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Ospedale di Sapri: eseguito delicato intervento di vertebroplastica percutanea
All’Ospedale di Sapri eseguito un delicato intervento di vertebroplastica percutanea.
Stabilizzate a un paziente novantenne le vertebre fratturate dall’osteoporosi. Il brillante intervento, è stato eseguito dall’équipe medica guidata dal dott. Emidio Cianciola. Raggiante il direttore medico Calabrese: “Siamo un piccolo ma efficiente Presidio!”
SAPRI - Nel giorno in cui il Calendario celebra la ricorrenza di San Valentino (14 febbraio), all’Ospedale cittadino dell’Immacolata di Sapri è stato eseguito con successo un delicato intervento di “vertebroplastica percutanea”. Il “primo” di questo genere a sud di Salerno! Per i non addetti ai lavori, si tratta come spiega il dott. Emidio Cianciola “di una tecnica terapeutica, mini invasiva utilizzata nel trattamento di fratture vertebrali dolorose, causate da tumore primitivo o metastatico, a osteoporosi o angiomi con sintomatologia dolorosa resistente alla terapia tradizionale”. Il primo intervento di “vertebroplastica percutanea” è stato eseguito con successo lo scorso 14 febbraio su un paziente novantenne residente nel Comune di Camerota, affetto da crollo vertebrale con osteoporosi di grado severo. Si tratta del “primo” intervento di questo genere a sud di Salerno, ed è stato eseguito dall’equipe medica coordinata dal dirigente medico di 1° livello Emidio Cianciola (Responsabile del Centro di Terapia Antalgica del dolore), coadiuvato dal primario F.F. del Servizio di Anestesia e Rianimazione (dirigente medico di 1° livello Ciro Saturno), unitamente agli infermieri professionali di Reparto Sandro Paladino ed Elisabetta Ferro. Per la cronaca, “l’intervento, è durato 60 minuti, ed è stato eseguito in analgosedazione col paziente in respiro spontaneo” - spiega il dott. Cianciola. Si tratta di una tecnica interventistica all’avanguardia eseguita solo nei grandi Ospedali ad alta specializzazione. Nello specifico, sotto la guida della fluoroscopia tramite speciali aghi metallici del diametro di 2,5 millimetri, sono stati iniettati nel corpo della vertebra da trattare, pochi millilitri di materiale termoplastico, il polimetilmetacrilato (PMMA); un “cemento biocompatibile” che inserito nelle fratture della vertebra oltre a “stabilizzarla”, produce un benefico “effetto antalgico”, causando la scomparsa del dolore! All’Ospedale di Sapri viene praticata presso il Centro di Terapia Antalgica del dolore, affidato al dott. Cianciola e annesso al Servizio di Anestesia e Rianimazione, in regime ospedaliero di “day surgery”. Essendo poco invasivo l’accesso percutaneo diretto ha completamente soppiantato la tecnica chirurgica “a cielo aperto”. Un intervento che premia il lavoro svolto dal Centro di Terapia Antalgica del dolore, che attivo da alcuni anni, in breve è divenuto Centro di riferimento per un centinaio di utenti, non solo campani, ma provenienti anche da zone “attigue”, come Basilicata e alta Calabria. “Tale innovativa tecnica - commenta soddisfatto Cianciola - è il frutto di un ambizioso progetto sanitario partorito, condiviso e fortemente sostenuto dalla Direzione Sanitaria Ospedaliera che mira a potenziare e migliorare i Servizi offerti all’utenza”. Raggiante il direttore medico dott. Rocco Mario Calabrese che fin dal suo insediamento si è prodigato per migliorare e potenziare le attività sanitarie specialistiche offerte dalle strutture Complesse Ospedale e Distretto Sanitario n.71, da lui dirette e prese a cuore, così da offrire più servizi e qualità sia ai pazienti che quotidianamente afferiscono a Sapri dal golfo di Policastro che da altre realtà Campane (Vallo di Diano, Cilento e zone limitrofe), come la vicina Basilicata e l’alta Calabria. “Un dato che ci inorgoglisce - afferma raggiante Calabrese - perché è la dimostrazione pratica che sebbene siamo un piccolo Ospedale periferico “di frontiera”, riusciamo ad esprimere una Sanità di buon livello e il Servizio di Terapia Antalgica ne è la riprova!” (Pino Di Donato)
Il dott. Emidio Cianciola con la sua équipe (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Un momento dell'intervento (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Il dott. Emidio Cianciola (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Il direttore sanitario dell'Ospedale di Sapri dott. Rocco Mario Calabrese (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Sabato 13 giugno 2020: questa è la data da annotare sulle vostre agende per rivivere le emozioni di una gara unica. L'edizione n.9 della CorriVillammare si preannuncia ricca di novità, ad iniziare dal percorso. I giri complessivi saranno 4 e non più 3, con l'eliminazione della salita delle Ginestre. Dopo la prima tornata lungo il tradizionale circuito cittadino, a partire dal primo passaggio sotto lo striscione di partenza/arrivo in Corso Italia, i runners proseguiranno lungo via Pisacane affrontando una doppia curva. Quindi il giro di boa all'incrocio con la strada statale 18 per iniziare, poi, una salita breve ma incisiva che li porterà ai piedi della Torre Petrosa. Da qui la discesa e, dopo 50 metri, svolta a destra per riprendere da via San Marco il classico circuito cittadino. E così sarà per altri due giri prima di tagliare il traguardo. Anche quest'anno la CorriVillammare è organizzata da Angelo Molinaro, Alessandro Sapienza l'ASD Castellabate Runners ed è inserita, come tappa n.5, nel circuito podistico FIDAL "Cilento di Corsa". (Vito Sansone)
