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Ci sono 9142 News in 915 pagine e voi siete nella pagina numero 356

Coronavirus: da lunedì mascherine gratis ai farmacisti della Campania

Da lunedì prossimo saranno consegnate gratuitamente mascherine di protezione ai farmacisti della Campania che sono al banco vendita.
L'iniziativa rientra nel programma secondo cui vengono considerati prioritari i dispositivi di protezione individuali per il personale medico-sanitario.
Progressivamente e compatibilmente con la disponibilità, le mascherine saranno consegnate a tutte le categorie che svolgono servizi essenziali, dai trasporti al commercio.
(Vincenzo De Luca - Presidente Regione Campania)


Vincenzo De Luca

Inserito da Golfonetwork sabato 28 marzo 2020 alle 19:50 commenti( 0 ) -

P.O. Immacolata di Sapri: Comunicato stampa Cittadinanzattiva

Lettera aperta

Sento il dovere di intervenire in merito alle notizie che negli ultimi giorni stanno interessando la gestione dell'emergenza Covid e la partecipazione o meno del nostro P.O. Immacolata di Sapri alla rete dell'emergenza regionale, notizie che vedono una contrapposizione tra istituzioni amministrative e sanitarie.
La difficile realtà che stiamo vivendo come Nazione ci impegna tutti alla responsabilità.
Mai come ora, nella storia d'Italia, siamo chiamati ad affrontare un'emergenza potenzialmente devastante e che, sicuramente, lascerà, dopo il suo passaggio, una società profondamente diversa.
Siamo tutti impegnati, ormai da settimane, a sacrifici di comportamento che stanno modificando la ritualità della nostra quotidianità ma che tutti stiamo rispettando convinti, come siamo, che i comportamenti individuali siano fondamentali per garantire un più rilevante benessere collettivo.
È basandoci su questa profonda convinzione di responsabilità individuale e collettiva che stiamo facendo tutti la nostra parte, sia con gesti semplici e piccoli sacrifici, sia con azioni più eclatanti e profonde. Non possiamo sottrarci ora, come collettività, ad una ulteriore responsabilità che siamo chiamati ad assumere.
Il P.O. Immacola deve fare la propria parte nella gestione dell'emergenza coronavirus, non si può sottrarre al ruolo a cui è chiamato e devono fare la propria parte tutti gli operatori sanitari, e tutte le istituzioni che concorrono alla salvaguardia della salute pubblica.
Dobbiamo prendere sulle nostre spalle la responsabilità che ci appartiene e farci carico della salute di cittadini di altri territori che a Sapri possono trovare umanità, calore e accoglienza in un difficile passaggio della loro vita  e che li vede isolati dalle famiglie, dagli affetti, che in alcuni casi non rivedranno mai più.
Tutti dobbiamo comprendere a pieno la gravità della minaccia che stiamo vivendo ed esprimere non solo a parole tutta la nostra solidarietà ma nei fatti, perchè oggi è nostro dovere agire da cittadini italiani ed eliminare le distinzioni e le barriere che ci dividono da concittadini residenti anche solo pochi chilometri più in là.
Probabilmente la maggior parte di noi vive ancora in una bolla, pensando che il rischio di un contagio possa ormai venire solo dall'esterno. Questa è una percezione infondata e che, se perseguita, ci farà trovare impreparati nella gestione dell'emergenza internamente.
Dobbiamo organizzarci per affrontare anche il contagio che può arrivare dall'interno e fidarci reciprocamente, riconoscendo capacità, competenze e responsabilità.
Dobbiamo avere fiducia in chi ci amministra, in chi tutela la nostra salute tutti i giorni, in chi è in grado di garantirci un relativo benessere.
Il P.O. di Sapri ha tutte le caratteristiche per poter affrontare la presa in carico di pazienti positivi. Ha gli spazi che possono essere adattati in percorsi dedicati, ha le strutture interne, si sta dotando dei DPI e delle tecnologie necessarie, sarebbe un puro atto di egoismo chiuderci e rifiutare aiuto, sostegno e possibilità di salvezza ad altri per la paura di essere coinvolti.
Viviamo un periodo che scarseggia di adeguate definizioni, le parole non possono esprimere la realtà che stiamo vivendo, ma una parola deve essere al centro delle nostre riflessioni ed azioni: opportunità.
Abbiamo la grande opportunità di esprimere i valori più profondi che la nostra Italia rappresenta e abbiamo l'opportunità di fare in modo che il nostro ospedale possa trasformarsi, nella fase di “ricostruzione”, nel dopo, in un reale presidio sanitario per l'intero territorio e per coloro che in questo territorio transitano.
È questo il momento di mostrare a tutti quanta professionalità, quanta forza, quanta capacità di generare salute siamo in grado di esprimere e quanta umanità, solidarietà e dovere ci contraddistinguono.
Come ricordava il Presidente della Repubblica Mattarella nel suo messaggio dell'altra sera è nei momenti di difficoltà che il popolo italiano esprime tutte le proprie potenzialità, ed è proprio questo il momento per rimboccarci le maniche, ognuno per la propria competenza, e collaborare per essere protagonisti di questa difficile crisi e non solo passivi spettatori.
Mi appello ai Sindaci del territorio, al Direttore Sanitario, a tutti coloro interessati nella gestione di questa vicenda affinchè si basino sul senso di responsabilità che li ha contraddistinti finora e siano capaci di dialogo e collaborazione per dare risposte a chi chiede aiuto.

