La Spiaggia è un bene di tutti, non può essere espropriata dai balneari! In data odierna, 8 maggio, il CoNaMaL ha chiesto un incontro al presidente della giunta regionale della Campania, anche in contemporanea con i balneari, poiché è IMPENSABILE che in materia di spiagge si ascoltino solo i balneari e non anche le associazioni dei cittadini, essendo il demanio una proprietà non privata, ma di tutti. Il 18 aprile, accogliendo un invito dello stesso presidente De Luca ad avanzare proposte, il CoNaMaL inviava una PEC in cui formulava una serie di proposte e suggerimenti operativi per la fase 2 dell'emergenza Covid dopo aver chiarito in premessa perché gli attuali concessionari balneari siano occupanti di mero fatto dei beni di tutti e perché sia impossibile estendere alle spiagge libere i servizi in concessione in quanto ciò aggraverebbe la situazione «abusiva» degli attuali concessionari. Il CoNaMaL proponeva e propone dunque: - di rafforzare il ruolo di gestione delle spiagge libere da parte dei comuni costieri a garanzia dei servizi minimi e della vigilanza sulle distanze e l'accesso contingentato alle spiagge libere e alla balneazione - concedere contributi ai comuni perchè attraverso convenzioni con la protezione civile e con associazioni di volontariato adeguatamente formate, attuino servizi di vigilanza sulle spiagge libere idonei ad arginare la diffusione del virus Covid -adottare linee guida per l'avvio di progetti comunali per l'impiego dei percettori del reddito di cittadinanza, previa apposita formazione e protezione individuale, nei servizi di vigilanza sul rispetto delle misure di sicurezza Covid e nella cura dei servizi minimi sulle spiagge -fissare in almeno 4 metri la distanza minima fra i margini esterni di ciascun raggruppamento familiare/ombrellone e l'altro, o nella misura minima che verrà ritenuta idonea a proteggere la sicurezza delle persone da parte del mondo medico-scientifico, garantendo l'esistenza di corridoi liberi di almeno un metro tra una postazione e l'altra -disporre con apposita ordinanza la rimozione di tutte le strutture amovibili nelle aree in concessione (non indispensabili all'offerta dei servizi minimi di balneazione), al fine di liberare spazi e garantire le distanze di sicurezza fra le persone -i concessionari garantiscano per la prossima stagione balneare l'uso dei servizi igienici anche ai frequentatori delle spiagge libere sprovviste dei servizi minimi igienico-sanitari, previo rimborso delle spese vive per i maggiori oneri connessi al rispetto delle disposizioni su igienizzazione e sanificazione stabilite a livello regionale e nazionale. Successivamente la responsabile CoNaMaL per il Cilento inviava lettere a tutti i sindaci costieri del Cilento da Agropoli a Sapri e al presidente del P.N.C.V.D.A. in cui, ritenendo che tutti i cittadini e non solo i balneari devono poter partecipare al confronto istituzionale in materia di gestione del demanio e delle spiagge, chiede di poter interagire col decisore in questa delicata fase affinchè vengano rappresentate le esigenze dei cittadini rispetto al bene comune spiaggia/mare in un confronto paritario dialettico e costruttivo. Oggi il CoNaMaL richiede un incontro al presidente De Luca per rappresentare gli interessi e le istanze dei liberi fruitori del bene comune spiaggia. Ci dispiacerebbe dover constatare che tutti i cittadini sono uguali in Italia ma i balneari un po' di più degli altri. (CoNaMaL - Coordinamento Nazionale Mare Libero)
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