Sapri: Sabato 4 maggio «Nzallanuto ovvero io, Pasolini e noi italiani»
Sabato 4 maggio alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale di Sapri, si terrà lo spettacolo multimediale “Nzallanuto ovvero io, Pasolini e noi italiani” di e con Giulio Ripa nell’ambito della rassegna culturale “INTRECCI” di cui è curatore il critico letterario, poeta e scrittore Nicola Vacca insieme a Gianfrancesco Caputo dell’Associazione Culturale Proudhon Golfo di Policastro con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Sapri. Scriveva Pasolini: “Noi, quando ricordiamo o quando sogniamo, giriamo dentro di noi dei piccoli film”. Attraverso i ricordi si rivivono le immagini e le storie di un passato che non passa. “Nzallanuto ovvero io, Pasolini e noi italiani” è uno spettacolo multimediale che si gioca nel ritrovare il filo della memoria, necessaria per ridare voce alle idee che sono i reali personaggi del “teatro di parola” teorizzato e promosso da P. P. Pasolini. Le problematiche irrisolte, sottolineate con forza dal poeta, come quelle sull'anarchia del potere, la ferocia della banalissima televisione e la mutazione antropologica degli italiani, nello spettacolo si confondono tra ricordo e sogno, presente e passato, finzione e realtà, immagine e parola: - La televisione è vissuta come un Totem, entità al quale ci si sente legati per tutta la vita. Il culto della tv e dei mass media in generale, come pratica quotidiana istituita, si avvicina al concetto di possessione volontaria poiché gli individui ne entrano in un contatto così profondo da esserne completamente soggiogati, accettando così nuovi valori e modelli di vita proposti. Autocompiacimento e narcisismo dello spettatore nel credersi protagonista del palinsesto mediatico, portano la popolazione alla condizione di burattini manovrati da una informazione che ci rappresenta una realtà deformata e deformante. - L'anarchia del potere di oggi si presta alle amare considerazioni che Pasolini faceva allora: rapporto tra il potere dei forti e i deboli che ad esso sono sottoposti; la fine dell’umanesimo superato dall’applicazione tecnologica della scienza; la lotta di classe che si sarebbe logorata solo sulle differenze economiche e non più sul piano culturale, in particolare i rapporti sociali cambiati dal nuovo modo di produrre (enorme quantità di beni superflui) e consumare (funzione edonistica). - “La tragedia è che non ci sono più esseri umani, ci sono strane macchine che sbattono l’una contro l’altra”. La mutazione antropologica provocata dall'edonismo consumistico, inteso come sistema totalizzante basato sulla ricerca del piacere individuale fine a se stesso, mediante il consumo smisurato di cose, ha modificato ed omologato il modo di vita degli italiani cioè ideali, valori, comportamenti, rapporti sociali e la stessa umanità. “Tuttavia il fondo del mio insegnamento consisterà nel convincerti a non temere la sacralità e i sentimenti, di cui il laicismo consumistico ha privato gli uomini trasformandoli in brutti e stupidi automi adoratori di feticci.” Giulio Ripa è laureato in Ingegneria Elettrotecnica presso l’Università di Napoli, in qualità di autore, regista e attore promuove, in particolari ambienti culturali, lo spettacolo multimediale “Nzallanuto ovvero io, Pasolini e noi italiani”, produce lo spettacolo teatrale "Macchinazione infernale" liberamente tratto da "Histoire du soldat" di Charles-Ferdinand Ramuz, musica di Igor Stravinsky, vanta numerosissime attività in ambito artistico. (Associazione Proudhon Golfo di Policastro)
L´angolo della Grande Guerra: I Garibaldi e la guerra, una famiglia di valorosi!
