Anche in tempo di Covid-19 i lavori in Piazza Plebiscito a Sapri, considerando il fermo generale dovuto alla grave pandemia, continuano, seppure a rilento. L'opera fortemente voluta dall'amministrazione Gentile, ha avuto, fin dall'inizio, una serie di “intoppi” e contestazioni da una sparuta minoranza di commercianti ed abitanti del posto – non solo - c'e' da rilevare che anche Sapri Democratica, gruppo di opposizione, nella persona dell'ex sindaco Del Medico si e' detto contrario a questo intervento che invece da molti e' ritenuto fondamentale per la crescita e per il turismo della cittadina della Spigolatrice. Il “disegno” della piazza comincia a prendere forma, le “linee” sono tracciate e si prevede una forte accelerazione nei prossimi mesi di Maggio e Giugno. Tardiva invece la risoluzione che prevede la rimozione di una struttura che occupa, non si è capito bene a che titolo, parte del suolo comunale della piazza stessa. A tal proposito sara' bene chiarire cosa prevedono le leggi, ammmesso che non si raggiunga un accordo bonario tra le parti. Un vecchio proverbio dice che: È meglio un magro accordo di una grassa sentenza. Ogni occupazione se priva degli atti di preventiva concessione, eccedente lo spazio o il tempo concesso, ovvero difforme dalla stessa, è da considerarsi abusiva, salvo che sia altrimenti disposto dalle norme vigenti. Nella domanda devono essere specificati, il luogo, la natura dell’occupazione, la tipologia delle strutture che si intendono collocare sul suolo pubblico e le loro dimensioni, il periodo temporale di occupazione. Alla richiesta deve essere allegata una planimetria che consenta la valutazione dell’impatto delle dimensioni delle strutture che si intendono utilizzare rispetto all’area di occupazione. Revoca/sospensione della concessione. Qualora per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico (lavori di ammodernamento) originario il provvedimento concessorio è revocato o sospeso da parte dell’Amministrazione comunale. Il provvedimento di sospensione o revoca, salvo casi particolari, sarà preceduto da comunicazione di avvio di procedimento nel rispetto della vigente normativa e dovrà prevedere un termine per l’esecuzione della rimozione dell’occupazione e la conseguente rimessa in pristino stato dei luoghi; in caso di mancata ottemperanza a tale obbligo di rimozione, l’Amministrazione Comunale provvederà direttamente con rivalsa delle relative spese. DIVERSO IL DISCORSO IN CASO DI OCCUPAZIONI ABUSIVE – Fermo restando quanto previsto dalla Legge 54 del 2009 e dal Regolamento che ogni Polizia Urbana dovrebbe avere, le occupazioni di spazi ed aree pubbliche in ogni caso sono punite con sanzione pecuniaria prevista dal regolamento... Le sopra citate occupazioni devono essere immediatamente rimosse con conseguente rimessa in pristino dello stato dei luoghi a cura del titolare dell’occupazione. In caso di mancata ottemperanza a tale obbligo di rimessa in pristino, l’Amministrazione Comunale provvederà direttamente con applicazione di sigilli e conseguente rimozione della struttura con rivalsa delle relative spese. Occupazioni permanenti: che a loro volta si dividono in: occupazioni del sottosuolo e soprassuolo stradale con condutture, cavi, tubazioni, impianti in genere ed altri manufatti destinati a servizio pubblico. Altre occupazioni del suolo pubblico eseguite con strutture fisse (gradini di accesso a fabbricati, scale, chioschi, altre strutture permanentemente infisse al suolo ed a servizio di un edificio o attività). (Nicola Filizola) Nicola Filizola
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