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L´angolo della Grande Guerra: Gli Eroi di Vibonati
Per essere stato prorogato il tempo della "rimembranza" sulla Grande Guerra fino al 4 novembre 2021, giorno in cui giunse a Roma il Milite Ignoto, e ricordando che Ulisse, mentre narrava ai feaci i molti e difficili ostacoli che dovette affrontare nel corso del suo lungo viaggio verso Itaca, raccontava che la prova più pericolosa a cui era stato sottoposto fu quella dell'oblio; mi sono spinto a offrir ragguagli, credo ignoti ai più. Uno di questi è il modo come i nostri eroi caddero su quel fronte. Quindi, a te che leggi, porgo la parte centrale, il cuore, dei certificati di morte che giunsero in comune, e che vennero trascritti sul relativo registro in un dato periodo (1915-1932) e in un dato comune. Va ricordato che, considerando tempi, condizioni e cause, non di ogni caduto il certificato giunse nel rispettivo comune. In ogni paese, i certificati sono stati sempre di numero inferiore rispetto all'elenco posto sulla lapide o sul monumento appositamente ivi eretto. Per molti si dovette ricorrere, a mezzo del tribunale competente, alla morte presunta del soldato avvenuta lì dove il congiunto poteva dimostrare l'ultima notizia avuta dal fronte. Ogni atto veniva accompagnato da una nota in cui s'invitava il sindaco a verificare l'esattezza dei dati in esso contenuti e, rilevandosi errori, notificarli al Ministro della Guerra. Gli atti qui esposti, anche per dare idea del caos in cui si viveva, sono in ordine di arrivo e di registrazione piuttosto che, per esempio, in ordine alfabetico: essi sono quelli giunti nel comune di VIBONATI. (Ferruccio Policicchio)
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Da notarsi, in testa a questa lapide, il nome del capitano Orazio Pugliese La Corte, legale, reduce, deceduto il 28 marzo 1923 all'età di anni 33. Egli è stato posto lì, anche se non caduto, perché, rivestendo grado di sottotenente, fu decorato di medaglia d'argento al Valor Militare, con la seguente motivazione: Con slancio e sprezzo del pericolo, guidava la sua ondata in un vittorioso assalto. Ferito una prima volta a bruciapelo da un tiratore nemico, lo metteva in fuga, e dando alto esempio di coraggio e fermezza, benchè colpito ancora due volte, seguitava ad impartire ordini ed a tenere saldi i soldati nella trincea conquistata. Collina Cuore (Gorizia), 1° novembre 1916. Ma ciò ch'è strano, e che di più incuriosisce, è il fatto che mancano altri tre decorati con l'argento:
Guaglianone Francesco, caporale, matricola n, 206, motivazione: Nell'attacco di una trincea nemica, guidava una pattuglia di esploratori, con esemplare valore. Ferito, prendeva ugualmente parte all'assalto, distinguendosi per slancio e coraggio. Val Frenzela, 18 giugno 1916.
Ordine Fedele, tenente, motivazione: Rimase al suo posto di combattimento benchè ferito e rifiutò soccorso fino a quando non fu assicurato che il primo capitano, anche ferito, era stato tratto in luogo sicuro, dando così esempio di sacrificio e di valore ai propri dipendenti. Palazzo, 2 luglio 1915.
Savasto Alessandro, soldato, matricola n, 11769, motivazione: Tiratore di pistola mitragliatrice, circondato dal nemico, dopo aver consumate tutte le munizioni, per non darsi prigioniero, riusciva a sfuggire all'avversario. Subito dopo si offriva di far parte di un pattuglione per liberare altri compagni prigionieri. Monte Asolone, 15 giugno 1918.
