Cari lettori, si parla sempre più spesso della fusione tra comuni, anche se nel nostro territorio viene vista come una perdita dell'identità territoriale ma vi assicuro che superando questi campanilismi ne possiamo trarre beneficio in ogni settore. Da circa un anno sto seguendo la fusione tra cinque comuni in Valbrenta (VI) il comune capofila ha inoltrato la richiesta e con meno di 20.000 divisi tra i cinque comuni hanno avviato uno studio conoscitivo per acquisire utili indicazioni per valutare la fattibilità, un eventuale fusione tra i nostri comuni acquisirebbe sostanziali e significative risorse statali , infatti grazie alla messa in rete delle risorse umane, finanziarie e strumentali ed all'adozione di logiche di polifunzionalità nel personale, si potrebbero avere i seguenti principali benefici: - Garanzia nel tempo dell'offerta di servizi con l'attuale livello qualitativo, ed omogeneo in tutto il territorio. - Minori costi di struttura grazie allo sfruttamento delle economie di scala nei costi (appalti duplicati per le stesse attività, macchinari/attrezzature presenti tra enti, ecc.) e nei tempi (svolgimento delle stesse attività tra Enti), con conseguenti maggiori risorse da dedicare ai servizi ai cittadini e alle imprese, ad esempio per programmi anticrisi e sociali o per incentivare l'efficientamento energetico per cittadini e imprese - Incremento quantitativo (più ore) e miglioramento qualitativo (apertura in fasce orarie attualmente non coperte) del livello di accessibilità al pubblico - Grazie all'esenzione temporanea dal patto di stabilità e agli incentivi statali e regionali, possibilità di realizzare investimenti in progettazione di nuove opere pubbliche e in manu-tenzione di quelle esistenti - Strategie di programmazione e sviluppo territoriale e urbanistico sovracomunale di area vasta, che prevedano ad esempio la valorizzazione e la cura delle risorse ambientali Turistiche culturali e sportive i - Creazione di un servizio di trasporto pubblico intercomunale - Sviluppo di politiche di marketing territoriale - Maggiore "peso istituzionale" del nuovo Ente E' chiaro che in tutto questo ci sono dei rischi superabili: Lo studio di fattibilità che hanno fatto i comuni della Valbrenta ha evidenziato alcuni possibili rischi che potrebbero derivare dal percorso di fusione , che se non adeguatamente presidiati, potrebbero rappresentare degli ostacoli: - la gestione del pregiudizio che la fusione porti come conseguenza la perdita dell'identità territoriale; a tal fine è previsto un percorso di coinvolgimento e partecipazione delle Comunità - vi sono ambiti operativi e funzioni nei quali si è riscontrata una maggiore criticità, in termini di livello di disomogeneità tra i tre Enti o di impatto esterno, per i quali è opportuno un percorso immediato di convergenza (Personale, Finanziario, Tributi, Pubblica Istruzione, Manutenzione e Urbanistica e Informatica) - l'impatto del percorso sul personale dei cinque Enti, legato ad un "timore della novità" e sotto questo profilo è opportuno caratterizzare l'intero percorso con un forte coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e del personale degli enti che verranno coinvolti. Non si capisce se i politici non vogliono cambiare, o non possono cambiare o non sanno cambiare, ma mi sembrano tre ottimi motivi per mandarli tutti a casa lo stesso. Cordiali saluti Scanniello Mariano (QuestoeilmiopaeseSAPRI) 
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