La cittadina scossa da episodi spiacevoli SAPRI: COMMERCIO ED IMPRENDITORIA IN SUBBUGLIO Sapri- La ridente cittadina turistica nel pieno della sua stagione estiva gia' afflitta da una grave e lunga crisi economica oltre che da una serie di problematiche inerenti il comparto del commercio e non solo, si e' risvegliata l'altra mattina con la triste notizia di due episodi di cronaca che meglio sarebbe, qualora non ci fossero gravi responsabilita' anche di natura politica, tenere all'oscuro. Il riferimento allo zampino di un consigliere di minoranza e' palese. Senza pudore ne scrupoli, pur di raccattare una manciata di improbabili consensi non ha esitato a gettare colpevolmente benzina sul fuoco esagitando gli animi e definendo poi il suo intervento un "sussulto di dignita'". Parliamoci chiaro ai politici perdenti delusi e disperati che aspirano ancora alla fatidica, e a quanto pare ambita poltrona, appare chiaro ,all'occhio attento del cittadino neutrale il loro "disappunto" e la loro "rabbia" nel vedere oggi Sapri come una ridente cittadina sensibilmente migliorata; piu' giusta, piu' ordinata, piu' pulita, rispettosa delle regole e soprattutto meno caotica di quella da loro lasciata poco piu' di un anno fa. Ma la politica scellerata non e' l'unico elemento che, paradossalmente, rischia di "affossare" il nostro paese. In questi giorni si e', tra le tante voci, sentita anche quella dell'associazione commercianti (UCS) che sinceramente mai era pervenuta. Sfido chiunque a testimoniare dell'esistenza e dell'efficacia di questa fantomatica associazione. Quali i provvedimenti adottati? Quante e quali le idee pro commercio? Quale utilita'? Quanti eventi ha promosso, nel tentativo di dare quantomeno una "scossa" al moribondo comparto commerciale? Nulla di tutto cio'. Una associazione nata nell'ombra di un retrobottega di un negozio, da pochi inesperti mettendo sotto i piedi le regole piu' elementari che impone la democrazia (molti commercianti ne erano addirittura all'oscuro) e con a capo (e capiamo anche perche') un soggetto che all'interno della Consulta cittadina, qualche anno fa, era solita …riscaldare la ..sedia ed ossequiare con il fatidico e noioso …"signorsi'" . Se ci sono commercianti oggi che si fanno la guerra tra di loro, se non ci e' concesso all'interno della nostra piccola comunita', nelle nostre piazze e sulle nostre strade vivere nel segno della civilta' significa che si sta perdendo anche quel barlume di serenita' necessaria per un vivere civile. Cio' vuol dire che questa UCS ha colpe gravissime ignorando le piu' elementari e principali regole che dovrebbero essere alla base in un sano contesto nel commercio di vicinato. Il vertice dell'associazione ha dimostrato forti incapacita', inadeguatezza ed approssimazione nel dettare ai propri iscritti quelle minime regole di coesione, collaborazione e' rispetto reciproco oggi essenziali per tentare di dare un'ancora di salvezza alle nostre attivita' ormai sulla soglia del precipizio. A questa associazione letteralmente inesistente, altro non tocca fare che dare le dimissioni senza perdere neanche un minuto nella persona del proprio presidente. (Nicola Filizola) Nicola Filizola
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