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L´angolo della Grande Guerra: Il Comitato di Torraca per i profughi



Alla totale penuria di viveri e approvvigionamenti si aggiunse, fin da subito, l'arrivo di profughi che fece aumentare la popolazione ed i comitati di accoglienza furono costretti a domandare, alle commissioni per gli approvvigionamenti, un maggiore contingentamento di generi alimentari. Nei Comuni più grossi, dove erano presenti profughi, fu costituito, per la loro assistenza sia materiale che morale, un ente denominato Patronato dei profughi. La circoscrizione di un Patronato poteva comprendere più comuni o per la scarsa importanza del comune o per l'esiguo numero dei profughi.
Il 19 agosto 1915, il Comitato di Torraca, composto tutto al femminile, con a capo la signora Paolina Perazzi girò per il paese al fine di raccogliere biancheria, letti, sedie e ogni altra cosa utile ai 20 profughi che si attendevano a Torraca dalle terre da poco conquistate. Facevano parte del Comitato: Luisa Riccio (toscana), Livia Perazzi (1893 - 1972), Caterina Barra (1882 - trasferita a S. Giovanni a Piro), Lenina Bifani (1884 - 1971 figlia del medico Achille), Amalia Brandi, Paolina Gaetani (1884 - 1963) e Nerina Flora-Gallotti. Accompagnavano il Comitato Paolo Perazzi, Francesco Brandi fu Marcello, Firmino Penna, Francesco Brandi di Carmine, la guardia municipale e donne del popolo che fungevano da portatrici.
Il comune di Sapri ospitò 5 famiglie di profughi. Erano provenienti dal Friuli, dalla Carnia e dal Veneto. L'anticipazione di fondi comunali, per provvedere alla loro sussistenza, generò una gran confusione negli esercizi contabili comunali. Solo a luglio del 1918, a Sapri, assorbirono 596 lire e 75 centesimi. A gennaio del 1924, il comune ancora rincorreva i rimborsi per le spese già sostenute durante la fase bellica. Fra adulti e minori, a Sapri, vi erano 19 individui che mediamente, ciascuno, assorbiva una lira giornaliera. Erano le famiglie: Cumero, Del Colle, Della Pietra, Mandolo e Scarnini, tutte fra loro imparentate.
Nello stesso 1924 il comune di Vibonati, sede di Mandamento, richiedeva la somma di 1.643 lire; somma sostenuta durante gli esercizi 1917-1918, mentre risultavano già rimborsate 808 lire per i due esercizi precedenti.
(Ferruccio Policicchio)


Inserito da Golfonetwork sabato 18 maggio 2019 alle 13:47 commenti( 2 ) -

Morigerati - Sicilì: concorso «Balconi ed aiuole fiorite 2019»
Balconi e aiuole fiorite, il concorso per riempire di fiori i due paesi

Per partecipare bisogna iscriversi entro il 31 maggio 2019
«Un uomo non è mai così grande come quando si china per accudire un fiore o una pianta», recita una frase diventata il punto di partenza dell’amministrazione comunale di Morigerati per dare il via a “Balconi ed aiuole fiorite 2019”, l’iniziativa nata ricordano una donna, Assunta Prota, scomparsa prematuramente lo scorso anno, che dedicava le sue migliori energie e il suo amore incondizionato per la natura alle aiuole del paese. Il concorso, alla sua prima edizione, è stato ideato per invitare gli abitanti di Morigerati e della frazione Sicilì a contribuire a rendere ancora più belli, gradevoli ed ospitali i due paesi attraverso il linguaggio dei fiori, trasformando con effetti cromatici lo scorcio di una via, una piccola finestra, una piazza o un palazzo gentilizio, testimoniando al contempo il rispetto per la natura, nonché un segno di amicizia rivolto agli altri cittadini. Il concorso, promosso dal vicesindaco Annarita Nicodemo, prevede l’abbellimento di balconi, davanzali, angoli fioriti, vetrine o fronti commerciali; sono ammessi al concorso i balconi, le finestre, orti, giardini ricadenti nel territorio comunale: la partecipazione è gratuita ed aperta a tutti (residenti, proprietari di seconde case o affittuari, singolarmente o per gruppi condominiali, operatori commerciali presenti sul territorio); i partecipanti possono utilizzare qualsiasi tipo di pianta ornamentale verde e/o fiorita, annuale o perenne ma non è ammesso impiego di piante secche, finte, sintetiche. Per partecipare è necessario iscriversi entro il 31 maggio 2019 utilizzando il modulo disponibile presso gli uffici comunali o sul sito internet del comune, debitamente compilato dovrà pervenire al protocollo generale dell’ente entro la data del 31 maggio 2019. Il periodo di riferimento per la valutazione andrà dal 1 al 30 giugno 2019. Una giuria, formata da due fioristi e un funzionario del Comune, valuterà i lavori recandosi sul luogo indicato nella richiesta di iscrizione al concorso. Si valuteranno varietà e composizione di fiori e piante, migliore combinazione dei colori e dei fiori, originalità del lavoro, inserimento armonico delle piante fiorite in un edificio, un palazzo, cortile, giardino, vetrina o fronte commerciale. Sono previsti: un premio in denaro di 150,00 euro per il vincitore di Morigerati e un premio in denaro di 150,00 euro per il vincitore della frazione Sicilì. La data e il luogo della premiazione saranno comunicati sul sito del Comune.
(Marianna Vallone)



