L’interessante tesi di laurea del giovane amico Emilio Abbadessa di Sapri sulla fondazione di “Pixous”, l’odierna Policastro Bussentino, mi ha fatto andare dolcemente indietro con la memoria! Era il 1985, e, leggendo il libro del compianto don Luigi Tancredi “Sapri giovane e antica”, Edizioni Parallelo 38, che aveva dedicato anche a me un piccolo spazio tra gli studiosi sapresi (pag. 228), rimasi affascinato da questa sua considerazione: “I Greci, quando arrivarono a “Pixous”, la trovarono già esistente, già fortificata e già potente! Le mura: chi le aveva costruite? E, osservando queste muraglie, si vedono massi che pesano 5 tonnellate,e, se si pensa che un uomo robusto può sollevare un quintale, occorrono 50 uomini con 100 mani per sollevare uno di questi massi; e, per 100 mani, non c’è posto sul masso!”. Anche Emilio Abbadessa, diletto figlio del Comandante della Polizia Municipale di Sapri e di Maria Concetta Auricchio, laureatosi in questi giorni a Salerno in Beni Culturali (Relatore il Professor Luigi Vecchio), con la sua tesi “penetra nel buio del tempo”, per scoprire il grande passato di Policastro e continuare ad accrescere l’amore e l’interesse per la propria terra. La greca “Pixous”, quindi, che ha preceduto la romana “Buxentum” e la bizantina Policastro! Partendo dalla colonia di “Pixous”, fondata da Reggio nel 471 a.C., durante la tirannide di Micito, Emilio ha delineato un quadro storico dell’intero Golfo di Policastro, con il suo retroterra, nel sesto secolo a.C.. Da Policastro a Maratea, da Sapri al Lagonegrese, ha cercato di individuare un unico filo conduttore, per quanto concerne il popolamento indigeno Enotrio della costa. Poi, il neo dottore saprese, ha cercato di fare chiarezza sulle fondazioni di Laos e Skidros, da parte dei profughi Sibariti, dopo la distruzione della loro città ad opera di Crotone nel 510 a.C.! Per quanto riguarda, inoltre, la colonia di Micito, la documentazione archeologica fa supporre ad una sopravvivenza del sito, anche in virtù del vicino abitato di Roccagloriosa. Per Abbadessa, comunque, bisognerà approfondire la ricerca archeologica a Policastro, per verificare la sopravvivenza del centro prima della colonia marittima romana di “Buxentum”. Per la cronaca, va aggiunto che il dottor Emilio Abbadessa regalerà una copia della sua tesi alla Biblioteca Comunale di Sapri “Biagio Mercadante”. (Tonino Luppino)
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