L'essersi questa guerra definita anche "4ª guerra d'Indipendenza" ci porta a secolo decimonono e ci avvolge di Risorgimento, processo storico per il quale l'Italia, nel corso dell'Ottocento, si costituì in stato nazionale, indipendente e unitario. Dopo gli avvenimenti quarantotteschi, Giuseppe rientrò dal sud America e, per la liberazione dell'Italia ed allo scopo di unirla, mise la sua spada a disposizione dei Savoia. In qualità di maggiore generale, comandante i cacciatori delle Alpi, nel corso della seconda guerra d'Indipendenza, dal re, gli fu conferita, "per distinti atti di valore", la medaglia d'oro al valor militare con ordine n.16 del 8 giugno 1859. Con lo stesso provvedimento fu anche conferito: 1) croce di uffiziale dell'ordine militare di Savoia, a Giacomo Medici, luogotenente colonnello comandante il 2° reggimento cacciatori delle Alpi; 2) croce di cavaliere dell'ordine militare di Savoia, a Gaetano Sacchi, maggiore nel 2° reggimento cacciatori delle Alpi. Entrambi seguirono Garibaldi, poi, durante l'epica Spedizione dei Mille ed oltre. Allo scoppio della terza guerra d'indipendenza, Garibaldi, a capo di una parte dell'esercito composta da dieci reggimenti di volontari, agiva indipendentemente nella zona delle Alpi dove - dopo la sconfitta di Custoza (24.6.1866) a cui seguì l'infelice scontro navale a Lissa (20.7.1866) - si mise in luce la sua opera e dei suoi volontari lanciati arditamente tra i monti del Trentino che, dopo aver sconfitto gli austriaci a Bezzecca (21.7.1866), anche se sofferente per la ferita d'Aspromonte, puntò deciso su Trento per congiungersi col generale Medici che, dalla Val Sugana, si dirigeva sulla stessa meta. Trento poteva considerarsi preso se non fosse giunto l'armistizio che pose fine alle ostilità e Garibaldi, alle incalzanti ingiunzioni, fu costretto a cedere. Depose la spada rispondendo con quel stringato, malinconico e famosissimo "Obbedisco!" nel quale racchiuse tutta l'amarezza del suo animo insoddisfatto. E fu proprio allora che Menotti Garibaldi (1840-1903), suo figlio, fu insignito di medaglia d'oro al valor militare con la seguente motivazione: Spiegò capacità ed intelligenza rimarchevole durante la campagna conducendo il proprio reggimento in delicate ed importanti operazioni; si segnalò per colpo d'occhio pari alla risoluzione ed al valore nel combattimento il cui successo gli fu in gran parte dovuto. Bezzecca, 21 luglio 1866. Allo scoppio della Grande Guerra, mentre l'Italia indugiava nella neutralità e nella scelta delle alleanze, a Parigi si formò la Legione Garibaldina. Tra i tanti vi furono i fratelli Garibaldi, figli di Ricciotti, nipoti di Giuseppe, i quali si precipitarono a combattere in favore della Francia inquadrati come 4° Reggimento nella Legione Straniera francese. Oltre tremila uomini che, indossando la camicia rossa, combatterono sul fronte transalpino versando il proprio tributo di sangue e costando, alla illustre famiglia, due morti: Bruno (26.12.1914) e Costante (5.1.1915). A metà marzo del 1915 la Legione Garibaldina fu sciolta per ordine del Ministro della Guerra che trasmise l'ordine telegraficamente al colonnello Pethoy, comandante del deposito di Avignone, in un momento in cui Peppino Garibaldi, loro comandante, era a Parigi; ed i Garibaldini furono accompagnati, in gruppi, alla frontiera. "Siamo sconcertati" scrisse uno di loro arruolatosi da poco più di un mese. All'entrata in guerra dell'Italia, fu lo stesso generale Ricciotti senior che, al distretto militare di Roma, accompagnò i figli Peppino, Ricciotti jr, Menotti jr, Sante ed Ezio; poi decorati, anche più volte, fatta eccezione per Peppino. (Ferruccio Policicchio)
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Ricciotti Garibaldi jr (1881 - 1951) con la divisa della legione straniera
Menotti Garibaldi jr (1884 -1934)
Sante Garibaldi (1885 - 1946)
Ezio Garibaldi (1894 - 1969)
Peppino Garibaldi (1879 - 1950) con la divisa della legione straniera
Sapri: 2 Maggio presentazione del libro «Impegno e disincanto»