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Foto di Franco Nicodemo


Inserito da Golfonetwork sabato 18 maggio 2019 alle 13:23 commenti( 0 ) -

Sapri: 18-26 Maggio Giornate Europee del Mare



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Inserito da Golfonetwork venerdì 17 maggio 2019 alle 13:01 commenti( 0 ) -

Camerota: appalti truccati e corruzione, i dettagli dell´operazione
Camerota- All’alba di questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno e della Compagnia di Sapri, con la collaborazione dei militari della Stazione di Camerota, hanno dato esecuzione a 12 (dodici) misure cautelari ed eseguito contestualmente 19 perquisizioni domiciliari e personali, nei confronti di soggetti facenti parte dell’Amministrazione Comunale di Camerota fino al 2017. La presente indagine muove da un accertamento in ordine ad una vicenda appropriativa, da parte di funzionari pubblici del Comune di Camerota, dei proventi della TOSAP. Un lungo periodo di indagine, anche tecnica, ha svelato, tuttavia, agli investigatori l’esistenza di un sistema illecito ben più ampio e strutturato.
Di fondamentale importanza si è rivelata, peraltro, ai fini di una migliore comprensione delle irregolarità amministrative, prima, e penali, poi, l’ausilio fornito dall’ Ufficio Ispettivo della Ragioneria Generale dello Stato.
Dal complesso delle risultanze probatorie acquisite ed, in particolare, dalle prove documentali e dal contenuto delle conversazioni oggetto di intercettazione, è emersa l’esistenza di un "collaudato sistema criminale", basato su logiche affaristiche e clientelari, funzionale alla spartizione illecita degli appalti a favore degli imprenditori amici, in un circolo vizioso ed impenetrabile i cui partecipi prosperavano a tutto discapito dell'efficienza, trasparenza e buona organizzazione dell’azione amministrativa; agli investigatori è apparso, dunque, evidente come a monte di tale sistema si stagliasse una vera e propria struttura associativa, in grado di effettuare una indebita interferenza sull’operato dell’autorità pubblica, sovrapponendosi ad essa e perseguendo i propri fini illeciti utilizzando la struttura e l’apparato amministrativo: ciò ha garantito la metodica spartizione delle gare d’appalto comunali, sistematicamente indirizzate a favore di società riferibili agli stessi amministratori o, comunque, a soggetti compiacenti o, comunque, “vicini” all’amministrazione comunale.
In particolare, la struttura organizzativa dell’associazione è da individuarsi nel preesistente apparato amministrativo del Comune di Camerota, alla cui interna articolazione la stessa si è sovrapposta con un modus operandi sostanzialmente omogeneo e per un apprezzabile lasso di tempo, esercitando le sue attività sotto le direttiva del R. e del T. ed avvalendosi delle diverse funzioni esecutive e/o collaborative affidate agli altri sodali; in tal modo gli indagati hanno agito distorcendo la struttura amministrativa e piegandone il funzionamento per il perseguimento (non già del fine pubblicistico bensì) dei propri fini illeciti.
Quello svelato dagli inquirenti è, in qualche modo, un sistema grezzo ma estremamente efficace: per i peculati, ad esempio, veniva rilasciata “regolare ricevuta”; tale condotta illecita e mal occultata, tuttavia, è estremamente indicativa del fertile humus e della sostanziale anarchia che regnava nell’ente comunale di Camerota, ove la gestione dell’apparato amministrativo era totalmente svincolata dalle regole in materia e soggiaceva esclusivamente al volere degli associati che, per mezzo della P.A., perseguivano i propri fini illeciti.
La finalità precipua di tali condotte, comune a tutti gli appartenenti al sodalizio, era quella della conservazione del potere: “un affare per pochi amici”, scrive la P.G. che ha indagato, ed, effettivamente, tale si dimostra: Camerota, fino al dicembre 2016, era un luogo ove il codice degli appalti (e, conseguentemente, i principi di evidenza pubblica e trasparenza ed imparzialità dell’azione amministrativa) non ha mai trovato applicazione.
L’ente comunale, in altri termini, costituiva uno schermo regolare ed un mezzo attraverso il quale perseguire i propri fini illeciti e realizzare innumerevoli delitti contro la P.A.; la struttura organizzativa del sodalizio si è, dunque, sovrapposta alla struttura amministrativa, anche con riferimento ai ruoli e alle funzioni attribuite a ciascuno degli indagati, creando una vera e propria "rete" che fungeva da "catalizzatore dell'affectio societatis", creata attraverso la "sistematica occupazione" dei ruoli chiave all’interno del Comune di Camerota e delle società partecipate.
Attraverso questo sistema ed attraverso il sistematico ricorso a terzi compiacenti è stata costruita una vera e propria "rete" in grado di controllare la quasi totalità delle gare di appalto del Comune di Camerota, pilotandole verso società con a capo imprenditori collegati agli amministratori, da amicizia, vincoli di parentela o comuni interessi economici; in cambio dell’azione di turbamento e dell’affidamento di commesse di lavori pubblici alle società, gli imprenditori fornivano agli amministratori somme di diverse migliaia di euro, assumevano personale indicatogli dagli amministratori stessi, eseguivano gratuitamente lavori edili privati, fornivano pass gratuiti per parcheggi e ormeggi gratuiti durante il periodo estivo.
Con particolare riguardo al fenomeno delle assunzioni pilotate, si è acclarato come il sodalizio speculasse sulle notevoli (e notorie) difficoltà di inserimento lavorativo in un territorio con elevatissimo indice di disoccupazione, giacchè emerge nitidamente come gli indagati non “creassero” posti di lavoro per “tutti” ma soltanto per “alcuni” ed il criterio di selezione non fosse affatto ispirato a criteri meritocratici.
A completare il quadro della mala gestio del comune di Camerota, si è acclarato, mercè l’ausilio della Ragioneria di Stato, il sistematico ricorso alla falsificazione del bilancio comunale attraverso false attestazioni sull’avvenuto rispetto del patto di stabilità dal 2012 al 2015 certificando con delibere della giunta comunale, ogni anno, l’avvenuto rispetto dell’obiettivo prefissato nonché la falsa riduzione delle spese correnti talvolta emettendo fatture false ex post per coprire i “buchi” di bilancio degli anni passati. Le assunzioni e i ruoli all’interno dell’associazione venivano continuamente controllati dai vertici i quali li distribuivano non per meriti o qualifiche, ma a seconda della quantità di voti che ciascuno di essi poteva garantire, mantenendo gli equilibri interni affinché non mutassero.

