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Santa Marina: terreni a mare, Comune vince causa e rientra in possesso dei lotti
Rigettati dal Tribunale di Lagonegro i ricorsi, nei confronti del Comun di Santa Marina, di alcuni cittadini, difesi dagli Avvocati Castaldo, De Falco e Signorelli, che richiedevano l’usucapione relativo ad alcuni lotti di terreno, in ragione del possesso esercitato. Accoglie invece la domanda riconvenzionale di restituzione dei terreni, previo riconoscimento della titolarità degli stessi in capo al Comune. “Quanto invece alla domanda riconvenzionale proposta dal Comune -si legge nella sentenza- ritiene il Tribunale che, per le ragioni suesposte, la stessa deve essere accolta, trattandosi di lotti di terreno ricadenti nel patrimonio dello Stato (e quindi del Comune di Santa Marina)”. “Ancora una causa vinta dal Comune di Santa Marina- ha dichiarato il Sindaco Giovanni Fortunato- ringrazio per questo risultato l’avvocato Jessica Filizola. Continua così il nostro cammino verso la costruzione della Città del Futuro. Questi terreni -continua Fortunato- saranno riqualificati e restituiti al popolo, serviranno per creare nuovi spazi e nuove infrastrutture per la crescita del nostro paese”. Santa Marina lì 31.01.2020 (Comune di Santa Marina)
La «Rocca delle Arti» in mostra a Padova dal 31 gennaio al 2 febbraio
Roccagloriosa- Dal 31 gennaio al 2 febbraio la manifestazione “La Rocca delle Arti” parteciperà a Itinerando, esperienze in viaggio, la fiera dedicata al turismo esperienziale di Padova. La rassegna punta a colpire ed emozionare il viaggiatore e vuole presentare e promuovere il turismo in tutti i suoi aspetti, un’occasione di promozione e visibilità unica per la manifestazione che quest’anno giunge all'undicesima edizione. Itinerando è un’importante vetrina per le aziende che costruiscono la propria offerta intorno a ciò che i viaggiatori non si aspettano e non possono vivere in altri luoghi, ma solo e soltanto lì. La manifestazione La Rocca delle Arti per quest’anno in programma nei giorni 20-21-22 Agosto 2020, ha come palcoscenico naturale il paese di Roccagloriosa (SA) con i suoi vicoli caratteristici di epoca medioevale, lungo i quali si snodano percorsi culturali, artistici ed enogastronomici. Attualmente è organizzata dall'omonima Associazione di promozione sociale, fondata con l’obiettivo di favorire la diffusione e la promozione della cultura, dell’arte e dell’intero territorio in cui opera in un clima di condivisione, gioia e di scambio. Per tre giorni la Rocca delle Arti sarà in mostra a Padova, presso lo stand di Rete Destinazione Sud; i visitatori potranno conoscere la manifestazione, visionare i contenuti attraverso i dépliant e i video dello spettacolo a cielo aperto che porta in scena Arte, Storia, Archeologia, Musica, Artisti di strada, Vecchi Mestieri, Laboratori, Teatro di Strada: questi sono, da oltre dieci anni, attrattori di un target di persone molto ampio, una rassegna che esalta la bellezza naturale del paesino cilentano. Roccagloriosa lì 30.01.2020 (Olga Marotta)
San Giovanni a Piro: 1 Febbraio «Territorio in rete, proposte di sviluppo»
Comitato Civico Terra Nostra: Territorio in rete, proposte di sviluppo
Il Comitato Civico "Terra nostra" ha organizzato un incontro pubblico per sabato 1 febbraio 2020 alle ore 18.30, presso la ex scuola di San Giovanni a Piro, dal titolo "Territorio in rete: proposte di sviluppo". Obiettivo dell'incontro è quello di creare un laboratorio di idee che possano innescare una rigenerazione dei borghi e porre un freno allo spopolamento, ponendo le condizioni per creare occupazione. Verrà presentata la misura finanziata da Invitalia, "Resto al Sud", che prevede un finanziamento fino a € 50.000 con una quota a fondo perduto, ed altre misure di finanza agevolata grazie alla presenza in sala di esperti del settore. Saranno illustrati percorsi integrati di sviluppo sociale, culturale e ambientale in territori marginali che mettono al centro le persone dei "Paesi". Particolare attenzione al settore alimentare, punto di connessione tra territori e spunto da cui partire guardando alla "tradizione" per costruire prospettive di sviluppo per le aree rurali più in difficoltà. All'incontro interverranno la dott.ssa Rossella Torre, ricercatrice nel settore alimentare, la dott.ssa Anellina Chirico, architetto ed ex allieva e tutor del Forsam - Anci Giovani amministratori. Il moderatore dell'evento sarà l'avv. Alberico Sorrentino, rappresentante del comitato civico in questione. È stato inoltre invitato al dibattito il dott. Liviano Mariella, noto architetto progettista culturale e civico. Durante l'evento sarà possibile iscriversi al comitato civico. L'incontro è aperto alla cittadinanza tutta. (Comitato Civico Terra Nostra)
Caselle in Pittari: agevolazioni Regione, comunicato gruppo «Rinasci Caselle»