Guaglianone Francesco (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Angelo Brusco (In basso a sinistra con il fratello Biagio caduto in prigionia) (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Caduti sul campo (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Caduti a causa della guerra (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Santa Marina, dal Tribunale di Lagonegro arriva l’assoluzione per l’architetto Guastalegname “Perché il fatto non costituisce reato”. Il Tribunale di Lagonegro assolve l’architetto Giovan Battista Guastalegname, a pronunciare la sentenza di assoluzione il Giudice Monocratico Aniello Cuofano con formula: “Perché il fatto non costituisce reato” nel Procedimento Penale n. 481/2015. La vicenda risale all'agosto del 2013, a seguito della denuncia dell’ex impiegato comunale Antonio Berretti, licenziato per aver sostenuto esami universitari durante le giornate in cui, ufficialmente, era assente dal lavoro per malattia, difeso dall'avvocato Franco Maldonato. Il Berretti, aveva querelato l’architetto Guastalegname per una dichiarazione, rilasciata nell'ambito di un bando pubblico per incarico di Dirigente Area Tecnica del Comune di Santa Marina, ritenuta falsa dall'accusante. Gli Avvocati difensori, Felice Lentini del foro di Salerno e Antonio Ferrante del foro di Lagonegro, hanno confutato le accuse della Procura, sostenendo la tesi della piena legittimità della dichiarazione resa dall'architetto Guastalegname, in quanto totalmente legittimato a partecipare al bando, dato che non vi erano evidenti motivi di inconvertibilità ai sensi dell’art 3 del DLgs 39 /2013, per l’assenza di procedimenti che impedivano la possibilità di contrarre con la Pubblica Amministrazione. “Si riconferma per l’ennesima volta la correttezza amministrativa del Comune di Santa Marina -dichiara il Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato- Ringrazio gli avvocati Lentini e Ferrante per il risultato ottenuto, dare un forte segnale di legalità è fondamentale verso chi svolge onestamente il proprio lavoro, chi agisce nell'onestà e nella correttezza ha sempre la giustizia dalla propria parte”. (Comune di Santa Marina)
San Giovanni a Piro: Mercoledì 10 luglio il 5° Doroty Dream Day
"Il sogno di Dorotea": questo il filo conduttore della 5^edizione del Doroty Dream Day. L'evento, organizzato dalla famiglia e dagli amici di Maria Dorotea Di Sia, morta a soli 25 anni in un incidente stradale nel maggio 2014, in collaborazione con il Comune di San Giovanni a Piro, si svolgerà mercoledì 10 luglio 2019, giorno del 31° compleanno di Doroty, a Casa Stella in località Onofrio, a 2 chilometri da San Giovanni a Piro. Si partirà alle h.10 con il filosofo ed educatore Andrea Lucisano che proporrà "La danza delle farfalle", evento ludico-filosofico sul senso della vita e le nuove generazioni. Al termine, decine di farfalle verranno liberate nell'aria dai bambini. Nel pomeriggio, alle 17, i sindaci del distretto "Golfo di Policastro" firmeranno un protocollo d'intesa intitolato "Golfo...resta sulla buona strada" in supporto alla campagna "Per le strade della vita" sulla sicurezza stradale, ideata dalla giornalista Maria Rosaria Vitiello. Alle 19 gli amici di Dorotea condivideranno con il pubblico momenti di ricordo della giovane attraverso "Do Dò per noi". La fotografia sarà protagonista alle 21 con la premiazione dei vincitori del 5° contest legato al Doroty Dream Day, sul tema "La vita che vorrei: tra sogno e realtà". Ci sarà tempo fino alle 12 di martedì 9 luglio per inviare il proprio scatto all'email doroty-dream@hotmail.com. Gran finale con il volo dei palloncini colorati nell'aria e momenti di musica dal vivo. (Vito Sansone)
Il settore extralberghiero del Golfo di Policastro ha un delegato dell´Abbac