Sapri: 22 Febbraio «Arlecchino: l´angelo nero dai mille colori»
Cosa c'entra Arlecchino con Halloween? E perché la maschera più colorata del nostro Carnevale veniva, un tempo, chiamata l'angelo nero? Queste e molte altre domande troveranno risposta durante la conferenza "Arlecchino: l'angelo nero dai mille colori" curata da Roberta Manfredi e Gianfrancesco Caputo che si terrà presso la Biblioteca Comunale in Sapri il 22 febbraio alle ore 18.30. Un excursus sulla genesi della prima maschera della Commedia dell'Arte, dalle sue origini più remote che affondano le radici nei rituali dionisiaci, fino ai giorni nostri con le figure arlecchinesche che ci vengono proposte da film, fumetti e serie TV e che, senza saperlo, ci ritroviamo tutti i giorni sotto agli occhi. (Associazione Culturale Proudhon)
La Pro Loco Sapri con il patrocinio del Comune di Sapri organizza “Sapri in Maschera 2020”. Tantissime novità per questa nuova edizione del tradizionale Carnevale Saprese. Il tema di questa edizione non poteva che essere James Bond e il suo venticinquesimo film “NO TIME TO DIE” che vede tra le sue location la nostra bellissima Sapri. Civita Lucana, il nome che prenderà nel film la nostra cittadina, è presente nella locandina perché rappresenta oramai una parte importante giustamente da menzionare. Vi aspettiamo per festeggiare e divertirvi insieme a noi domenica 23 a partire dalla mattina, continuando con la sfilata allegorica e la festa serale e martedì 25 con l’appuntamento per i più piccoli. (Pro Loco Sapri)
Vibonati: pagamento stipendi operai della raccolta rifiuti
Vibonati- Mi è stato comunicato che nella giornata di venerdì 14 Febbraio gli operai della raccolta rifiuti hanno ricevuto il pagamento di n. 2 Mensilità. Il responsabile del servizio Antonio Quintieri mi ha garantito che questa settimana sara' effettuato anche il pagamento dell'ultima mensilità mancante. Ho ricevuto anche la comunicazione del servizio Ragioneria circa lo stato dei pagamenti. (Manuel Borrelli)
Giro d´Italia a piedi: Sapri e Rivello incantano Elio Brusamento
Arriverà in Calabria nei prossimi giorni! Elio Brusamento, alpino padovano, maratoneta ed ex calciatore di serie C, conta di concludere ad Udine, nella primavera del 2021, il suo fantastico giro d'Italia a piedi. E' rimasto letteralmente rapito dalle bellezze paesaggistiche di Sapri, del golfo di Policastro e di Rivello, borgo dell'anima: una vera e propria gemma, incastonata nella valle del Noce. Ho conosciuto Elio, grazie alla titolare di un hotel di Sapri, Nicoletta Tripari! Simpatico come tutti i veneti, mi ha raccontato, nei dettagli, la sua magica esperienza. E' partito da Trieste, la splendida "porta d'Oriente", il 25 aprile dello scorso anno, e conta di concludere il suo tour a Udine, nella primavera del 2021! "Sono rimasto particolarmente colpito -mi ha confidato soddisfatto, con il suo inconfondibile accento veneto- dal senso dell'ospitalità della gente e dall'amore senza limiti dei Sindaci per il proprio paese"! L'ho seguito a Rivello, dove due guide d'eccezione (la storica dell'arte, professoressa Maria Carmela Palmieri, e l'Assessore al turismo, Angelica Nocera) gli hanno fatto visitare il bellissimo centro storico e il Convento di Sant'Antonio. Elio, raggiungerà la Calabria nei prossimi giorni. Al termine del suo viaggio a piedi attraverso la Penisola, pubblicherà il libro "Terre di confine", che presenterà in tutti i luoghi che ha visitato! (Tonino Luppino)
Elio Brusamento (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Tonino Luppino, Nicoletta Tripari ed Elio Brusamento (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Elio Brusamento con l'Assessore Angelica Nocera e la storica dell'arte Maria Carmela Palmieri (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Ortopedia al «top» negli ospedali cilentani di Vallo della Lucania e Sapri
Ortopedia al “top” negli Ospedali cilentani, di Vallo della Lucania e Sapri. Nel 2019, eseguiti una diecina di delicati interventi di chirurgia ortopedica per fratture complesse del bacino. Soddisfatto il primario Attilio Molinaro.
