Vibonati- Il paese il giorno dopo. Ieri ha perso tragicamente la vita, in una battuta di caccia, Michele Quintiero, giardiniere di 55 anni di Vibonati, ucciso dal suo amico cacciatore C.G. di 39 anni. L'incidente fatale è avvenuto tra le 12.10 e le 13.10 in località Gallari una vallata impervia ricadente nel territorio comunale vibonatese e lontana pochi chilometri dal centro abitato. I due cacciatori, secondo la ricostruzione dei Carabinieri della Compagnia di Sapri, avevano avvistato un cinghiale e stavano cercando di scovarlo da postazioni diverse. Improvvisamente i cani hanno iniziato ad abbaiare e C.G. ha esploso tre colpi verso un cespuglio convinto di centrare l'ungulato. Purtroppo è stato un tragico e fatale errore. Infatti i pallettoni del suo fucile calibro 12 hanno colpito il cinquantacinquenne che è finito a terra in un lago di sangue. Il trentanovenne ha cercato di tamponare le ferite e tentare di trasportare a spalla l'amico purtroppo è stato inutile. Quando gli uomini del 118 sono giunti sul luogo hanno potuto solo constatare il decesso dell'uomo. I Vigili del Fuoco hanno recuperato il cadavere da una zona impervia (raggiungibile solo a piedi e con attrezzature adeguate). Il medico legale Adamo Maiese ha effettuato l'esame cadaverico esterno in attesa dell'autopsia, disposta dal S.P.M. Francesco Greco, prevista per venerdì 29 settembre presso l'ospedale Immacolata di Sapri dove, nella sala mortuaria, è attualmente custodita la salma a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Intanto le indagini dei Carabinieri proseguono per accertare l'esatta dimanica del sinistro. Le armi, i fucili e le munizioni dei due amici, sono state sequestrate. Attualmente il trentanovenne che ha ucciso l'amico è sotto shock e si dispera in lacrime, ieri sera è stato denunciato per omicidio colposo ed è accusato anche di bracconaggio: infatti la caccia al cinghiale è ancora chiusa in Campania e aprirà il primo ottobre. Il WWF, attraverso il delegato per la Campania, Piernazario Antelmi ha scritto al Prefetto Malfi di Salerno per chiedere più controlli sul territorio provinciale in tema di attività venatorie. La vittima, Michele Quintiero, chiamato Michele Gnesa in paese, lavorava come giardiniere presso una nota struttura alberghiera di Policastro Bussentino ed era un appassionato della caccia e dei funghi; aveva in passato lavorato per la Comunità Montana del Bussento, Lambro e Mingardo. L'uomo, sposato e padre di due figlie, abitava in una palazzina di un condominio in località Anafora dove viveva e dove, oggi, la comunità si è stretta attorno ai parenti in una triste atmosfera di dolore e sconcerto dopo aver appreso la tragica e ferale notizia. Qualche anno fa Michele Quintiero aveva perso, tragicamente e prematuramente il fratello a Licusati. Distrutta dal dolore anche la famiglia del trentanovenne. E' il secondo incidente di caccia che avviene sul territorio provinciale negli ultimi giorni, l'altro episodio è avvenuto a Controne dove un uomo è rimasto ferito ed è, ancora oggi, ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Michele Quintiero
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