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Comune di Vibonati: sversamento acque,richiesta intervento di Gerardo Di Giacomo
Al Sindaco del comune di Vibonati Al Sig. Responsabile del servizio
Il sottoscritto consigliere comunale Di Giacomo Gerardo nell'esercizio del proprio mandato, premesso che :
nei pressi del campetto di calcetto sito in Vibonati capoluogo si è prodotto uno sversamento di acque in superficie maleodoranti; tale situazione potrebbe creare una condizione igienico sanitaria precaria, tenuto conto anche delle condizioni meteo; chiede: - Una immediata verifica dello stato dei luoghi e di quanto in premessa evidenziato. - L'immediata eliminazione dell'inconveniente. Tanto riveste carattere di assoluta urgenza. (Gerardo Di Giacomo)
Economia: la cura al covid è l´edilizia,a Sapri investimenti per 6 milioni di €
Il mattone potrebbe essere la cura alla crisi economica causata dal Covid 19. Dopo oltre un decennio di quiescenza, il mercato edile si proietta verso una ripresa repentina utile a produrre effetti già nel breve-medio periodo. A seguito dei numerosi tagli e stop dei cantieri causati dalla pandemia, il mercato del mattone potrebbe aver subito la sua ultima flessione economica prima di una nuova fase di ripresa. Dai dati riportati dalla Cassa Edile di Salerno, nell'ultimo semestre il settore delle costruzioni ha perduto oltre 450 posti operai, con un calo che sfiora l'8% della forza lavoro. Pare però che grazie alle misure straordinarie del governo potranno aprire nuovi cantieri - sia pubblici che privati - in grado di impiegare un significativo numero di risorse umane su tutto il territorio nazionale. In particolare l'accelerazione dei pagamenti prevista con l'immediata disponibilità di 12 miliardi di Euro a favore degli enti locali, abbinata all'oramai celebre "Ecobonus 110%" consentiranno la prosecuzione e l'avvio di nuove infrastrutture e lavori di efficientamento energetico in grado di dare un nuovo futuro ai territori e al Paese. "Con il Covid l'edilizia ha toccato il fondo - afferma Giuseppe Marchesano, segretario provinciale Filca CISL Salerno - ora non ci resta che risalire. L'opportunità va colta e sfruttata fino in fondo per rilanciare il mercato e per porre le basi per il futuro". Con buona probabilità l'occasione genererà nuovi posti di lavoro, utili a portare nelle famiglie risorse economiche sempre più precarie e scarse. "Staremo vicino ai lavoratori e collaboreremo anche con le imprese - continua Marchesano - faremo il possibile per velocizzare i processi di avvio di nuove opere e la riapertura dei cantieri". Intanto, il bisogno e il desiderio di rinascita è gia tangibile in molte realtà del territorio Salernitano. La sola cittadina di Sapri ha avviato o sta per avviare investimenti in edilizia e infrastrutture per oltre 6 milioni di Euro. I lavori cantierati a Sapri, daranno un nuovo e più moderno aspetto alla Città della Spigolatrice. L'Amministrazione Gentile, ad oggi, ha provveduto a ottenere finanziamenti per il rifacimento della Piazza Plebiscito e del porto di Sapri, oltre a importanti fondi per la costruzione della nuova scuola elementare e del nuovo nido. Pare che a giorni partirà anche un altro progetto donato dall'Amministrazione comunale alla Provincia di Salerno per il rifacimento dell'edificio del Liceo Classico. "Da un punto di vista pubblico avere una riqualificazione del patrimonio immobiliare e infrastrutturale - afferma Antonio Gentile, sindaco di Sapri - rende sicuramente più bello, accogliente e vivibile il paese. L'amministrazione ha colto le opportunità che si sono manifestate, speriamo che i privati facciano lo stesso". (Filca Cisl Salerno)
L´angolo del Nonimestre Costituzionale (1820-1821): Il moto di Nola