Lorenzo Latella
Segretario Regionale
Cittadinanzattiva Campania



Inserito da Golfonetwork sabato 28 marzo 2020 alle 19:31 commenti( 0 ) -

Iniziativa messa in campo dalla O.D.V. Carmine Speranza
Iniziativa messa in campo dalla O.D.V. Carmine Speranza per la rianimazione degli ospedali di Sapri e di Vallo della Lucania



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Inserito da Golfonetwork sabato 28 marzo 2020 alle 19:24 commenti( 0 ) -

Chiusura ufficio postale Ispani, comunicato Gruppo «SiAmoIspani»
In seguito al reclamo/diffida che questo Gruppo ha inviato il 16 Marzo c.a. a Poste Italiane SPA , per conoscenza al Commissario Prefettizio del Comune di Ispani e Procura della Repubblica di Lagonegro,
Poste Italiane ci ha inviato una risposta a mezzo PEC del tutto insoddisfacente, appellandosi all'attuale emergenza sanitaria ed indicando come la mancanza del bancone blindato nell'ufficio di Ispani una delle cause per le quali tale ufficio è stato momentaneamente chiuso.
Secondo il Nostro Gruppo SiAmoIspani, la Risposta di Poste Italiane evidenzia molte incoerenze, infatti in uno dei nostri Comuni confinanti, a causa dell'emergenza Covid è stato chiuso l'ufficio Postale del paese a monte (provvisto di bancone blidato) e lasciato aperto l'ufficio del paese a valle (sprovvisto di bancone blindato).
Pensiamo che la chiusura di diversi uffici Postali del nostro comprensorio, abbia come motivazione principale la redditività economica.
Il Gruppo SiAmoIspani NON CI STA'...ed ha inviato nuovo reclamo evidenziando tutte le mancanze e le incoerenze di Poste Italiane riguardo alla chiusura del nostro ufficio.
Oggi ancora di più, gli abitanti di Ispani e San Cristoforo hanno bisogno dei servizi postali essenziali senza doversi spostare a Capitello.
In allegato (Fare clic qui per leggere) trovate il file del nostro reclamo inviato a:
Poste Italiane; Procura della Repubblica; Prefetto; Commissario Prefettizio Comune di Ispani e ASL Salerno Dipartimento di Prevenzione.
(Gruppo SiAmoIspani)



Inserito da Golfonetwork sabato 28 marzo 2020 alle 11:41 commenti( 0 ) -

Manuel Borrelli: «Pacco Sospeso», proposta al Sindaco di Vibonati

Dimostriamo di essere una Vera Comunità. Lanciamo anche a Vibonati l'idea del "Pacco Sospeso".
In basso la mia proposta.

Al Sindaco Di Vibonati
On. Franco Brusco

Il sottoscritto Manuel Borrelli in qualità di Consigliere Comunale di Minoranza,
Premesso che la grave emergenza epidiologica sta generando notevoli problemi di natura economica che si ripercuoteranno sulle famiglie più bisognose;
Considerato che gli aiuti messi in campo dal Governo, dalla Regione e dal Comune da soli non bastano senza l'aiuto e la generosità di chi ha maggiori possibilità;
Considerato che nel Comune di Sapri é stata creata l'iniziativa del "Pacco Sospeso" che mette in risalto il senso di appartenenza ad una comunità che si aiuta a vicenda in un periodo drammatico;
Considerato che occorre la massima partecipazione e la massima diffusione per ottenere l'aiuto di tutti;