Giovedi 2 maggio alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale di Sapri, si terrà la presentazione del libro “Impegno e disincanto” di Annibale Gagliani, nell’ambito della rassegna culturale “INTRECCI” di cui è curatore il critico letterario, poeta e scrittore Nicola Vacca insieme a Gianfrancesco Caputo dell’Associazione Culturale Proudhon Golfo di Policastro con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Sapri. Si tratta di un'opera lungamente pensata, in cui l'autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima mano. È un percorso duro, compatto, radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. I Quattro Profeti hanno in comune la letteratura di formazione e le battaglie combattute, contaminandosi a vicenda indirettamente. Pasolini ha profondamente ispirato, soprattutto con i suoi Scritti Corsari, Faber, Gaber e Rino Gaetano. De André e Gaber sono gli artisti di punta del Sessantotto e si sono ritrovati ad avere una determinante amicizia in comune: Luigi Tenco, che ha collaborato con tutti e due e dopo la sua morte ha cambiato la vita a entrambi. Riguardo Rino Gaetano, è cresciuto leggendo Pasolini, ascoltando De André e guardando Gaber a teatro. Annibale Gagliani nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in Lettere Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. (Circolo Proudhon Golfo di Policastro)
Sapri: l´Uomo tra Finito e Infinito, tra Filosofia e Scienza
Sabato 27 aprile alle ore 18.00 presso la Biblioteca Comunale di Sapri, si è tenuta la conversazione con il filosofo Alessandro Vergari sul tema: “l'Uomo tra Finito e Infinito, tra Filosofia e Scienza, verso la Gioia che ci attende...?”, nell’ambito della rassegna culturale “INTRECCI” di cui è curatore il critico letterario, poeta e scrittore Nicola Vacca insieme a Gianfrancesco Caputo dell’Associazione Culturale Proudhon Golfo di Policastro con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Sapri. Il curatore della rassegna Nicola Vacca ha commentato: “solo da una conversazione feconda tra uomini liberi nascono nuove idee. La rassegna Intrecci che curo insieme all'amico Gianfrancesco Caputo nella bellissima biblioteca di Sapri è entrata nel vivo inaugurando appunto il ciclo di conversazioni. Abbiamo avuto l'onore di ospitare Alessandro Vergari che ci ha deliziato con un interessante divagazione sulla filosofia e i destini dell'uomo. Abbiamo conversato su temi fondamentali dell'esistenza e della contemporaneità passando in rassegna attraverso la filosofia la complessità di un pensiero critico di cui oggi si avverte l'urgenza e la necessità. Conversando come sempre con un pubblico attento. Intrecci continua con lo spirito di sempre essendo una comunità di individui che hanno necessità di dialogare e di confrontarsi.” (Circolo Proudhon Golfo di Policastro)
Sapri, Rocco Hunt in concerto il 29 aprile per l'anteprima del Meeting del Mare. Lunedì 29 Aprile, sul palco della kermesse più amata dai giovani, ideata e voluta da Don Gianni Citro, si esibirà il Poeta Urbano Rocco Hunt. Sarà l’apertura della stagione del Meeting, che poi come di consueto si svilupperà a Marina di Camerota a fine maggio. (Meeting del Mare)
Palinuro e San Severino, il sesto Carnevale del Cilento è loro
Trionfo di colori e divertimento alla sesta edizione del Carnevale del Cilento che si è conclusa domenica sera sul porto di Marina di Camerota. All'evento, organizzato dalle associazione 'Marina 3000' ed 'Eso Es Palinuro', con il patrocinio dei Comuni di Camerota e Centola, della Pro Loco di Camerota e del Meeting del Mare, hanno preso parte i gruppi di Marina di Camerota, Palinuro/San Severino di Centola e Sapri. Uno spettacolo che ogni anno si riconferma con la straordinaria partecipazione di un pubblico bellissimo. Visitatori da ogni dove arrivano nel Basso Cilento per ammirare il lavoro straordinario dei protagonisti del Carnevale del Cilento. Sabato pomeriggio, 27 aprile, la sfilata ha invaso di gioia le strade di Palinuro. Domenica, invece, il giorno successivo, il serpentone ha distribuito razioni abbondanti di sorrisi alla gente di Marina di Camerota. Quest'anno tre carri in gara: Marina di Camerota con 'El Pais Tropical' ispirato al Sudamerica e al Brasile in particolare; Palinuro insieme a San Severino di Centola con il carro 'E' tempo di giocare' dedicato al mondo dei giocattoli e dei bambini; Sapri invece ha dedicato il suo carro a 'La commedia dell'arte: l'allegoria della maschera italiana'. Al termine della kermesse, che ha ricevuto i complimenti del sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta e del sindaco di Centola (nonchè vicepresidente della Provincia di Salerno) Carmelo Stanziola, il carro di Palinuro e San Severino di Centola ha avuto la meglio aggiudicandosi il trofeo da primo classificato. Al secondo posto troviamo Marina di Camerota. Mentre al terzo Sapri.