Il settore extralberghiero del Golfo di Policastro ha un delegato dell’Abbac, l’Associazione dei B&B, Affittacamere e case vacanze della Campania. Si tratta dell'operatore turistico Alberto Sorrentino che ha ricevuto la nomina di delegato territoriale Abbac Golfo di Policastro, in occasione di un incontro di aggiornamento, svolto presso il Comune di San Giovanni a Piro con il presidente regionale Abbac Agostino Ingenito, l’Amministrazione Comunale con il sindaco Ferdinando Palazzo, il vicesindaco Pasquale Sorrentino e alcuni gestori. Il protocollo di intesa sottoscritto tra l’Abbac e il Comune di San Giovanni a Piro consentirà di attivare uno sportello informativo e di assistenza per chi gestisce strutture ricettive extralberghiere o intende avviarne. “Ringraziamo l’Amministrazione Comunale di San Giovanni a Piro che ha colto le nostre proposte di condividere un percorso che punti alla valorizzazione dell’ospitalità extralberghiera, una risorsa per molti residenti che possono mettere a disposizione immobili già esistenti ed in linea con le tendenze ormai consolidate di viaggiatori desiderosi di un’accoglienza sostenibile – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito – Il Golfo di Policastro ben si presta ad innovazioni sperimentali per un turismo autenticamente sostenibile e con progetti in grado di determinare percorsi di rete e filiera economica diffusa. La disponibilità di assistenza con un punto informativo presso il Comune, consente inoltre ai gestori di ricevere informazioni e partecipare ad iniziative di aggiornamento e progettuali nell’ambito della ricettività turistica, autentica risorsa da valorizzare e promuovere ulteriormente anche in vista della prossima apertura dell’aeroporto di Salerno e di accordi più strutturali per determinare nuovi percorsi economici per il turismo in Cilento”. (Abbac - Associazione dei B&B ed Affittacamere della Campania)
Il delegato Abbac del Golfo di Policastro Alberto Sorrentino e il presidente Abbac Agostino Ingenito (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Sapri: sabato 6 luglio presentazione del romanzo «Come si fanno le cose»
Sabato 6 luglio alle ore 19.30 presso la Villa Comunale in Sapri, si terrà la presentazione del romanzo “Come si fanno le cose” di Antonio G. Bortoluzzi nell’ambito della rassegna culturale “INTRECCI” di cui è curatore il critico letterario, poeta e scrittore Nicola Vacca insieme a Gianfrancesco Caputo dell’Associazione Culturale Proudhon Golfo di Policastro con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Sapri. “Antonio G. Bortoluzzi è uno dei pochi e autentici narratori della memoria che la nostra letteratura esprime. Apprezzato scrittore di montagna, come lo sono stati Buzzati, Rigoni Stern e Sgorlon, Bortoluzzi nei suoi libri precedenti ha raccontato un’epoca e la sua fine […..] fedele alla sua vocazione di scrittore, racconta in Come si fanno le cose la storia di questo presente amaro attraverso la vita di due operai che hanno subito l’alienazione di una crisi irreversibile, che da economica è diventata morale. «Forse ciò che conta di più è il modo in cui si lavora, come si fanno le cose, non tanto quello che si fa». Questo dice uno dei due protagonisti del romanzo. Bortoluzzi nel suo libro racconta ancora una volta la sua terra. Le Dolomiti e il bellunese con le sue valli, stravolte e cambiate da una crisi che ha messo in ginocchio le attività produttive. Come si fanno le cose non racconta la storia di due operai uccisi ogni giorno dalla fabbrica e del loro tentativo di riscattarsi. In queste pagine troviamo prima di tutto la scomparsa del senso dell’umano e l’estinzione di un mondo e di una civiltà (la nostra) che non comprende più l’importanza e il valore delle persone.” (Nicola Vacca, Gli amanti dei libri, 29 maggio 2019 )
Antonio G. Bortoluzzi Antonio G. Bortoluzzi è nato nel 1965 in Alpago, Belluno, dove tuttora vive e lavora. Ha scritto Cronache dalla valle (2010), Vita e morte della montagna (2013) e Paesi alti (2015), pubblicati da Edizioni Biblioteca dell’Immagine. Con il romanzo Paesi alti, nel 2017 ha vinto il Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti nella sezione Montagna, cultura e civiltà, ed è stato finalista al Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo nel 2016 e al Premio Leggimontagna nel 2015. Finalista e quindi segnalato dalla giuria del Premio Italo Calvino nelle edizioni 2008 e 2010, è membro accademico del Gruppo italiano scrittori di montagna (Gism). (Associazione culturale Proudhon Golfo di Policastro)