Chiede

di voler pubblicare sulla pagina istituzionale dell'Ente questa mia proposta ai cittadini per chiedergli di aderire all'iniziativa del "Pacco Sospeso" che consisterà nel lasciare, presso gli esercenti commerciali del Comune, beni di prima necessità che settimanalmente i volontari della Protezione Civile Distribuiranno agli aventi diritto e a chi ne farà richiesta.
Questa iniziativa ha lo scopo di risolvere un problema reale che rischia altrimenti di acuirsi.
Certo di un suo positivo riscontro si coglie l'occasione per porgere Cordiali Saluti.
Vibonati, 28 Marzo 2020
Dr. Manuel Borrelli

Inserito da Golfonetwork sabato 28 marzo 2020 alle 11:20 commenti( 0 ) -

Emergenza Covid-19: comunicato alle comunità di Vibonati-Villammare



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Inserito da Golfonetwork sabato 28 marzo 2020 alle 11:11 commenti( 0 ) -

Comunicato Comune di Vibonati

Il sindaco informa la cittadinanza che i volontari della Protezione Civile di Vibonati distribuiranno, a domicilio, sull’intero territorio comunale, n. 2 mascherine per ogni nucleo familiare. I volontari sono: Marco Occhiuzzi, Gaetano Ricciardelli, Annamaria Maiorano, Giuseppe Colella e Mariapaola Maffei.
(Comune di Vibonati)

Inserito da Golfonetwork venerdì 27 marzo 2020 alle 20:42 commenti( 0 ) -

Santa Marina sostiene l´emergenza Covid-19

Santa Marina sostiene l´emergenza Covid-19, Fortunato: “Aiuti ai cittadini in difficoltà"
Attivazione rete solidarietà donazioni aiuti per l’emergenza coronavirus

Dopo la decisione di slittare i termini di pagamento delle imposte comunali al 31 agosto 2020, al fine di consentire a tutti gli abitanti del Comune di Santa Marina di tirare un sospiro di sollievo, in questo periodo di grave emergenza sanitaria e socio-economica, arriva la decisione di attivare una rete di solidarietà destinata a tutti i cittadini in difficoltà.
“L’intento di questa Amministrazione è quello di raccogliere tutte le forze a disposizione per mettere in campo aiuti concreti, sia materiali che economici, per sostenere le persone più bisognose -Spiega il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato- abbiamo già attivato la distribuzione porta a porta, per chi ne fa richiesta, di pacchi alimentari. Adesso voglio rivolgere l’appello, mio e di tutta l’Amministrazione, alla sensibilità e al senso di responsabilità civica che ha sempre contraddistinto la nostra comunità. Chi vorrà agire in tal senso, potrà dare un aiuto economico con donazioni su conto corrente postale e su IBAN, o donare materiali utili quali dispositivi di protezione personale, come mascherine, guanti, prodotti disinfettanti. Tutti gli aiuti, sia materiali che economici, saranno distribuiti a tutta la popolazione in difficoltà. Colgo l'occasione per ringraziare ufficialmente l'Amministrazione comunale che ho l'onore di rappresentare, gli uffici comunali, in particolar modo quelli deputati alla vigilanza e controllo del territorio, la popolazione rispettosa ed attenta alle disposizioni di prevenzione, alle istituzioni di volontari e alla Protezione Civile, che si stanno impegnando al massimo per vincere questa dura battaglia!”.
(Comune di Santa Marina)



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Inserito da Golfonetwork venerdì 27 marzo 2020 alle 20:38 commenti( 0 ) -

Emergenza coronavirus: a Santa Marina sospesi i tributi comunali fino al 31/8

Il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato comunica che la Giunta comunale ha provveduto a sospendere tutti i tributi comunali fino al 31 agosto 2020.