Ecco tutti gli altri premi:
- Premio simpatia memorial 'Francesco Parise': Sapri - Premio Facebook: Sapri - Miglior coreografia: Marina di Camerota - Miglior maschera: Palinuro - Miglior maschera struttura: Marina di Camerota - Miglior scenografia: Sapri
L'organizzazione invita già tutti alla settima edizione che si terrà sempre a Marina di Camerota e Palinuro con le date che verranno stabilite nei prossimi mesi. L'organizzazione ha premiato anche Lentiscosa, Scario e San Giovanni a Piro che per diversi motivi non hanno preso parte a questa edizione del Carnevale del Cilento. (Luigi Martino)
Sapri: «Madre Leonia Day» con le Claretiane, sue figlie spirituali
E' stata una giornata intensa per le suore Claretiane, figlie spirituali della Serva di Dio Madre Leonia Milito (1913-1980), nostra amata concittadina e fondatrice in Brasile, nel 1958, con Monsignor Geraldo Fernandes, della Congregazione della famiglia delle missionarie di Sant'antonio Maria Claret, della quale è stata Madre Superiora Generale per 22 anni! Le suore, nell'ambito del percorso formativo "sui passi di Madre Leonia", sono state a Trecchina e Sapri! A Sapri, hanno visitato le chiese di Santa Croce, San Giovanni Battista e dell'Immacolata, dove Madre Leonia fu battezzata, cresimata e fece la scelta di seguire Cristo Redentore, con il coraggio di amare e servire il prossimo! Il sogno missionario di Madre Leonia, che in un ritiro ebbe la rivelazione interiore, avvertendo l'esperienza di grazia al servizio dei fratelli ("Chi ha tempo, non aspetti tempo"!), diventò realtà in Brasile, dove la venerano come una Santa, cercando la sua intercessione! E molte sono state le Grazie che il Signore ha realizzato per sua mediazione! Madre Leonia, come una Luce che non conosce tramonto, illumina, con la sua testimonianza, il cammino delle sue figlie spirituali, la cui opera evangelizzatrice e l'ardore missionario sono presenti nei 5 Continenti, a fianco di coloro che soffrono, che sono senza voce e senza volto! Madre Leonia, è stata Santa in vita, facendo la volontà del Signore e donando la sua vita, con amore e per amore! "Cristo -affermava con forza- necessita del mio cuore per continuare ad amare, e delle mie mani per continuare a salvare"! Mi auguro che salga presto agli onori degli altari, questa nostra grande concittadina, che ha speso tutta la sua vita, dopo che il Signore è entrato nel silenzio del suo cuore, per aiutare il suo prossimo, con tanto coraggio ed illimitato amore! (Tonino Luppino)
Suore Claretiane a Sapri (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
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Madre Leonia e Suore Claretiane nella baia di Sapri
Le suore Claretiane a Sapri (video di Tonino Luppino)
Sabato 8 giugno una CorriVillammare 2019 ricca di sorprese
Dal 2012, in punta di piedi, fino allo scorso anno con il record di iscritti: 236. Ne ha fatta di strada la CorriVillammare, che per la sua 8^ edizione in programma sabato 8 giugno 2019 nella frazione rivierasca di Vibonati si annuncia ricca di emozioni e sorprese. Madrina dell'evento, organizzato da Angelo Molinaro, Alessandro Sapienza e dall'asd Castellabate Runners e valido quale 5^ tappa del 6°circuito podistico FIDAL "Cilento di Corsa", sarà per il secondo anno consecutivo la conduttrice televisiva Angelica Trofin. Tra i favoriti della competizione, Giorgio Mario Nigro punterà alla cinquina consecutiva di vittorie. L'atleta della Camaldolese, primo alla CorriVillammare dal 2015 al 2018 e che detiene il record sui 9 km con il tempo di 29'45", tagliò per primo il traguardo di Corso Italia 12 mesi fa fermando il crono sui 32'23". Tra le donne a trionfare nel 2018 fu Rosmary Antico con il tempo di 40'01". Alle 16:45 dalla piazzetta Maria SS di Portosalvo partiranno le staffette 50, 100 e 200 metri riservate ai bambini dai 6 ai 13 anni. Il via alla gara competitiva di 9 km è fissato per le h.18 da Corso Italia. I runners affronteranno un circuito di 3 giri. Il primo attraverserà il centro abitato di Villammare. Al passaggio sotto lo striscione di partenza/arrivo gli atleti saliranno verso la Torre Petrosa per, poi, impennare sul Parco Le Ginestre (dov'è previsto il gran premio della montagna). Così sarà anche per la terza ed ultima tornata, prima di giungere sul traguardo. Anche quest'anno un premio speciale, dedicato al compianto uomo di sport Gerardo Brusco, verrà assegnato al miglior atleta vibonatese all'arrivo. L'intera competizione verrà trasmessa IN DIRETTA da Telearcobaleno1 (http://www.telearcobaleno1.it) e Golfonetwork (www.golfonetwork.it) a partire dalle h.16:30, anche in live streaming sul canale youtube Golfonetwork. Le riprese aeree con i droni e le clip del pre e post-gara verranno realizzate, come lo scorso anno, da Cilendroni (che ha curato il video-promo di presentazione) mentre le foto ufficiali saranno a cura di Roberta D'Agostino e Giuseppe Cantisano. (Vito Sansone - Addetto stampa 8^ CorriVillammare)