Gentile Signor Sindaco, sono un cittadino Saprese, orgoglioso di esserlo, così come vorrei esserlo degli Amministratori della mia città. Chiarisco subito che firmo questa lettera con il mio nome e cognome e anche come “CITTADINO DEMOCRATICO”, perché un nome ed un cognome connoterebbero una identità precisa, singola, oltre al fatto che Lei mi considerasse per quello che sono, un cittadino qualsiasi che, in quanto tale, è il soggetto unico della vita politica, portatore di diritti e di doveri, e democratico perché vuole (deve) essere partecipativo, artefice sempre del proprio destino, di quello della sua città, del paese in cui vive. E vuole esserlo non soltanto al momento del voto che, come sa, è solo uno dei momenti in cui ogni cittadino può incidere e contare, e neanche il più importante, se tale diritto/dovere viene esercitato senza aver preso parte, prima durante e dopo, alla vita “politica”, cioè a tutti i momenti formativi delle decisioni. È appena il caso di ricordare che tutte le articolazioni della vita politica e democratica sono solamente sovrastrutture necessarie con un unico scopo: “governare”, “gestire” la cosa pubblica con un unico obiettivo: l’interesse comune, il bene di ogni cittadino, di tutti i cittadini. Ciò vale per il Governo nazionale, per tutte le istanze di governo locale e per tutte le espressioni di gestione della cosa pubblica. E, quindi, Lei è stato eletto per governare nell’interesse dei cittadini. È bene ricordarlo perché, a volte, presi dai problemi della matematica e dei conti, ci si dimentica che i “governati” sono persone, si perde il senso della umanità e che le cure, quando ammazzano il malato, non sono mai quelle giuste. La Sua elezione l'ha fatta diventare il Sindaco di tutti. In quanto CITTADINO, ho idee politiche precise e ben radicate, ma non ho pregiudizi o preconcetti e non giudico mai se non su dati di fatto e comportamenti concreti. A dir la verità, già questa estate ho avuto modo di notare un paio di episodi che La vedevano protagonista, e che mi avevano sfavorevolmente colpito ma che avevo derubricati a “cadute di stile”, disdicevoli anche se non gravissime. Sono episodi che non riprendo perché li ritengo, ora, marginali visto che ci stiamo avviando alla fine del suo mandato. Gentile Signor Sindaco, lungi da me voler fare facile demagogia o semplicistico qualunquismo. Capisco bene i problemi che Lei ha nell’Amministrare il Comune: dipendenti addetti alla pulizia delle strade che non percepiscono lo stipendio da mesi, strade sporche, arredo urbano fatiscente, un degrado urbanistico che non si vedeva dal dopoguerra a detta di qualche vecchio che ne ha visto passare acqua sotto i ponti, credo che Sapri e i suoi cittadini non meritano tutto questo. Lei potrebbe obiettare che tale situazione non può essere a Lei addebitata ma ne ha fatta l'arma vincente del suo programma e della sua campagna elettorale ma Lei avalla le ingiuste decisioni del suo predecessore e ne aggiunge altre altrettanto inique. È sicuro che, magari guardando bene nelle pieghe del bilancio comunale, eliminando un po’ di sprechi non si possa trovare, almeno in parte, la soluzione rendendo questa città armoniosa e più vivibile ? Doveva usare la Sua competenza per trovare soluzioni migliori e invece ha avuto la facile tentazione di svendere il patrimonio comunale. Una volta venduto (peggio se svenduto, visti i tempi e le precedenti esperienze governative), il patrimonio non si ricostituirà, mentre i problemi rimarranno, quasi intatti ed irrisolti. Doveva dimostrare che le Sue capacità, le Sue competenze servivano per fare cose non comuni e invece ? Si fa un gran parlare, oggi, di far largo ai giovani, di far posto ad altri, di impegnare energie nuove, ecco adesso credo che sia arrivato il momento di ridare a Sapri e alla cittadina della spigolatrice quello che non gli è stato tolto per troppi anni. Posto che, personalmente, ritengo che non è tanto l’età a far la differenza ma quello che si ha nella mente e nel cuore, a qualsiasi età, e che Sapri non ha bisogno di IMPROBABILI ROTTAMATORI DEL PASSATO ma di SANI COSTRUTTORI DI FUTURO, di un futuro migliore, voglio cogliere il dato della Sua gioventù per chiederLe quello che ci si attende dalle nuove generazioni: FANTASIA E CORAGGIO. Lei ha percorso la facile strada di quanti l’hanno preceduta. Lei parlava di un progetto di sana Amministrazione della Città, ha promesso un progetto di Città futura, vivibile e civile Mi spiace ma sono state solo promesse le stesse di quelli che l’hanno preceduta, Sapri è ricca di risorse ed è piena di idee. Per finire, a proposito di coraggio, quello di abbattere il cementificio è si stata una vittoria della citta di Sapri e dei suoi cittadini, ma adesso ci chiediamo dopo questa meravigliosa vittoria cose ne sarà di quell'area? E inoltre perchè non ha avuto il coraggio di mantenere tutte le promesse scritte nel suo programma elettorale? I Sapresi quelli che risiedono tutto l’anno e quanti, anche turisti, vengono nel periodo estivo a Sapri vorrebbero godersi in assoluta tranquillità il lungomare, il centro storico, la spiaggia, la costa, posti meravigliosi invidiati da tutti, magari assistendo a istruttivi e piacevoli spettacoli ed iniziative e non la solita programmazione che come prassi esce sempre a fine Luglio, una fotocopia degli anni precedenti. Gentile Signor Sindaco, mi creda, nulla di personale. Ma certo io, CITTADINO DEMOCRATICO, sono sempre più arrabbiato e stufo di pagare gli errori, se non peggio, di chi invece avrebbe l’obbligo, assunto liberamente, di rendermi la vita più vivibile, in tutti i sensi! Cordiali saluti (Scanniello Mariano - QuestoeilmiopaeseSAPRI) |