Nelle Due Sicilie, dopo la Restaurazione, trame insolite e senza accordi preventivi tra le province, sùbito cominciarono a nascere fra gli scontenti. I primi seri lavori di una preparazione organizzata per una rivoluzione si ebbero nel maggio del 1817, fra le rovine di Pompei dove s'incontrarono vari settari e decisero di istituire un comitato centrale carbonaro in Napoli. E mentre la propaganda cominciò ad intensificarsi, il generale Guglielmo Pepe, simpatizzante per la Carboneria, permise che tra le milizie di Avellino e Foggia si arruolassero dei carbonari. Ai primi di gennaio 1820 una rivoluzione scoppiò e trionfò in Spagna. Si concluse con la concessione della Costituzione. I liberali napoletani organizzati nell'associazione segreta della Carboneria, saputo dell'esito positivo ottenuto in Spagna, decisero d'insorgere contro il dispotico governo di Ferdinando I e, seguendo l'esempio dei rivoluzionari spagnoli, lo costrinsero a concedere la costituzione. Al generale Guglielmo Pepe, in marzo del 1820, gli fu proposto di capitanare la rivolta. Rifiutò pur ritenendo la Carboneria forte a Salerno ed Avellino, ma non abbastanza efficiente nel resto del regno. Gli organizzatori stabilirono che la rivolta sarebbe dovuta scoppiare la notte dal 29 al 30 maggio, ma un cospiratore denunziò tutto, verosimilmente per qualche miserabile compenso. Seguirono degli arresti e tutto svanì mandando in fumo uno degli elementi fondamentali per il successo: la sorpresa. Bisognava decidere in fretta perché, fino a quel momento, troppo si era parlato di rivoluzione e poca se ne era fatta. Diversi settari, fuggiti da Napoli a Salerno, decisero di iniziare la rivoluzione da quest'ultima provincia. Ma il 20 giugno si ebbero ancora altri arresti a Salerno e fu decisa una immediata adunanza delle gerarchie carbonare ad Avellino che, avutasi il giorno 22 giugno, stabilì la rivolta per il 4 di luglio. In realtà a Nola, la notte dal 1° al 2 luglio 1820, ebbe inizio il moto costituito da uno squadrone di cavalleria comandato dai tenenti carbonari Michele Morelli (calabrese) e Giuseppe Silvati (napoletano) insieme all'abate Luigi Minichini. Quest'ultimo, anch'esso Carbonaro, aveva arruolato una ventina, o poco più, di settari. La colonna uscì dalla città, sperando di fare proseliti, preceduta dall'ecclesiastico a cavallo, in abito talare e con schioppo a tracollo; lo seguivano i carbonari, parte armati e parte no, poi i soldati puntando su Avellino creduta in mano ai carbonari. Per strada si unirono poche altre persone ed i militari si scoraggiarono, ma l'abate Minichini che innanzi, di tanto in tanto, gridava "Viva paesani! Allegri! Viva la libertà e la costituzione", si mostrò risoluto riuscendo a mantenere unita la colonna. Giunti a Monteforte, a pochi chilometri da Avellino, gli insorti ebbero i primi aiuti e incoraggiamenti; trovarono persone entusiaste, decise, e gli animi si risollevarono. All'alba del 3 luglio quattro compagnie della milizia borbonica da Napoli mossero verso Monteforte al fine di sbarrare loro la strada per la capitale. Ma esse passarono con i rivoluzionari formando sette compagnie, oltre a molti civili. Nella giornata del 4 luglio, Guglielmo Pepe, già sospettato dal governo, avuta notizia del suo arresto, con la sua brigata di cavalleria desiderosa di essere da lui capeggiata, lasciò Napoli per andare ad unirsi ai rivoluzionari. All'imbrunire fecero la stessa cosa due reggimenti di cavalleria e una compagnia di fanteria. Nella stessa giornata del 4, da Salerno si mossero 650 uomini contro gli insorti comandati da generale Campana e, nei pressi di Solofra si verificarono poche fucilate. Il comandante Campana, temendo di essere aggirato e dubitando della fedeltà dei suoi, si ritirò. I ribelli, senza morti né feriti entrarono in Solofra. Intanto giungeva da Napoli, con 1200 uomini, il generale Nunziante ed i due, agendo senza coordinamento d'azione, invano, ritentarono l'impresa: il Campana sulla destra di Solofra e il Nunziante sulla sinistra. Il mattino del 6 luglio i ribelli passano alla controffensiva e costrinsero il ripiegamento del Campana a Salerno e del Nunziante a Nocera. Lo stesso 6 luglio il re, promettendo la Costituzione in un tempo limitato (otto giorni) emise il seguente editto:
Alla nazione del regno delle due Sicilie - Essendosi manifestato il voto generale della Nazione delle Due Sicilie di volere un Governo costituzionale, di piena nostra volontà consentiamo e promettiamo nel corso di otto giorni di pubblicarne le basi. Fino alla pubblicazione della Costituzione le Leggi veglianti saranno in vigore. Soddisfatto in questo modo il voto pubblico, ordiniamo che le truppe ritornino ai loro corpi ed ogni altro alle sue ordinarie occupazioni.