“In un periodo difficile come questo che stiamo vivendo -spiega il primo cittadino di Santa Marina- con questa grave crisi sanitaria e con molti lavoratori fermi, l’Amministrazione Fortunato ha deciso di dare un aiuto concreto ai sui cittadini, facendo slittare la scadenza dei tributi comunali a fine agosto. L’impegno di questa Amministrazione è quello di sostenere i cittadini nei momenti di difficoltà. Ringrazio la popolazione tutta che si sta dimostrando paziente e ligia alle norme messe in campo per contenere il contagio da Covid-19”.
Santa Marina lì 27.03. 2020
(Comune di Santa Marina)



Inserito da Golfonetwork venerdì 27 marzo 2020 alle 12:58 commenti( 0 ) -

Ennio Apuzzo: I moti del Cilento del 1828

Ormai sono stanco di ascoltare storie senza senso e fatti storici privi di alcun fondamento logico, cerchero' di  fare luce, documentando e ragionando, sui fatti storici che riguardano le nostre amate terre e che volutamente, per giustificare la sanguinosa annessione del 1861, hanno distorto completamente. Una di queste storie volutamente distorta  ovvero i moti del Cilento del 1828 ed elevando al rango di grandi eroi nazionali dei criminali comuni che hanno contribuito, con l' annessione e le varie rivoluzioni, a distruggere il nostro territorio. Per comprendere la vera origine e portata politica e sociale dei Moti del 28 e, quindi, il loro tragico epilogo, occorre contestualizzare quelle tristi vicende. Occorre, non solo considerare la situazione politica del Regno delle 2 Sicilie ma la situazione che si stava attraversando nella stessa Europa costellata di attentati e sanguinose rivoluzioni fomentate dalla solita massoneria inglese. I Moti del Cilento del 28 non spuntano improvvisamente dalle fitte boscaglie di esso, ma alle spalle hanno una lunga scia di avvenimenti che possono essere ricondotti ad una medesima strategia che fin dal 1799 interessò il Regno di Napoli.  Le vicende avevano tutte la stessa matrice. La matrice era quella liberal-massonica ed il fine ultimo era quello di transitare le immense proprietà demaniali che costituivano i feudi ai privati. In pratica, la nascente borghesia, figlia del capitalismo anglosassone, si stava gradualmente e violentemente sostituendosi all'aristocrazia nella gestione del potere, appropriandosi dei feudi (beni dello stato) tramutandoli in latifondo privato. Dove tale passaggio fu possibile, i contadini da servi della gleba diventarono braccianti e cioe', venditori di fatica. Mentre tutto questo stava accadendo in gran parte dell' europa, eccetto la Russia, nel Regno delle 2 Sicilie tale passaggio fu fortemente penalizzato da una originale quanto unica applicazione del diritto feudale che rivoluziono' negli effetti un sistema rimasto arcaico. ATTENZIONE. Ad ogni contadino nullatenente fu assegnato, in enfiteusi perenne, un pezzo di feudo di cui ne era il solo possessore. In sostanza i contadini, in questo caso denominati conduttori, divennero feudatari di se stessi. Quindi, lavoro e dignita' per tutti. Non e' questa civilta'? Nacque, in questo modo, una economia di sussistenza fondata sull'essenziale che oggi definiremo No global. In tale sistema era indiscutibilmente illiberale ( era contro l' individualismo liberale e, quindi, contro il capitalismo agrario e contro lo sfruttamento) colpiva fondamentalmente i baroni, ai quali, venivano sottratte da Francesco I importanti fette di feudo, e dall'altra i liberali che gli fu impedito di acquistare vasti territori dove, poi, sfruttare i contadini. Ma contro i latifondisti di fatto ancora di piu' tassando fortemente con la Fondiaria, imposta sulla proprieta', i terreni privati oltre una certa estensione. In questo gioco di forze si inseri' il lavoro subdolo della massoneria. Questa organizzazione segreta, fondata in Inghilterra agli inizi del 700, aveva tra i primi obiettivi quello di destabilizzare gli stati per condurli a forme di economie capitalistiche adeguate alle strategie inglesi. Il Regno delle 2 Sicilie era tra questi stati da colpire e, come tale, subi' ogni sorta di tentativo di destabilizzazione. Infatti furono tutte operazioni puntualmente provenienti dall' estero quelle che sconvolsero la pace del nostro Regno 1799, 1806, 1820, 1828, 1848, ed infine quella del 1861 con il braccio Piemonte. Per darci una spiegazione dei Moti del Cilento dobbiamo parlare un momento anche della nobilta' cilentana. I nobili Cilentani tenuti sotto controllo dalla casata borbonica a favore dei contadini erano ovviamente scontenti