Come gia' preannunciato con giusto comunicato stampa, si porta a conoscenza della popolazione di Caselle in Pittari e del territorio cilentano, che domenica scorsa, 26 gennaio, si e' svolto l'incontro informativo sulla Disponibilità, da parte della Regione Campania, di 25 milioni di euro per le agevolazioni e per la crescita di Artigiani, Commercianti ed Ambulanti Campani. La tematica, di grande interesse sociale ed economico-finanziario, ha radunato presso l'Aula Consiliare di Caselle in Pittari, un folto pubblico di Imprenditori ed Operatori dei vari Settori interessati. L'incontro, organizzato dal Gruppo "Rinasci Caselle", e' stato moderato dal Dott. Commercialista Granato Michele ed ha visto la partecipazione attiva, quali Relatori, dei Dott.ri Vincenzo Emilio e De Paola Salvatore. Il Gruppo "Rinasci Caselle" si ripromette di indire nuovi ed altrettanto interessanti Incontri per trattare tematiche che mirino allo sviluppo e alla crescita socio-economica di Caselle in Pittari e di tutto il Territorio che, ci si auspica, possa diventare un fiore all'occhiello del nostro Sud. (Gruppo "Rinasci Caselle")
Metanizzazione: il Comune di Santa Marina approva proposta variante del progetto
Intervento per la metanizzazione del Cilento, il Comune di Santa Marina approva la proposta della variante del progetto.
Santa Marina- Dopo l'incontro e l'accordo fatto in Regione Campania, il 20 settembre 2019, che prevedeva l'impegno del Comune di Santa Marina di condividere il percorso della condotta principale con l'impresa esecutrice, autorizzando il passaggio con Delibera di Giunta Comunale, il trasferimento della richiesta formale dell'accordo di programma ai singoli Comuni del Parco del Cilento di rigetto del progetto di gasdotto sottomarino per evitarne la realizzazione, la Regione a sua volta si impegnava ad inserire il Comune di Santa Marina tra quelli cofinanziati nell'Accordo di Programma. Considerato anche l'impegno assunto dal Sindaco del Comune di Celle di Bulgheria, in qualità di Comune Capofila dell'Accordo di Programma 2006, di far riconoscere con atto deliberativo a tutti i Comuni dell'Accordo e sollecitare analogo atto di vincolo da parte del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, che il loro territorio e quello del Comune di Santa Marina, non dovrà essere interessato dalla posa di infrastrutture di trasporto del gas (metanodotti internazionali o nazionali) aventi una tipologia di impatto pari a quello prospettato dalla SNAM RETE GAS S.P.A. nell'ultimo decennio (SEA LINE), Il Comune di Santa Marina ha approvato la proposta della variante al progetto definitivo del Sistema di Trasporto intercomunale del gas metano dell'Accordo di Programma 2006, al fine di accrescere la sicurezza del territorio a salvaguardia della pubblica e privata incolumità. "Il nostro intento come Amministrazione comunale - spiega il Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato - non è mai stato quello di bloccare il progresso e quindi la metanizzazione della nostra zona, ma semplicemente salvaguardare la pubblica incolumità dell'intero territorio e soprattutto dei cittadini. Considerato che la proposta di Variante al tracciato originario del Sistema di Trasporto intercomunale del gas metano, variante condivisa con il Comune di Santa Marina, consente una sostanziale riduzione di tutti gli inconvenienti all'infrastruttura precedentemente proposta, che il tracciato della nuova linea non prevede più il passaggio dalla condotta dal centro abitato del paese e dalla S.S.18, riducendo anche i disagi alle attività turistiche e commerciali presenti lungo la strada, oltre che accrescere la sicurezza del territorio a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e che a vantaggio del Comune di Santa Marina, lo studio del nuovo tracciato in variante assicura la disponibilità di ben sei punti di riconsegna del gas metano per alimentare le reti di distribuzione per le diverse zone urbanizzate del territorio comunale, la Giunta all'unanimità ha deciso di rendere il provvedimento immediatamente esecutivo" . Santa Marina lì 29.01.2020 (Comune di Santa Marina)
L´angolo della Grande Guerra: Le Diverse tipologie della «Rimembranza»
Negli anni immediatamente successivi al conflitto, mentre tutti si domandavano se aver vinto la guerra e aver sacrificato la vita fosse un onore, un vanto o un disonore, il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Dario Lupi, nel 1922, fu il primo a lanciare una nuova proposta per ricordare e onorare i caduti della Grande Guerra: realizzare una Via/Viale o un Parco della Rimembranza. Iniziativa che probabilmente fu influenzata da quella, già avviata in Canada (Montreal), dove era stata creata una "strada della rimembranza" ai margini della quale, in filari regolari, su ambo i lati, erano stati posti degli alberi. E la proposta fece esplodere, in ogni piccola comunità, un memorabile impulso di fede e di patriottismo plaudente alla