SAPRI - Ortopedia al “top” a sud di Salerno! Soddisfatto il primario ortopedico Attilio Molinaro, 60 anni, originario di Vallo della Lucania che brinda al nuovo anno con una messe di risultati da record! Nel 2019 le Divisioni di Ortopedia e Traumatologia dei Presidi Ospedalieri dell’Immacolata (Sapri) e San Luca (Vallo della Lucania), hanno eseguito oltre 1.500 interventi di chirurgia ortopedica, di cui una diecina, molto articolati e delicati per fratture complesse del bacino, trattati sia per via anteriore ileo inguinale di Laetournel, che per via posteriore di Kocher-Langenfeck e protesi di anca, nonché una gran quantità di interventi di chirurgia ortopedica conservativa (di routine): al ginocchio, spalla, mano, artroscopia, chirurgia vertebrale del piede e tutta la traumatologia. L’esperienza maturata sul tavolo chirurgico ortopedico, mista a bravura, ad una fine conoscenza dell’apparato osseo e muscolo-scheletrico e alla sua grande umanità ed empatia che riversa quotidianamente sui suoi pazienti, sono gli ingredienti alla base del successo professionale del primario ortopedico dott. Attilio Molinaro, la cui fama professionale ha oltrepassato i confini campani del Cilento, tant’è che molti dei suoi pazienti, provengono dalla vicina Lucania, alta Calabria e da altre località distanti numerosi km da Sapri. Il noto e affermato professionista vallese, da persona umile qual’è, nella vita privata come nel lavoro, sente il dovere di ringraziare il collaudato e affiatato team medico, che lo supporta quotidianamente sia nella pratica operatoria che in Reparto: i “colleghi” ortopedici Massimo Zeoli, Gianfranco Lenza, Antonio Di Leo, Domenico Cammarota, Luigi Fiorella, Luca Sodano, Stefano Capulli (di Vallo), inoltre Vincenzo Palmieri e Marcello Cammilli (Sapri). A questi nomi, vanno aggiunti quelli di infermieri, fisioterapisti OSS e uno straordinario staff di anestesisti e qualificato personale di sala operatoria!”. L’intervento più bello? “Ce ne sono …tanti! Solo per citarne alcuni, nel 2005 un giovane calciatore promessa del Sapri Calcio nel corso di un match casalingo riportò un brutto infortunio. Trasportato in Ospedale lo operai l’indomani! La sua, fu un’operazione lunga e difficile cui seguì un periodo di riabilitazione e la completa ripresa; tant’è che ha ripreso l’attività agonistica e calca tranquillamente il rettangolo di gioco. Nel 2007, operai un 66 enne di Maratea reduce da un brutto incidente agricolo: il trattore con cui stava arando, si ribaltò causandogli lo schiacciamento del bacino, la lussazione dell’anca e atroci dolori all’arto inferiore sinistro, che si ritrasse verso l’alto di 6 cm. impedendogli da allora in poi di camminare autonomamente; operato a marzo 2007, a distanza di 18 anni dall’evento traumatico grazie al mio intervento ha riacquistato la completa funzionalità dell’arto offeso. Nel giugno 2011, ho operato una arzilla nonnina di 103 anni, che presentava un quadro clinico alquanto compromesso e la frattura scomposta del femore; operata già 24 ore dopo l’intervento aveva ripreso a camminare. Successivamente, ad aprile 2013, operai di protesi totale d’anca, una donna anziana “grande” obesa (oltre 140 kg.) e a maggio di quello stesso anno un altro delicato intervento, su un’altra grande obesa (kg. 120), che all’esame visivo presentava una coscia enorme, a causa della frattura da scoppio dei piatti tibiali, in ginocchio artrosico. Sempre a maggio 2017, operai una anziana donna di Capaccio (104 anni), di protesi totale d’anca con cotile e doppia mobilità. Nel