(Procura della Repubblica di Vallo della Lucania)

Sono stati colpiti dai provvedimenti della Procura gli ex sindaci Antonio Romano e Antonio Troccoli, Fernando Cammarano, Rosario Abbate, Antonietta Coraggio (attuale vicesindaco di Vallo della Lucania e capo dell’Ufficio Tecnico a Camerota e presidente all’epoca dei fatti della società portuale “La Marina de il Leone di Caprera Srl); Ciro Troccoli, Michele Del Duca (ex vicesindaco e medico tuttora in servizio all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania), Giancarlo Saggiomo (all’epoca presidente di gestione dei parcheggi “La Calanca Srl), Lorenzo Calicchio, Vincenzo Bovi, Mauro Esposito, Vincenzo Del Duca.

Arresti a Camerota: video delle perquisizioni




Inserito da Golfonetwork giovedì 16 maggio 2019 alle 19:58 commenti( 0 ) -

Corisa 3: comunicato stampa Sapri Cambia



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Inserito da Golfonetwork giovedì 16 maggio 2019 alle 19:35 commenti( 0 ) -

Camerota: appalti truccati e corruzione, implicate 12 persone

Camerota- Dalle prime ore dell'alba di questa mattina è scattata una maxi operazione dei Carabinieri della Compagnia di Sapri guidati dal Capitano Matteo Calcagnile ed impegnati nell'eseguire 12 misure cautelari emesse dalla Procura di Vallo della Lucania per l’esistenza e piena attività in seno al comune di Camerota (Sa) di un’associazione per delinquere, dal 2012 al 2017, finalizzata alla commissione di un numero indefinito di reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica. Nell’indagine denominata “kamaraton” i militari hanno ricostruito numerosi episodi di corruzione, peculato, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, appalti truccati e distrazione di denaro ad opera di ex sindaco, ex assessori ed ex consiglieri del comune di Camerota (Sa). I particolari sono stati illustrati con i dettagli in una conferenza stampa questa mattina presso la Procura di Vallo della Lucania alla presenza del Procuratore Capo e del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri. Tra gli altri sono stati arrestati gli ex sindaci Antonio Romano e Antonio Troccoli. L’operazione che ha preso spunto dall'indagine denominata ‘Kamaraton’, ha ricostruito molteplici episodi di abuso d'uffico, corruzione, peculato, falso in atto pubblico, appalti truccati e distrazione di denaro ad opera di ex sindaci, ex assessori ed ex consiglieri comunali, verificando l’esistenza e piena operatività, in seno al comune di Camerota, di un’associazione per delinquere, dal 2012 fino al 2017, mirata alla commissione di un numero indefinito di reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica, come spiegato in conferenza stampa questa mattina dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, Antonio Ricci.