nobile opera. La conseguente circolare n. 73 del 27.12.1922 del Ministero della Pubblica Istruzione prevedeva, per il parco della Rimembranza, la piantumazione di un albero per ogni caduto in tutti i comuni italiani e che la realizzazione venisse affidata alle scolaresche. L'innovazione, rappresentata dalla creazione dei parchi/viali, rispetto ai soliti monumenti, fu quella di realizzare nuovi luoghi identitari, spazi urbani di valenza paesaggistica adattando l'albero alle esigenze climatiche del posto che doveva entrare in simbiosi con l'ambiente naturale del luogo. Perciò dovendo l'identità ambientale del posto essere rappresentata dall'albero, l'elemento antropico, costituito dall'albero, non fu pensato uguale per tutti i parchi/viali. Infatti, i parchi/viali che ancora oggi si possono vedere, si distinguono per le varietà arboree presenti che possono essere cipressi, tigli, pini o lecci. Una legge del 1923 rese poi obbligatoria l'istituzione di questi luoghi del ricordo. Entro il 1924, in tutta Italia, furono istituiti oltre 2.200 parchi o viali dando, l'alto numero, il senso del fervore con il quale era allora sentito il tema della commemorazione dei caduti per la patria. L'originalità della creazione di questi "luoghi del ricordo" stava anche nel fatto di essere concepiti come un sentito rito di comunione tra i vivi e i morti, tra moglie e marito caduto, tra padre/madre e figlio caduto, tra fratello/sorella e fratello caduto in cui, soprattutto i giovani, potessero cogliere il senso profondo dell'attaccamento alla patria e della devozione verso chi le aveva sacrificato la vita. Su tali spazi, l'enfasi del regime tentò di "metterci il cappello" col fine di annetterli alla propria ideologia, in realtà furono sentiti dalla collettività come luoghi di grande sacralità. Col trascorrere del tempo, però, questi spazi sono stati parzialmente o totalmente dimenticati, lasciati spesso all'incuria o radicalmente modificati, mortificando, così, il profondo simbolismo in essi racchiuso e umiliando la memoria degli avi.
Monumento di Sapri (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Manifestazione storica ai piedi del monumento di Sapri (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Tra le tipologie più diffuse di monumenti ai caduti vi fu quello della lapide, la forma commemorativa più economica oltre che semplice anche se, le lapidi come anche i monumenti, variano dalla semplicità alla complessità. La lapide fu la soluzione migliore quando non vi erano fondi a disposizione per affrontare lavori molto più impegnativi, necessari per un monumento vero e proprio. Ma al di là delle questioni formali, è interessante sottolineare le possibili diversità nelle iscrizioni le quali fotografano efficacemente tante situazioni del luogo dove furono erette. Altra tipologia della "Rimembranza" è il monumento. La più diffusa è quella del monumento scultoreo, rappresentato da una enorme quantità di varianti, di sorprendente disegno e di alta qualità formale da poter essere considerato un bene artistico culturale. Il fante è la figura più utilizzata nei monumenti scultorei perché la guerra, in trincea, fu da loro combattuta, in assoluto essi ne furono i protagonisti. Pur tuttavia si possono incontrare anche altre figure com'è il caso di Sapri. A questi vanno aggiunti i monumenti che, in molti piccoli centri di provincia, certamente per carenza di fondi, furono realizzati in forma più semplice e non paragonabili ai primi.
Monumento Trecchina (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Monumento San Pietro in Amantea (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Le tre tipologie della "Rimembranza" furono e sono elemento stimolante, su ciascun territorio, di riti sociali quali l'inaugurazione e le commemorazioni. E venne il momento che, l'anno 1927, il regime disse: "Troppi monumenti che sovente contrastano con l'arte già adornano le piazze e le strade d'Italia. Non monumenti ma asili". Ricorrendo il centenario del conflitto, un gruppo di parlamentari ritenne opportuno un riconoscimento dei luoghi "della Rimembranza" per colmare il vuoto della memoria collettiva, riscoprire la storia e il significato di tali luoghi. Proposero una legge in cui "sono individuate le linee guida per il recupero e per la valorizzazione dei parchi, delle piazze e dei viali della rimembranza, al fine di consentire alle amministrazioni interessate di intraprendere azioni volte alla salvaguardia delle testimonianze commemorative dei caduti di guerra, al ripristino dei luoghi e dei monumenti, alla valorizzazione delle piante e di ogni altra specie vegetale tipica di tali luoghi". (Ferruccio Policicchio)
Consiglio Comunale di Vibonati del 25/1/2020: le interviste di TeleArcobaleno 1
Interviste di Francesco Polito a Franco Brusco (Sindaco di Vibonati) e Manuel Borrelli (Consigliere di minoranza Comune di Vibonati) www.telearcobaleno1.it