e si erano organizzati in una sorta di setta massonica locale molto ramificata e radicata a base militare di fondazione francese soprannominata FILADELFI. Essa si proponeva di abbattere i Borbone e instaurare un regime monarchico costituzionale a base liberale o repubblicano elitario alla francese, cioe' basato a livello di censo per i ceti medi, tra i quali possidenti e nobili a scapito delle grandi masse dei contadini che erano l' asse portante dello stato. I Filadelfi, propagando attraverso personaggi locali appartenenti al ceto medio alto quali farmacisti, medici, avvocati e persino sacerdoti, gli ideali liberal- massonici, incitando alla rivolta armata e strumentalizzando per gli ideali borghesi gli stessi contadini che erano protetti dal re. Consultando i documeti appare paradossale notare personaggi immiseriti dal potere dei baroni e latifondisti vederli coinvolti e morire proprio contro gli avversari dei propri aguzzini: i Borbone. La prima cosa che salta agli occhi nei Moti del Cilento e' il coinvolgimento di alcuni preti che come il CANONICO DE LUCA erano affiliati ad organizzazioni massoniche, lo stesso era proprietario terriero, frequentava il comitato segreto di Napoli e udite udite aveva anche una figlia, lui era il capo dei Moti e il capo spirituale dei Filadelfi la cui setta era molto simile alla massoneria e si sviluppo' in Puglia e nel Cilento propriamente a Bosco. Gli adepti si chiamavano tra loro fratelli, il loro pane quotidiano erano furti, scorribande nelle quali mostravano la loro prepotenza rubando galline, uova, animali, prodotti agricoli, instaurando un regime di terrore nella popolazione, combattendo e minacciando chi li osteggiava facendo iscrivere altri membri alla setta, giravano sempre armati di pugnali e stiletti, minacciavano la gente del paese di ritorsioni contro di loro o i loro familiari nel caso non si iscrivessero alla setta, molti dovevano accettare. In qusta setta che organizzo' i moti contro i Borbone c'erano: Carlo da Celle prete cappuccino, proprietario terriero, i fratelli Santoro di Orria, proprietari terrieri, i De Mattia di Vallo, proprietari terrieri, la famiglia Mazziotti di Celso, prop. Terrieri, Mazziotti Gerardo proprietario con estreme simpatie giacobine, i Gammarano di Montano Antilla, proprietari, Antonio Galotti era un pugliese di Ascoli Satriano, inizia la sua carriera unendosi alla banda di Michelangelo Longo, a Massicelle uccise i figli di Filippo Serra e ne rapi' e violento' le figlie. Con il cognato Saverio Lipani, organizzo' una fabbrica di monete false a Palermo, scoperto fugge in Calabria dove fu incaricato dai francesi di promuovere la diserzione dei cacciatori del mare di Messina dove fu arrestato e condanbato a morte, ma Francesco I lo grazio' e libero'. Il Galotti tornato a Massicelle vicino Bosco e senza un soldo divenne preda del canonico de Luca che gli presta denaro e lo costringe ad entrare nella setta dei Filadelfi. Quindi partecipo' ai moti del '20 e per una seconda volta fu condannato a morte ma fu liberato. Nel '23 tanto per cambiare contrabbanda armi, ma viene assolto per insufficienza di prove. Vincenzo Riola, avvocato, proprietario terriero, massone iniziato a Livorno, propalatore di notizie false, uomo immorale e irreligioso, convive in concubinato. Michelangelo Mainenti, prop. Terriero. Teodosio de Dominicis, capo drlla setta dei Pellegrini Bianchi. Poi veniamo ai piu' terribili di tutti, i fratelli Capozzoli, erano paragonabili ad un potente clan di oggi, il nucleo originale era composto da Donato, Domenico e Patrizio. Domenico anche se era il piu' giovane aveva il carisma del comando, al nucleo si aggiunsero Pasquale Russo e Franceso Ciardella, poi come nei clan camorristici odierni ruotavano personaggi di varia estrazione, l'attivita' era l' estosione, omicidi, furti in abitazioni, grassazioni ai danni di mercanti di passaggio, ovviamente erano potetti dalla omerta'. Questi personaggi iniziano i Moti, si tagliano i fili del telegrafo e si assalta una caserma a Palinuro credendo di trovare armi, le cose vanno male, viene avvertita la guardia nazionale con il del Carretto che una volta e per tutte mettera' fine a questo paese: il paese fu messo a fuoco ma la gente fu fatta evacuare non come a Casalduni o Pontelandolfo dove morirono bruciati, ma la storia truccata e manipolata ha detto altro.
(Ennio Apuzzo)

Inserito da Golfonetwork venerdì 27 marzo 2020 alle 12:56 commenti( 2 ) -

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