La responsabilità professionale sanitaria,aggiornamenti normativi e giurisprudenziali
Dalla medicina difensiva alla medicina responsabile; la FSI ne discute con gli iscritti al PO di Vallo
VALLO DELLA LUCANIA - "La responsabilità professionale sanitaria, aggiornamenti normativi e giurisprudenziali" questo il titolo ed anche il tema, di una interessante giornata di studio organizzata da Maria Teresa Esposito (Segretario Regionale della sigla sindacale autonoma FSI) tenutasi lo scorso 28 marzo, presso l'aula magna del P.O. San Luca di Vallo della Lucania. Teacher dell'evento, l'avv. Marco Nigro, insigne penalista del Foro di Salerno. "Il corso Ecm - spiega la Esposito - nasce con il precipuo scopo di fornire alle varie figure professionali (dipendenti) Asl nostri iscritti, un adeguato e corretto aggiornamento in tema di responsabilità civile e penale alla luce degli ultimi provvedimenti normativi, così da offrire ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze per un corretto approccio alle responsabilità ad ogni livello, nell'esercizio professionale e nella vita lavorativa, in un'ottica "multi disciplinare". "La responsabilità sanitaria - spiega l'avv. Nigro - è la responsabilità civile e penale, che deriva dall'esercizio dell'attività sanitaria. L'esercizio di questa attività, può portare in alcuni casi ad assumersi la "responsabilità" a causa di errori diagnostici, di interventi sbagliati ed il sanitario coinvolto, può rispondere sia in sede civile, che in sede penale, obbligato anche a risarcire un danno". Successivamente, ha illustrato alla platea, l'importanza della sentenza Franzese che in pratica definisce i criteri per attribuire la responsabilità nell'ipotesi di reato omissivo improprio o commissivo mediante omissione. Purtroppo in ambito sanitario, quando si valuta l'operato di un medico o del personale sanitario in generale, si effettua sempre un giudizio a posteriori, quindi non possiamo sapere se, l'attività che si chiede al medico di eseguire, l'avesse eseguita, l'esito dell'intervento sarebbe stato diverso oppure no. Per cui dobbiamo fare un giudizio, prognostico. Sostanzialmente, si abbandona il vecchio concetto di responsabilità medica; oggi la responsabilità è sanitaria! Per cui, tutti coloro che intervengono o si susseguono nella cura del paziente, a costoro viene imputata una responsabilità. E' chiaro che, il primario o il direttore di Dipartimento, il direttore sanitario potrebbero essere responsabili sebbene "non presenti" per il modello organizzativo eventualmente "sbagliato" se provato, che hanno assunto in quel Reparto. Da qui la distinzione tra la culpa in eligendo quella in dirigendo. Il primario così come il direttore di Dipartimento potrebbe essere allo stesso contestato, una "colpa" per la cattiva scelta del preposto, cioè del delegato oppure, per non aver vigilato sull'operato dei suoi delegati!" Poi, l'attenzione è caduta sul reato omissivo improprio. E' chiaro, dipende dal tipo di reato, però nell'ambito di un concorso di persone in reato, a volte può capitare, che tutti i medici o tutti i sanitari coinvolti, abbiano in base alla loro professionalità, una responsabilità. A volte, può capitare anche ipotesi di reati dolosi. Faccio un esempio: il malato contenuto, se si ravvisa un sequestro di persona, a quel punto scompaiono le differenze tra medico ed altre figure sottoposte; in effetti, potrebbero concorrere tutti, anche coloro che non fanno parte del ruolo sanitario". Altro tema trattato, il "dovere di informazione ed eccesso di competenze". Viene richiesta un'attenzione ed una verifica più scrupolosa nel senso che, nel dubbio di una cattiva scrittura, di una cattiva grafia, è necessario innanzitutto che in questo caso il medico non prescriva farmaci così pericolosi, con delle cancellature; poi il personale sanitario che esegue o somministra il farmaco, nel "dubbio" di una cattiva grafia è tenuto a verificarla; se non lo fa potrebbe risponderne". Continuando, Nigro ha detto che ai sensi della nuova normativa penale, il personale medico e paramedico è equiparato ad un pubblico ufficiale perché afferma "da sempre i sanitari, sono considerati pubblici ufficiali nell'esercizio della loro pubblica funzione, perché hanno poteri certificativi! Loro certificano ciò che fanno nella cartella clinica, che è un vero e proprio atto pubblico; ovviamente, come atto pubblico, qualsiasi manomissione o errata attestazione può configurare il reato di "falso in cartella". Infine, Nigro ha spiegato che la Legge Balduzzi è ormai superata; è già stata approvata il 28 febbraio ed entrerà in vigore ad aprile. Il disegno di Legge Gelli, diventato Legge vera e propria Gelli-Bianco, che ridefinisce i criteri della responsabilità sanitaria, impone l'obbligo assicurativo in capo agli enti, in capo al personale sanitario, istituisce un fondo di garanzia, individua la figura del difensore civico, in ambito sanitario si crea una sorte di risk management (cioè, questo difensore civico, raccoglie tutte le denunce ai fini statistici), questo anche per capire in ambito nazionale, quali sono le Asl più attenzionate dal rischio clinico e dalle denunce penali". (Pino Di Donato)
Teacher e organizzatori
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