In quattro giorni, a Napoli, si ebbe il trionfo della rivoluzione. In Spagna ci vollero due mesi. Il 9 luglio circa 14.000 soldati, tra regolari e provinciali, più migliaia di borghesi armati alla meglio, a Napoli, si riunirono e sfilarono, con in testa i cavalieri di Nola ed i suoi ufficiali, da Capodichino per via Toledo fino al palazzo reale, fra gli applausi, la curiosità e lo stupore della gente. Quel giorno fu vista la nuova bandiera tricolore: rosso, nero ed azzurro, significando il rosso la fiamma, il nero il carbone e l'azzurro il fumo. (Ferruccio Policicchio)
Michele Morelli (1792 - 1823) (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Giuseppe Silvati (1791 - 1822) (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Raccoglie rifiuti sulle spiagge, encomio solenne del Comune di S.Giovanni a Piro
Raccoglie rifiuti sulle spiagge, encomio solenne del Comune di San Giovanni a Piro ad un cittadino virtuoso SAN GIOVANNI A PIRO. Un esempio per tutta la comunità. Tanto da meritarsi l’encomio solenne del Comune per l’alto senso civico e per la cura del proprio paese. Luigi Mangia, pensionato da alcuni anni, non se lo aspettava proprio di ricevere un riconoscimento così importante. A Luigi è sempre sembrato naturale e doveroso fermarsi a raccogliere la sporcizia trovata lungo la strada o sulla spiaggia. Un rito quasi quotidiano che non è passato però inosservato agli occhi del sindaco Ferdinando Palazzo che durante l’ultimo consiglio Comunale, con l’approvazione unanime di tutti i consiglieri, ha voluto tributare a Luigi l’encomio solenne del Comune. “Per l'attività meritoria che svolge silenziosamente a tutela e a salvaguardia del paesaggio costiero e marino – ha spiegato il primo cittadino – per aver raccolto ogni genere di rifiuto abbandonato nella solitudine della bellezza del nostro territorio". Insomma un doveroso riconoscimento per quanto fatto per la comunità. “Luigi – ha continuato il sindaco - ha dato una lezione di senso civico a tutti e meritava di essere premiato, anche per sensibilizzare la popolazione a rispettare l’ambiente e a tutelarlo”. “L’esempio di Luigi nella sua semplicità è straordinario – ha aggiunto il vicesindaco con delega all’Ambiente Pasquale Sorrentino - ed esprime tre valori fondamentali: l’amore per la propria terra, il senso del dovere e la capacità di essere un modello soprattutto per le nuove generazioni”. (Comune di San Giovanni a Piro)
Comune di S.Giovanni a Piro ammesso al progetto «Spiagge sicure–Estate 2020»
Stamattina a Salerno presso il Salone Azzurro della Prefettura, sottoscritto con S.E. il Prefetto Dott. Francesco Russo il Protocollo d’Intesa relativo al Progetto “Spiagge sicure – Estate 2020” 9 i Comuni ammessi: Agropoli, Casal Velino, Castellabate, Minori, Pollica, Praiano, San Giovanni a Piro, Vibonati e Vietri sul Mare. Un finanziamento che ci consentirà di adottare ulteriori misure di prevenzione e controllo affinché, da una parte, i nostri bagnanti siano nell’assoluta tranquillità della loro vacanza e, dall’altra, i residenti siano sicuri di un turismo che non faccia vanificare i sacrifici fatti nei mesi appena trascorsi. Anche questa volta SGAP c’è!!! (Ferdinando Palazzo - Sindaco di San Giovanni a Piro)
Comune di Vibonati: «Spiagge Sicure», contributo di 32.000 Euro
Comune di Vibonati: convenzione per la realizzazione del Progetto «Spiagge Sicure» Questa mattina, il Sindaco di Vibonati, Franco Brusco, ha firmato in Prefettura a Salerno la convenzione per la realizzazione del Progetto “Spiagge Sicure”. Sono stati riconosciuti al nostro Ente ben 32000 euro. Si tratta di un riconoscimento importante, perché sono soltanto 9 le località turistiche del salernitano ad aver ricevuto tale contributo. (Comune di Vibonati)