febbraio 2018, un delicato intervento di alta chirurgia ortopedica ricostruttiva ad una donna 64 enne di Lauria, affetta da grave osteoporosi, che praticamente era rimasta senza più osso, alla quale ho praticato l’innesto osseo contrapposto da “cadavere”, fornito dalla Banca del tessuto muscolo-scheletrico (BTM) dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, grazie al quale ha ripreso una vita “normale”. Infine, nel luglio 2018 ho operato una anziana donna di 90 anni che a seguito di incidente domestico cadde da una scala riportando una brutta frattura di femore e braccio sinistro; la donna rimase “immobilizzata” a terra 3 giorni, fino a quando non venne tratta in salvo dai Carabinieri che la trasportarono, per le cure del caso al vicino Pronto Soccorso. Pressoché disidratata, l’anziana donna fu prima “stabilizzata” nelle sue funzioni vitali e dopo qualche giorno, operata! Oggi sta bene e conduce una vita normale! Oltre a operare, il professionista vallese periodicamente organizza delle Giornate di Studio, attraverso le quali trasmette ad altri “colleghi” il know-how appreso in interventi di alta chirurgia ortopedica ricostruttiva perché come egli stesso afferma: “nel campo dell’ortopedia e nella traumatologia, la curva di apprendimento non deve mai fermarsi, anche in età matura! Perché ci sono sempre nuove frontiere che giorno dopo giorno, sono propedeutiche al miglioramento di tecniche e materiali protesici!”. Prof. Molinaro, l’aver collezionato in 35 anni di duro lavoro così tanti successi nel campo dell’alta chirurgia ortopedica ricostruttiva, le ha cambiato la vita? “Più che cambiarmi la vita l’ha impreziosita di tanti bei ricordi e della più grande delle soddisfazioni: vedere stampato sul viso dei miei pazienti un sorriso che è “sinonimo” di serenità e pace interiore, perché grazie al mio intervento hanno riacquistato la piena funzionalità degli arti fino a poco prima, compromessi! Ho operato per fratture di femore, oltre 20 pazienti ultracentenari, alcuni dei quali, ancora viventi. Tra questi, una paziente residente nel Comune di Centola, che oggi ha la veneranda età di 105 anni! Nonostante sia stata operata a 93 anni di protesi totale di anca e in seguito di protesi totale di ginocchio bilaterale, deambula autonomamente! Allo stato, sono l’unico Direttore di Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia di ruolo, da Salerno in giù! Nonostante la pressante richiesta di interventi e i delicati interventi di alta chirurgia ortopedica, a Sapri, mi trovo ad operare con due soli chirurghi ortopedici! Per la cronaca, il primario ortopedico dott. Attilio Molinaro, 60 anni, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia (1983) presso la prestigiosa Università “La Sapienza” di Roma, col massimo dei voti e lode. Successivamente ha conseguito la specializzazione presso la suddetta Università e completato la sua preparazione teorica e pratica, presso vari Centri di eccellenza ortopedica, sia in Italia, che all’estero. Al suo attivo, oltre 15.000 interventi di alta chirurgia ricostruttiva e protesica di anca, ginocchio, spalla, mano, chirurgia artroscopia, chirurgia vertebrale, del piede e traumatologia. Grazie ai suoi brillanti interventi, i Presidi Ospedalieri San Luca (Vallo della Lucania) e Immacolata (Sapri), sono oggi Centri di “riferimento regionale” per gli interventi di “riprotesizzazione” di anca e ginocchio e per il trattamento delle infezioni protesiche! (Pino Di Donato)
Il Primario Ortopedico Attilio Molinaro (Fare clic sull'immagine per ingrandire)