In questi giorni, davanti al Castello Baronale Palamolla, sventola la Bandiera d’artista del Maestro Dino Vincenzo Patroni, issata al termine d’un incontro, nell’ambito della tredicesima “Giornata del Contemporaneo” (Evento proposto dall’Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani), al quale hanno partecipato anche il Professore universitario Francesco d’Episcopo e il dottor Gianfredo Santoro, in rappresentanza dell’Associazione culturale “Torraca tra cultura e sapori”. Dopo i saluti del Sindaco, Domenico Bianco, e l’intervento introduttivo del moderatore Professor Gaetano Bellotta, Patroni, che è l’autore anche del medaglione in bronzo con l’effige dell’Eroe Risorgimentale Carlo Pisacane, installato in piazza Olmo il 29 giugno 2015, ha illustrato la sua Bandiera per Torraca. “Il verde acqua -ha affermato- richiama le tonalità del nostro mare pulito, mentre il caldo colore giallo-oro vuole ricordare le messi di grano, raccolte dai contadini locali nel mese di giugno. Il rosso vivo, poi, rappresenta la vita e i tramonti infuocati, vissuti da alture panoramiche. Infine, il colore azzurro, per simboleggiare il cielo che sovrasta la ridente cittadina di Torraca!”. “Le cinque sagome colorate ed armoniose -ha continuato l’Artista salernitano, residente a Maratea- rappresentano le 5 frazioni della comunità: il tutto inserito in un ovale bianco, che raffigura la globalizzazione e coinvolge la Torraca del nostro tempo!”. Bandiera d’Artista, quindi, è messaggio di cultura! E Torraca è, come ha sostenuto il primo cittadino Domenico Bianco, “…paese di cultura che, già da tempo, rivaluta il proprio patrimonio storico-artistico!”. “La Bandiera di Patroni -ha osservato tra l’altro, il professor d’Episcopo- completa la vocazione artistica di un paese che ha sempre cercato nell’arte un rinforzo della vita e un modo solidale della comunità di ritrovare una propria, specifica identità!”. Per la cronaca, va aggiunto che il poeta saprese Luciano Ignacchiti, nel corso dell’incontro, ha letto una sua poesia dedicata a Torraca. Per concludere, ritengo doveroso fare un plauso ai giovani che animano, con la loro passione e professionalità, il Castello Baronale Palamolla. Questi i nomi: Vincenza, Valeria, Marco, Tommaso, Antonio, Vincenzo e Marino! E’ proprio il caso di dire: “I magnifici sette!”. (Tonino Luppino)
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