Inserito da Golfonetwork giovedì 16 maggio 2019 alle 13:50 commenti( 0 ) -

Sapri: sabato 18 Maggio La fotografia e i suoi infiniti punti di vista
Sabato 18 maggio alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale di Sapri, si terrà una conversazione sul tema “La fotografia e i suoi infiniti punti di vista” con Salvatore Marrazzo, nell’ambito della rassegna culturale “INTRECCI” di cui è curatore il critico letterario, poeta e scrittore Nicola Vacca insieme a Gianfrancesco Caputo dell’Associazione Culturale Proudhon Golfo di Policastro con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Sapri.
Nato a Mercato S. Severino in provincia di Salerno, Salvatore Marrazzo è un artista le cui ricerche si muovono liberamente in molti ambiti, passando dalla pittura alla critica dell’arte, dalla filosofia alla letteratura per approdare di recente alla fotografia e alle tecniche di manipolazione digitale. Oltre alle numerose attività espositive personali e partecipazioni a mostre collettive, ha collaborato con Flavio Caroli alla Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Salerno e con importanti istituzioni culturali e gallerie d’arte internazionali. Di recente è stato selezionato a un concorso internazionale della EU ed è il vincitore di Food and City, un concorso fotografico organizzato da Degustibooks.
(Associazione Proudhon Golfo di Policastro)



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 15 maggio 2019 alle 20:22 commenti( 0 ) -

Capitello: Solenni Festeggiamenti in onore di Sant´Antonio da Padova



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 15 maggio 2019 alle 12:56 commenti( 0 ) -

Capitello: 30 Maggio Festa di San Ferdinando Re



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 15 maggio 2019 alle 12:54 commenti( 0 ) -

Salvaguardia del ruscello all´Oliveto di Villammare

A maggio del 2018, e precisamente verso la metà del mese, la Comunità montana Bussento-Lambro-Mingardo ha pulito i canali del territorio di Vibonati per conto del comune stesso. Motivazione dell'intervento la eliminazione della vegetazione e rifiuti che possono determinare pericolo di esondazione causata dagli ostacoli presenti nell'alveo in caso di piogge prolungate e copiose.
Gli operai della Comunità Montana tuttavia hanno "pulito" il ruscello perenne alimentato da un antico fontanile presente sulla collina che, passando tombato sotto la strada SS18 e quindi sotto la grande sughera, monumento verde, finisce addirittura in mare. Il ruscello non rappresenta pertanto alcun pericolo di esondazione, non essendo un canale di raccolta acque piovane.
Il ruscelletto, che fa parte integrante dell'area dunale dell'Oliveto, presentava una folta vegetazione riparia prevalentemente costituita da canneto. Ebbene gli operai non sufficientemente istruiti dell'importanza ecologica del ruscello e della vegetazione, hanno tagliato grande quantità di canne presenti nell'alveo e sugli argini, lasciandole a marcire sul posto.
Considerato il danno all'ecosistema naturale in un periodo per giunta di nidificazione e riparo alla fauna avicola e non solo, come wwf si presentò il 24 maggio 2018 un esposto alla Procura di Lagonegro, ricordando altresì che per legge (Direttiva europea 2000/60 e D.lgs 152/99) le piante, la fascia riparia, sono da tutelare.
Inoltre, una coppia di Corriere piccolo, specie limicola migratoria, protetta da Direttiva europea Uccelli, è stata spesso avvistata dissetarsi al ruscello e nidificare ogni anno a pochi passi dalla vegetazione dunale. Si ricorda anche  che nel ruscello sembra vivere il raro gamberetto di fiume, che ne attesta pertanto la purezza dell'acqua sorgiva, purificata tra l'altro dalla vegetazione riparia.
Considerato pertanto reato ambientale la compromissione dell'ecosistema, il comune di Vibonati e la Comunità Montana -  p.c la Procura di Vallo - sono stati invitati a non procedere a danneggiare assolutamente l'ecosistema naturale.
(Paolo Abbate, attivista WWF)



Inserito da Golfonetwork mercoledì 15 maggio 2019 alle 12:50 commenti( 1 ) -

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