobilista che ci incappa dubbi del tipo - che faccio? - Posso passare? (Un utile deterrente a convincere l'automobilista a...non accedervi ma seguire le piu' sicure strade alternative). Ci si chiede, per quale giorno e per quale fascia oraria c’è il divieto? Ora è attivo? Nella zona a traffico limitato: chi può circolare e come? La creazione di queste aree ha come fine innanzitutto la tutela del patrimonio storico-artistico delle nostre localita', nonché all’esigenza di migliorare la vivibilità e la fruibilità dello stesso da parte dei residenti e dei numerosi turisti e visitatori tutelando la circolazione pedonale e l’ordine pubblico. Oltre naturalmente a proteggere i centri storici dall’inquinamento acustico-ambientale. Questo tipo di provvedimento coraggioso ma in alcuni casi necessario rappresenterebbe anche una considerevole fonte di guadagno per le secche casse comunali e non solo. Infatti, molte città e cittadine ne hanno beneficiato economicamente grazie ad un duplice aspetto: La possibilità di subordinare l’ingresso o la circolazione dei veicoli a motore al pagamento di un vero e proprio pedaggio e l’elevazione di eventuali contravvenzioni ai malcapitati contravventori. E'doveroso da parte di chi scrive chiarire che la nostra cittadina nonostante sia in un certo qual modo non proprio ricchissima di un vero e proprio centro storico inteso come luogo di eccellenza di antichi monumenti, potrebbe immaginare di mettere in atto un provvedimento che elegga a centro storico anche la zona del lungomare. Lo consigliamo a chi ha in mano le sorti di questo minuscolo ma prezioso borgo. Un ticket di un euro all'ora per tutto l'arco del lungomare, a livello sperimentale per tutto il mese di Agosto potrebbe innescare una serie di effetti virtuosi nell'interesse di: Amministrazione comunale, ristoratoranti, bar, gelaterie, pizzerie lidi balneari negozi e locali notturni. Che ne direste amici che mi seguite se al posto delle cento auto dell'impiegato, del commerciante o del ferroviere parcheggiate in maniera selvaggia per ore o per intere giornate ci fossero le auto di cento famiglie o gruppi di visitatori/turisti motivati ed interessati alle nostre strutture ricettive (hotel,bar,ristoranti ecc.) e che invano cercano un posto auto il tempo necessario per bagnarsi nelle limpide acque della baia, degustare una squisita coppa gelato o andare a cena per godersi una grigliata di pesce del nostro mare? Per convincersi della bonta' ed efficacia del provvedimento bisogna porsi la seguente domanda: a chi giovano, e soprattutto quale utilita' hanno le cento e piu' auto parcheggiate nell'arco del lungomare oggi? LA RISPOSTA e': a pochi. NON HANNO NESSUNA UTILITA' turistico-ambientale. Senza dimenticare infine che la nostra cittadina dispone di parcheggio a cielo aperto molto ampio a pochi metri dal lungomare stesso, ci riferiamo al largo attiguo al Campo sportivo di Sapri che dispone in gran parte gratuitamente di numerosi posti auto. (Nicola Filizola)
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