Intervista al guru della Reumatologia lucana, prof. Ignazio Olivieri |
Potenza - Al termine del convegno di presentazione del Report 2016 della Reumatologia lucana, abbiamo incontrato il luminare; ecco, cosa gli abbiamo chiesto. Professore può dire ai nostri lettori chi è Ignazio Olivieri? "Sono originario di Matera, dove ho vissuto fino all'età di 19 anni. Terminati gli studi andai a studiare Medicina alla Normale di Pisa dove ho conseguito la specializzazione. Sono rimasto a Pisa fino al 1992; poi, sono andato al "Sant'Orsola Malpini" di Bologna. Nel 1998, una telefonata dell'allora assessore alla Sanità Filippo Bubbico, con il quale non ci vedevamo dai tempi del liceo, chiese a me e mia moglie, di tornare in Basilicata così da dar vita a Potenza ad un Centro di Reumatologia. "Non potete immaginare - mi disse - quanto spenda per curare fuori Regione, i lucani per le malattie reumatiche. Non vedo perché, questi soldi non li debba spendere a casa mia. Voi siete le persone migliori. Siete medici già noti, ma soprattutto siete "lucani"! Sono sicuro che metterete un pò del vostro cuore nel progetto". Ecco! questa è la storia della mia vita". Perché Reumatologia? "Premetto che il mio sogno è sempre stato fare il medico; non il chirurgo. Per cui escluse le branche chirurgiche scelsi Reumatologia, anche in considerazione del fatto che il mio docente di Patologia medica, nonchè "maestro", di fatto era un "reumatologo"; le sue lezioni mi affascinavano molto. Tengo a precisare che scelsi Reumatologia come "prima" specializzazione e non perché avessi fallito in altre branche". Può dirci cos'è la Reumatologia? "Domanda, molto interessante! "Solitamente la Reumatologia passa per essere una cosa da poco conto, i dolorini nell'anziano, che vengono per l'età. Niente di più sbagliato! La Reumatologia si interessa di 150 e più malattie; il 20% delle quali, sono malattie "toste", croniche che limitano la qualità della vita, danno dolore, colpiscono gli organi interni e possono "accorciare" la vita delle persone. Le malattie reumatiche sono malattie molto importanti! L'aver istituito un Centro in questa Regione è un segno di grande attenzione da parte delle Istituzioni, verso chi è affetto da questa malattia. Prima che aprissimo, lucani e campani, erano costretti a recarsi a Napoli, Roma. Chi soffre di artrite reumatoide deve fare quattro controlli l'anno; li può fare tranquillamente da noi, a Potenza. Ci si prenota al CUP che fissa l'appuntamento; fatta la visita, se ne torna a casa. La Reumatologia è una branca che si interessa di malattie sistemiche; ma per fare una Reumatologia di elezione, occorre una "diagnosi precoce". Ne consegue, che il medico di base e taluni "specialisti" (a seconda dell'organo che viene colpito) sono i nostri alleati: polmone (pneumologo), sistema nervoso centrale (neurologo), cuore (cardiologo), cute (dermatologo), rene (nefrologo), occhi (oculista), internisti, pediatri. Con la dott.ssa Abate, abbiamo aperto una finestra sulla reumatologia pediatrica che si appresta a diventare un punto di sviluppo del nostro Ospedale". Professore perché ci si ammala? C'è un gene responsabile o perché si viene esposti a fattori climatici e/o ambientali? "Dice bene! Sebbene, di molte malattie reumatiche non se ne conosca la causa sono coinvolti sia il fattore genetico che quello ambientale. Il fattore genetico causa la predisposizione; per cui quando ci si imbatte in quello ambientale si instaura la malattia; viceversa, la si solo matura". Rispetto al passato c'è stata una recrudescenza di questa malattia? Sbaglio o prima colpiva solo gli anziani, mentre oggi il target si è abbassato colpendo finanche i giovanissimi? "E'sempre stato così! Ecco perché come dicevamo prima, accanto alla Reumatologia dell'anziano esiste quella pediatrica; la malattia, può colpire tutti e a tutte le età! Uno stereotipo ci porta a credere che la Reumatologia siano i "dolorini" che colpiscono gli anziani per l'età. La Reumatologia è la scienza che si occupa di malattie croniche la cui origine ci è sconosciuta!" Come si riconosce una malattia reumatica? In che modo si manifesta? "La sintomatologia, è diversa da malattia a malattia! C'è l'artrite reumatoide, la connettivite indifferenziata, la sindrome di Sjögren, LES (lupus eritematoso sistemico), sclerosi sistemica, malattie auto infiammatorie, vasculite, malattia di Bechet, spondiloartrite indifferenziata, spondilite anchilosante, artrite psoriasica e così via. Nelle artriti i "sintomi" sono il dolore e il gonfiore dell'articolazione. Mentre nelle connettiviti, le mani diventano bianche con l'esposizione al freddo, che può essere un sintomo della sclerodermia". Oltre ai lucani quali Regioni ricorrono al Centro? "Campania, Puglia, Molise, Sicilia, Lombardia, Calabria, Abruzzo, Marche, Umbria, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio,Veneto, Toscana, Sardegna; siamo tempestati di richieste. Per far fronte ad una sempre maggiore richiesta dell'utenza, abbiamo deciso di implementare il territorio, istituendo a breve due ambulatori di Reumatologia: uno a Lagonegro (Pz), l'altro a Lauria (Pz) che utilizzeranno la cartella clinica on-line. Il servizio oltre a servire le popolazioni stanziali sarà di facile accesso anche per il Basso Cilento, Golfo di Policastro compreso, da cui si registra una corposa presenza". Conosce il Golfo di Policastro? "Si! Anni fa, io e mia moglie Angela venimmo all'Ospedale di Sapri su invito dell'allora primario di Medicina Giovanni Giugliano, dove demmo il nostro contributo scientifico al simposio delle "Giornate Cilentane di Endocrinologia". In quanto a mobilità regionale come siete messi? "Siamo in attivo! La Reumatologia, è l'unica branca specialistica della Basilicata, da cui non si emigra; bensì avviene il contrario". Cosa sono le malattie autoinfiammatorie (MAIF)? "Sono delle malattie, identificate recentemente, dove l'infiammazione è causata da un'alterazione dei geni; non c'è alcuna causa esterna". Prof. Olivieri, Lei che in questo campo, è una mente eccelsa, crede che in un futuro prossimo la Scienza progredirà a tal punto, da riuscire a debellare per sempre questa "vecchia" malattia? "Nella vita, due sono i motivi che ci fanno andare avanti: il primo, è la speranza; il secondo, essere dei grandi sognatori; bisogna sempre sperare! La Scienza risolve tutti i problemi; e prima o poi, arriveremo a capire anche la causa di questa malattia. Ci vuole tempo! Forse …tra venti o trent'anni!". (Pino Di Donato)
Il Prof. Olivieri intervistato da Pino di DonatoIl Prof. Olivieri, la moglie e il consigliere SIR D'Angelo
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