Alla vigilia delle prossime amministrative e’ ora che l’opposizione a Sapri esca dal vicolo cieco, dopo il colpevole stallo di questi anni che ha consentito a Sapri Democratica di sguazzare in lungo e in largo nella piu’ totale liberta’ d’azione. Tale situazione, di estremo comodo per chi ha governato, ha rimesso in moto i programmi dell’attuale sindaco che confortato da cio’ ha deciso di ricandidarsi (ma ad un suo ritiro non ci aveva creduto nessuno) alla prossima tornata di Giugno 2017. Tuttavia tornando al ruolo dell’opposizione (mestiere non facile) non resta che il ricordo di qualche sterile tentativo privo di contenuti e quindi senza costrutto che non hanno mai scalfito la leadership di Del Medico &c. Ad oggi Insieme per Sapri non e’ indicata vincente non avendo ancora una chiara strategia. Per Vito D’Agostino leader storico e grande conoscitore del “tessuto” saprese, ed i suoi giovani pupilli rinunciare alla gara elettorale per carenza di candidati ‘spendibili’ e’ impensabile. E’ per questo che di “manovre sotterranee” se ne intravedono..eccome, anche se, un po’ per mancanza di candidati forti, la paura di fallire e’ nell’aria. Ma pur di sbarrare la strada allo strapotere di Del Medico che a sua volta e’ riuscito a dissipare un mare di consensi, si faranno "carte false". Perdere di nuovo significherebbe subire un colpo fatale dopo la sconfitta del 2012. Questo lo hanno capito in molti, seppure all’osservatore attento non e’ sfuggito che in questi anni trascorsi non sia “nata” neanche una pianticella...al contrario si e’ fatto largo un vuoto pauroso. Ci provano due giovani aspiranti sindaci, Agostino Agostini e Pietro Scaldaferri, al lavoro da mesi (poco) per costruire cio’ che in genere si fa in anni. Si cerca di costruire un gruppo di candidati spendibili e credibili entro tempi brevi. L’attenzione e la caccia a personaggi di spicco (ammesso che ce ne siano) sembra aperta...Corrono voci secondo le quali personaggi noti “dormienti” e bolliti, mai dati per vinti (mossi da interessi, tanto per cambiare) farebbero carte false in cambio di assaporare di nuovo il gusto del potere. Daniele Congiusti giovane imprenditore ed Antonio Gentile trentenne professionista serio e preparato, potrebbero dare alla Sapri che produce e che investe per il turismo la scossa necessaria per una immediata ripresa economica, ma la loro giovane eta’ (leggi inesperienza) non si addice alla poltrona di sindaco...Semmai si puo’ immaginare a quella di una accoppiata turismo/commercio. Siamo convinti che entrambi debbano “crescere” per acquisire sicurezza, carisma, senso della comunicazione e le giuste “amicizie in alto”. Il tempo gioca a loro favore, ne sentiremo parlare. La novita’ di queste ultime ore potrebbe essere rappresentata da un “movimento” che vede Scaldaferri in prima fila insieme ad Agostini con la partecipazione di uomini di un certo passato politico (ex sindaci? ecc.) ma il tutto e’ ancora in una fase embrionale, staremo a vedere. Si raccolgano le idee e si dica chiaramente cosa si vuol fare. Le elezioni sono per definizione un momento di promesse e spot, ci si augura che stavolta non sia cosi’...si parli finalmente con chiarezza! Sapri non ha piu’ tempo, non ha piu’ alibi. Sapri e’ un paese impoverito che non e’ cresciuto...ha perso tempo prezioso,tanto tempo. Il cementificio?...ci son voluti 36 anni, il cinema piu’ di trent’anni. E se si considera che qualcuno ha la faccia tosta ed il coraggio di auto accreditarsi meriti o alzare bandierine per questo, si capisce quanto sia lungo il ritardo e quanto sia utopistica l’idea di crescita economica e sociale. Si investa sul turismo, sulla qualita’ della vita, sulla viabilita’ e ambiente, sul decoro, si pensi al recupero urbano, inteso come veicolo di attrazione, sulla riqualificazione, e si pensi a dare soprattutto a questa piccola perla le condizioni che consentano agli operatori di offrire turismo otto mesi all’anno. (Nicola Filizola)
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