«Torna a fiorir la rosa che pur di anzi languia» Spazzare il proprio habitat è garanzia di qualità della vita. L’elementare regola di “economia domestica” è stata disattesa a Sapri dai suoi ex amministratori, che, a loro dire, erano “esperti”. La compagine “Sapri al centro”, invece, venuta in possesso delle chiavi della Città, ha pensato bene di farla subito pulire e di riconsiderarne l’utilizzo delle sue aree pubbliche e private: vie, piazze e territorio. Gli arbusti, che infestavano e deturpavano il paese, sono spariti e il puc cancellato, con determinazione senza pari, segno di idee chiare. Un secondo step, da salire con piede felpato, è quello del decoro architettonico dell’abitato, che sarebbe stata materia di “architetto”, più che di economista. Le facciate consunte dei fabbricati, che rattristano residenti e gitanti, confliggono con la vocazione turistica della Comunità. Essa, allora, per mezzo di chi la rappresenta, ne deve prendere atto e rimediare e non solo per esigenze di look, ma anche per motivi di lavoro per tecnici, artigiani e commercianti. Il Comune, senza imporre, può fare opera di persuasione, specialmente nei confronti dei tanti benestanti, senza problemi finanziari. Un terzo step, necessario per far uscire l’economia dal suo stato asfittico, è quello della sensibilizzazione alla competitività. I consumi dei diversi generi, in questi ultimi tempi, non si sono ridotti, come è stato fatto credere dai responsabili della debacle. Gli acquisti, viceversa, vengono fatti presso le grandi distribuzioni oppure online. E tanto, non per negligenza dei cittadini, come irresponsabilmente sostenuto da qualcuno in campagna elettorale, ma per una regola di mercato: "legge del minimo mezzo o del tornaconto – massimo vantaggio, con minore spreco di risorse –". E’ vero, la politica economica e finanziaria è propria dello Stato. Anche l’Ente locale, tramite l’Assessore al commercio, può tanto per la riqualificazione culturale degli operatori attraverso lezioni tenute da cattedratici della materia. Per ottenere tanto, basterebbe dimezzare le spese per le serate canore estive, per utilizzarne l’equivalente per la formazione Chi spende per lo stomaco delle persone e non per la loro mente, diversamente, non guarda al futuro e non fa Storia. (prof. Nicola Pisani)
 Nicola Pisani
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