Morigerati, bus navetta gratuita per i turisti: le Grotte del Bussento sono più vicine MORIGERATI - Diventano ancor più vicine le Grotte del Bussento e le bellezze di Morigerati e Sicilì, grazie al Comune che ha deciso di offrire anche quest'anno un bus navetta gratuito per accompagnare i turisti dal golfo di Policastro a Morigerati, e viceversa al mare gli ospiti che scelgono le strutture dell'ospitalità diffusa Morigerati Paese Ambiente. Un modo per offrire un servizio nella particolare estate del Coronavirus. L'iniziativa partirà il 1° luglio e durerà fino al 31 agosto 2020. La navetta collegherà tutti i giorni i paesi di Morigerati e Sicilì con il golfo di Policastro, con fermate a Sapri, Villammare, Capitello, Policastro, Sicilì e Morigerati. Il servizio sarà gratuito sia per l’andata che per il ritorno (con prenotazione obbligatoria) per tutti coloro che sceglieranno di visitare l’Oasi Wwf Grotte del Bussento (pagando solo il ticket dell'ingresso); sarà inoltre gratuita per tutti gli ospiti dell’ospitalità diffusa di Paese Ambiente, che potranno così raggiungere il mare senza nessun costo. «Accorciamo le distanze rispettando l’ambiente – spiega la sindaca Vincenzina Prota – e offrendo un servizio a chi vorrà visitare i nostri luoghi». (Marianna Vallone)
Il giudice Antonio Esposito: nessun complotto contro Silvio Berlusconi
Il dottor Antonio Esposito, che a Sapri, da Pretore, iniziò la sua splendida carriera che lo avrebbe portato ai vertici della magistratura italiana, come tutti sanno, presiedeva la sezione feriale della Corte di Cassazione, che, il primo agosto del 2013, confermò la condanna inflitta agli imputati Silvio Berlusconi, Frank Agrama ed altri. Ebbene, con una lunga e dettagliata smentita, inviata agli organi di stampa, Esposito smantella quanto è stato detto nel corso della trasmissione "Quarta Repubblica", condotta da Nicola Porro, e bene "orchestrata", perchè vi hanno partecipato giornalisti, molto vicini a Berlusconi, come Alessandro Sallusti e Pietro Sansonetti, nonchè il parlamentare di Forza Italia Andrea Ruggeri. "Non ci sono stati -aggiunge Esposito- nessun complotto, nessuna manovra giudiziaria spregiudicata e nessun attentato alla democrazia per eliminare dalla scena politica il Berlusconi"! "Ogni sospetto -continua- circa la fissazione e trattazione del processo in sezione feriale anzichè alla terza è destituito del sia pur minimo fondamento ed è frutto di mera fantasia e di voluto discredito"! "La decisione fu adottata ed approvata all'unanimità e il dottor Amedeo Franco prese parte, unitamente agli altri componenti, alla stesura della motivazione"! "Nè io, nè il dottor D'Isa -osserva con forza Esposito- abbiamo subito pressioni, nè dall'alto, nè da qualsiasi altra direzione, ed è semplicemente falsa ed inventata la circostanza che mio figlio fosse stato "beccato" in possesso di droga"! Esposito, poi, ricorda che nel processo a carico di Berlusconi, Agrama ed altri, vi è la "lettera confessione di Agrama", riportata e valutata alle pagg. 115-117 della sentenza della sezione feriale, e rivela che il giudice civile di Milano non poteva giammai dire che "il reato non ci fu", poichè la vicenda Agrama era soltanto uno dei vari profili della condotta criminosa contestata al Berlusconi e per la quale venne condannato"! Il dottor Antonio Esposito, conclude la smentita diffidando l'emittente, a norma della legge sulla stampa, a dare immediata divulgazione della smentita, con ripetuti passaggi nel corso dei Tg, ivi compresi quelli diffusi dal Tgcom24, e sottolineando che saranno adite le competenti A.G., in sede civile e penale. (Tonino Luppino)