In occasione delle elezioni amministrative in Sapri del 31 ottobre 1920, il benemerito concittadino Giuseppe Cesarino osservò: “E come giudicare, quando la nostra Sapri, bella e gentile, non può neanche aver l’onore (incredibile nella pienezza del nostro secolo !) di uno spazzino che non la faccia guazzar nell’immondizia ? “ L’uomo, che aveva guardato avanti nel tempo e che aveva saputo seminare, a distanza di un secolo, ne ha raccolto i frutti. Ieri 26.10.2017, infatti, le vie cittadine sono state pulite e rastrellate, come mai in passato. Un sentito invito, allora, ad essere cittadini attivi e leali collaboratori della pubblica amministrazione (art. 118 della Costituzione). D’altra parte, la sovranità appartiene al popolo, nonostante la eserciti per mezzo dei suoi rappresentanti liberamente eletti nel segreto delle urne, come vuole la democrazia indiretta. Analogo ruolo, in un contesto civile, dovrebbe avere l’opposizione, evitando la lotta per la lotta, che non fa crescere. Le mistificazioni non pagano, come ha mostrato la sconfitta di giugno. Se errare è umano, il perseverare è diabolico. E’ forte chi umilmente si sa risollevare dalla caduta, riconsiderandone le cause. (Prof. Nicola Pisani)  Nicola Pisani
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